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    Lemon Bowl 2022 al giro di boa

    Giulia Luchetti – Foto Lemon Bowl

    Il day 8 segna il giro di boa della 38esima edizione del Lemon Bowl. Il Salaria Sport Village, sede principale del torneo, è stato il teatro di tutte le sfide degli ottavi di finale. Conferme, sorprese e colpi di scena hanno caratterizzato un’altra meravigliosa giornata di tennis. Tra le categorie in gara – under 10, 12 e 14 -, quella dedicata ai più piccoli sta offrendo alcuni dei match più divertenti della prestigiosa rassegna nazionale a partecipazione straniera.
    Tra Italia e Slovacchia, Luchetti sogna Bencic – Sulla terra di Roma vince ancora l’italo-slovacca Giulia Luchetti, che nel primo incontro di giornata ha superato l’ottima Vittoria Caressa con il punteggio di 6-0 6-4. Padre italiano e madre slovacca, la piccola Giulia al Lemon Bowl rappresenta la Slovacchia, Paese dove vive tuttora: “Sono nata a Bratislava, ma già quando avevo quattro anni e mezzo ho imparato a parlare italiano. Gioco a tennis al TK Slovan Bratislava, ma quest’estate ho passato un mese all’Accademia Tennis Apuano dove ho conosciuto Giovanni Bianchi, che mi ha parlato del Lemon Bowl ed è qui con me”. La giovane classe 2012 è innamorata dell’Italia, dove risiedono i nonni paterni, ed è sempre contenta di tornare: “Sono sempre felicissima quando devo venire qui. In Italia c’è il mare e per questo mi piace più della Slovacchia; lo stesso vale per il cibo, in Slovacchia non è male ma non c’è il panettone (ride, ndr)”. Dopo aver superato due round, Luchetti nella giornata di martedì 4 gennaio scenderà in campo nei quarti di finale contro la toscana Carolina Pacini: “Ad inizio torneo ero un po’ emozionata, ma ho preso coraggio e adesso credo di avere qualche chance di vincere il torneo. I miei colpi preferiti sono il servizio e la risposta perché ti aiutano a dominare lo scambio, mentre la mia giocatrice preferita è Belinda Bencic, che rappresenta la Svizzera ma ha origini slovacche”.
    Pantò vince e si diverte: “Il tennis è tutto per me” – Il giovane allievo del Tennis Club Perugia, Giovanni Pantò, si è reso autore di una delle migliori prestazioni di giornata. Nell’evento under 10 si è fatto strada battendo Ulisse Bari con il parziale di 6-0 6-2. “Il punteggio degli incontri giocati finora è un po’ bugiardo – evidenzia con sviluppato senso critico -. Al primo turno ho affrontato un classe 2013 (Samuel Tigani, ndr), non pensavo potesse giocare così bene: correva e prendeva tutto. Anche Ulisse ha disputato una bella partita, nel secondo set ha iniziato a tirare forte trovando angoli pericolosi, ho dovuto faticare per chiudere la sfida”. Come tanti bambini, Giovanni sta vivendo l’esperienza del Lemon Bowl a 360 gradi, e non potrebbe essere più contento: “Mi sto divertendo tantissimo, quando sono con i miei amici faccio di tutto: corro, guardo le partite e gioco a pittino. Il torneo è bellissimo ed il tennis è tutto per me”.
    Spettacolo nell’under 12 – Definiti gli accoppiamenti dei quarti di finale anche nelle altre categorie. Truppa estera sugli scudi nell’under 12 femminile: Tea Kovacevic (Bosnia Erzegovina), Camilla Castracani (USA) e Sophie Mesaric (Svizzera) sono le tre rappresentanti straniere ad essersi qualificate per il prossimo round. Avanza ai quarti di finale anche Victoria Lanteri Monaco, campionessa in carica dell’under 10, che al primo anno nella nuova categoria ha sorpreso tutte le rivali partendo dalle qualificazioni. La ligure si è imposta in tre set su Arianna Ovarelli con il punteggio di 3-6 7-5 6-0 e si giocherà il posto in semifinale contro la ticinese Mesaric. Nell’under 12 maschile Leonardo Cicchinelli, seconda testa di serie, avanza con personalità battendo Edoardo Morera in tre set (6-1 4-6 6-1). Tutto facile invece per il numero uno del seeding e campione italiano under 11, Stefano Palanza, che archivia la pratica Mattia Autorino con un doppio 6-1. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini nuovo testimonial di Hugo Boss (con la storia del marchio)

