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    Ashleigh Barty e gli altissimi ascolti Tv nel suo paese. Quasi 1 australiano su 6 ha guardato la finale di ieri

    Ashleigh Barty nella foto

    Ashleigh Barty ha avuto un enorme successo nel suo paese e gli ascolti televisivi per l’intero Australian Open 2022, con la finale contro Danielle Collins sono una prova inconfutabile di questo.
    In un paese con una popolazione di circa 25 milioni di persone, il fatto che la partita abbia avuto una media di 3,5 milioni di spettatori è impressionante, mentre il picco di pubblico è stato di oltre 4 milioni, il che significa che quasi 1 australiano su 6 ha guardato una parte della partita, come riporta il quotidiano TheAge. LEGGI TUTTO

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    Australian Open: La finale Juniores è durata 3h45 e si è conclusa con lo sconfitto uscito dal campo su una sedia a rotette. Titolo a Bruno Kuzuhara

    Il duello tra l’americano Bruno Kuzuhara e il ceco Jakub Mensik ha assunto proporzioni epiche nella finale maschile degli Australian Open Juniores, PARTITA durata ben 3 ore e 45 minuti e terminata con Mensik che ha dovuto lasciare il campo su una sedia a rotelle.
    Kuzuhara ha vinto per 7-6(4), 6-7(6) e 7-5, con il secondo set che è durato ben 97 minuti. Con un equilibrio costante, l’americano ha persino salvato una palla break sul 5-5 del terzo set, in una fase in cui gli scambi erano molto duri ed entrambi i tennisti hanno avuto serie difficolt. Ma il limite della stanchezza è arrivato quando Kuzuhara ha chiuso l’incontro e Mensik è crollato sulla linea di fondo.
    Con grande sportività, il 17enne americano è corso in aiuto del suo avversario di 16 anni che non riusciva alzarsi. C’è voluta una sedia a rotelle per far uscire Mensik dal campo dopo una battaglia molto dura e mozzafiato dall’inizio alla fine.

    Incredible sportsmanship and incredible scenes 👏
    🇺🇸 Bruno Kuzuhara defeats Jakub Mensik 7-6(4) 6-7(8) 7-5 and completes a sweep of the #AusOpen boys’ singles and doubles titles 🏆#AO2022 🎥: @wwos · @espn · @Eurosport · @wowowtennis pic.twitter.com/UY27L2yUU7
    — #AusOpen (@AustralianOpen) January 29, 2022 LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic cittadino onorario della città di Budva

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Negli ultimi giorni abbiamo saputo dove Novak Djokovic tornerà nel circuito, così come la data del suo ritorno in campo. Sarà al torneo di Dubai tra un mese; nel frattempo, il serbo sta cercando di riposare e ricaricare le batterie con la sua famiglia e gli amici più vicini.
    Dopo essersi allenato per diversi giorni nella sua Accademia di Belgrado, nei giorni scorsi Nole ha partecipato a diversi eventi in Montenegro, paese di cui ha un bel ricordo: oggi, infatti, il numero uno del mondo è stato proclamato cittadino onorario della città di Budva, città montenegrina che affaccia sul mare Adriatico dove gli è stato riservato un vero e proprio bagno di folla. Il serbo ha partecipato alla cerimonia con i suoi genitori. LEGGI TUTTO

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    Gaiba apre le porte al tennis femminile internazionale. Dal 13 giugno un WTA 125 da 115.000 dollari, tra i migliori tornei al mondo su erba naturale

    “Veneto Open Internazionali Confindustria Venezia e Rovigo” sarà ospitato dal piccolo ma attivissimo comune di Gaiba in provincia di Rovigo in Veneto

