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    Collins pronta a ringraziare Djokovic: “Sto preparando un regalo per lui”

    Danielle Collins USA, 13.12.1993 – Foto getty images

    Danielle Collins, attualmente numero 14 del ranking mondiale, ha rivelato di avere in serbo un regalo speciale per Novak Djokovic. “Sto preparando un regalo per Novak”, ha dichiarato la tennista americana. “Non l’ho ancora visto qui a Indian Wells, ma appena lo incontrerò, gli consegnerò qualcosa di speciale.”Il gesto dell’americana nasce come ringraziamento per il supporto ricevuto dal campione serbo durante gli Australian Open 2025, quando Collins finì al centro delle polemiche per una reazione colorita rivolta al pubblico. Dopo aver battuto la tennista di casa Ajava tra i fischi assordanti degli spettatori australiani, Collins rispose con un gesto provocatorio e la frase “potete baciarmi il c…”, scatenando ulteriori polemiche.
    In quell’occasione, fu proprio Djokovic a prendere pubblicamente le sue difese: “Sono un suo grande fan, mi è piaciuta la sua reazione. Lo ero già prima, ma ora lo sono ancora di più. Non credo che io sarei stato così educato, ma conosco bene quella sensazione. Penso che abbia reagito in modo molto intelligente e divertente”, aveva dichiarato il 24 volte campione Slam.Collins, colpita dalle parole di supporto di Novak, ha deciso di ringraziarlo con un dono che, sebbene non abbia specificato di cosa si tratti, potrebbe essere legato alla sua recente partnership commerciale. L’americana ha infatti firmato un contratto di marketing con “Richsport”, azienda specializzata in articoli regalo legati al tennis.
    Tra i prodotti lanciati dalla Collins c’è una maglietta con la scritta “Gioca a tennis. Incassa assegni. Ripeti.”, chiara allusione alla sua reazione di Melbourne quando, rivolgendosi al pubblico che la fischiava, ricordò loro che pagano i suoi conti e che avrebbe usato il premio dell’Australian Open per concedersi una vacanza esclusiva.“Le sportive affrontano molte sfide diverse rispetto agli sportivi”, ha spiegato Collins a proposito della sua partnership. “Semplicemente, è così. Io sono una persona emotiva e appassionata che non permetterà a nessuno di calpestarla. Ma non combatterò solo per me stessa, bensì anche per le altre. Penso che la società non ami quando le donne parlano apertamente dei propri guadagni e di quanto siano orgogliose del proprio successo. L’azienda con cui ho firmato il contratto lotta proprio per una maggiore libertà di espressione delle donne.”Sul campo, intanto, l’americana continua il suo percorso a Indian Wells, dove ha superato la connazionale Hailey Baptiste con il punteggio di 5:7, 6:2, 6:4 nel secondo turno. Nel prossimo match affronterà l’ucraina Elina Svitolina, numero 23 del mondo, contro cui vanta un bilancio positivo di due vittorie in altrettanti incontri disputati.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Zverev dopo la sconfitta a Indian Wells: “Sto giocando in modo terribile, devo ritrovare il mio tennis”

