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    Semifinali di finale tabellone principale Internazionali Under 18 “Città di Santa Croce”

    Lautaro Midon nella foto

    I due italiani rimasti terminano la loro avventura ad un passo dalle finali della quarantaduesima edizione del Torneo ITF giovanile “Città di Santa Croce” Mauro Sabatini, organizzato sui campi del Tennis Club Santa Croce sull’Arno (Pisa). Per Federico Bondioli e Giorgia Pedone i rispettivi ostacoli si dimostrano troppo ardui, e così il sogno di un tennista azzurro di trionfare a Santa Croce deve ancora attendere (l’ultimo successo tricolore di Andrea Pellegrino risale al 2015).
    Nel primo incontro di giornata, Bondioli va a sbattere contro il muro argentino del secondo favorito Lautaro Midon. Oggi l’emiliano, classe 2005, non è riuscito a ripetere le prestazioni brillanti dei giorni scorsi, a causa soprattutto dell’estrema solidità dell’avversario, particolarmente a suo agio a muovere l’azzurro ottenendo tanti punti per sfinimento. Ad onor del vero Bondioli, dopo una partenza shock con un parziale a sfavore di 10 games a 2, ha avuto una piccola occasione di rientrare, quando il numero 17 al mondo argentino ha sbagliato un facile smash che lo avrebbe portato ad un gioco dalla vittoria. L’azzurrino è riuscito a farsi sotto, ma dopo aver sprecato la palla del pareggio sul 5-5 si è arreso con il punteggio di 61 64. Cede in due set anche Giorgia Pedone contro la slovacca Nikola Daubnerova (64 62). Nel primo set la siciliana è stata brava a resistere alla più quotata avversaria, numero 17 al mondo delle classifiche under 18, ma la differenza in termini di esperienza e potenza è apparsa evidente.I due mattatori degli atleti di casa se la vedranno in finale contro gli altri due favoriti, dunque in entrambi i tabelloni di singolare si sfideranno la prima e la seconda di serie, confermando il loro valore superiore rispetto alla concorrenza. Daubnerova adesso incrocerà la prima giocatrice del seeding, la svizzera Celine Naef, vittoriosa su Lucia Peyre per 63 76 e apparsa in pieno controllo lungo tutto il suo cammino santacrocese. Nel maschile invece lo sloveno Bor Artnak.si è imposto con il punteggio di 76 61 sul canadese Jaden Weekes, vincitore la scorsa settimana nel Grado 2 di Prato.Le finali per due titoli giovanili tra i più prestigiosi al mondo, vinti in passato da elementi del calibro di Yevgeny Kafelnikov, Dominic Thiem, Gabriela Sabatini e Anna Kournikova, sono in programma sabato 14 maggio a partire dalle ore 14.30 (prima la finale femminile e poi quella maschile, con ingresso libero) e trasmessi in differita su Supertennis (canale 224 della piattaforma Sky e 64 del digitale terrestre) e in diretta sulla app Supertennix. L’ingresso sui campi del Tennis Club Santa Croce è libero. LEGGI TUTTO

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    Trofeo Bonfiglio | Da domani il Bonfiglio numero 62, con otto top-10 e Bueno a caccia di uno storico bis. Ufficiali tutte le wild card

    Il peruviano Gonzalo Bueno, campione del Trofeo Bonfiglio nel 2021, tornerà al Tennis Club Milano per tentare una doppietta riuscita solo due volte nella storia del torneo maschile (foto Francesco Panunzio)

