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    Novak Djokovic parla di tantissimi argomenti: “È stata un errore quell’intervista all’Equipe. Capisco che non tutte le persone mi perdoneranno e comprendo le critiche”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic alla rete pubblica serba RTS ha parlato di tanti argomenti.Dichiara il serbo: “Mi chiamano Novaxx? Nel corso della mia carriera mi sono abituato ad essere chiamato in molti modi, alcuni anche peggiori. Ci sono sempre persone che mi sostengono e altre a cui non piaccio. Lo affronto bene, è tutto quello che posso dire”.
    Djokovic è anche tornato a spiegare perché non accetta di vaccinarsi per il covid-19. “Come atleta d’élite, controllo almeno tre volte tutto ciò che entra nel mio corpo. Se qualcosa cambia lo 0,5% del mio corpo, lo sento subito. Sono solo prudente prima di prendere qualsiasi decisione. Vivrò con le conseguenze e con la mia decisione di non farmi iniettare il vaccino”.Preferisco concentrarmi su tutto ciò che ho già raggiunto e non pensare troppo a ciò che ho fallito o fallirò”.
    “Ricorderò sempre tutte le cose belle che mi sono successe a Melbourne. Lì ho vissuto molti bei momenti professionali e personali. Nonostante tutto quello che è successo, ho un ottimo legame con l’Australia. I risultati raggiunti a Melbourne mostrano come mi sento quando gioco lì. Tutto quello che è successo quest’anno è stato del tutto inaspettato. Sarà difficile da dimenticare, ma voglio tornare in Australia in futuro e giocare di nuovo sulla Rod Laver Arena. Non è stato facile per me guardare la finale, ho dovuto farlo perché mia moglie e mio figlio la stavano guardando, anche se non volevo guardarla. Non ho visto tutta la partita, abbiamo fatto anche altre cose in casa.”Daniil Medvedev è un bravissimo ragazzo, abbiamo un rapporto fantastico e ci rispettiamo l’un l’altro. Penso che apprezzi il fatto che mi sono allenato molto con lui e l’ho aiutato quando era giovane, dandogli consigli e rispondendo alle sue domande. Il nostro rapporto continua a crescere. Mi ha scritto 45 minuti dopo la finale, una cosa che mi ha sorpreso molto. Il contenuto del messaggio è privato, ma è stato di supporto. È molto autentico e dice sempre ciò che pensa. Non è sempre politicamente corretto, una cosa che a molte persone non piacerà, ma in questo senso mi ricorda me stesso”.
    Olimpiadi: “Una medaglia olimpica, soprattutto d’oro, rimane il mio desiderio principale. Purtroppo non sono ancora riuscito a giocare nemmeno una finale, ma non mi sono arreso. Penso di andare a Parigi 2024,” ha assicurato Djokovic, che ancora pensa alla semifinale persa con Alexander Zverev in Giappone. Non so cosa sia andato storto. Ho rivisto quella partita più volte. Ho giocato superbamente fino ad un certo punto e poi tutto è cambiato. Sono completamente esploso, fisicamente e mentalmente”.
    Djokovic ora punta al ritorno la prossima settimana a Dubai, ammettendo che non sarà facile: “Tutto quello che è successo influenzerà il mio ritorno a Dubai. Cercherò di incanalare tutta questa energia, di trasformarla in carburante mentale e fisico. C’è una motivazione in più, ovviamente”.“È stata un errore quell’intervista all’Equipe. Rispetto Franck Ramella (gionalista dell’Equipe). È nel mondo del tennis da più tempo di me. Abbiamo rimandato l’intervista per qualche tempo e ho scoperto di essere positivo dopo il suo atterraggio a Belgrado. Ho indossato la mascherina per tutta l’intervista, ho mantenuto il distanziamento. Ho rimosso la mascherina solo per il servizio fotografico, ma sia Franck che il fotografo erano a pochi metri da me. Ammetto che quello che ho fatto è stato egoistico, è stato un errore. Capisco che non tutte le persone mi perdoneranno e comprendo le critiche”.
    Riguardo al post su Instagram dopo la partenza per l’Australia: “Sapevo che il mio nome era su tutti i media da due o tre mesi prima dell’Australian Open. Basandomi sui valori che tengo molto nella vita, volevo essere trasparente, non me ne pento. Non so se le cose sarebbero andate diversamente se non l’avessi pubblicato. Non avrei mai pensato che avrei dovuto parlare delle mie cartelle cliniche per poter giocare a tennis”.“Nulla nella vita è garantito, ma considerando tutto, avrei avuto le mie possibilità in Australia quest’anno. La Rod Laver Arena è come se fosse il mio cortile di casa. Per rispetto a Rafael Nadal che ha vinto e a tutti gli altri giocatori, non oso dire che avrei vinto, ma penso che avrei avuto buone possibilità. Rispetto i miei colleghi e capisco che alcuni di loro non hanno voluto parlare. Altri, invece, mi hanno criticato o non hanno gradito le mie modalità di ingresso in Australia. Vorrei solo che ascoltassero la mia versione della storia. Ma la loro posizione non era facile, c’era tanta attenzione su tutta la vicenda, e comprensibilmente volevano parlare di sé e del torneo.”
    “Sono stato piacevolmente sorpreso da quello che Nick Kyrgios ha detto di me. L’ho ringraziato. Ho anche ringraziato tutti i giocatori che mi hanno sostenuto, che erano molti. Alizé Cornet, Medvedev che mi ha mandato un messaggio 45 minuti dopo la finale e altri che hanno preferito non farlo pubblicamente. La situazione era complicata e capisco che alcuni hanno preferito pensare al torneo”. LEGGI TUTTO