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Zverev non usa mezzi termini per descrivere il suo momento negativo dopo la sorprendente eliminazione al secondo turno di Indian Wells per mano dell’olandese Tallon Griekspoor con il punteggio di 4-6, 7-6, 7-6. Il tedesco, prima testa di serie del torneo, ha analizzato con spietata sincerità la sua prestazione e il periodo complicato che sta attraversando dalla finale degli Australian Open.
    “Posso stare qui e trovare scuse, ma alla fine dei conti semplicemente non sto giocando un buon tennis in questo momento. È semplice”, ha dichiarato Zverev in conferenza stampa, rispondendo a una domanda sulla possibile influenza emotiva della delusione subita nella finale di Melbourne contro Jannik Sinner.Il tedesco ha ammesso che forse c’è ancora qualche strascico di quell’esperienza: “Sì, non so. Forse un po’, ma non sto giocando al livello che vorrei, decisamente non sto giocando nemmeno vicino a come ho giocato in Australia. Questo è il risultato finale, non so, forse degli Australian Open. Ma sono solo deluso dal mio gioco. Questa è la cosa principale per me.”
    Riguardo alla prestazione specifica del suo avversario, Zverev ha riconosciuto i meriti di Griekspoor ma ha voluto concentrarsi principalmente sui propri difetti: “Non ha fatto nulla di diverso, ma faccio sempre fatica contro di lui. È un giocatore complicato per me, sicuramente, anche se vinco, ma molte partite sono combattute. Ha giocato un buon match, non c’è dubbio. Ma devo guardare un po’ a me stesso, e non sono nemmeno lontanamente dove vorrei essere.”Con l’assenza di Sinner, il torneo rappresentava un’opportunità per avvicinarsi alla vetta del ranking mondiale, ma anche questa prospettiva sembra ora sfumata secondo il tedesco: “Lo era all’inizio. Ora lo è meno, perché sto giocando in modo terribile. Quindi per me, devo trovare il mio gioco prima di pensare a quello, perché per diventare numero 1 al mondo devi vincere tornei. Al momento non supero nemmeno il primo o secondo turno. Quindi devo prima risolvere questo problema.”
    Quando gli è stato chiesto quali aspetti del suo gioco necessitino di maggiore attenzione, Zverev ha mostrato di avere le idee chiare: “Un po’ di tutto. Penso di servire piuttosto male nelle ultime settimane. La mia seconda è buona, ma la prima è terribile. Dal fondo campo non sto giocando bene. È tutto. Non puoi davvero nominare una cosa sola.”Per quanto riguarda il modo di uscire da questo momento difficile, il tedesco ha una ricetta semplice ma efficace: “È solo questione di allenarsi. Mi alleno molto. Ho giocato la finale degli Australian Open e ho iniziato ad allenarmi meno. Continuo a lavorare, ma in questo momento non sta funzionando. Devo trovare un modo per far sì che ciò accada.”
    La frustrazione di Zverev è emersa chiaramente anche quando gli è stato chiesto di indicare ciò che gli ha dato più soddisfazione nella sua carriera: “Penso sia meglio che mi faccia questa domanda a Miami. In questo momento è difficile rispondere.”Per il tedesco ora si apre un periodo di riflessione in vista del prossimo Masters 1000 di Miami, dove cercherà di invertire la tendenza negativa e ritrovare quel tennis brillante mostrato a Melbourne a inizio anno.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Tursunov avverte Djokovic: “Il corpo è ora il suo più grande avversario”

    Dmitrij Tursunov nella foto

    Dmitrij Tursunov, ex numero 20 del mondo e attuale allenatore di tennis, ha rilasciato dichiarazioni particolarmente pungenti nei confronti di Novak Djokovic alla vigilia del Masters 1000 di Indian Wells. L’ex tennista russo ritiene che il campione serbo “prima o poi dovrà riconciliarsi con il tempo che lo sta raggiungendo”, mettendo in discussione la sua capacità di mantenere il livello di competitività mostrato negli anni.
    “Il suo stesso corpo ora è il suo più grande avversario. Indipendentemente da come cerca di ingannare il tempo, la ‘morte tennistica’ lo aspetterà. Certo, ha ancora la motivazione per giocare ai massimi livelli, ma nel tennis si perde il senso di immortalità molto più rapidamente che in altri sport. I successi precedenti vengono dimenticati velocemente”, ha affermato Tursunov, con parole che non lasciano spazio a interpretazioni.
    L’esperto allenatore ha anche azzardato una previsione sugli imminenti impegni del serbo nel deserto californiano: “Alejandro Davidovich Fokina potrebbe creare una sorpresa contro Novak (potenzialmente si incontreranno al terzo turno), lo ha già battuto a Monte Carlo nel 2022. Djokovic si trova in una situazione molto difficile, le sue possibilità sono scarse se dovesse arrivare a un duello con Carlos Alcaraz”.
    Queste dichiarazioni suonano particolarmente severe considerando che Djokovic ha sconfitto proprio Alcaraz circa un mese e mezzo fa, nei quarti di finale degli Australian Open, con il punteggio di 4:6, 6:4, 6:3, 6:4. Tuttavia, è vero che dopo quella vittoria il serbo è stato costretto a ritirarsi dalla semifinale contro Alexander Zverev a causa di un infortunio, una circostanza che ha riacceso i dubbi sulla sua tenuta fisica.
    Dal ritorno dall’infortunio, la situazione non sembra migliorata: Djokovic ha disputato un solo match, uscendo sconfitto al primo turno del torneo di Doha contro Matteo Berrettini con il punteggio di 6:7, 2:6, una prestazione che ha lasciato l’amaro in bocca ai suoi tifosi e alimentato le perplessità dei critici.
    A Indian Wells, il 24 volte campione Slam è esentato dal primo turno in virtù della sua testa di serie e al secondo turno affronter l’olandese Botic Van de Zandschulp.Il cammino nel Masters 1000 californiano potrebbe rappresentare un test importante per valutare le reali condizioni fisiche del serbo, che a dispetto dei 37 anni e dell’usura accumulata in una carriera straordinaria, ha dimostrato più volte di saper tornare ai massimi livelli anche dopo periodi difficili.
    La verità, come sempre nel tennis, verrà stabilita sul campo: sarà interessante vedere se Djokovic riuscirà a smentire Tursunov e gli altri detrattori, dimostrando che, nonostante l’età e gli acciacchi, resta ancora uno dei giocatori da battere nel circuito.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Learner Tien: “La mia intelligenza tattica per compensare la mancanza di potenza”