    Ci saranno cinque delle prime dieci del ranking mondiale femminile, tre dei primi dieci nel maschile, ma anche una lunga serie di nomi che oggi magari dicono poco, e che tuttavia nel prossimo futuro potrebbero diventare dei giganti della racchetta.
    Lo racconta la lunga storia del Trofeo Bonfiglio, che in 61 edizioni ha visto transitare dai campi del Tennis Club Milano “Alberto Bonacossa” numerosi campioni del domani, talvolta passati inosservati. Per questo, quando si parla dei tornei juniores più importanti al mondo (il Bonfiglio lo è, essendo inserito fra i “Grado A” dall’International Tennis Federation al pari degli Slam giovanili), il consiglio è sempre di non soffermarsi soltanto sui risultati, ma guardare oltre. In via Arimondi sarà possibile tornare a farlo da domani, sabato 14 maggio, giornata inaugurale dell’edizione numero 62. È quella del ritorno alla normalità: di nuovo a maggio, senza più restrizioni, con 12 campi in terra battuta ad attendere i protagonisti e i vialetti del club pronti a popolarsi di nuovo di appassionati, coach e addetti ai lavori. Sarà una delle edizioni più internazionali di sempre, con una cinquantina di nazioni rappresentate fra i tabelloni principali a 64 partecipanti (al via lunedì) e le qualificazioni, che nelle prime due giornate vedranno altri 128 atleti – fra maschi e femmine – battagliare per gli ultimi sedici posti. L’obiettivo è raggiungere nel main draw i big del tennis giovanile, fra i quali c’è il campione in carica Gonzalo Bueno, peruviano a caccia di una doppietta che al Bonacossa manca da fine anni ’60. Con lui, fra i top-10, il connazionale Ignacio Buse e il paraguaiano Daniel Vallejo, numero 2 del ranking mondiale e prima testa di serie.
    Fra le ragazze, invece, la favorita numero uno è Sofia Costoulas, anche lei numero 2 del ranking Itf e già fra le protagoniste a Milano nell’edizione estiva del 2021. La belga torna col titolo nel mirino, dopo aver vinto gli ultimi tre tornei disputati, e secondo il ranking dovrà prestare attenzione soprattutto a due russe, Diana Shnaider e Ksenia Zaytseva, oltre che alla ceca Lucie Havlickova e alla statunitense Liv Hovde. L’augurio è che fra i protagonisti ci possa essere anche qualche speranza italiana, col sogno di ritrovare un titolo che al Bonfiglio manca dal successo del 2012 di Gianluigi Quinzi. Fra le wild card, alcune assegnate dal settore tecnico Fit in collaborazione con la direzione del club, altre direttamente dal club stesso, spicca il nome di Lorenzo Ferri, il 18enne piemontese allievo di Riccardo Piatti, che nell’ultimo mese ha vinto i due appuntamenti juniores di Firenze e Salsomaggiore Terme, diventando il primo italiano nel ranking under 18 (al numero 60). Insieme al torinese, invitati sia nel maschile sia nel femminile altri azzurrini protagonisti nelle ultime settimane, come Federico Bondioli, Lorenzo Sciahbasi, Vittoria Paganetti, Francesca Pace. Curiosità anche per il debutto agli Internazionali d’Italia juniores di Federico Cinà, 15enne figlio di Francesco (lo storico coach dell’ex top-10 Roberta Vinci), che da anni è fra i migliori al mondo della sua categoria. Un’opportunità nel tabellone principale anche per Matteo Ceradelli e Alessandro Versteegh, storici allievi della scuola del Tc Milano. Il loro turno arriverà fra lunedì e martedì, mentre per tanti altri l’ora del debutto è sempre più vicina. La Milano del tennis non aspetta altro.
    TUTTE LE WILD CARD DEL 62° TROFEO BONFIGLIO
    TABELLONE PRINCIPALE MASCHILEAssegnate dal TC Milano: Lorenzo Ferri, Lorenzo Carboni, Matteo Ceradelli, Alessandro Versteegh.Assegnate dalla FIT: Federico Bondioli, Federico Cinà, Giacomo Nosei, Lorenzo Sciahbasi.
    TABELLONE PRINCIPALE FEMMINILEAssegnate dal TC Milano: Gaia Parravicini, Margherita Marcon, Tyra Grant, Ela Nala Milic.Assegnate dalla FIT: Denise Valente, Anna Paradisi, Francesca Pace, Vittoria Paganetti.
    QUALIFICAZIONI MASCHILIAssegnate dal TC Milano: Tommaso Cecchetti, Andrea Giammario, Rei Sakamoto.Assegnate dalla FIT: Ludovico Vaccari, Gianluca Carlini, Fabio De Michele, Marco Berti.
    QUALIFICAZIONI FEMMINILIAssegnate dal TC Milano: Judith Attias, Benedetta Palazzo, Jennifer Scurtu.Assegnate dalla FIT: Emma Rizzetto, Samira De Stefano, Ludovica Penna.
    IL BONFIGLIO IN TVLe semifinali di sabato 21 maggio e le finali di domenica 22 maggio saranno trasmesse dal canale SuperTennis e dalla piattaforma web di contenuti on-demand della FIT SuperTenniX.
    LA METRO ‘LILLA’, I TRAM E LA TANGENZIALE: COME ANDARE A VEDERE IL TORNEO AL TCM BONACOSSACon i mezzi pubblici – tram 1, 14, 19 e 33 (fermata Piazza Firenze) oppure autobus 43, 48, 57, 69, 78, 90, 91, 163. In metropolitana, con la linea M5 (la lilla), fermate Portello o Domodossola (10 minuti a piedi).In auto – dalla rete delle tangenziali milanesi prendere l’uscita Certosa, seguire per il centro e imboccare la circonvallazione su Viale Monte Ceneri (cavalcavia della Ghisolfa). Il club è in via Arimondi, 15. LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios: “Io il più forte sull’erba. Voglio dimostrare alla gente che non è necessario giocare sempre per essere al top”

