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    Dai “Future” al Futuro “Challenger”: Intervista ad Edoardo Lavagno

    Edoardo Lavagno ITA, 27-07-1998

    Il tennis italiano maschile sta vivendo un magic moment in ogni categoria.Infatti, oltre ai vari Berrettini, Sinner e Musetti, ci sono tanti giocatori azzurri che stanno facendo grandi cose nei circuiti Challenger e ITF.Uno di questi è sicuramente Edoardo Lavagno. Il torinese, classe 1998, ha finalmente ritrovato il suo miglior tennis e una maggior consapevolezza dei suoi mezzi, dopo anni bui a causa di alcuni infortuni che hanno condizionato il suo percorso.In questo 2021 ha vinto due titoli (conquistati consecutivamente in Kazakistan) ed ottenuto una finale (persa in Egitto).
    Risultati che lo hanno portato, al termine del 2021 dalla posizione 1139 (CLASSIFICA ATP 4 GENNAIO 2021) alla posizione 536 (CLASSIFICA LIVE 20 DICEMBRE 2021), con un progresso di ben 603 posizioni in classifica.Nella RACE ATP 2021 è arrivato sino alla 431esima posizione.Solo FLAVIO COBOLLI ha conquistato più posizioni rispetto a lui, passando dalla 874esima alla 202esima posizione (un progresso di 672 posizioni) e raggiungendo la 151esima posizione nella RACE ATP.Una così grande evoluzione in classifica e’ ancor più significativa se si tiene conto che e’ il tennista italiano che ha giocato in assoluto il minor numero di tornei: 20!Solo Matteo Berrettini (21), Luciano Darderi e Federico Arnaboldi (24) , Luca Potenza (26) Andrea Vavassori e Stefano Napolitano (28) hanno disputato meno di 30 partite nel 2021!
    Il giovane tennista piemontese ha accettato di rispondere alle nostre domande:
    Ciao Edoardo quando hai festeggiato il capodanno l’anno scorso avresti mai pensato di guadagnare così tante posizioni?
    “In realtà ci speravo, sapevo di poter fare una buona stagione , mi sentivo bene ed ero fiducioso del mio tennis. Da lì al pensare di chiudere la stagione quasi in top 500 è un altra storia”.

    Due tornei vinti e una finale! Con quest’ultimo CHALLENGER hai confermato di avere imboccato la strada giusta’! Cosa e’ cambiato?
    Sicuramente sono migliorato molto sotto l’aspetto tecnico-tattico, ma penso che a far la differenza sia stata la testa, è sempre stato un po’ un mio punto debole (e continua ad essere l’aspetto su cui devo migliorare di più) però piano piano sono riuscito ad avere più consapevolezza del mio gioco, oltre a convincermi di potermela giocare con quasi tutti i miei avversari.

    In un momento particolarmente importante per la tua stagione hai lasciato i tornei per giocare in serie A2 con il Ronchifreddi! Generosità o riconoscenza per chi crede in te?
    Guarda oltre che essere un onore per me poter rappresentare il circolo ed i soci dei Ronchiverdi in una competizione come la serie A2 penso che sia stato anche importante per quanto riguarda il livello delle partite da me giocate. Fa tutto parte di un percorso di crescita che spero possa portare i suoi frutti.

    Nel 2022 quali saranno i tuoi obiettivi?Nel 2022 sicuramente l’obiettivo è quello di migliorare la mia classifica ATP e cercare di creare un ranking per poter giocare stabilmente nel circuito challenger. Va molto migliorato il servizio, l’aspetto mentale e sicuramente va migliorata la continuità, sia durante le partite che durante la stagione.

    Auguri per un positivo 2022
    Auguri anche a te e grazie mille per le domande!!
    Domenico Di Conza LEGGI TUTTO

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    Andy Murray su Novak Djokovic e l’Australian Open: “Novak probabilmente non vuole vaccinarsi”

    Andy Murray nella foto

    Il tennista britannico Andy Murray ha commentato la possibilità che Novak Djokovic salti gli Australian Open: “Sono stato sorpreso dalla decisione di Djokovic di non farsi vaccinare perché penso che i vaccini siano sicuri. Qualcuno dice che sono inefficaci perché non funzionano con i nuovi ceppi, ma non lo sappiamo con certezza. Per esempio, ogni anno ci viene offerto un vaccino contro l’influenza, ma viene costantemente aggiornato per ridurre i rischi di contagio. I vaccini sono sicuri ed efficaci e sarebbe sciocco non viaggiare in Australia per questo motivo. Tuttavia, il torneo è alle porte e non sappiamo ancora come stanno le cose. Novak probabilmente non vuole farsi vaccinare, quindi non sarei sorpreso se domani scoprissi che Novak non giocasse agli Australian Open”, ha detto Murray a Eurosport. LEGGI TUTTO

