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    Fiori d’Arancio per Koolhof e Goerges: L’ex numero uno in doppio sposa l’ex tennista tedesca

    Fiori d’Arancio per Koolhof e Goerges – foto Getty Images

    Wesley Koolhof ha concluso il 2024 nel migliore dei modi. Dopo aver chiuso la sua carriera tennistica nella finale di Coppa Davis con l’Olanda (persa contro l’Italia), il campione di doppio ha coronato il suo sogno d’amore sposando Julia Goerges, ex tennista tedesca.
    Le foto della cerimonia, circolate sui social media, mostrano la felicità di due figure che hanno lasciato il segno nel tennis mondiale. Koolhof, ex numero uno del mondo in doppio, e Goerges, che ha raggiunto la top 10 in singolare durante la sua carriera, hanno condiviso questo momento speciale con familiari e amici.
    Un finale perfetto per Koolhof, che dopo aver concluso la sua carriera agonistica con la finale di Coppa Davis, inizia un nuovo capitolo della sua vita al fianco dell’ex tennista tedesca, in quello che si può definire un vero “match” vincente fuori dal campo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    “Lo odiavo, ma ha avuto una carriera spettacolare”: Kyrgios si confessa su Nadal

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    In una recente intervista al podcast ‘Nothing Major’, Nick Kyrgios ha rivelato il suo complesso rapporto con Rafael Nadal, mescolando critiche feroci a sincera ammirazione per il campione spagnolo appena ritiratosi.Le dichiarazioni di Kyrgios, che non gioca da un anno e mezzo, offrono uno spaccato interessante sulla complessità delle relazioni nel tennis professionistico, dove rispetto e rivalità possono coesistere in modi sorprendenti.
    L’Ostilità“Non lo sopportavo. Lo odiavo e lo disprezzavo profondamente quando lo vedevo in giro,” ha confessato Kyrgios, che ha un record di tre vittorie e sei sconfitte contro il maiorchino. “Se giocavo contro Rafa, tutti lo idolatravano, dicevano che era un gran lavoratore. Io pensavo: ‘Non sopporto questo tipo’.”
    Una Motivazione SpecialeIl tennista australiano ha ammesso che Nadal era uno stimolo particolare: “Era un tipo che mi motivava sempre. Quando giocavo contro di lui, mi sforzavo e cercavo di esprimere il miglior tennis possibile. Non ho mai provato quella rabbia contro Federer o Djokovic.”
    Il Desiderio di Cambiare“Volevo mostrare alla gente che si può vincere anche divertendosi, stando tranquilli,” ha aggiunto Kyrgios, che ha sempre proposto un approccio al tennis diametralmente opposto a quello di Nadal.
    Il Riconoscimento FinaleNonostante l’ostilità, Kyrgios ha riconosciuto la grandezza del campione spagnolo: “Ha avuto una carriera spettacolare. Non credo che vedremo mai più qualcuno così dominante sulla terra battuta, in nessun modo. Non credo sia possibile.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Draper spiega il forfait con Alcaraz: “Non sarebbe stato giusto allenarsi non al 100%”

    Jack Draper nella foto – Foto Patrick Boren

    Jack Draper ha rivelato i motivi che lo hanno costretto a rinunciare agli allenamenti pre-stagionali con Carlos Alcaraz, previsti alla Ferrero Tennis Academy.“Cerco sempre di avere una prospettiva positiva delle cose,” ha spiegato il britannico, numero 15 del ranking ATP. “In questa fase della carriera, la cosa più importante per me è poter avere una carriera lunga. Ho lavorato incredibilmente duro nelle ultime due settimane per migliorare, sperando di crescere ancora il prossimo anno.”
    “È vero che ho avuto qualche fastidio all’anca, ma nulla di grave,” ha ammesso Draper. “Quanto all’andare in Spagna ad allenarmi a quel livello di intensità con Carlos, ho dovuto prendere una decisione all’ultimo momento perché non sarebbe stato giusto nei suoi confronti se fossi andato non al 100%.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Next Gen Finals al via: record di Top 50 nell’edizione di Jeddah. Raducanu riparte da Nakamura: Obiettivo continuità nel 2025. “18 Sconfitte che fanno Male”: Gasquet e il Rimpianto Nadal

    Richard Gasquet nella foto – Foto Getty Images

    Un tris di storie che raccontano il tennis tra presente, futuro e passato: dai giovani talenti di Jeddah alla ricerca di riscatto di Raducanu, fino ai ricordi di una delle rivalità della storia recente del tennis.
    Next Gen Finals al Via: Record di Top 50 nell’Edizione di JeddahA un giorno dall’inizio delle Next Gen ATP Finals 2024, Jeddah si prepara a ospitare un’edizione da record. Per la prima volta nella storia del torneo, nessun giocatore eleggibile ha rinunciato alla partecipazione, probabilmente attirati anche dal ricco montepremi offerto dall’Arabia Saudita.
    Raducanu Riparte da NakamuraEmma Raducanu si prepara al 2025 con un importante rinforzo nel suo team: Yutaka Nakamura, preparatore fisico di fama mondiale che ha lavorato in passato con Naomi Osaka e Maria Sharapova. La britannica punta a trovare quella continuità finora mancata a causa dei frequenti infortuni.
    Gasquet e il Rimpianto NadalRichard Gasquet ha condiviso un ricordo amaro della sua carriera: il record di 18-0 nelle sfide contro Rafael Nadal. “Ho perso 18 volte contro di lui, è orribile. Non dirò che è stato un piacere, perché è un dispiacere non averlo mai battuto,” ha confessato il francese a Super Moscato.“Lo conoscevo fin da ragazzino, non era qualcuno che mi spaventava, l’avevo anche battuto a 13 anni,” ha aggiunto Gasquet. “Pensavo di poterlo battere a Monaco nel 2005, poi è diventato tutto più difficile, lui è progredito enormemente. Quando sei un atleta e non riesci mai a battere qualcuno, fa male, non c’è dubbio.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Mannarino scettico sui Casi Sinner e Swiatek: “Ho smesso di credere a Babbo Natale”