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Quando è in fiducia, Nick Kyrgios e molto motivato e crede fermamente nelle proprie possibilità. Se a questo si aggiunge Wimbledon, la sensazione diventa ancora più forte. Ne è una prova la risposta che l’australiano, attualmente numero 78 della classifica ATP, ha dato quando gli è stato chiesto chi è il tennista più forte al mondo sull’erba in questo momento.
    “Sull’erba? Sull’erba, sono io il più forte!” ha commentato Kyrgios, che è molto soddisfatto per quello che sta facendo in questa stagione, già con il titolo di doppio degli Australian Open in tasca. “Quest’anno c’è qualcosa di diverso. Ho giocato cinque o sei tornei e ho fatto molto bene in quasi tutti, oltre a battere molti giocatori di alto livello. È un anno di rinascita. Voglio dimostrare alla gente che non è necessario giocare sempre per essere al top. Mi sto divertendo”, ha ammesso.
    Quello che è certo è che Kyrgios vuole pensare anche al bene comune quando è in campo. “Gioco per molte persone. Sento che le persone si riconoscono in me. Molti bambini mi guardano con ammirazione quando gioco. Se qualcuno come me può arrivare fino a questo punto e raggiungere ciò che ho raggiunto io, penso che dia loro una speranza. Certo, ho 27 anni e devo guadagnare dei soldi, ma è davvero divertente. Voglio godermela finché posso”. LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal e il dolore continuo: “ Vivo con gli anti-infiammatori per potermi allenare, altrimenti non posso allenarmi”

    Rafael Nadal nella foto

    Rafael Nadal: “Non sono una vittima e non voglio dare Una visione negativa della mia situazione, cerco di essere il più chiaro possibile in questo momento della mia carriera. Vivo con gli anti-infiammatori per potermi allenare, altrimenti non posso allenarmi. Poi arrivano sere come queste in cui non posso giocare. Spero che la mia testa mi permetta di accettare che i miei giorni sono così, fino a quando la mia testa mi dirà basta, che non si può vivere con così tanto dolore ogni giorno. Lo dico col cuore, gioco per essere felice, ma il dolore ti rovina la felicità, non solo per il tennis ma per la vita. Mi piace molto la competizione, ma mi dà anche molta infelicità per il dolore quotidiano. Credo che la mia testa sia preparata per accettare questa situazione. Credo che entro una settimana e mezza recupererò. Spero solo che il piede mi permetta di giocare, non chiedo altro”.
    “Non so cosa accadrà in una settimana, non ne ho idea. Ho cominciato la stagione bene, ma è difficile per me allenarmi tanti giorni di fila. E ho bisogno di muovermi bene per competere. Comincia a diventare sempre più difficile. Mi spiace sentirmi così. Quando queste cose accadono il resto delle cose positive scompaiono. E’ tempo di accettare la situazione e combattere. Non posso dire altro al momento. La prima cosa che mi serve per andare avanti è non avere dolore. Oggi non è possibile giocare per me, ma magari in un paio di giorni lo sarà. Sono ovviamente triste, questo torneo mi piace molto”. “Non mi manca l’attitudine – continua – ho sempre la mentalità del lottatore. Cerco di trovare il lato positivo. Spero di stare bene entro una settimana e mezza, ho una squadra di medici che mi può aiutare per Parigi. C’è una possibilità che io sia in forma per Parigi”. LEGGI TUTTO