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    Alex De Minaur e la notizia “bufala” della sua falsa vaccinazione: “Voglio evitare ogni equivoco. Ho ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid a Londra in estate e la seconda a Madrid, all’Hospital La Paz”

    Alex De Minaur nella foto

    Alex de Miñaur ha deciso di affrontare la notizia dell’indagine della polizia che lo collega a presunti passaporti falsi COVID. Lo ha fatto rapidamente, in modo frontale e con dati specifici con i quali vuole chiarire ogni tipo di dubbio.Il numero uno australiano ma residente in Spagna da molto tempo, dove si allena gran parte dell’anno, è una delle personalità di rilievo dello sport e della società iberica che è sotto inchiesta per il presunto acquisto (naturalmente illegale) di certificati covid-19. La stampa spagnola nomina decine di attori, musicisti e sportivi famosi, tra i quali il giovane tennista di madre spagnola, che ha compiuto 23 anni proprio questo giovedì.
    TeleMadrid ha affermato questo pomeriggio che anche il nome di Alex – insieme a quello di altri volti noti dello sport e dello spettacolo quali gli attori Veronica Echegui, Alex Garcia e il cantante Omar Montes – sarebbe stato inserito nell’indagine “Operation Jenner” su cui sta lavorando la polizia di Madrid, relativa ad una associazione per delinquere finalizzata alla produzione di falsi test Covid o passaporti Covid falsi per permettere a persone non vaccinate di viaggiare in altri paesi del mondo.La truffa era relativamente semplice: attraverso Telegram, un gruppo di persone vendeva certificati di vaccinazione contro il covid-19 a prezzi molto alti ed in cui la seconda dose doveva essere somministrata sempre nello stesso ospedale La Paz, a Madrid.
    L’australiano però ha postato un lungo messaggio sui social media in cui ha spiegato tutto.“Voglio evitare ogni equivoco. Ho ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid a Londra in estate e la seconda a Madrid, all’Hospital La Paz. Oggi è spuntato fuori che l’ospedale è sotto investigazione per aver fornito falsa documentazione ad alcuni suoi pazienti. Ma voglio sottolineare che io sono pienamente vaccinato e ho documentazione chiara e precisa che lo attesta. Tutti coloro che mi stanno intorno, compresi i miei familiari, sono vaccinati. Non sono indagato in alcun modo e il mio nome è spuntato fuori semplicemente perché ho frequentato l’Hospital La Paz, come centinaia di altre persone”. LEGGI TUTTO

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    Riccardo Piatti dopo il divorzio di comune accordo con Sinner: “Sono grato di aver avuto l’opportunità di allenare un talento come Jannik e sono orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato insieme”

    Riccardo Piatti e Jannik Sinner annunciano di comune accordo la fine della loro collaborazione.Durante i loro anni insieme, Riccardo e Jannik hanno vissuto molti successi e queste esperienze e questi risultati rimarranno con loro per sempre.“Sono grato di aver avuto l’opportunità di allenare un talento come Jannik e sono orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato insieme. Auguro tutto il meglio a Jannik per il proseguimento della sua carriera” – ha dichiarato Riccardo Piatti.
    Jannik è entrato a far parte del team di Piatti all’età di 13 anni e ha raggiunto grandi traguardi sulla strada per arrivare alla top 10: “Riccardo e la sua squadra mi hanno insegnato tanto come giocatore e questo rimarrà per sempre parte del mio tennis. Vorrei ringraziarli per la loro dedizione e per avermiaccompagnato nel corso di questi anni.” LEGGI TUTTO

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    Miami Padel Open 2022: in tabellone l’ex finalista Slam Roberta Vinci

    Roberta Vinci nella foto

    Non una moda, ma un fenomeno in crescita esponenziale ormai da anni. Il Padel è diventata una vera e propria realtà che ha suscitato l’interesse non solo di molti praticanti, ma anche di operatoro del settore che dal Miami Open, tappa del World Padel Tour in programma nella località statunitense dal 22 al 27 febbraio, aprirà per la prima volta le scommesse sullo sport del momento in Italia. A difendere i colori italiani in Florida, per la prima volta nel circuito maggiore, ci sarà Roberta Vinci, ex stella del tennis, campionessa di diverse Federation Cup con l’Italia e finalista Slam agli Us Open 2015 contro Flavia Pennetta.
    La pugliese disputerà il torneo in coppia con Giulia Sussarello e nella gara di esordio se la vedrà contro la coppia Iglesias-Osoro, nettamente avanti per gli esperti Stanleybet a 1,09 contro il 5,50 delle italiane. Nel tabellone stanleybet anche un’altra formazione del Belpaese, quella formata da Chiara Pappacena e Giorgia Marchetti, impegnate contro il duo Rufo-Araujo. Anche in questo caso il pronostico non sorride alle azzurre offerte a 4,50 contro l’1,13 delle avversarie LEGGI TUTTO