    Sarà un evento tra i più importanti al mondo per il tennis femminile su erba naturale, il “Veneto Open Internazionali Confindustria Venezia e Rovigo” sarà ospitato dal piccolo ma attivissimo comune di Gaiba in provincia di Rovigo in Veneto.
    Dopo l’esperienza degli ultimi anni, che ha visto susseguirsi diversi Open nazionali femminili e lo scorso anno gli Internazionali di tennis su erba naturale maschili con montepremi da 15.000 dollari, è arrivato il grande salto di qualità per il giovane gruppo del direttivo del Tennis club Gaiba.“Dopo la bellissima esperienza dello scorso anno – spiega Elia Arbustini Presidente del Tennis club Gaiba – siamo pronti a rilanciare e a puntare su questo torneo, questa volta al femminile, che ha pochi eguali nel mondo”.
    Grazie al sostegno di prestigiosi partner, come Confindustria Venezia e Rovigo, dal 13 al 19 giugno prossimi “Gaibledon”, come viene chiamato ormai comunemente il circolo rodigino, ospiterà dunque un torneo di tennis femminile con montepremi da 115.000 dollari.“Confindustria da sempre è vicina allo sport e ai suoi valori: il rispetto, la disciplina, l’impegno, la competizione, la collaborazione. – dichiara il Vicepresidente di Confindustria Venezia Rovigo Paolo Armenio – Il torneo Veneto Open poi, rappresenta un grande volano per questo territorio, un’opportunità di crescita economica e di promozione internazionale. Per tali motivi abbiamo voluto abbracciare l’iniziativa, coinvolgendo le nostre imprese associate”.
    La stagione del tennis femminile mondiale 2022 su erba, prevede due WTA 500 (Berlino ed Eastbourne) e quattro WTA 250 (Nottingham, s’Hertogenbosch, Birmingham e Bad Homburg) e il WTA a Gaiba prima di Wimbledon.
    A Gaibledon è previsto che si giochi subito il main draw con tabellone da 32 tenniste nel singolare e 16 coppie per il doppio con inizio il lunedì 13 giugno e conclusione con la finale del singolare la domenica successiva 19 giugno.
    “Sarà un impegno organizzativo notevole – dice il direttore del torneo Fabio Morra – che vede coinvolti tanti professionisti che mettono in campo la loro esperienza, ma anche tanti volontari che doneranno il loro tempo per la buona riuscita dell’evento di respiro internazionale”.Sarà un momento importante non solo per il territorio ma per il tennis italiano in genere con la presenza di giocatrici tra le prime duecento del ranking mondiale, ma potrebbe esserci anche qualche top della classifica WTA in cerca di “buone sensazioni” in vista del prestigioso e storico Slam inglese sull’erba di Wimbledon.
    Dedicato al torneo ci sarà un apposito sito www.venetopen.com dove verranno caricate tutte le informazioni relative alla manifestazione. I social (Instagram e Facebook) del torneo rimangono quelli del club @gaibledon. LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal emozionato dopo l’approdo in finale “Ho iniziato molto bene. I primi due set sono stati di ottimo livello, ma sappiamo quanto è bravo Matteo. Significa molto essere di nuovo in finale qui”

    Rafael Nadal nella foto

    Rafael Nadal si è qualificato questo venerdì per la finale degli Australian Open per la sesta volta in carriera e alla fine del match era visibilmente emozionato, ammettendo che un mese e mezzo fa, quando ancora si allenava con molte precauzioni, non pensava fosse possibile poter arrivare così avanti nel torneo.
    Il 35enne spagnolo ha analizzato la sua partita contro Matteo Berrettini. “Ho iniziato molto bene. I primi due set sono stati di ottimo livello, ma sappiamo quanto è bravo Matteo. Nel terzo set ha iniziato a colpire meglio i suoi colpi ed era maggiormente aggressivo, ho avuto un brutto gioco di servizio e poi ho sofferto. Ho dovuto combattere Sono molto felice di essere in finale. Significa molto essere di nuovo in finale qui”.
    Nadal ha pensato che i due giorni di riposo tra i quarti di finale e le semifinali fossero importanti. “Il giorno dopo l’incontro con Shapovalov mi sono sentito molto meglio di quanto mi aspettassi. Ho fatto alcuni esercizi, mi sono allenato mezz’ora mercoledì, un’ora e mezza giovedì e ho continuato a lavorare sodo per preparare questo incontro”.

    “For me, it’s all about the Australian Open.”
    @RafaelNadal · #AusOpen · #AO2022 pic.twitter.com/FvpKnmUNay
    — #AusOpen (@AustralianOpen) January 28, 2022 LEGGI TUTTO

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    Ancora problemi per Juan Martin Del Potro

    Juan Martin Del Potro nella foto

    Problemi per Juan Martin del Potro. Nelle ultime settimane ci eravamo abituati a scrivere buone notizie sulle condizioni del tennista di Tandil, completamente concentrato sul suo ritorno alle competizioni.
    Allenandosi sulla terra battuta di Tandil e poi sui campi del Club Tenis Argentino de Buenos Aires le cose sembravano andare a pieno ritmo. Tuttavia, secondo LA NACION, le ultime notizie non sono del tutto positive.
    Delpo è tornato a risentire del dolore al ginocchio nelle ultime ore, quando ha aumentato l’intensità degli allenamenti con Sebastian Baez. Secondo il giornale argentino, ha avuto bisogno anche di infiltrazioni per scendere in campo. “Alti e bassi”, così si possono riassumere le performance di Juan Martin negli ultimi giorni, e tutto questo mentre il tempo passa ed è il momento di prendere una decisione sul suo ritorno, previsto in linea di principio nell’ATP di Buenos Aires. Riuscirà l’argentino a recuperare da questa nuova battuta d’arresto? LEGGI TUTTO

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    Michael Venus insulta Nick Kyrgios dopo il match di doppio di ieri agli Australian Open

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Nick Kyrgios è stato descritto come “un assoluto idiota” e con il “livello di maturità di un bambino di 10 anni” da un avversario sconfitto dopo che la sua apparizione di ieri in doppio agli Australian Open si è trasformata in un “circo”.
    Michael Venus, che ha giocato insieme a Tim Putz ha perso un emozionante match di doppio in tre set contro i favoriti di casa Kyrgios e Thanasi Kokkinakis ma non era affatto contento delle sue buffonate.
    Kyrgios ha sparato un colpo selvaggio e inutile sulla folla che ha colpito un bambino prima di correre e dargli una racchetta per scusarsi.“Ci saranno persone che saranno per lui e altri che saranno contro di lui, ma ciò che è chiaro è che è un idiota assoluto. Fa di tutto per far parlare di se. È come un bambino di 10 anni”. – dichiara Venus. LEGGI TUTTO

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    Paolo Bertolucci: “Berrettini-Nadal? Matteo dovrà sfruttare tutti i suoi punti di forza. Medvedev leggero vantaggio su Tsitsipas”

    Paolo Bertolucci nella foto

    Gli amici di SuperNews hanno intervistato Paolo Bertolucci, grande protagonista e vincitore della Coppa Davis insieme al team italiano nel 1976 a Santiago del Cile. L’ex tennista e commentatore televisivo, che nel 1980 é stato in grado di conquistare con Adriano Panatta l’unica vittoria italiana in doppio nel torneo di Monte Carlo, si é espresso sui nostri giovani azzurri, in particolare su Matteo Berrettini e Jannik Sinner, e sugli Australian Open, dandoci la sua personale opinione sui favoriti del torneo e rivelandoci quali sono i tennisti di questa nuova generazione che potranno diventare grandi campioni.
    Paolo, Berrettini ha scritto una pagina di storia: é il primo italiano e il primo giocatore anni ‘90 a raggiungere almeno i quarti di finale in tutti gli Slam e il primo azzurro ad arrivare in semifinale agli Australian Open. Ti aspettavi questo percorso da parte di Matteo?No, perché Matteo, soprattutto a livello giovanile, non aveva fatto niente, non si era messo particolarmente in mostra. Poi é entrato piano piano nel circuito professionistico, con grande timidezza, ed é migliorato in maniera incredibile negli ultimi 2-3 anni. Berrettini é diventato un giocatore completo, che si destreggia bene su tutte le superfici, e questo gli permette di raccogliere punti ovunque e quindi di avere una buonissima classifica.
    Adesso il tennista romano in semifinale dovrà vedersela con uno dei “fab 3” di questo sport: Rafael Nadal. Quanto sarà difficile questo match? Nadal rimane sempre Nadal o influirà la lunga assenza dai campi dello spagnolo?Nadal é stato fermo, é vero, però é tornato e ora mi sembra in buona condizione. Certo, non potrà essere il Rafael Nadal di due anni e mezzo fa, quando i due si scontrarono in finale agli Us Open, ma lo spagnolo é un tale fenomeno da fornire un ottimo rendimento. Berrettini dovrà esprimersi al massimo, soprattutto in quelli che sono i suoi punti di forza, perché soltanto con quelli può pensare di poter fermare Nadal.
    Jannik Sinner é uscito ai quarti di finale del torneo contro Tsitsipas. Cosa non ha funzionato nel suo gioco? Oppure é stato il greco a giocare troppo bene?Sì, la seconda. Stefanos ha giocato un match in cui ha sfiorato la perfezione, senza dare modo a Sinner di entrare in partita e di far qualcosa. Niente da dire, Tsitsipas é il numero 4 del mondo che ha giocato da numero 2, quindi chapeau al greco. In ogni caso, questa per Jannik non é assolutamente una battuta d’arresto, ma la tappa di un percorso di crescita e, in un percorso di crescita, si può prendere qualche “schiaffo”.
    Chi ti piace e ti convince di questa nuova generazione di tennisti?A parte gli italiani, mi piacciono Auger-Aliassime, Shapovalov e Alcaraz. Sono questi i nomi che, insieme a Sinner e a Berrettini, saranno ai vertici nei prossimi anni.
    Rivedremo Roger Federer a Wimbledon? Quanto manca al tennis e ai suoi appassionati un campione del suo calibro?Le storie dei grandi campioni ad un certo punto finiscono. Anche se sono dei fenomeni, purtroppo la carta d’identità parla da sè. Federer manca, ma ho l’impressione che non giocherà Wimbledon. Non credo che lo rivedremo, anche se me lo auguro, perché vederlo giocare é sempre bello. Un giocatore di quel livello non può accontentarsi di “vivacchiare”, Roger rientrerà se sarà competitivo. Lui non può essere un giocatore da secondo turno.
    Il favorito di questa edizione degli Australian Open?Sono rimasti in quattro, quindi in questa situazione é difficile poterlo dire, perché i migliori sono in gara. Credo che Medvedev abbia un piccolissimo vantaggio, ma se Tsitsipas giocherà come ha fatto contro Sinner potrà essere un match molto equilibrato.Coppa Davis: sei stato uno degli eroi di Santiago del Cile nel 1976. Pensi sia arrivato il momento per la Nazionale Italiana di bissare quel successo?Sicuramente. Noi adesso, insieme alla Russia, siamo la squadra più forte del mondo. Credo che nell’arco di 2-3 anni sicuramente vinceremo. LEGGI TUTTO