More stories

  • in

    Fonti SkySport: Sta per terminare il rapporto professionale tra Jannik Sinner e Riccardo Piatti

    Jannik Sinner con Riccardo Piatti dopo il successo a Sofia 2020

    Sky Sport racconta del rapporto professionale ai titoli di coda tra coach Riccardo Piatti e Jannik Sinner.A lanciare la forte indiscrezione è stato, come dicevamo, Sky Sport attraverso il proprio canale Twitter: “Jannik Sinner sta per chiudere rapporto professionale con l’allenatore Riccardo Piatti”.Ricordiamo che con Riccardo, Sinner ha ottenuto grandi traguardi tra cui la top ten.

    ULTIM’ORA FONTI SKY SPORT, JANNIK SINNER STA PER CHIUDERE RAPPORTO PROFESSIONALE CON L’ALLENATORE RICCARDO PIATTI #SkySport #Sinner #Piatti #Tennis #SkyTennis
    — skysport (@SkySport) February 11, 2022 LEGGI TUTTO

  • in

    La curiosa statistica di Tallon Griekspoor nel torneo di Rotterdam

    Tallon Griekspoor nella foto

    Tallon Griekspoor, 25enne olandese, è stato una delle grandi rivelazioni del tennis mondiale negli ultimi mesi, con un miglioramento nel ranking grazie anche ai molti titoli vinti nel circuito Challenger.
    Attualmente al 62° posto nella classifica ATP, il tennista olandese ha brillato di nuovo martedì nel più grande torneo del suo paese, l’ATP 500 di Rotterdam, battendo Aslan Karatsev, 14° al mondo, ed ha migliorato ulteriormente una statistica già impressionante.Griekspoor ha vinto tutti e tre i suoi match in carriera in quel di Rotterdam contro avversari che erano top-15.
    2018, 1.Turno#259 WC Griekspoor d. #13 Wawrinka, 4-6, 6-3, 6-2
    2019 1. Turno#211 WC Griekspoor d. #11 Khachanov, 3-6, 6-3, 6-2
    2022, 1.Turno#62 WC Griekspoor d. #14 Karatsev, 2-6, 7-6 (2), 7-6 (0) LEGGI TUTTO

  • in

    Lorenzo Musetti dopo la vittoria su Hubert Hurkacz : “penso di aver gestito bene il terzo set, quindi sono davvero felice della vittoria di oggi”

    Lorenzo Musetti nella foto

    Lorenzo Musetti : “Ho giocato in Australia con un po’ di stress, e ho avuto due partite difficili con due grandi avversari. Dalle sconfitte si prende molta esperienza quindi per me è stato davvero utile e ho deciso poi di giocare al coperto su un campo duro perché è forse la mia peggiore superficie. Non pensavo di arrivare fin qui [nei quarti di finale] ma mi sto davvero divertendo”.
    “Hubert si è visto cosa può fare con il servizio, soprattutto nel secondo e terzo set. È così difficile brekkarlo, ma ci conosciamo da un po’ perché era la terza volta che giocavamo uno contro l’altro. Ho iniziato bene, molto aggressivo e penso che la chiave sia stata quella di aver giocato oggi bene al servizio e ho cercato poi di brekkarlo nei giochi in cui smarriva un po’ la prima. Un po’ di alti e bassi nel secondo set ma penso di aver gestito bene il terzo set, quindi sono davvero felice della vittoria di oggi.Mi sto davvero divertendo qui. Spero di giocare un altro buon match e incrociando le dita spero di poter arrivare in semifinale”. LEGGI TUTTO

  • in

    Intervista a Lucia Bronzetti: “Voglio la top 50 e diventare un esempio per i giovani”

