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    Roger Federer in campo solo nell’Estate 2022: “voglio vedere se per un’ultima volta riuscirò a tornare nel circuito professionistico”

    Roger Federer nella foto

    Roger Federer ha dichiarato che tornerà alle competizioni nell’estate del 2022. “Sarei incredibilmente sorpreso di poter giocare a Wimbledon”, ha affermato il 40enne in un’intervista pubblicata dai giornali di Tamedia. “Secondo i medici, potrò ricominciare a correre tranquillamente a gennaio e quindi tornare in campo all’inizio del prossimo anno”, ha spiegato lo svizzero che si sta ancora riprendendo da una lesione al menisco interno destro.
    “Ad ogni modo vedremo le cose con più chiarezza verso primavera – ha poi affermato il detentore di 20 titoli del Grande Slam – voglio vedere se per un’ultima volta riuscirò a tornare nel circuito professionistico”. LEGGI TUTTO

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    Omar Camporese su Jannik Sinner: “Lo ammetto, lo stile di Sinner non mi fa impazzire. Ma che vuoi dirgli? È un fenomeno”

    Omar Camporese nella foto

    Omar Camporese, ex top 20, ha parlato anche di Jannik Sinner in un’intervista al Corriere della Sera.
    “Io il più grande rimpianto del tennis italiano? Di sicuro senza gli infortuni sarebbe stata un’altra cosa. E non cerco alibi, non è nel mio stile, ma è oggettivo.“Se Rotterdam è la vittoria più importante, Milano è un ricordo che cerco di rimuovere. In quei giorni ebbi le prime avvisaglie dell’epicondilite che mi avrebbe condizionato la carriera. Iniziai a giocare con le infiltrazioni.All’inizio sottovalutai il problema, allora non c’erano gli staff e le strutture sanitarie di adesso. Vinsi a Rotterdam con Lendl in quelle condizioni, ma nel 1993 mi si presentò il conto. Rimasi fermo due-tre anni e intanto il tennis cambiava velocemente, con nuovi giocatori che s’affacciavano” .
    “Lo ammetto, lo stile di Sinner non mi fa impazzire. Ma che vuoi dirgli? È un fenomeno, lui fa ‘fischiare’ la palla, gioca con i piedi dentro al campo.È un attaccante nato, per questo deve imparare ad andare a rete almeno dieci volte a partita. Deve migliorare anche il servizio e essere più efficace nella gestione mentale della gara. Con Hurkacz a Miami ha perso perché a un certo punto ha smesso di ragionare. Ma con lui e Berrettini il tennis italiano può dormire sonni tranquilli per tanto tempo” . LEGGI TUTTO

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    Stefanos Tsitsipas ed il no comment sul problema al gomito

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199

    Stefanos Tsitsipas, il campione 2019 delle Nitto ATP Finals, non è partito bene nell’edizione 2021. Il greco è stato sconfitto nella sua prima partita del gruppo verde da un buon Andrey Rublev in due set.Qualcosa che il giocatore greco stesso ha riconosciuto in conferenza stampa. “Rublev ha giocato davvero bene, non l’ho mai visto servire così, penso che abbia messo a segno 22 prime di servizio consecutive. Sono ancora però fiducioso per il torneo, voglio ancora giocare un buon tennis nonostante questa sconfitta, voglio fare un passo in avanti nel gioco e migliorare la prossima volta”, ha detto il n. 4 del mondo.
    Ma quando gli è stato chiesto del suo gomito, la risposta non è stata così gentile: “Preferisco non commentare questo argomento, grazie.” LEGGI TUTTO

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    ATP Finals – Torino: Il CTS dice no alla proroga. Binaghi durissimo con il CTS

