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    Rublev era ancora positivo al Covid-19 quando è entrato in Australia

    Andrey Rublev nella foto

    Andrey Rublev è andato in Australia risultando ancora positivo al Covid-19. La rivelazione è stata fatta dallo stesso numero sei del mondo, che è stato uno dei tennisti “contagiati” al Mubadala World Tennis Championships di Abu Dhabi. Rublev ha ricevuto dal governo australiano il permesso di entrare, poiché le normative prevedono che: chiunque abbia già avuto il Covid-19 e sia considerato guarito, non è più considerato a rischio contagio.
    “Ora non sono più testato perché sono guarito dal Covid. Quando sono andato in Australia ero ancora positivo, ma la carica virale nel mio corpo era molto bassa e non pericolosa. Mi hanno fatto entrare nel paese. Inoltre, sono stato in quarantena per più di dieci giorni. Forse sono ancora positivo, ma non sono più contagioso o pericoloso. Dato mi sono ammalato, non devo più fare il PCR”, ha rivelato dopo la qualificazione al terzo turno degli Australian Open.
    Per entrare nel paese Rublev ha dovuto presentare documenti che provavano la data del suo test positivo e la sua vaccinazione, così come le dichiarazioni del suo medico che dichiarava che Rublev era guarito e che non presentava un rischio di infettare gli altri a causa della bassa carica virale. LEGGI TUTTO

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    Serena Williams entra nel board di Sorare, il fantacalcio con la blockchain

    Serena Williams nella foto

    Serena Williams entra in Sorare. La startup per il gioco di fantacalcio con blockchain attiva in oltre 180 paesi nel mondo e che ha appena chiuso un finanziamento da 680 milioni di dollari, dà oggi il benvenuto alla campionessa statunitense come nuovo membro del suo consiglio di amministrazione. Arriva in Sorare una delle atlete più iconiche di tutti i tempi, che si è distinta anche per le sue qualità di imprenditrice, brand builder e investitrice all’avanguardia nello sport e nella tecnologia.
    Oggi, Sorare sta unendo il mondo degli NFT con quello degli esport, portando sulla piattaforma tutte le funzionalità e il valore a lungo termine dei non fungible token, dando vita a una nuova era del fandom sportivo dentro e fuori dal campo. Da quando è stata fondata nel 2018, l’azienda ha registrato un’incredibile domanda e una crescita esponenziale, raggiungendo più di 1 milione di utenti in tutto il mondo e stringendo accordi con 230 squadre di calcio.
    Serena Williams fornirà una consulenza al consiglio d’amministrazione dell’azienda in particolare sullo sviluppo del rapporto fra Sorare e gli atleti di tutto il mondo, sulla strategia di Sorare per espandersi in nuove categorie sportive, con un focus sugli sport femminili, nonché le future iniziative di grande impatto, per rendere la nuova generazione della rete fondata sulla blockchain, il Web3, più inclusiva e diversificata.
    “Serena Williams è una delle figure più importanti dello sport e della cultura, che ha ridefinito la figura dell’atleta e dell’imprenditore moderno anche grazie al successo senza precedenti dei suoi investimenti in diverse nuove realtà – ha detto Nicolas Julia, CEO di Sorare – La consulenza strategica che Serena porterà nella costruzione di uno dei più iconici marchi di intrattenimento sportivo è inestimabile. Sono entusiasta di averla nel team. Insieme, creeremo nuovi modi per i fan di relazionarsi con i loro atleti preferiti”.
    Nel 2022 gli sport femminili arrivano su Sorare Gli utenti di Sorare spesso si appassionano a nuove squadre e a giocatori ai quali in precedenza non avevano mai prestato davvero attenzione, e questo rappresenta un’opportunità per tutti gli atleti meno rappresentati sui media, che di conseguenza restano poco apprezzati e sottovalutati, di raggiungere un nuovo pubblico. Per il 2022, l’azienda mira ad espandersi negli sport femminili e in nuove categorie sportive, dando ai fan nuovi modi di investire in squadre e giocatori diversi, e creando una comunità più inclusiva.
    “Gli NFT hanno il potenziale per essere lo strumento che porterà equità e investimenti negli sport femminili. Sono entusiasta di iniziare a lavorare al fianco di Nicolas e di tutto il team, perché capiscono il rapporto tra atleti e fan come nessun altro nel settore, e credo che Sorare definirà la cultura e il tono del futuro dell’intrattenimento sportivo” ha detto Serena Williams.
    Sorare costruisce il futuro degli esport sul Web3Williams si unisce all’azienda in un momento di forte espansione e crescita organica nel mercato statunitense. La sua esperienza nella costruzione di marchi, aziende e appassionate fan bases – sia dentro sia fuori dal campo – aiuterà ad accelerare ulteriormente la crescita dell’azienda, mentre continua ad attrarre nuovi giocatori e ad inserire nuove squadre e leghe nelle categorie sportive e nelle aree geografiche. Insieme, Sorare e Williams, mirano a costruire il futuro dell’intrattenimento sportivo sul Web3, permettendo a tutti di possedere “un pezzo” dei giochi che amano, che sia nel calcio o in altri sport. LEGGI TUTTO