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    Il nuovo ministro della cultura della Bulgaria è stato campione nazionale di doppio con Grigor Dimitrov

    Grigor Dimitrov nella foto

    La vita può davvero prendere strade diverse. La prova di questo è un fatto estremamente curioso che riguarda il ministro della cultura bulgaro. Sicuramente vi starete chiedendo perchè stiamo parlando di una persona che occupa questa posizione in una pagina dedicata al tennis. Ma la verità è che Atanas Atanasov una volta era un promettente giocatore di tennis e ha anche giocato con Grigor Dimitrov.
    Ora dopo aver assunto il portafoglio della cultura nel governo bulgaro, Atanasov è ricordato nel mondo del tennis per qualcosa che è avvenuto quando aveva 14 anni. Ha formato una partnership con Dimitrov ed hanno vinto insieme il titolo nazionale di doppio del loro paese. Da quel momento in poi tutto cambiò e i due presero strade diverse.
    Atanasov continuò a giocare a tennis, ma lasciò quel sogno per sempre quando andò negli Stati Uniti per seguire altri sogni alla Whitman University di Washington. Ha ricevuto una borsa di studio e si è laureato in arti dello spettacolo. Oggi, oltre al lavoro di ministro, è attore e regista di documentari. LEGGI TUTTO

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    Zverev e il caso Peng: “Spero che l’ATP faccia qualcosa”

    Alexander Zverev nella foto

    Alexander Zverev, numero tre del mondo e uno dei protagonisti del tennis maschile di oggi, è indagato dall’ATP Tour per sospetta violenza domestica nei confronti di una sua ex fidanzata, ma ora chiede che il circuito sia altrettanto attento sul caso della tennista cinese Peng Shuai, dopo che la sua situazione rimane ancora in sospeso in Cina dopo che lei stessa ha accusato un ex vice ministro di abusi sessuali.
    “Spero che avremo maggiori notizie dalla Peng e che l’ATP farà qualcosa. Nel 2021 in Germania, viviamo in un mondo in cui pensiamo che situazioni come quella della Peng non esistano più. Ma le dittature sono lì fuori”, ha dichiarato il 24enne. LEGGI TUTTO

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    Tenere il servizio da situazione difficili. Matteo Berrettini il più affidabile

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Immagina, caro lettore, che la tua vita dipendesse dal servizio di qualche top player di tennis. Chi sceglieresti? Bene, l’ATP ci ha aiutato un po’ a rispondere a questa domanda analizzando statisticamente come i giocatori sono usciti da situazioni difficili nei loro giochi di servizio. In un interessante lavoro, si è giunti a una conclusione: Matteo Berrettini è il più affidabile, dato che ne esce vincitore in tre parametri su sei.
    Nella statistica ci sono i giocatori che hanno giocato almeno dieci incontri. Novak Djokovic è il migliore da 0-30, mentre Roger Federer appare in tre delle statistiche.
    Tenere il servizio da 0-15 (media del circuito – > 62,3%)1. John Isner – 84,3% (113/134)2. Matteo Berrettini – 80,4% (176/219)3 Novak Djokovic – 76,0% (171/225)3 Roger Federer – 76.0% (38/50)
    Mantenere il servizio da 0-30 (media del circuito – > 36,9%)1. Novak Djokovic – 61,5% (48/78)2. Matteo Berrettini – 61,3% (38/62)3. Stefanos Tsitsipas – 59,1% (52/88)
    Tenere il servizio da 0-40 (media del circuito – > 15,3%)1. Matteo Berrettini – 38.1% (8/21)2. John Isner – 36,4% (4/11)3. Grigor Dimitrov – 35,7% (5/14)
    Tenere il servizio da 15-30 (media del circuito – > 55,7%)1. Matteo Berrettini – 73,3% (99/135)2. Roger Federer – 72,5% (29/40)3. John Isner – 72,5% (58/80)
    Tenere il servizio 15-40 (media del circuito – > 27,2%)1. Denis Shapovalov – 51,4% (37/72)2. Alexei Popyrin – 46,7% (28/60)3. Matteo Berrettini – 46,3% (25/54)
    Tenere il servizio da 30-40 (media del circuito – > 44,8%)1. Matteo Berrettini – 61,8% (63/102)2. Denis Shapovalov – 59,8% (76/127)3. Roger Federer – 58,8% (20/34) LEGGI TUTTO

