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    Bernard Tomic ed il complesso rapporto con il padre: “Le aspettative di mio padre erano sempre molto alte. Mi ha visto come numero uno del mondo e vincere 10 o 20 Grand Slam, mi ha messo molta pressione”

    Bernard Tomic nella foto

    Bernard Tomic è sinonimo di polemica e, giorni prima di risultare positivo al covid-19, ha rilasciato un’altra intervista bomba che prende di mira suo padre.L’australiano, in una conversazione con il Sydney Morning Herald, ha ammesso che suo padre è stato il principale responsabile delle sue frustrazioni come giocatore di tennis.
    “Ancora oggi ho paura di mio padre. Onestamente non vorrei crescere mio figlio come loro hanno cresciuto me. Mio padre ha commesso diversi errori quando ho iniziato a giocare a tennis. Era pazzo, questo è certo, ma allo stesso tempo mi ha fatto diventare quello che sono oggi, mi ha insegnato cos’è la disciplina al 100%”.
    Tomic guarda indietro con un po’ di dispiacere: “Oggi guardo a tutto quello che ho vissuto e non crescerei mai i miei figli in quel modo, cercherei di farlo in modo diverso. In realtà mio padre è un uomo buono, ha un buon cuore, ha dedicato molto tempo e sforzi per farmi diventare quello che sono ora”.“Le aspettative di mio padre erano sempre molto alte. Mi ha visto come numero uno del mondo e vincere 10 o 20 Grand Slam, mi ha messo molta pressione. Non è facile vivere una situazione del genere, la gente non capisce che in questo mondo si è sempre sotto pressione, pressione e ancora pressione. Ci sono stati momenti in cui non volevo nemmeno giocare a tennis. Posso dire che non mi sono goduto il viaggio al 100% ma alla fine ho sempre continuato a sognare di battere i migliori e arrivare in alto”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Il lento recupero di Borna Coric

    Borna Coric nella foto

    La vita professionale di Borna Coric continua ad essere un incubo. Il croato, che non gioca da quasi un anno, aveva previsto di tornare alla competizioni agli Australian Open – è stato uno dei primi tennisti ad arrivare a Melbourne – ma purtroppo non giocherà nemmeno questa volta.
    L’attuale numero 89 del mondo ha annunciato il suo ritiro dal primo Grand Slam della stagione e ha spiegato che la spalla non è ancora completamente recuperata.
    “Purtroppo la mia spalla non è ancora pronta per competere per cinque set, quindi io e il mio team abbiamo deciso di fare la difficile scelta di ritirarci dagli Australian Open. Sono molto vicino ad essere al 100% e sono arrivato in Australia con la chiara intenzione di fare il mio ritorno in campo, ma voglio essere sicuro di non fare passi indietro nell’ultima fase del mio recupero”, si legge su Instagram. LEGGI TUTTO

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    L’Ordine dei giornalisti critica l’atteggiamento di Djokovic a L’Equipe: “È preoccupante”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Le polemiche sono scoppiate quando Novak Djokovic ha ammesso di aver saputo di essere positivo al Covid-19 quando ha rilasciato un’intervista a L’Équipe lo scorso 18 dicembre. Questa risposta ha immediatamente scatenato l’indignazione sui social media, con molte critiche all’atteggiamento del numero uno del mondo, che si è tolto la maschera per il servizio fotografico, con l’Associazione internazionale dei giornalisti di tennis che ha voluto rilasciare una dichiarazione per condannare la situazione e lasciare un messaggio.
    “La notizia che Novak Djokovic non ha detto a uno dei nostri membri – e al resto del team de L’Équipe quel giorno – che era risultato positivo al Covid-19 è estremamente preoccupante. Come giornalisti, siamo molto attenti a rispettare tutte le regole del Covid-19 e ci aspettiamo che i giocatori facciano lo stesso. Inoltre, i giornalisti devono essere completamente vaccinati per viaggiare agli Australian Open di quest’anno”, si legge in una dichiarazione inviata alla CNN. LEGGI TUTTO

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    Caso Djokovic: Il Governo Australiano “L’Australia, in quanto Paese sovrano, mantiene la massima discrezionalità su chi lascia entrare nel suo Paese”.