    Learner Tien – Foto Getty Images

    In un tennis sempre più omogeneo, trovare giocatori con uno stile particolare e un modo genuino di intendere questo sport rappresenta una rarità preziosa. Learner Tien incarna perfettamente questa unicità, dimostrando che esistono ancora giovani capaci di esplorare risorse tecniche che vanno oltre la pura potenza, e di sviluppare approcci tattici estremamente raffinati. Prima del suo debutto a Indian Wells 2025, il giovane americano ha voluto spiegare la sua filosofia di gioco.Ogni nuova generazione di tennisti costituisce uno stimolo enorme per gli appassionati, e quella che sta iniziando a emergere è particolarmente promettente. Si parla molto di talenti come Mensik, Michelsen o, soprattutto, Fonseca, ma anche lo statunitense Learner Tien si è ritagliato uno spazio nell’immaginario collettivo. A soli 19 anni, mostra una progressione spettacolare, sostenuta da un modo unico di intendere questo sport e completamente controcorrente: anziché basare il suo stile su colpi potenti e sulla ricerca inesorabile del vincente, si affida a una mano prodigiosa e un’intelligenza tattica sublime. Cercherà di dimostrarlo a Indian Wells 2025, dove ha parlato con atptour.com.
    “Fin da molto giovane ho capito quale fosse la mia identità come tennista. Avevo chiaro che non avrei potuto aspirare a sopraffare i miei avversari a forza di potenza, quindi dovevo trovare modi diversi per metterli in difficoltà in campo. Essere astuto è ciò di cui ho bisogno e questo mi ha aiutato a risolvere molti problemi durante tutti i miei incontri”, afferma Tien, che è già numero 68 del mondo e ha molte aspirazioni per la sua carriera, ma nessuna fretta di realizzarle.
    Che abbia la testa ben sistemata è qualcosa che si intuisce vedendolo giocare, ma Learner lo dimostra rivelando le sue aspettative per questa stagione. “Ho la volontà di lavorare duramente ed essere paziente. Quando competevo nelle categorie under-12 e under-14 perdevo molte partite, non ero tra i migliori della mia generazione, ma i miei genitori e il mio team mi hanno fatto capire che era parte del processo e che dovevo sempre guardare al lungo termine e all’apprendimento costante. So che questa stagione perderò molte partite, sono in una fase di transizione e mi sento pronto ad affrontare gli alti e bassi”, conclude.Anche il suo allenatore, il portoricano Eric Díaz, ha parlato, consapevole del diamante grezzo che ha tra le mani. “Non mi sorprende troppo come sta gestendo la sua ascesa. Quello che ha ottenuto non lo percepisce come grandi traguardi, ma come passi in un lungo cammino. Ha una compostezza impressionante nel competere contro giocatori di status molto superiore al suo. Da quando era bambino lavoriamo per trovare il modo di mettere in difficoltà l’avversario con intelligenza tattica e buona mano, per poi accelerare nel momento giusto”, sottolinea.
    Le condizioni di gioco predominanti a Indian Wells 2025 potrebbero favorire Learner Tien, la cui innata abilità nel cambiare ritmi e altezze di palla può raggiungere un livello superiore in questo scenario. Inizierà il suo percorso contro Mariano Navone, in quella che rappresenta una grande opportunità per ottenere la sua prima vittoria in un torneo di categoria Masters 1000 e approdare al secondo turno contro Ben Shelton. Non possiamo perdere di vista la progressione di questo giovane talento che rappresenta una ventata di freschezza in un circuito spesso dominato da stili di gioco sempre più simili tra loro. La sua capacità di sviluppare soluzioni tattiche innovative e di adattarsi alle diverse situazioni di gioco potrebbe permettergli di scalare rapidamente la classifica nei prossimi mesi, rendendo il suo percorso uno dei più interessanti da seguire nel panorama tennistico attuale.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Kyrgios e il difficile ritorno: “Dovrò convivere con il dolore al polso”