    Lucia Bronzetti – Foto Ray Giubilo

    Lucia Bronzetti si racconta. Nel corso di un’intervista andata in onda sul canale Twitch di Sportface, nel programma Spazio Tennis Live, la tennista di Villa Verucchio (Rimini) ha ripercorso le recenti emozioni vissute nella Rod Laver Arena, dove ha affrontato la numero 1 del mondo Ashleigh Barty agli Australian Open, prima di spaziare fra passato e futuro: “Lì per lì ero frastornata, ancora fatico a ricordare tutti i dettagli a causa dell’emozione. È stato bellissimo, tornerei indietro per viverlo ancora. Sicuramente, ora che ho fatto questa esperienza, saprò come gestire una sfida del genere se ricapiterà”. La ventitreenne che si allena ad Anzio (Roma) con il Piccari&Knapp Tennis Team si è poi soffermata sullo scambio di parole avvenuto a fine partita con l’australiana: “Mi ha detto che per me è stato il primo di tanti grandi incontri. Io l’ho ringraziata e le ho risposto che è stato un onore”.
    “Obiettivo prime 100, poi la top 50” – Un inizio di stagione incoraggiante che si allaccia a quanto di buono fatto in precedenza. Ora Lucia ha le idee chiare: “Devo cercare di giocare più tornei WTA possibile. Ovviamente l’obiettivo immediato è entrare tra le prime 100 giocatrici del mondo, ma inizio a vedere anche le prime 50 posizioni del ranking come qualcosa di raggiungibile”. Nonostante il grande exploit, la numero 115 WTA ha iniziato a bruciare le tappe relativamente tardi: “A 16 anni avevo una classifica ancora bassa, ma non ho mai smesso di allenarmi con intensità e fiducia. Ammetto che non ho sempre pensato di potercela fare, ma ho sempre fatto il mio percorso con serietà e credo che tutti dovrebbero fare lo stesso”. Anche il rientro dopo il lockdown è stato complicato, con le difficoltà relative al rovescio affrontate e superate insieme ai coach Alessandro e Francesco Piccari, così come con Karin Knapp (ex numero 33 WTA): “Credo che il merito di questi risultati vada diviso a metà con loro. Mi sono allenata principalmente con Alessandro i primi due anni, mentre ora mi segue Francesco. In generale la loro presenza mi ha aiutato moltissimo anche dal punto di vista umano”.
    L’idolo è Federer – La programmazione è delineata: “Partirò con Alessandro e Francesco per giocare i tornei di Guadalajara e Monterrey, poi andremo ad Indian Wells e Miami”. Sugli esempi e le ambizioni nessun dubbio: “Federer è sicuramente il mio tennista preferito, è un peccato che la sua carriera sia in fase di chiusura. A livello personale, oltre che tennistico, mi piacerebbe trasmettere allegria, così come l’importanza di fare sacrifici e dare sempre il massimo per raggiungere i propri obiettivi. Sogno di essere un modello per i piccoli tennisti”. LEGGI TUTTO

  • in

    La WTA ancora preoccupata per Shuai Peng: “Restiamo preoccupati per lei”

    Shuai Peng nella foto

    Shuai Peng si è seduta con un giornalista del quotidiano francese L’Équipe per rilasciare un’intervista in cui ha assicurato che non è mai scomparsa, in pericolo e non ha mai accusato nessuno di abusi sessuali. Tuttavia, le preoccupazioni sulla sicurezza della tennista cinese rimangono per la WTA, che diffida nel modo in cui è stata condotta l’intervista, sospettando che la Peng rimanga condizionata dal governo del suo paese.
    “È sempre bello vedere Shuai Peng, sia in un’intervista che alle Olimpiadi invernali. Ma la sua recente intervista non diminuisce le nostre preoccupazioni sul post che ha fatto il 2 novembre. Restiamo preoccupati per lei”, ha ammesso il CEO della WTA Steve Simon.
    “Per riaffermare la nostra posizione, la Peng ha avuto il coraggio di rendere pubblica l’accusa di essere stata abusata sessualmente da un membro del governo cinese. Come faremmo con qualsiasi nostra tennista nel mondo, abbiamo chiesto un’indagine formale su queste accuse da parte delle autorità e di avere un’opportunità di incontrare la Peng, in privato, per parlare della sua situazione”, ha sottolineato.
    Steve Simon non cambia una parola della sua posizione originale, che ha portato la WTA a tagliare le relazioni con la Cina, e assicura che rimane preoccupato. “Rimaniamo fermi nella nostra posizione e i nostri pensieri rimangono per Peng Shuai”, ha concluso. LEGGI TUTTO