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    Renata Voracova come Novak Djokovic. Alexander Zverev si lamenta dei pochi controlli

    Renata Voracova nella foto

    Chiederò un rimborso spese per il viaggio in Australia. Djokovic? Avrei potuto fare la stessa cosa, ma mi sono sentita sola. Ora voglio tranquillità”. Parla così in esclusiva ai microfoni di sportface.it Renata Voracova, la tennista ceca che si è ritrovata in un vortice impazzito a Melbourne, tra l’improvvisa cancellazione del visto dopo ore di interrogatorio e la “colpa” di trovarsi nella stessa situazione medica (di certo non legale) di Novak Djokovic. L’unico comune denominatore con il numero uno al mondo è appunto l’esenzione presentata a dicembre per partecipare agli Australian Open. Per il resto i due percorsi si sono evoluti in maniera opposta: “Dopo aver disputato il Gippsland Trophy a inizio gennaio – spiega la numero 82 della classifica mondiale di doppio – sono arrivate le forze dell’ordine in camera mia, chiedendomi come mai mi trovassi lì. Sono stata portata al distretto di polizia, dove mi hanno tenuto dentro una stanza per 6 ore, bombardandomi di domande e cancellandomi il visto”. Voracova ha trascorso la notte successiva in un hotel per rifugiati, lo stesso del serbo, prima di tornare in Repubblica Ceca: “La vera differenza riguarda la battaglia legale. Io non l’ho intrapresa, mentre Nole si è affidato ai suoi avvocati per combattere la sentenza. Avrei potuto farlo anche io, è stata una mia decisione evitarla. Anche perché mi sono sentita sola in quei giorni. Ovviamente ha inciso il fatto che non ho la sua esperienza, il suo team o i suoi legali alle spalle”. La trentottenne di Zlin si aspetta “una spiegazione dal torneo non appena si calmeranno le acque”. Poi ritorna sui propri passi in merito alla vaccinazione e conclude: “Inizialmente non volevo, ma valutando bene la situazione mi sono convinta. Mi vaccinerò, non sono una no-vax”.
    Il francese Ugo Humbert (ATP 40) è risultato positivo al COVID-19 martedì subito dopo la sua sconfitta al primo turno degli Australian Open contro il connazionale Richard Gasquet (81). Secondo Alexander Zverev (3), però, i giocatori positivi al momento sono molti di più. “Non siamo testati abbastanza spesso – ha dichiarato il tedesco – e sono convinto che se ciò succedesse verrebbero scoperti molti più casi rispetto ad ora. Al contrario dello scorso anno siamo autorizzati ad uscire dall’hotel per fare ciò che vogliamo, come andare a cena, quindi è normale che un maggior numero di noi contragga il coronavirus”.
    Tutti i giocatori impegnati a Melbourne devono essere vaccinati o disporre di un’esenzione medica dal vaccino. Proprio questo era stato all’origine della “telenovela” con protagonista Novak Djokovic (1), alla fine costretto a lasciare l’Australia domenica dopo che il suo visto era stato annullato dal Governo australiano. LEGGI TUTTO

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    Vasek Pospisil sulla vicenda di Novak Djokovic: “C’era un problema politico in gioco con le elezioni dietro l’angolo. Non è stata colpa sua”

    Vasek Pospisil nella foto con Novak Djokovic

    Vasek Pospisil, cofondatore con Novak Djokovic della PTPA, è stato uno dei pochi tennisti che ha difeso il serbo fin dall’inizio di questa diatriba ed è stato così fino alla fine: “Novak non sarebbe mai andato in Australia se il governo non gli avesse concesso un’esenzione che gli permetteva di entrare nel paese. Avrebbe saltato gli Australian Open, sarebbe rimasto a casa con la sua famiglia e nessuno avrebbe parlato di questa cosa. C’era un problema politico in gioco con le elezioni dietro l’angolo, che non potrebbe essere più evidente. Non è stata colpa sua. Non ha infranto le regole entrando nel paese e non ha “inventato le sue regole”. Djokovic era pronto a rimanere a casa”. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic ha ufficialmente lasciato l’Australia. L’ipotesi di Wilander e le reazioni dei governi di Serbia e Australia