    Adrian Mannarino nella foto – Foto Getty Images

    Adrian Mannarino ha espresso il suo scetticismo sui casi che hanno coinvolto Jannik Sinner e Iga Swiatek, in un’intervista a RMC che aggiunge un nuovo capitolo a questa controversa vicenda del 2024.“È da tempo che ho smesso di credere a Babbo Natale,” ha dichiarato il francese. “Se qualcuno vuole crederci, faccia pure. Non fa per me. Sono disposto a concedere il beneficio del dubbio, ma tutto rimane molto sorprendente. Abbiamo avuto due positività nella top-300 e vengono entrambe dai numeri uno.”Il trentaseienne ha poi aggiunto una riflessione personale: “Mi vedo, a 36 anni, zoppicare ogni volta che mi alzo dal letto: se devo competere contro giocatori di 20-25 anni che per di più non sono puliti, tutto diventa molto più difficile.”
    L’osservazione di Mannarino sulla coincidenza statistica – due casi di positività tra i numeri uno quando ci sono 300 giocatori nel circuito – solleva interrogativi che vanno oltre i singoli casi, toccando temi più ampi sulla credibilità del sistema antidoping nel tennis professionistico.Le dichiarazioni del francese riflettono uno scetticismo diffuso nel circuito, nonostante le spiegazioni fornite e le decisioni degli organi competenti nei casi di Sinner e Swiatek.
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    Fognini sui Big Three: “Federer il preferito dal 95% delle persone”

    Roger Federer nella foto – Foto Getty Images

    Fabio Fognini, che a 37 anni ha avuto il privilegio di condividere l’era del Big Three, ha condiviso le sue riflessioni sui tre campioni che hanno dominato il tennis moderno, offrendo un’analisi unica da chi li ha affrontati tutti.
    “Stiamo parlando di tre miti,” ha esordito Fognini. “Da sportivo e appassionato di tennis, sono un fan di Federer. Senza mancare di rispetto agli altri due, credo che se chiedessimo al 95% delle persone, direbbero di preferire Roger Federer. Era una delizia vederlo giocare.”
    Sul numero uno del mondo ancora in attività: “Djokovic, quando è in giornata, ti ruba il tempo e non ti lascia giocare.” Su Nadal invece: “Che dire di lui annienta gli avversari fisicamente e psicologicamente. Quando l’ho affrontato, eccetto a Monte Carlo dove sono riuscito a vincere, non riuscivo a stare in piedi. Quando ci stringevamo la mano a rete, ero ‘morto’, e il giorno dopo ero completamente esausto. È stato tremendo.”
    Il bilancio personale di Fognini contro i tre campioni riflette il loro dominio:– 0-4 contro Federer– 4-14 contro Nadal– 1-8 contro Djokovic
    Una testimonianza preziosa da chi ha vissuto in prima persona l’era più straordinaria del tennis moderno.
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    Voglio cambiare la storia”: Il sogno di Fonseca e la Finale di Wimbledon 2019

    Joao Fonseca nella foto – Foto Getty Images

    In vista delle Next Gen ATP Finals di Jeddah, Joao Fonseca ha rivelato all’ATP quale match della storia del tennis avrebbe voluto giocare. La risposta del 18enne brasiliano, attualmente numero 145 del mondo, rivela tanto della sua personalità quanto del suo amore per questo sport.
    “La finale di Wimbledon 2019, quando Roger aveva la palla match contro Novak Djokovic,” ha confessato Fonseca. “Avrei voluto essere Roger, per poter fare un ace sul 40-15, palla match, contro Djokovic in quella finale. Voglio cambiare la storia!”
    Il riferimento è a uno dei momenti più drammatici nella storia del tennis, quando Federer ebbe due match point sul proprio servizio prima di cedere a Djokovic in un epico finale. La scelta di Fonseca non solo dimostra la sua conoscenza della storia del tennis, ma anche il suo spirito romantico e la sua audacia nel voler “riscrivere” uno dei momenti più discussi della storia recente di questo sport.
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    Tennis Junior, Storica doppietta di Santamarta Roig: Orange Bowl dopo Eddie Herr

    Andrés Santamarta Roig nella foto – Foto Zootennis

    Andrés Santamarta Roig ha scritto una pagina di storia del tennis spagnolo vincendo il prestigioso Orange Bowl. Il giovane talento iberico ha superato in finale la promessa francese Moise Kouame con il punteggio di 7-5, 6-3.
    Con questo successo, Santamarta diventa il primo spagnolo a realizzare la doppietta Orange Bowl-Eddie Herr nella stessa stagione, un’impresa riuscita in passato solo a quattro tennisti:– Andy Roddick (1999)– Dominic Thiem (2011)– Miomir Kecmanovic (2016)– Thiago Agustín Tirante (2019)
    La vittoria di Santamarta conferma l’eccellente stato di salute del tennis spagnolo giovanile e aggiunge il suo nome a una lista di prestigio che include anche futuri campioni del tennis mondiale. La doppia affermazione in due dei tornei juniores più prestigiosi al mondo suggerisce che potremmo essere di fronte a un nuovo talento destinato a lasciare il segno nel tennis professionistico.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO