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    Andy Murray dà già forfait sulla terra rossa. Niente Roland Garros

    Andy Murray nella foto

    Andy Murray, ex leader mondiale e vicino a rientrare nella top 100 ATP, ha annunciato questa domenica che rinuncerà all’intera stagione su terra battuta nel 2022. Lo scozzese è sempre stato meno efficace su questa superficie, anche se ha in carriera una finale conquistata al Roland Garros nel 2016.
    “Non ho intenzione di giocare sulla terra. Negli ultimi anni è stata una superficie che ha peggiorato i problemi che già avevo, quindi preferisco non rischiare. Ho parlato con la mia squadra e il piano è di competere durante questi mesi, ma non so ancora dove. La priorità è quella di stare bene sull’ erba e a Wimbledon”, ha confessato Murray.
    Lo scozzese gareggerà nel mese di febbraio con tre wild card a Rotterdam, Doha e Dubai. LEGGI TUTTO

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    Il ritorno di Del Potro avrà una spettatrice molto speciale (per la prima volta ci sarà la madre)

    Juan Martin Del Potro nella foto

    Questo martedì è segnato dal tanto atteso ritorno di Juan Martin Del Potro e, allo stesso tempo, dal possibile addio ai campi.L’argentino giocherà l’ATP 250 a Buenos Aires, in quello che sarà il suo primo torneo da giugno 2019, e le aspettative che circondano questa partita sono già molto alte.
    E come se non bastasse, sugli spalti ci sarà una spettatrice davvero speciale. Del Potro ha rivelato in conferenza stampa che sua madre Patricia sarà presente per vedere suo figlio giocare a livello professionistico per la prima volta in carriera!
    Può sembrare strano ma il primo incontro della madre, potrebbe essere l’ultimo di Del Potro. Indipendentemente dal risultato, aspettatevi momenti di grande emozione che non lascerà nessuno indifferente. LEGGI TUTTO

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    L’ATP teme per la sicurezza dei giocatori a Dubai a causa delle recenti minacce di attacchi terroristici nel paese

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Il 21 febbraio, gli Emirati Arabi Uniti ospiteranno il prestigioso torneo ATP 500 di Dubai, che avrà al via almeno quattro tennisti in top ten, tra cui Novak Djokovic. Tuttavia, l’ATP sta mostrando preoccupazione per la sicurezza dei giocatori in quanto gli Emirati Arabi Uniti sono stati il bersaglio di costanti minacce di attacchi da parte delle forze ribelli yemenite.
    Recentemente, c’è stato anche un attacco intercettato da missili statunitensi, ma alcuni luoghi di riferimento a Dubai sono stati segnalati. Per esempio, quegli stessi ribelli yemeniti hanno minacciato di lanciare un attacco all’Expo di Dubai, cosa che ha spinto l’ATP a inviare un comunicato ai tennisti per condividere la paura e qualche consiglio.
    “Gli Emirati Arabi Uniti rimangono impegnati ad ospitare grandi eventi sportivi internazionali, come il Dubai Desert Classic, un torneo di golf che si è concluso domenica e ha attirato migliaia di spettatori, così come l’Expo Dubai 2020, che è ancora in corso. Anche se crediamo che ciò che sta accadendo non mette in discussione la sicurezza del torneo, avvertiamo i giocatori di non visitare i siti di riferimento durante il torneo”, si legge nella dichiarazione inviata ai tennisti. LEGGI TUTTO

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    Igor Marcondes si autosospende dopo la segnalazione dell’ITF

    Igor Marcondes nella foto

    In un momento in cui stava vivendo la fase migliore della sua carriera, con due titoli challenger a Blumenau e Florianópolis negli ultimi mesi, Igor Marcondes si è autosospeso dal circuito dopo che gli è stato notificato dalla Federazione Internazionale di Tennis (ITF) una possibile violazione del programma antidoping.
    Paulista di 24 anni e attualmente 272° nella classifica ATP, Marcondes è l’attuale numero cinque del Brasile. Era già stato sospeso per nove mesi dall’ITF nel 2018 dopo essere risultato positivo ad una sostanza vietata idroclorotiazide. Sul suo profilo Instagram, Marcondes dichiara che la notifica dell’ITF riguarda la sua mancata segnalazione alle autorità antidoping per tre volte durante il 2021.Meno di due mesi fa, il 6 dicembre, Marcondes era solo al 524° posto del mondo.
    Dichiara Marcondes: “Vi informo che dopo il Challenger di Blumenau lo scorso gennaio ho ricevuto una comunicazione ufficiale dall’ITF in cui si afferma che ho commesso una potenziale violazione del Programma Antidoping, a causa di problemi derivanti la mancata segnalazione abitativa in 3 situazioni nell’anno 2021.Poiché si tratta di una questione delicata e importante, ho deciso di cercare un aiuto professionale e di allontanarmi temporaneamente dal circuito internazionale per dedicarmi a difendermi nel miglior modo possibile davanti all’ITF.Infine, vorrei ringraziarvi per il sostegno ricevuto e informarvi che mi dedicherò al massimo per tornare il più presto possibile in campo.” LEGGI TUTTO

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    La procura di Belgrado: Novak Djokovic non ha falsificato i test Covid-19 prima degli Australian Open

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Altre informazioni continuano a venire alla luce per quanto riguarda la storia di Novak Djokovic. Mentre il serbo dovrebbe fare una dichiarazione la prossima settimana, la giustizia del suo paese ha assicurato che i certificati dei test Covid-19 del numero uno del mondo erano tutti veri.
    Secondo l’ufficio del procuratore di Belgrado, è stata fatta una denuncia che il risultato positivo del 16 dicembre era falso, così ha proceduto con un’indagine per accertare la veridicità dell’intera operazione. “È stato stabilito da un’analisi del database digitale che Novak Djokovic è stato testato più volte e che i certificati per i test del 16 dicembre e 22 dicembre 2021 sono validi”, ha osservato la procura.
    Ricordiamo che questo è stato il motivo per cui Djokovic è partito per l’ Australia con un’esenzione medica, qualcosa che si sarebbe rivelato insufficiente per il governo australiano, che ha finito per espellere il serbo. In ogni caso, l’ufficio del procuratore di Belgrado cerca di porre fine alle speculazioni che i test sono stati falsificati, garantendo che Djokovic era stato effettivamente infettato dal Covid-19 nelle date citate. LEGGI TUTTO

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    Adriano Panatta: L’impresa di Nadal, la questione Djokovic, Berrettini e Sinner

    Adriano Panatta nella foto

    Adriano Panatta, ex tennista, è stato intervistato ai microfoni de “il Diabolico e il Divino”, trasmissione in onda su New Sound Level 90FM. Ecco di seguito le sue parole:
    Ti ha stupito la vittoria di Rafa Nadal all’Australian Open?È stata un’impresa fuori dal comune quella degli Australian Open, se pensiamo che Nadal 3 mesi fa non era sicuro nemmeno di tornare a giocare a tennis e si trovava davanti il giocatore più in forma del mondo. Ha dimostrato un carattere e una forza fisica incredibile, ha giocato quasi 5 ore e mezza senza colpo ferire.
    Sulla questione Djokovic:“Le regole vanno rispettate, non conta se sei il numero del mondo; Djokovic poteva evitare tutto questo casino.”Ci sono delle regole, le regole vanno rispettate da tutti e dunque se lui non ha la vaccinazione non può giocare, punto e a capo. Non si può trovare un escamotage perché lui è Djokovic, tutto questo casino che è successo se lo poteva anche risparmiare. Probabilmente qualcuno della direzione del torneo, sbagliando, gli ha dato qualche speranza di poter partecipare e dunque sicuramente c’è qualche responsabilità esterna. È inutile discutere se sia giusto o non giusto, la regola è quella.
    Sulla nuova generazione di tennisti italiani:“Sono sicuro che prima o poi arriveranno a vincere uno Slam. Sinner allenato da McEnroe sarebbe un grade attestato per il giovane tennista italiano.”Sicuramente c’è una nuova stagione del tennis maschile italiano, con Berrettini, Sinner e Sonego in particolare, ed erano tanti anni che non succedeva. È ovvio che quando non si riesce a vincere i tifosi ci rimangono male, ma c’è tempo e prima o poi lo vinceranno questo Slam, così la smettono di rompere le palle a me che sono l’ultimo ad averne vinto uno (ride ndr). Ho letto che McEnroe ha detto che gli piacerebbe allenare Sinner. Era un rompipalle micidiale in campo, non so come potrà essere da allenatore ma sarebbe sicuramente un bell’attestato per Sinner. Io ero molto amico di John, ci ho giocato anche il doppio a Parigi nel torneo delle leggende e mi è anche molto simpatico. Era uno un po’ arrogante e prepotente ma si tratta di un grandissimo campione e di un uomo molto molto intelligente. Tra l’altro McEnroe mi ricorda un po’ Mourinho, istrionico e protagonista nel contesto della gara, c’è a chi piace e a chi non piace.
    Medvedev ha detto che è infastidito dai continui fischi e dalle critiche verso di lui, che ne pensi?“A Roma si dice fatti una domanda e datti una risposta, il suo comportamento disturba il pubblico.”A Roma si dice fatti una domanda e datti una risposta, probabilmente il suo atteggiamento in campo non è piacevole per lo spettatore, lui ha un’aria un po’ strafottente in campo. È sicuramente un grande giocatore anche se a me non piace così tanto ma è il numero due del mondo, ma in campo l’atteggiamento è quello che è, non lo si può paragonare a quello di Nadal o Federer o tanti altri. Il pubblico se ne accorge subito e non gli fa il tifo a favore, probabilmente dipende dal suo modo di essere ma questo finisce per andare contro di lui. LEGGI TUTTO