    Novak Djokovic. Foto: Getty Images

    Come riportato dal nostro collega José Morón su Twitter, Novak Djokovic ha lasciato il paese senza poter giocare gli Australian Open. Il suo volo è partito alle 22.30h (ora locale) per Dubai, 12.30h in Italia. Dalla risoluzione del caso, Novak Djokovic ha reso pubblico il suo dispiacere ma rispetto per la decisione del giudice e la sua assoluta collaborazione con le autorità australiane.
    Ora però non si può più tornare indietro. Novak Djokovic ha perso la battaglia legale ed è stato espulso dall’Australia e potrebbe ora essergli vietato l’ingresso nel paese per tre anni. A causa di questo e dei problemi che potrebbe avere in altri paesi per non essersi vaccinato contro il Covid-19, Mats Wilander crede che il serbo ora dovrà affrontare una decisione che potrebbe compromettere anche la sua carriera.
    “Sono sotto shock. Do a Novak tutto il merito per averci provato, ma allo stesso tempo sapevo che c’erano molte possibilità che non avrebbe giocato il torneo. Se la decisione è giusta? Credo che sia così. Milioni di persone sono morte a causa del coronavirus in tutto il mondo. Gli australiani hanno sofferto molto fisicamente e mentalmente”, ha detto l’ex numero uno del mondo e attuale commentatore di Eurosport.Ma Wilander è andato oltre: “Non posso immaginare cosa stia passando Novak in questo momento. Inoltre, è il suo torneo preferito e avrebbe cercato di vincere il suo 21° Grand Slam per superare Federer e Nadal. La carriera di Djokovic è in pericolo ed è possibile che debba ora fare qualcosa che non voglia fare”, ha sottolineato, in un chiaro riferimento alla vaccinazione.
    Pochi istanti dopo la decisione della Corte federale, il presidente della Serbia si è affrettato ad uscire in pubblico con altre critiche all’Australia.Aleksandar Vucic non ha usato mezzi termini e ha dichiarato. “Siamo di fronte a un caso di cattiva gestione. C’è stata una caccia alle streghe contro una persona e contro un intero paese. Volevano mostrare a Novak come funziona l’ordine mondiale e cosa possono fare contro chiunque. L’’Australia si è umiliata da sola”.
    Il primo ministro australiano ha giustificato questa decisione. “La decisione di cancellare il visto è fondata su ragioni di salute, sicurezza e ordine pubblico, sulla base del fatto che è nel pubblico interesse. Sono contento di questa decisione che manterrà forti i nostri confini e sicuri gli australiani. Ora è il momento di iniziare gli Australian Open e di tornare a goderci il tennis durante l’estate”, ha concluso Scott Morrison. LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Salvatore Caruso dopo essere stato ripescato come lucky loser “sono il lucky loser più famoso della storia”

    Salvatore Caruso nella foto

    Salvatore Caruso ha parlato dopo il forfait automatico di Novak Djokovic ed essere stato ripescato in questo modo nel tabellone principale dell’Australian Open come lucky loser.
    “Sono il lucky loser più famoso della storia. Onestamente fra tennisti non si è parlato troppo della vicenda Nole. Qui ci giochiamo uno slam e siamo concentrati sul nostro lavoro. Per lui è una brutta botta, ma è un grandissimo campione e credo che col tempo troverà la forza per superare anche questo momento di difficoltà”. LEGGI TUTTO

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    Renata Voracova denudata durante l’interrogatorio

    Renata Voracova nella foto

    La disputa sulle esenzioni mediche per giocare agli Australian Open 2022 continua.
    Secondo il giornalista Avi Yemini, la tennista ceca Renata Voracova, che è stata espulsa dall’Australia dopo che il suo visto è stato annullato, ha detto al suo arrivo nel suo paese che le autorità l’hanno denudata durante l’interrogatorio.
    La giocatrice ceca rimane convinta che l’esenzione dal vaccino che le è stata data era effettivamente valida, ma il ministro dell’immigrazione non voleva che nessun tennista non vaccinato entrasse nel paese. LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal sulla vicenda Djokovic: “Gli Australian Open sono molto più importanti di qualsiasi giocatore”

    Rafael Nadal nella foto

    Rafael Nadal ha parlato nuovamente del Caso di Novak Djokovic.
    “Gli Australian Open sono molto più importanti di qualsiasi giocatore. Se alla fine giocherà, ok. Se non giocherà, l’Australian Open sarà un grande Australian Open, con o senza di lui. Questo è il mio punto di vista.”
    “Onestamente, sono un po’ stanco della situazione” ha detto il maiorchino riferendosi alla querelle tra Djokovic e il governo australiano.
    Nadal ha ricevuto il vaccino così come un totale di 97 dei Top 100 giocatori della classifica Atp e 96 della Top 100 della classifica Wta. LEGGI TUTTO