    Matteo posa per il suo brand

    “Sono felice di annunciare la mia partnership con Boss per l’abbigliamento, in campo e off-court”. Così Matteo Berrettini scrive in un post su Instagram, annunciando l’accordo con il noto brand di moda tedesco, a conferma delle voci che già giravano da qualche giorno. Non era ancora sicura la data del debutto con la nuovissima linea sportiva Boss, invece il romano ha subito iniziato il suo 2022 con una t-shirt azzurra col l’iconico marchio. Non un debutto fortunato, vista la sconfitta con De Minaur in ATP Cup.
    “È un onore collaborare con un marchio così potente e poter dare una mano a creare la mia propria collezione”, scrive il top 10 azzurro, “Presto vedrete molto altro”.

    Boss, dalla guerra al successo internazionale
    Hugo Ferdinand Boss è il più giovane dei cinque figli di Luise e Heinrich Boss. I genitori lo segnarono alla volksschule e poi al ginnasio cittadino, dove Hugo si dedicò allo studio dell’economia. Il suo primo impiego fu in una fabbrica tessile a Metzingen e poi a Costanza. Nel 1908 Hugo Boss ereditò la bottega di famiglia e nello stesso anno sposò Anna Katharina Freysinger, con la quale avrà una figlia. Con lo scoppio della Prima guerra mondiale, Hugo Boss venne arruolato nell’esercito, prestando servizio con il rango di caporale.
    Hugo creò la sua società di abbigliamento nel 1923 nella sua Metzingen, cittadina a sud di Stoccarda. Inizialmente l’ingresso nel mercato non fu un successo, anche per colpa della grave crisi economica che imperversava in Germania dopo la sconfitta nella prima guerra mondiale. Infatti nel 1930 il proprietario dichiarò bancarotta e decise di rifondare totalmente la azienda anche grazie all’aiuto del partito nazista, a cui aveva da poco aderito. Ripartì con una manciata di macchine di cucire, ma molta voglia di fare. Con l’appoggio del partito, si buttò nel mercato militare, rafforzando velocemente la propria posizione.
    Si deve alla sua penna la linea delle divise delle SA (Sturmabteilung=reparto d’assalto, note come camicie brune, primo gruppo paramilitare nazista), e in seguito fu il produttore delle divise delle SS e delle uniformi della gioventù hitleriana.
    Nel 1945, con la sconfitta della Germania nella seconda guerra mondiale, Hugo Boss fu accusato di aver sostenuto la causa nazista e condannato a pagare una multa salata e privato del diritto al voto. Morì tre anni più tardi appesantito da quel marchio indelebile, ma la sua impresa andò avanti e pochi anni dopo riconvertì completamente la sua produzione, passando dagli abiti militari a linee di abbigliamento maschili di grande pregio.
    In pochi anni, grazie all’eccellente qualità delle materie impiegate ad un look rigoroso e moderno, Hugo Boss divenne uno dei marchi più apprezzati a livello nazionale ed internazionale.
    Nel 2011 l’azienda, diventata una delle principali a livello mondiale, si scusò pubblicamente per il suo passato oscuro, esprimendo profondo rammarico “per le persone che hanno subìto un danno e un forte disagio mentre lavoravano nell’azienda di Hugo Ferdinand Boss sotto il regime nazionalsocialista”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP Cup: l’Italia prova a rialzarsi, contro la Francia prende quota il successo di Sinner e Berrettini

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    L’Italia va in cerca del riscatto dopo la sconfitta subita all’esordio in ATP Cup dall’Australia. Gli azzurri, battuti a sorpresa 2-1 dai padroni di casa, sono però favoriti per il successo nel secondo confronto della competizione, che li vede opposti alla Francia. Ad aprire le danze saranno Jannik Sinner e Arthur Rinderknech. I betting analyst vedono l’altoatesino avanti per il successo, offerto a 1,15, mentre una vittoria del transalpino vale 5,75 la posta. Una vittoria per due set a zero da parte di Sinner, inoltre, è proposta a 1,52.
    Subito dopo scenderà in campo Matteo Berrettini per sfidare Ugo Humbert. Il finalista di Wimbledon è favorito a 1,60, mentre un successo di Humbert è quotato 2,35. Anche il tennista romano è favorito per un rapido successo in due parziali, che si gioca a 2,50. LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet riprende il Covid. E’ il 12 esimo tennista “positivo” in Australia