    Angelo Binaghi è il Presidente della FIT

    Dal Comitato Tecnico Scientifico nessuna apertura su una capienza per le Nitto ATP Finals oltre il 60%. Il presidente FIT accusa: ”Non mi hanno nemmeno ricevuto. Avrei spiegato loro che il Pala Alpitour è stato costruito per 17.500 spettatori anche se noi ne abbiamo allestiti solo 12.800. Ci sarebbe bastato dal 3 al 6 per cento in più per far entrare tutti i possessori di biglietto”
    “Sono stati tre giorni intensi, abbiamo combattuto come leoni cercando di fare tutto ciò che fosse ragionevolmente possibile per cercare di avere questa micro-deroga, come la definirei. Alla fine non ci siamo riusciti, abbiamo perso. La cosa più grave è che non ci abbiano permesso di confrontarci con loro e sostenere le nostre buone ragioni”.
    Il presidente della FIT Angelo Binaghi è amareggiato incontrando i giornalisti: l’annunciato ampliamento della capienza al Pala Alpitour, che doveva arrivare al 75%, non è arrivato. Si resta al 60%. Non è stato possibile avere nemmeno piccole deroghe, contenibili tra un 3% e un 6% in più, che avrebbero risolto ogni problema. Qualcuno che ha comprato il biglietto non potrà entrare nonostante i rischi di contagio, per più di una ragione, siano praticamente nulli. Una scelta, questa del CTS, che Binaghi contesta con forza.
    Voglio fare una premessa e chiarire la mia posizione personale: io credo che il Governo stia agendo benissimo per combattere l’epidemia, in modo intelligente e razionale. Utilizzare lo strumento del Green Pass significa creare un sistema che premia i comportamenti virtuosi. Chi vuole attuare sistemi virtuosi per la collettività e quindi si vaccina viene premiato. sul tema ho una posizione chiara e intransigente.
    Non voglio sentire ad esempio di dipendenti che non si vaccinano, credo che prima di tutto vengano la salute e la sicurezza. Quindi non sono “un pazzo”, non ho una posizione ondivaga: sono razionale e sostengo in pieno quello che sta facendo il Governo. Il CTS invece oggi non ci ha concesso neanche la minima percentuale di aumento che chiedevamo, che oscillava tra il 3% e il 6%, a seconda della sessione, e rappresentava il conto definitivo che ci avrebbe permesso di far entrare tutte le persone che hanno acquisito il biglietto.
    Ringrazio il Sottosegretario Vezzali che ci è stata vicina ora dopo ora; ringrazio l’onorevole Valente che è il membro del Governo che ci sta a fianco per la gestione delle Finals. Ringrazio tutti gli autorevoli membri del Governo con i quali abbiamo interloquito, che ci hanno capito ma che alla fine, sulla base della risposta del CTS, non hanno potuto fare niente”.
    “Questi signori del CTS sono presuntuosi e ignoranti. Sono presuntuosi perché, nonostante ieri mi avessero detto che sarei stato ascoltato con la Sottosegretaria, non mi hanno neanche ricevuto. Chi si credono di essere? Sono come lo spirito santo? Aleggiano però non li si può incontrare né toccare?
    Io rappresento un “piccolo” sistema di mezzo milione di tesserati, 3500 società in tutta Italia, in questo momento qualche milione di appassionati ma soprattutto ho qualche conoscenza tecnica, come loro. Sono laureato in ingegneria, mi intendo di impianti sportivi, di fenomeni statistici (perché combattere l’epidemia ha sicuramente risvolti di questo tipo). Ho oramai un’esperienza nel campo dello sport e delle manifestazioni sportive di oltre 20 anni. Credo anche positiva.
    Avrei voluto spiegare loro alcune cose. Così come ho spiegato allo scoppio della pandemia che c’erano sport e sport; che uno sport che si gioca all’aria aperta come il tennis, con un avversario a 20 metri di distanza non può essere paragonato a sport , più belli, più prestigiosi ma che sono sport di contatto indoor. E ci hanno messo un anno per capirlo”.
    Comunicato FIT LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini: “vi farò sapere appena prenderò una decisione”