    Nick Kyrgios nella foto – Foto Getty Images

    Le aspettative associate al suo nome saranno sempre alte, ma è necessario accettare che il Nick Kyrgios attuale non può aspirare, almeno per il momento, ai livelli di successo a cui sembrava predestinato anni fa. Così si è espresso l’australiano alla vigilia di Indian Wells 2025, dove ha rivelato le sue sensazioni riguardo al malconcio polso destro che lo ha quasi costretto al ritiro dal tennis professionistico.
    Un ritorno che sembrava impossibileIl solo fatto che Kyrgios sia ancora in attività costituisce quasi un miracolo. L’australiano ha dimostrato un coraggio e una resistenza inimmaginabili per molti, sottoponendosi per mesi a un processo di riabilitazione di enorme durezza ed esigenza, finalizzato al suo ritorno sui campi. Ha raggiunto l’obiettivo e cercherà una vittoria a Indian Wells 2025, dopo la sua sconfitta in Australia e sapendo che avrebbe il premio di affrontare Novak Djokovic al secondo turno.“Ovviamente mi piacerebbe sfidare Novak, ma non posso dare nulla per scontato in questo momento. Presumo che non sarà facile per me vincere una partita qui”, ha iniziato dicendo l’australiano, prima di spiegare i dolori che ancora sente al polso, come ha mostrato nel suo ultimo allenamento. “Ero in campo da un’ora, mi sentivo bene, e all’improvviso ho iniziato ad avere dolori al polso. È qualcosa con cui dovrò convivere d’ora in poi, devo imparare a gestirlo nel miglior modo possibile”, ha rivelato.
    La forza mentale oltre l’infortunioRisulta sorprendente vedere come Nick Kyrgios abbia dimostrato un’etica del lavoro spettacolare per darsi l’opportunità di tornare sui campi, nonostante un infortunio che avrebbe ben potuto causare il suo ritiro definitivo. “Da tempo comprendo la portata della sfida che ho davanti e mi rendo conto del lavoro necessario per tornare a competere a buon livello dopo questo infortunio. So che nemmeno dando il meglio di me ho garantito di tornare al mio miglior livello, come è successo a Thiem, e che, come minimo, ci vorrà molto tempo, come per Nishikori o Del Potro”, ha affermato.Questa consapevolezza dimostra la maturità acquisita dall’australiano, almeno sul proprio infortunio, che nonostante le difficoltà non ha perso la motivazione. “Sento ancora quel fuoco interno che mi spinge a credere che posso vincere partite e fare rumore nel circuito. Darò il meglio di me per recuperare il mio livello”, ha commentato Kyrgios, che debutterà a Indian Wells 2025 contro l’olandese Botic Van de Zandschulp, in una partita che lo catapulterebbe ad affrontare Novak Djokovic in caso di vittoria.
    Aspettative realistiche e determinazioneIl caso di Kyrgios ricorda quelli di altri talenti del tennis la cui carriera è stata segnata da gravi infortuni. I riferimenti a Thiem, Nishikori e Del Potro non sono casuali: tutti loro hanno affrontato lunghi periodi di riabilitazione, con risultati diversi. Mentre Del Potro è stato costretto al ritiro, Thiem e Nishikori hanno lottato per tornare ai loro livelli precedenti, con successo limitato.L’australiano sembra aver adottato un approccio realistico alle sue possibilità attuali, pur mantenendo quella scintilla di ambizione che lo ha sempre contraddistinto. Nonostante gli ostacoli, Kyrgios ha dimostrato una dedizione al recupero che pochi gli avrebbero attribuito, considerando la sua reputazione di giocatore dal talento naturale ma talvolta incostante nell’impegno.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Zverev a Indian Wells: “Tournée sudamericana difficile, ora voglio tornare a vincere. Non sono il più grande fan dei Masters 1000 di due settimane. In generale, non è colpa di Cincinnati, ma della decisione presa dall’ATP”