    Richard Gasquet nella foto

    Richard Gasquet, che sta già attraversando una fase complicata della sua carriera, è risultato positivo al Covid-19 ed è stato costretto a ritirarsi immediatamente dall’ATP 250 Melbourne, quindi la sua preparazione per gli Australian Open è in dubbio. Tuttavia, dato che l’isolamento richiesto è di sette giorni, la partecipazione al primo Grand Slam della stagione non dovrebbe essere a rischio.
    Il numero 87 del ranking ATP era risultato negativo al suo arrivo in Australia il 28 dicembre, ma nell’ultimo test che lo avrebbe lasciato libero a Melbourne è risultato positivo ed è ora in isolamento.E’ la seconda volta che l’ex top 10 mondiale prende il Covid-19, dopo che era stato infettato nel marzo 2021.Richard è il 12° tennista a risultare positivo in Australia. LEGGI TUTTO

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    Lemon Bowl 2022: Il resoconto della prima giornata del Tabellone Principale

    Tea Kovacevic – Foto Adelchi Fioriti

    La 38esima edizione del Lemon Bowl si accende con le prime sfide di main draw. A Roma, tra i campi di Salaria Sport Village e Forum Sport Center, sono andati in scena i round inaugurali dei tabelloni principali maschili e femminili delle categorie under 10, 12 e 14. La rassegna nazionale a partecipazione straniera ritrova con piacere tanti volti noti, italiani e non solo. Non mancano le prime sorprese: su tutte da evidenziare l’eliminazione di Nicole Molaro, prima testa di serie del tabellone under 14, che cede il passo a Sara Aber con l’inatteso score di 6-0 6-3.
    La bosniaca Tea Kovacevic torna al Lemon Bowl – Tra le tante conoscenze del Lemon Bowl, dalla Bosnia Erzegovina torna Tea Kovacevic. Nel 2021, la prima esperienza capitolina si era conclusa con la sconfitta al terzo set contro Micol Salvadori, futura vincitrice del torneo under 12. Quest’anno la piccola atleta di Gradiška ci riprova nella stessa categoria: al debutto successo per 6-0 6-1 su Eleonora Tranchero. “Sono contenta di essere di nuovo qui al Lemon Bowl – sottolinea Tea -. L’anno scorso mi sono comportata bene, ma ho perso contro un’avversaria più grande di me. Sono entusiasta di essere tornata perché ho incontrato vecchi e nuovi amici, infatti conoscevo già la mia avversaria Eleonora, ci avevo giocato tre anni fa ad Umago”. Lo scorso anno, archiviata l’esperienza romana, Kovacevic ha girato l’Europa con il papà e coach Marko: “Nella passata stagione ho giocato tanti tornei in posti bellissimi: Parigi è stata una delle città che mi è piaciuta di più. Sono molto fortunata ad avere mio padre al mio fianco, mi allena da quando sono piccolissima, a volte si arrabbia ma ci vogliamo bene ed è divertente viaggiare con lui”. Cresciuta in Bosnia, Tea ha il cuore serbo. Il suo idolo? Naturalmente Novak Djokovic: “Questa settimana proverò a fare del mio meglio per vincere il Lemon Bowl, poi un giorno vorrei giocare come Nole e diventare numero uno al mondo”.
    Italia contro resto del mondo: il bello del Lemon Bowl – Provenienti da 10 nazioni, sono ben 19 gli atleti stranieri ai nastri di partenza del torneo. Il Lemon Bowl per loro è un’esperienza indimenticabile, ma lo è altrettanto per gli avversari, al primo test contro coetanei da altri Paesi. Uno di questi è il piccolo under 10 Alessandro Tolomeo, che ha iniziato la sua seconda caccia alla coppa dei limoni battendo l’americano Andreas Paun. “Ho vinto con il punteggio di 3-6 7-5 10/7, è stato un bel confronto contro un avversario forte – racconta il ragazzo nato a Montepulciano e tesserato al Tennis Club Sinalunga -. La partita è stata difficile anche perché mi sono dovuto concentrare sia sul tennis, sia sull’inglese, ma ce l’ho fatta”. In trasferta con il gruppo del circolo toscano, Andrea non è particolarmente preoccupato per il torneo e si sta godendo una delle prime esperienze fuori da casa: “Mi sto divertendo tantissimo, al circolo vedo le partite dei miei compagni, e la sera in albergo giochiamo tutti insieme. Poi devo ammettere che mi piace stare senza genitori (ride, ndr)”. Tra i tantissimi risultati di giornata, vittorie convincenti di Giulia Luchetti e Camilla Castracani. Rispettivamente al via dei tabelloni under 10 ed under 12, le due atlete italiane sono approdate a Roma partendo da Slovacchia e Stati Uniti d’America. Nata a Bratislava ed in possesso di doppio passaporto, Luchetti ha superato Benedetta Tano con il punteggio di 6-1 6-0. Castracani, nel 2020 campionessa del torneo under 10, ha regolato Camilla Fabbri per 6-2 6-3. Nel tabellone under 14 femminile giornata di gloria per Sara Aber della Ravenna Tennis Academy: prestazione straripante contro la numero uno del seeding Nicole Molaro, che ha raccolto solamente tre giochi al termine di una giornata opaca. La prima uscita è fatale anche per Timur Gordeev, che nel primo turno dell’evento under 12 si piega a Riccardo Landi con il parziale di 6-2 5-7 6-2.
    Tato Pedà: “Orgogliosi di ospitare il Lemon Bowl” – Il primo anno del Lemon Bowl al Salaria Sport Village, nuova sede centrale, prosegue a gonfie vele. Evidente la soddisfazione del presidente del circolo e team manager della rassegna, Tato Pedà: “Siamo molto contenti di ospitare nella nostra struttura un torneo così importante a livello internazionale. Storicamente Paolo Verna, direttore della manifestazione, si è sempre destreggiato in maniera eccelsa nell’organizzazione e quest’anno non fa eccezione”. Il Salaria Sport Village vanta quattordici campi e già nelle prime giornate ha incontrato il favore dei partecipanti: “Abbiamo dodici campi in terra rossa e due in sintetico, quindi riusciamo anche ad organizzare gli allenamenti per i giocatori. Anche sul piano dell’accoglienza è stato tutto perfetto”. LEGGI TUTTO