    La storia instagram di Matteo Berrettini

    Matteo Berrettini tramite social ha parlato della sua situazione e della sua partecipazione, davvero poco probabile, alle Finals.
    “Ieri sera ho provato una delle peggiori sensazioni della mia carriera. Grazie mille del supporto che i questi momenti e’ di grande aiuto.
    Vi volevo aggiornare che il mio team tecnico e medico sta valutando gli esami di oggi e la situazione in generale. Vi farò sapere appena prenderò una decisione. Grazie ancora.” LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic vuole giocare ancora per qualche anno e dopo aver chiuso l’anno al n.1 per la settima volta “è qualcosa di incredibile”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic ha vissuto questo pomeriggio un altro momento storico in una carriera piena di successi e che promette di non fermarsi qui.
    Il serbo, che ha ricevuto il trofeo come numero uno per la settima volta in carriera, ha fatto alcune dichiarazioni che rafforzano solo le sue ambizioni per il futuro.“Sono molto orgoglioso, ho vinto sette volte questo riconoscimento, è qualcosa di incredibile perché è una delle cose più difficili da realizzare”.
    A 34 anni, Djokovic non sta ancora pensando di appendere le racchette al chiodo. “Il sogno continua e spero di giocare a questo sport ancora per qualche anno”. LEGGI TUTTO

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    Ivan Ljubicic: “Poche possibilità di vedere Roger Federer agli Australian Open”

    Roger Federer nella foto

    Difficile la presenza di Roger Federer agli Australian Open secondo il suo allenatore Ivan Ljubivic. Recuperando da un’altra operazione, il campione svizzero potrebbe dare forfait nel primo Grande Slam del 2022.
    “Ci sono pochissime possibilità. Sta ancora recuperando e, conoscendolo, vuole giocare solo se può vincere il torneo ed essere al 100%. Quindi l’Australian Open non è una possibilità reale in questo momento. Ma sta andando passo dopo passo perché ha 40 anni e deve essere paziente. Non può recuperare velocemente come prima”, ha sottolineato l’allenatore dello svizzero.
    Tuttavia, Ljubicic non ha dubbi che, come aveva già detto a Sky, Federer non ha ancora messo fine alla sua carriera. “Abbiamo parlato e posso garantire che vuole giocare di nuovo a tennis. Quando deciderà di smettere si ritirerà, ma non succederà all’improvviso”. LEGGI TUTTO

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    Da Torino: Hubert Hurkacz: “I campi sono molto veloci”. Ivanisavic lascia Torino per stare vicino al figlio positivo al Covid

    Goran Ivanisevic non sarà al fianco di Djokovic a Torino

    Hubert Hurkacz: “il campo è velocissimo, credo che il pubblico si sarebbe divertito di più con condizioni più lente, entrambi serviamo abbastanza bene per cui non abbiamo risposto come avremmo voluto, io no di certo. È veloce ma, quando si entra nello scambio, ne abbiamo giocati anche di lunghi, situazione che piace a Daniil.In ogni caso, rispetto a Bercy,qui è molto più veloce. La superficie potrebbe essere simile, ma le palle fanno una grossa differenza, quindi è piuttosto rapido qui a Torino.Sì, ho giocato a un discreto livello. Penso di poter fare anche meglio di così. Ho ancora la possibilità di qualificarmi, quindi continuerò a lottare e ad avere fiducia in me stesso. Devo semplicemente rimanere ottimista, dicendomi ‘ok, ho perso questo incontro, ma pensa ai lati positivi, analizza ciò che puoi fare meglio e preparati per il prossimo match”.
    Goran Ivanisevic, l’allenatore che avrebbe dovuto accompagnare il serbo alle ATP Finals, è stato questa domenica costretto a lasciare Torino, lasciando il suo giocatore temporaneamente senza allenatore. Il figlio di Goran è risultato positivo al covid-19 e ha costretto ad un rimpasto nel coaching staff del n.1 del mondo per la sua permanenza in Italia.
    Senza Ivanisevic, l’altro allenatore di Djokovic, Marian Vajda, si unirà alla squadra del 34enne serbo, che comprende anche Marco Panichi e Ulises Badio presenti anche loro nel nostro paese. LEGGI TUTTO