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Zverev si prepara a essere uno dei principali protagonisti di Indian Wells 2025 e, potenzialmente, dei prossimi mesi del circuito ATP. Con l’assenza di Jannik Sinner, il tedesco potrebbe avvicinarsi pericolosamente all’italiano nella classifica mondiale, arrivando persino a superarlo come numero uno. Durante il Media Day del prestigioso torneo californiano, Zverev ha condiviso le sue impressioni sul torneo, sulla sua recente esperienza in Sudamerica e sulle sue sensazioni attuali.
    Nessun cambiamento percepito nella superficieNonostante le voci di un cambiamento nella superficie dei campi di Indian Wells, il tedesco ha sorpreso tutti confessando di non aver notato alcuna differenza: “C’è una nuova superficie?”, ha esordito Zverev davanti ai giornalisti. “A me sembra la stessa, onestamente. Mi sono allenato qui per quattro giorni e non l’ho notato. Non ne sapevo nulla.”Questa reazione è particolarmente interessante considerando che altri giocatori come Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev hanno invece commentato i cambiamenti percepiti nella velocità dei campi californiani.
    Una tournée sudamericana complicataParlando della sua recente esperienza nei tornei sudamericani su terra battuta, Zverev ha descritto un periodo particolarmente difficile: “È stata una tournée sudamericana dura per me. Sono stato malato due delle tre settimane, il che non è stato positivo. Volevo giocare sulla terra battuta, volevo partecipare a quella tournée. Me ne avevano parlato molto bene, quindi volevo sperimentarla almeno una volta.”Il tedesco ha poi spiegato i problemi specifici incontrati: “Buenos Aires è stata sfortunata per me perché ho avuto un’intossicazione alimentare. A Rio faceva molto, molto caldo, con molta umidità. Credo che, in generale, le condizioni fossero difficili.”Riflettendo sulle sue scelte, ha aggiunto: “Non ho nemmeno giocato un gran tennis. Forse non è stata la scelta giusta alla fine, soprattutto dopo aver raggiunto la finale degli Australian Open, forse avrei dovuto rimanere sul cemento un po’ più a lungo. Ma volevo giocare sulla terra battuta e trovare il mio gioco il prima possibile.”
    La preparazione per Roland GarrosZverev ha anche spiegato la sua strategia in vista dei tornei su terra battuta, in particolare del Roland Garros: “Se guardiamo il mio storico, posso sicuramente giocare bene sulla terra, ma normalmente nelle prime due o tre settimane gioco malissimo e perdo contro… voglio dire, non vinco i tornei. Non gioco un gran tennis. Volevo togliermi questo peso, trovare il mio ritmo su questa superficie e prepararmi meglio per il Roland Garros.”
    Il ritorno sul cementoRiguardo alla transizione dalla terra battuta al cemento per Indian Wells, il tedesco si è mostrato ottimista: “La transizione va bene. Non è così difficile per me. Si trattava davvero di sentirsi bene. Mi sento ancora positivo. Continuo a pensare di aver avuto un buon inizio di stagione. Se guardi l’Australia, sono arrivato a un’altra finale di Grand Slam, ma, ovviamente, voglio ritrovare il mio ritmo e voglio tornare a vincere partite di tennis.”
    L’espansione di CincinnatiInfine, Zverev ha commentato la decisione di estendere il Masters 1000 di Cincinnati a due settimane, esprimendo alcune riserve: “Non sono il più grande fan dei Masters 1000 di due settimane. La stagione è sempre più lunga e dobbiamo passare più tempo nei tornei, ma non è colpa dell’evento. In generale, non è colpa di Cincinnati, ma della decisione presa dall’ATP. Comunque, in generale, mi sento bene riguardo a Cincinnati e ai cambiamenti che stanno facendo.”
    Con queste parole, Zverev si prepara ad affrontare il torneo di Indian Wells, consapevole che una buona prestazione potrebbe avvicinarlo significativamente alla vetta del ranking mondiale, approfittando dell’assenza di Sinner. Il tedesco, dopo la finale raggiunta agli Australian Open e nonostante le difficoltà incontrate in Sudamerica, si presenta in California con l’obiettivo di ritrovare il suo miglior tennis sul cemento statunitense.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Madison Keys torna in campo a Indian Wells: “Devo mantenere i piedi per terra. Complesso equilibrio tra tennis e scommesse sportive”