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    Craig Tiley: “Nei prossimi giorni sapremo se ci sarà Novak Djokovic a Melbourne”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    I giorni passano e il dubbio rimane. Novak Djokovic non ci sarà agli Australian Open per la prima volta in carriera? La situazione del numero uno del mondo rimane avvolta ormai in un segreto di stato, ma Craig Tiley ha fatto un po’ di luce, assicurando che si aspetta una decisione definitiva entro la fine di questa settimana.
    “Abbiamo ancora alcuni voli charter in arrivo per la fine di questa settimana e poi i giocatori saranno tutti qui. Per quanto riguarda Novak, avremo un’idea molto più chiara di ciò che accadrà nei prossimi giorni, perché ormai manca poco per giocare gli Australian Open . Ci sono ancora alcune questioni da risolvere e penso che questo accadrà nei prossimi giorni”, ha detto a Nine Network.
    Ricordiamo che Djokovic potrà giocare gli Australian Open solo se sarà vaccinato o se riceverà una esenzione medica da un gruppo di specialisti che lavorano con Tennis Australia. LEGGI TUTTO

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    Stefanos Tsitsipas: “Niente di grave. Tra una settimana sarò quasi al 100%”

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199

    Stefanos Tsitsipas ha iniziato l’anno ritirandosi dal suo match di singolare in ATP Cup contro Hubert Hurkacz ma ha giocato poi in doppio.
    “Il mio gomito sta bene. Sono sollevato di sentirmi di nuovo normale dopo anni di sofferenza. Mi aspettavo che foste preoccupati, ma non è niente di grave. Sto usando alcuni muscoli che non potevo usare prima e ci vuole del tempo per prendere il ritmo ed arrivare al livello che voglio. Se non posso essere al 100%, non c’è motivo di giocare”, ha confessato dopo la partita in doppio.
    Alla domanda se sente il peso di aver causato la sconfitta contro la Polonia, Tsitsipas è stato onesto. “Non mi pento della mia decisione. È stato molto pensata e fa male perché voglio il meglio per la squadra. Mi sarebbe piaciuto andare in campo e giocare il mio miglior tennis, ma ho deciso di iniziare dal doppio. Mi sento più sicuro così. Con un certo periodo di recupero, il mio gomito sarà completamente recuperato da questa dura operazione. Tra una settimana sarò molto vicino al 100%”. LEGGI TUTTO