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    Il Memorial Carlo Agazzi applaude Federico Gaio: al Palaiseo regala spettacolo e fa felici tutti

    Foto di gruppo con alcuni dei ragazzi della scuola tennis del Palaiseo presenti alla giornata con Federico Gaio, parte delle iniziative del 12° Memorial Carlo Agazzi – Trofeo CST (foto GAME)

    Un gruppo intitolato a Novak Djokovic, uno a Roger Federer, il terzo a Rafael Nadal e l’ultimo a… Federico Gaio.
    Non si offenda Andy Murray, ma nel sabato del Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst il quarto dei Fab Four della racchetta è diventato il 29enne tennista faentino, grande ospite al Palaiseo per una giornata di festa dedicata a lui, numero 10 d’Italia e 153 della classifica mondiale Atp. Ma soprattutto un grande amico del Memorial, vinto al debutto nel 2016 e da allora sempre frequentato. Tanto che, malgrado il rodeo Open che ha incoronato tante stelle del tennis azzurro sia stato rimandato al 2022, Gaio c’era anche stavolta, a regalare un’esperienza da ricordare e tanti sorrisi ai ragazzi della scuola tennis diretta da Andrea Agazzi, che per tutto il pomeriggio (divisi nei gruppi già citati) hanno potuto giocare insieme a lui, ricevendo consigli e divertendosi. E non è tutto, perché a metà giornata – mentre sul Campo 3 del Palaiseo iniziava il rodeo under 14 maschile e femminile che domenica chiuderà il Memorial 2021 – i ragazzini si sono improvvisati giornalisti, chiedendo a Gaio tante curiosità e altrettanti aneddoti di una carriera che da oltre dieci anni lo porta in giro per il mondo ogni settimana, e l’ha visto partecipare a tutti i tornei del Grande Slam e a tanti degli altri appuntamenti tennistici internazionali. Il giocatore di Faenza ha raccontato i suoi inizi con la racchetta, parlato del suo presente e del suo futuro, degli avversari più forti affrontati, dei posti più belli visitati grazie al tennis, e di tanto tanto altro.
    “Ogni volta che torno qui – ha detto Gaio – mi sento come a casa. Sin dalla mia prima partecipazione al Memorial, nel 2016, ho trovato un clima famigliare e un’atmosfera difficile da replicare. È per questo che quando arriva la chiamata di Andrea Agazzi accetto sempre più che volentieri. Mi è piaciuto molto stare in campo con i ragazzi, e li invito a continuare a inseguire la loro passione con dedizione e pazienza: due ingredienti fondamentali per fare strada nel tennis”. La giornata di Gaio in riva al Lago d’Iseo era iniziata già in mattinata, quando ha tenuto un lungo stage con alcuni amici della manifestazione, ed è poi proseguita a metà pomeriggio con una conferenza stampa e quindi due match d’esibizione. Prima, in coppia con la giovane Gloria Cancelli, Gaio ha sconfitto in un doppio Edoardo Pacifico (istruttore del Palaiseo) e Giovanni Berlinghieri, e poi ha affrontato il padrone di casa Andrea Agazzi (ex giocatore professionista) in un set ai 4 game, vinto per 4-1 con tante giocate di fino da ambo le parti, che hanno deliziato il pubblico presente. Un bel modo per celebrare come sempre il ricordo di Carlo Agazzi, e dare continuità a una manifestazione entrata nel cuore di tanti, e da quest’anno diventata un’ulteriore opportunità di crescita per i tennisti di domani. LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal dubbioso: “Non so se andrò in Australia. Devo parlare con il mio team per capire cosa è meglio fare nelle prossime settimane”

    Rafael Nadal nella foto

    Rafa Nadal ha terminato la sua partecipazione nel torneo di esibizione di Abu Dhabi con un’altra sconfitta.
    Nadal ha mostrato durante questa esibizione un livello di gioco interessante, soprattutto nel duello di questo sabato contro Denis Shapovalov (dove ha perso solo al supertiebreak), ma nonostante sensazioni positive, il numero sei del mondo preferisce rimanere cauto e non ha nemmeno garantito la sua presenza agli Australian Open.
    “Non so se andrò in Australia. Devo parlare con il mio team per capire cosa è meglio fare nelle prossime settimane. Ma lascio questo torneo con un’esperienza positiva”, ha detto ai media presenti negli Emirati Arabi Uniti. LEGGI TUTTO