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    Sevastova lascia il tennis a tempo indeterminato

    Anastasija Sevastova nella foto

    Arrivano notizie su Anastasija Sevastova.
    Con parole concesse al portale lsm.lv, la 31enne tennista lettone che ha raggiunto il numero 11 del ranking WTA e semifinalista agli US Open 2018, annuncia che lascia momentaneamente il tennis senza dare una data stabilita per il suo ritorno in quanto non è in una piena condizione fisica e anche mentale.
    Un infortunio alla spalla destra l’ha costretta a giocare con dolore per molto tempo e ha anche problemi personali che non ha voluto rivelare, ma che crede di dover risolvere prima di considerare il ritorno alle competizioni. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini ospite al Festival di Sanremo: “Ci stiamo provando a scalzare i big”

    Matteo Berrettini con Amadeus e Fiorello

    Matteo Berrettini è stato l’ospite d’onore sportivo della prima puntata del Festival di Sanremo. Intervistato da Amadeus e Fiorello, il 25enne tennista romano, salito al numero 6 del ranking mondiale dopo la semifinale raggiunta agli Australian Open alla solita domanda su Djokovic, Nadal e Federer risponde così “Ci stiamo provando a scalzare i big, loro hanno vinto tantissimo ed hanno esperienza. Spero di superarli prima che smettano…”
    Poi parla del match nei quarti contro Monfils a Melbourne: “E’ importante avere carattere ed essere rispettosi, ma dopo 4 ore e passa di battaglia ho tirato fuori l’adrenalina e quell’energia per vincere la partita. E mi sono voluto sfogare. Spero sia stato apprezzato”.
    La sua fidanzata è una collega, l’australiana di origini croate Ajla Tomljanovic: “Quando ci alleniamo devo farla vincere sennò si litiga. Ci vediamo nei tornei più importanti che giochiamo assieme. Lei vive in Florida, io in Europa, la mia vita è sempre in giro…”.
    In platea c’è tutta la famiglia Berrettini, dalla mamma Claudia al fratello tennista Jacopo, sino a papà Luca. Che Fiorello ricorda maestro di tennis quando lavorava nei villaggi turistici: “Quando c’era una bella ragazza e arrivava Luca Berrettini che in quel periodo si vestiva anche come Borg, era 2-0 per lui, non ce n’era per nessuno…”.Una battuta Fiorello la dedica anche al campione capitolino: “Ci vuole poco a passare da sex symbol a ex symbol. E’ capitato anche a me…”. LEGGI TUTTO