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    Lemon Bowl 2022: Terminate le Qualificazioni. Domani inizia il Tabellone Principale

    Enrico Cricrì – Foto Adelchi Fioriti

    Il Lemon Bowl non si ferma: il nuovo anno è iniziato con i turni decisivi delle qualificazioni maschili. Giornata di sole a Roma, dove gli atleti delle categorie under 10, 12 e 14 si sono dati battaglia nella cornice del Salaria Sport Village. Tra gli esiti di giornata la sconfitta di Edoardo Ghiselli, campione in carica del torneo under 10. La sconfitta del bolognese è una notizia, ma sorprende fino ad un certo punto: primo anno nella categoria under 12, il ragazzo ha superato quattro turni prima di arrendersi al classe 2010 Enrico Cricrì, autore di una splendida partita, vinta con lo score di 7-6 3-6 10/8. Domenica 2 gennaio sarà la giornata inaugurale dei tabelloni principali, giornata d’esordio per le teste di serie ed i giovani stranieri.
    Sangue freddo Cricrì, sconfitto Ghiselli al super tie-break – “Prima di entrare in campo pensavo di essere destinato a perdere, perché Ghiselli nel turno precedente aveva vinto contro un avversario forte e in generale gioca molto bene – ammette con il sorriso Enrico Cricrì, quasi incredulo del suo successo -. Lui, come me, non è molto alto quindi ho provato a giocare tante palle profonde. All’inizio ha funzionato, poi lui si è adattato e da lì ho iniziato a fare palle corte”. Proprio queste sono state decisive negli ultimi due punti di un match ricco di pathos, terminato 10/8 al super tie-break: “Dal 7/1 mi sono fatto rimontare sul 7/7, il braccio mi tremava un po’ ma alla fine ho vinto. Due anni fa ho giocato il Lemon Bowl e ho perso 6-0 6-1 contro Stefano Palanza (1° testa di serie under 12, ndr), quindi so che il tabellone sarà difficile, ma il mio obiettivo era qualificarmi e ce l’ho fatta”. Nato ad Avellino, Enrico si allena all’ASD 2000 di Napoli. Proprio da lì fa giornalmente avanti-indietro per disputare i match della 38esima edizione della prestigiosa manifestazione nazionale a partecipazione straniera: “La mia famiglia e alcuni amici erano qui a vedermi, ma io ho fatto finta non ci fosse nessuno per non sbagliare. L’atmosfera fuori dal campo è bellissima, perché i circoli a Roma sono immensi ed è tutto organizzato alla grande”. Saluta il torneo anche il classe 2011 Valentino Grasselli, che alla prima esperienza nella categoria under 12 viene eliminato da Luca Bagnuoli dello Sporting Club Eur (7-5 6-2). Perde anche Giulio Bozzanga, sconfitto da Alessandro Matteo Gallo per 6-2 6-4; sorride invece Axel Cremonini, unico “primo anno” ad approdare in main draw. Superato Gabriele Guarrera con il parziale di 6-4 6-7 10-5.
    Tra calcio e tennis: i fratelli Tanzi al Lemon Bowl – Quella dei fratelli Tanzi è una delle tante storie che annualmente arricchisce il primo evento giovanile della stagione. Gianluca (under 12) e Federico (under 10) si sono spinti al round decisivo dei rispettivi tabelloni di qualificazione. In campo, esiti diversi: vittoria per Gianluca e sconfitta sul più bello per Federico. “Mia mamma ha giocato a tennis e mio padre è stato un calciatore – racconta il più grande dei fratelli -. Io e Federico infatti abbiamo iniziato facendo entrambi gli sport. Io alla fine ho scelto il tennis perché mi sento reattivo in campo e sono più preparato; mio fratello invece preferisce il calcio”. Al suo primo Lemon Bowl, Federico si diverte con il tennis ma sogna di giocare in uno stadio gremito: “Vorrei diventare un giocatore dell’Inter e vincere la Champions League. In questo torneo mi sono divertito, ho incontrato tanti amici e ho vinto delle partite anche se non è stato facile, perché di solito giochiamo indoor”. I due piccoli atleti sono infatti tesserati al Tennis Club Fidenza e l’approdo a Roma ha destato grande sorpresa anche in Gianluca: “In questo periodo dell’anno a Parma è impossibile giocare all’aperto, qui invece ci sono 20 gradi ed è molto bello giocare all’aperto durante l’inverno”. LEGGI TUTTO