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    Circuito ATP: Novak Djokovic è l’unico giocatore top 100 ad non essere ancora vaccinato

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic ha confermato questo martedì in una lunga e interessante intervista con il canale britannico BBC che non è ancora vaccinato e non ha intenzione di farlo, indipendentemente da ciò che potrebbe significare per la sua carriera. Il 34enne serbo è disposto a rinunciare ai tornei per rimanere fedele ai suoi principi, anche se insiste che non è un ‘anti-vaccino’ ma solo qualcuno che difende la libertà di scelta su ciò che mette nel proprio corpo.
    Secondo la conferma che l’ATP Tour ha dato alla BBC, Djokovic è anche ora l’unico tennista nella top 100 mondiale ad non essere ancora vaccinato, anche dopo essere stato espulso dall’Australia cosa che gli ha impedito di lottare per il suo 21° titolo del Grand Slam – e 10° a Melbourne – proprio perché non vaccinato.
    “Come sportivo d’élite, sono sempre stato particolarmente attento a ciò che metto nel mio corpo, come gli integratori, il cibo, anche l’acqua che bevo. Ecco perché ho deciso di non farmi vaccinare contro il Covid. Tengo la mente aperta perché a livello collettivo dovremmo cercare una soluzione. Nessuno vuole trovarsi in questa situazione. Questo è uno sport globale che viene giocato in un paese ogni settimana. Conosco le conseguenze della mia decisione e le capisco”, ha confessato nell’intervista alla BBC. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner e Riccardo Piatti manca solo l’ufficialità per la conclusione del rapporto professionale

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Sembra non ci sia più possibilità di di ricomposizione tra il rapporto professionale tra Jannik Sinner e Riccardo Piatti.
    In questi giorni Jannik Sinner continua a lavorare con Simone Vagnozzi, che lo ha affiancato sin da subito a Montecarlo, quando Jannik pare abbia espressamente richiesto a Piatti di allenarsi da solo per prendere un po’ di tempo. In pole position come nuovo coach c’è Magnus Norman.

    Back on court
    No more Bordighera for @janniksin, in the last days he is training at “Tennis Padel Soleil” in Beausoleil with Simone #Vagnozzi.
    functionaltennis #JanTheFox https://t.co/qw0GtpFcum pic.twitter.com/61QBeGUiIr
    — Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) February 14, 2022 LEGGI TUTTO

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    Il direttore del torneo di Monte Carlo parla di Rafael Nadal: “Ho visto la partita di Nadal in Australia e la verità è che dovrebbe essere la sceneggiatura di un film su Netflix”

    Rafael Nadal nella foto – Foto ATPTour

    Uno dei tornei che Rafael Nadal giocherà per preparare il suo assalto al Roland Garros è stato trovato. Non è esattamente una grande sorpresa, ma il numero cinque del mondo si recherà nel Principato per cercare il 12° titolo in carriera al Monte Carlo Masters 1000. La conferma è arrivata tramite Zeljko Franulovich, direttore dell’apprezzato torneo, che conta sulla presenza del campione spagnolo.
    “Ho visto la partita di Nadal in Australia e la verità è che dovrebbe essere la sceneggiatura di un film su Netflix. È soprannaturale. Nadal ha una forza d’animo straordinaria. Medvedev ha giocato ad un grande livello e non ha potuto sconfiggere la bestia competitiva che è Rafa. Non ho nemmeno bisogno di annunciare che Rafa giocherà a Montecarlo. Sono sicuro che verrà. È uno dei suoi tornei preferiti e serve a preparare il Roland Garros”, ha detto.
    Vale la pena ricordare che l’anno scorso Nadal ha raggiunto solo i quarti di finale a Monaco, perdendo sorprendentemente contro Andrey Rublev. Lo spagnolo non vince il torneo dal 2018, quando vinse la competizione senza perdere un set. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic ed il dubbio Indian Wells

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic potrebbe partecipare al Masters 1000 di Indian Wells ma la sua partecipazione dipenderà dalle misure che ci saranno in occasione del primo Masters 1000 della stagione 2022.Il n.1 del mondo si è iscritto al torneo in programma dal prossimo 07 marzo ma la stessa organizzazione del torneo dichiara sul proprio sito ufficiale che per partecipare sarà richiesta una prova di vaccinazione.
    Il serbo era stato espulso dall’Australia il mese scorso dopo la revoca del visto che in un primo momento gli era stato concesso per partecipare agli Australian Open. LEGGI TUTTO