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Ormai mancano poche ora ed il giudice Anthony Kelly si pronuncerà sulla validità del certificato di esenzione dal vaccino anti-Covid presentato da Novak Djokovic per partecipare agli Australian Open.Il governo ha consegnato in tribunale una risposta di 13 pagine alla difesa fatta dal team di avvocati del numero uno del mondo.Nel documento si legge, tra l’altro, che il “diritto di ingresso in Australia per qualcuno che non è cittadino del paese non esiste” e che “il governo si riserva il diritto di revocare il visto di Djokovic anche se il serbo vincesse questo primo appello in tribunale”, facendo capire che un primo ‘round’ vinto dal leader ATP potrebbe essere solo l’inizio di un secondo ‘round’.
    Il tribunale di Melbourne ha pubblicato la risposta che il governo porterà in aula. Gli avvocati dell’esecutivo australiano sottolineano il fatto che il campione serbo «non è vaccinato», e dunque non in regola rispetto alle norme per rimanere nel Paese.
    Il governo australiano dice che l’infezione da Covid non è una motivazione sufficiente per ottenere l’esenzione medica e Djokovic non ha fornito ulteriori prove evidenti di controindicazione al vaccino. «L’Australia, in quanto Paese sovrano, mantiene la massima discrezionalità su chi lascia entrare nel suo Paese». LEGGI TUTTO

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    Pierre-Hugues Herbert positivo al Covid 19. Aveva dato forfait a Melbourne perchè non vaccinato

    Pierre Hugues Herbert nella foto

    Pierre-Hugues Herbert è stato il primo giocatore ad annunciare che non avrebbe giocato gli Australian Open perché non è era vaccinato per il Covid-19. Il n. 110 ATP non ha nemmeno richiesto un’esenzione medica e ha concentrato il suo programma sui Challenger ed aveva in programma di giocare i tornei di Forlì 2 e Forlì 3 prima di risultare positivo al Covid-19.
    Herbert ora si trova impossibilitato a fare quel viaggio e si è ritirato da entrambi i tornei per colpa della malattia causata dal nuovo coronavirus. “Purtroppo non potrò viaggiare a Forlì 2 e Forlì 3 la prossima settimana perché sono risultato positivo al Covid-19. Mi sento bene e ho solo lievi sintomi al momento. Spero di tornare presto a gareggiare”, ha divulgato via Instagram. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic e i tanti dubbi sulla vicenda

    Novak Djokovic in data 17 dicembre 2021

    Seguiamo un po’ i fatti su quello che hanno dichiarato i legali di Novak Djokovic e sulla sua positività in data 16 dicembre 2021.
    Il deposito dell’atto al tribunale non è del tutto chiaro se il 16 dicembre fosse la data in cui è stato effettuato il test PCR o se fosse il giorno in cui ha ricevuto i risultati (o entrambi, i risultati possono spesso essere ottenuti in poche ore ora).
    Il 16 dicembre è stata una giornata molto impegnativa per Djokovic:Oltre ad aver fatto il tampone che poi è risultato positivo, Djokovic ha anche preso parte a una tavola rotonda senza mascherina e ha partecipato a una cerimonia interna senza mascherina per un francobollo fatto in suo onore quel giorno.
    Il 17 dicembre, il giorno *dopo* il presunto test PCR positivo di Djokovic del 16 dicembre, Djokovic ha partecipato a una cerimonia di premiazione per bambini presso il Novak Tennis Center.Ci sono molti post dei ragazzi che posavano per le foto con lui in quel giorno e senza mascherina.
    Una domanda è in sospeso: se Djokovic dichiarava di essere positivo al coronavirus negli ultimi sei mesi come motivo per un’esenzione, quando l’ha ottenuta? dato che la scadenza dei termini era il 10 dicembre, sei giorni prima della sua positività?
    “Mentre il processo sarà in corso, non ci saranno dichiarazioni pubbliche”, viene detto dal team PR di Novak Djokovic.
    Ricapitolando il tutto10 dicembre: scade la deadline per la richiesta di esenzione16 dicembre: Djokovic è positivo17 dicembre: Djokovic è immortalato al suo Tennis Center senza mascherina30 dicembre: Djokovic riceve l’esenzione da Tennis Australia LEGGI TUTTO