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    Quarti di finale Internazionali Under 18 “Città di Santa Croce”

    Federico Bondioli nella foto

    L’Italia è protagonista assoluta in mezzo a quaranta nazioni nel Torneo ITF giovanile “Città di Santa Croce” Mauro Sabatini, organizzato dal Tennis Club Santa Croce sull’Arno (Pisa), unico Grado 1 tra i tornei internazionali juniores in Italia e tappa imperdibile su terra rossa prima del Bonfiglio e del Roland Garros: Federico Bondioli e Georgia Pedone strappano il pass per le semifinali, conquistando il diritto di giocarsi i prestigiosi titoli che mancano da tempo al nostro paese. Un azzurro infatti non trionfa sui campi del Cerri dal 2015 (in quell’edizione ad alzare il trofeo fu Andrea Pellegrino), mentre se ricerchiamo l’ultima vincitrice femminile dobbiamo andare indietro addirittura al 1989 con il successo di Gabriella Boschiero.
    Per i due semifinalisti, partiti con poche chance di vittoria, è già un’impresa essere arrivati fino a qui, considerando il livello altissimo della concorrenza. In passato attuali campioni come Sinner o Musetti non sono riusciti a fare meglio di loro a Santa Croce.A stupire soprattutto è stato Federico Bondioli, emiliano classe 2005 e atleta più giovane dei quattro rimasti a contendersi il titolo. Mancino, dotato di soluzioni potenti e fantasiose e di un carattere invidiabile, sta realizzando nel pisano un’autentica escalation. Se negli ottavi aveva dovuto sudare le classiche sette camicie per superare il croato Luka Mikrut, salvandosi da una situazione difficilissima di punteggio al tie-break del terzo set, nei quarti si è scatenato: al messicano Rodrigo Pacheco Mendez, sulla carta favoritissimo dall’alto della posizione numero 19 al mondo, ha letteralmente nascosto la palla (63 61) in virtù una superiorità impressionante. A braccetto con Bondioli sbarca in semifinale Georgia Pedone. Vittoriosa quest’anno nel Grado 2 di Firenze, la siciliana non è dotata di un gioco appariscente ma è capace di sviluppare trame solide ed efficaci, e a Santa Croce sta crescendo con il passare dei turni, come dimostra il netto 61 63 imposto nei quarti alla britannica Ranah Stoiber, testa di serie numero 8.Se l’Italia va forte, non vale altrettanto per il continente asiatico, che conferma la sua tradizione sfortunata al Cerri. L’ultima tennista asiatica in gara, la giapponese Sara Saito, si arrende alla testa di serie numero 2 Nikola Daubnerova (prossima avversaria di Georgia Pedone) in una sfida tra regolariste (46 63 61), dove la slovacca recupera un set e un break di svantaggio per far valere la sua maggiore esperienza. La Saito si consola con il Trofeo Beppe Giannoni, destinato all’atleta più giovane a giungere nei quarti di finale, un premio che rappresenta un’assoluta garanzia per il futuro: basti pensare che appena sei anni fa se lo aggiudicò Iga Swiatek, attuale dominatrice del tennis mondiale femminile, e ancor prima si sono imposti nomi come quelli di Martina Hingis, Anna Kournikova e Mario Ancic. Tuttavia l’Asia, la cui rilevanza tennistica è sempre più elevata nel panorama mondiale, non riesce a lasciare il segno a Santa Croce: in quarantadue anni di storia degli Internazionali soltanto tre tennisti asiatici hanno scritto il loro nome nell’albo d’oro (il coreano Woong Sun Jun nel 2004, il giapponese Naoki Nakagawa nel 2014 e la cinese Quinwen Zheng nel 2018).L’ingresso al circolo è libero per tutta la durata della manifestazione. LEGGI TUTTO