  • in

    Osaka e Serena Williams: le tenniste più attaccate su Twitter nell’ultimo anno

    Naomi Osaka nella foto

    Il fenomeno dei social network può essere un bene ma anche un male. Uno studio condotto dal portale Pickswise ha creato una top 20 di giocatori che sono stati il ​​bersaglio di attacchi nei social network, siano essi insulti o durissime critiche.
    Su Twitter sono stati analizzati circa 100.000 post, tutti realizzati tra gennaio e dicembre 2021, e i criteri per l’ingresso dipendevano da alcune parole, frasi e hashtag considerati offensivi. L’obiettivo era avvisare le aziende e combattere coloro che fanno ormai del “bullismo” online.
    In cima c’è Naomi Osaka, con 32.415 tweet offensivi nei suoi confronti, soprattutto per quello che è successo al Roland Garros e che l’ha fatta ritirare anche da Wimbledon. In seconda posizione c’è Serena Williams (18.118), mentre Novak Djokovic completa il podio con 15.793 tweet offensivi. Nel caso del serbo, ci sono anche i tweet del gennaio di quest’anno dopo la sua espulsione dall’Australia.
    I giocatori più “attaccati” su TwitterNaomi Osaka – 32.415Serena Williams – 18.118Novak Djokovic – 15.793Andy Murray – 11.732Emma Raducanu – 10.094Roger Federer – 4.261Stefanos Tsitsipas – 4.084Rafael Nadal – 3.588Alexander Zverev – 3.454Simona Halep – 3.181Nick Kyrgios – 3.064Daniil Medvedev – 2.726Ashleigh Barty – 2.596Eugenie Bouchard – 1.716Maria Sharapova – 1.553Sloane Stephens – 1.549Venus Williams – 1.446Dominic Thiem – 1.381Andrey Rublev – 1.151Sania Mirza – 1.010 LEGGI TUTTO

  • in

    Brenda Fruhvirtova, 14 anni, vince un torneo ITF da 25 mila dollari in Argentina

    Brenda Fruhvirtova nella foto

    Tenete in mente questo nome: Brenda Fruhvirtova è nata nella Repubblica Ceca, ha solo 14 anni e questo fine settimana è diventata uno delle più giovani vincitrici nella storia dei tornei internazionali. È successo a Tucumán, in Argentina, dove ha trionfato in un torneo ITF da 25 mila dollari.
    Brenda, che ha una sorella, Linda, 16 anni, che promette anche lei molto bene, ha sconfitto nella finale dell’evento argentino la brasiliana Carolina Meligeni Alves, per 6-3 6-3, mostrando nuovamente tutto il suo potenziale! LEGGI TUTTO

  • in

    Scoppia uno scandalo in Ungheria per un giro di certificati falsi Covid-19 ai tennisti

    Scoppia uno scandalo in Ungheria per un giro di certificati falsi Covid-19 ai tennisti

    Uno scandalo è scoppiato in Ungheria. La Federazione ungherese di tennis (MTSZ) ha rilasciato una dichiarazione per assicurare che sta indagando sulle notizie avanzate dal giornale Nepszava, che ha riferito che il medico della federazione ha passato falsi certificati Covid-19 a giocatori e staff che erano presenti alle finali di Coppa Davis in novembre. Qualcosa che, se provato, potrebbe culminare in una condanna al carcere per falsificazione di certificati medici e messa in pericolo della salute pubblica.
    Il MTSZ ha indicato che condurrà una dura indagine e attiverà tutti i mezzi legali per agire infine contro tutti coloro che sono stati collegati a queste irregolarità. Il problema è iniziato nel momento in cui la suddetta fonte ha avuto accesso all’informazione che il medico stava “donando” certificati di test negativi a professionisti e juniores.
    Il giornale non si è fermato a diffondere l’informazione e ha anche fornito le prove, con una e-mail inviata da un indirizzo MTSZ ai genitori di giovani che avrebbero rappresentato l’Ungheria in una competizione a squadre in Austria. In questa comunicazione si spiegava che era obbligatorio avere un test negativo per entrare in Austria, chiedendo i dati personali per falsificare il certificato in modo che non fosse necessario alcun test.
    D’altra parte, e per complicare ulteriormente il caso del medico della federazione, Mundo Deportivo ha rivelato che l’Università di Medicina di Semmelweis era incredula quando ha scoperto che c’erano risultati PCR negativi rilasciati ai membri della federazione ungherese con il sigillo dell’università. il problema? L’università non ha mai testato nessuno.
    Ormai il medico è stato licenziato, ma ora deve affrontare un’azione legale e potrebbe anche finire in prigione per diversi anni, e resta da vedere se la federazione stessa era a conoscenza delle pratiche illegali. LEGGI TUTTO