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    Renata Voracova: “È davvero strano che ho passato una settimana qui, ho giocato una partita e poi sono venuti a prendermi“

    Renata Voracova nella foto

    Parla Renata Voracova della sua situazione in un’intervista telefonica al portale ceco Idnes. “Ho fatto tutto ciò che mi hanno chiesto di fare. A quanto pare l’Australian Tennis Association ci ha dato istruzioni sbagliate, il che è fastidioso. Volevo concentrarmi sul tennis, non sui visti, sulla quarantena. È davvero strano che ho passato una settimana qui, ho giocato una partita… E poi sono venuti a prendermi“.
    “Dovrei richiedere altri visti e aspettare una settimana chiusa in hotel senza allenamento. Anche se ci riuscissi, dopo due giorni avrei una partita, il che non ha molto senso per me Mi sentivo come se fossi in un film d’azione e non mi sentivo per niente a mio agio.Sì ho avuto il Covid, ma l’ho avuto prima di Natale, all’ultimo minuto. In più avevo alcune indicazioni mediche. Quindi ho soddisfatto tutti i criteri stabiliti dal Commonwealth australiana. Hanno esaminato attentamente i miei documenti ovunque, ma non hanno fatto storie. Il Servizio federale di frontiera mi ha rilasciato immediatamente. Sono rimasta sola con i funzionari del Victoria che hanno inviato i miei documenti da qualche parte. Ma poi hanno confermato il mio ingresso nel Paese senza problemi”.
    Sul Caso Djokovic: “Siamo atleti, siamo venuti per il tennis e qui non risolviamo controversie locali. Abbiamo letto le regole, soddisfatto le condizioni e ricevuto l’eccezione dopo un lungo processo. Quindi non vedo alcun motivo per cui dovremmo metterci chiusi in un hotel. Mi sembra piuttosto triste. L’avevo programmato iL vaccino dopo la stagione e purtroppo ho preso il covid in quel momento. E non c’era spazio per le vaccinazioni, perché sarei dovuta volare in Australia la settimana successiva. Non sono come Djokovic, non sono completamente contraria alla vaccinazione”. LEGGI TUTTO

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    I legali depositano il documento: “Novak Djokovic ha contratto il Covid lo scorso 16 dicembre”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Arrivano nuove notizie su Novak Djokovic.I legali del tennista serbo, che si trova in isolamento in un hotel a Melbourne da mercoledì scorso, hanno depositato un documento in tribunale.Novak avrebbe contratto il virus lo scorso 16 dicembre.
    Novak Djokovic, dice il documento, aveva contratto il Covid lo scorso 16 dicembre e per questo aveva ottenuto l’esenzione dall’effettuare in vaccino per entrare in Australia. E’ quanto affermano i legali del tennista serbo numero uno del mondo in un documento depositato in tribunale a Melbourne. “La data del primo test positivo per la PCR Covid è stata registrata il 16 dicembre 2021”, si legge in un documento depositato presso il tribunale federale, che cerca di ribaltare l’annullamento del suo visto per entrare in Australia.
    Djokovic ha anche chiesto di poter lasciare il Park Hotel di Melbourne, dove è in isolamento da mercoledì, per potersi allenare in vista dell’Australian Open, primo Slam della stagione al via il 17 gennaio. La richiesta è stata depositata dai legali al tribunale che nella notte tra domenica e lunedì deciderà se revocare l’annullamento del visto. LEGGI TUTTO