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    Match fixing, tennis: arbitro squalificato a vita per partite truccate

    Match fixing, tennis: arbitro squalificato a vita per partite truccate

    L’International Tennis Integrity Agency (ITIA) ha squalificato a vita l’arbitro di sedia portoghese Daniel Zeferino per partite truccate.
    Decidendo sul caso, Ian Mill, funzionario indipendente dell’audizione anticorruzione (AHO) ha detto che Zeferino avrebbe dovuto essere rimosso dallo sport in modo permanente, il che significa che non sarà più in grado di arbitrare eventi di tennis autorizzati o sanzionati da alcun organo di governo internazionale del tennis. Zeferino, che era un ufficiale di livello due con badge bianco, non ha contestato le accuse.
    L’ITIA , riporta agipronews, ha rilevato che Zeferino ha violato due sezioni del Programma anticorruzione del tennis (TACP), secondo cui nessuna persona deve, direttamente o indirettamente, facilitare qualsiasi altra persona a scommettere sul risultato o su qualsiasi altro aspetto di un match di tennis. Questa settimana l’ITIA aveva confermato la squalifica di sei tennisti spagnoli, condannati per accuse penali relative a partite truccate LEGGI TUTTO

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    Raducanu preoccupata per l’infortunio: “Non voglio assolutamente saltare il Roland Garros…”

    Emma Raducanu GBR, 13.11.2002 – Foto Getty Images

    Emma Raducanu è preoccupata per un problema alla schiena. Questo problema le ha complicato nuovamente la vita al WTA 1000 di Roma, tanto che la campionessa degli US Open ha persino abbandonato il suo match contro Bianca Andreescu. Qualcosa che naturalmente la lascia preoccupata in vista del Roland Garros.
    “Non voglio assolutamente perdere il Roland Garros. Tutta la stagione sulla terra battuta porta a quel torneo. Le ultime settimane sono state molto positive. Ho imparato molto su di me e il mio gioco è migliorato molto su questa superficie. Ma ovviamente devo assicurarmi che la mia schiena sia completamente a posto, non importa quanto tempo ci vorrà. Devo continuare a lavorarci. Non voglio giocare da limitata i prossimi incontri”, ha ammesso.
    “Dopo Madrid, ho pensato che se avessi avuto uno o due giorni di riposo il dolore sarebbe sparito, perché molti altri piccoli problemi che avevo sono scomparsi dopo non aver giocato per qualche giorno. Ma sono arrivata qui, mi sono allenata e la situazione non sembrava migliorare. Non riuscivo a muovermi bene”. LEGGI TUTTO

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    Dal Foro Italico: Jannik Sinner – “mi piace giocare a tennis, sono un giocatore felice”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Sposito

    Jannik Sinner : “Questo pubblico è incredibile: uscire dal tunnel ed entrare in campo è stato emozionante. Ho cercato di non dargli ritmo perché altrimenti lui può diventare molto pericoloso. Con Simone (Vagnozzi, il coach) prepariamo tatticamente i match: analizziamo come gioca l’avversario ma soprattutto come devo giocare io. So che posso migliorare e che ho ancora tanto margine. Sto lavorando sulle soluzioni d’attacco ma vorrei sottolineare che non è sempre così tanto facile come sembra da fuori…”. Quello contro Fognini sarà un match particolare: Fabio e Simone (Bolelli) in Davis mi hanno aiutato molto visto che per me era la prima volta, e se a Torino ho giocato bene è stato anche grazie ai loro consigli. Contro Thiem Fabio ha giocato piuttosto bene: domani spero che sarà una bella partita perché ci sarà tanta gente. Cosa fa meglio Fognini in campo? Ve lo dico domani…Sono uno a cui piace la competizione, affrontare le situazioni difficili: mi piace giocare a tennis, sono un giocatore felice”. LEGGI TUTTO