    Madison Keys nella foto – Foto Getty Images

    Dopo essersi concessa un meritato riposo in seguito al suo clamoroso trionfo agli Australian Open, Madison Keys fa il suo ritorno nel circuito come una delle principali favorite per la vittoria del Masters 1000 di Indian Wells 2025. La tennista americana, attualmente numero 5 del mondo, ha condiviso le sue sensazioni durante il Media Day del prestigioso torneo californiano, parlando del suo status nel circuito, della questione scommesse nel tennis e di come sta gestendo le nuove aspettative dopo il successo di Melbourne.
    Una “veterana” a soli 30 anniNonostante la sua ancora giovane età, Keys è ormai considerata una veterana del circuito, un’etichetta che non la infastidisce affatto.“Ho iniziato quando ero molto giovane nel circuito. Ora ho trascorso più della metà della mia vita nel tour, quindi non mi offende che mi chiamino veterana”, ha spiegato l’americana. “C’è una maturità che si sviluppa quando sei nel tour così giovane come eravamo noi e siamo in questo ambiente da così tanto tempo. Credo che ci sia un livello di maturità che sviluppi quando inizi così giovane. La gente dimentica quanto sei giovane perché ti ha visto per molto tempo.”Questa maturità acquisita in anni di competizioni al massimo livello rappresenta oggi uno dei punti di forza di Keys, che ha dimostrato in Australia di saper gestire la pressione nei momenti decisivi.
    Il complesso equilibrio tra tennis e scommesse sportiveDurante l’incontro con i media, Keys ha affrontato con maturità uno dei temi più controversi nel tennis moderno: il rapporto tra lo sport e il mondo delle scommesse. Un argomento particolarmente attuale, considerando che sempre più tornei hanno stretto partnership con operatori di betting online e che i giocatori si trovano spesso esposti alla frustrazione degli scommettitori sui social media.“Ci sono molti sponsor che provengono dal mondo delle scommesse. Alla fine, molti tornei guadagnano molto denaro grazie alle partnership con le aziende di scommesse. È questo che ci dà lavoro”, ha commentato la tennista americana, riconoscendo la realtà economica di questi accordi commerciali che contribuiscono significativamente ai montepremi e allo sviluppo dei tornei. “Quindi, in questo senso, vedo che è molto vantaggioso per i giocatori che però ricevono la rabbia di molti scommettitori.”Il riferimento di Keys ai giocatori che “ricevono la rabbia” tocca un problema sempre più diffuso: gli attacchi online, spesso violenti, che i tennisti subiscono da parte di scommettitori che perdono denaro a causa dei risultati sportivi. Un fenomeno che ha spinto diverse associazioni di giocatori a chiedere maggiori tutele e che ha portato alcuni atleti a limitare la propria presenza sui social.La campionessa dell’Australian Open ha poi aggiunto una riflessione personale che evidenzia la sua visione equilibrata: “Direi che, ovviamente, non è ciò che mi piace di più, quindi credo che dipenda dal lato da cui guardi tutti i grandi benefici che i tornei ottengono da questo, con un po’ più di protezione per i giocatori che sono all’estremità e vengono presi di mira da alcuni scommettitori quando perdono le loro scommesse.”Con queste parole, Keys evidenzia la necessità di trovare un equilibrio più sano: da un lato riconoscere i benefici economici che le partnership con le aziende di scommesse portano al circuito, dall’altro implementare misure concrete per proteggere i giocatori dagli effetti collaterali negativi di questo sistema. Una posizione matura che riflette la complessità di un tema che continuerà a essere al centro del dibattito nel tennis professionistico.
    La campionessa dell’Australian Open 2025 ha poi concluso con una riflessione sulla mentalità che intende mantenere: “L’equilibrio tra essere onesta con l’aumento delle mie aspettative, ma anche sapendo che non credo che vada realmente bene quando hai un cambiamento di mentalità così rapido dopo il successo. L’unica cosa da fare è tornare a ciò che funzionava, a ciò che facevamo e su cui ci concentravamo, e continuare a cercare di mantenere quella mentalità.”Con questa mentalità equilibrata, Keys si appresta ad affrontare il torneo di Indian Wells, dove avrà l’opportunità di confermare il suo ottimo momento di forma e consolidare ulteriormente la sua posizione nella top 5 mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sabalenka sulla sconfitta in Australia: “Mi è servita una settimana per superarla”

    Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    Aryna Sabalenka ha finalmente parlato apertamente della sua sconfitta nella finale degli Australian Open 2025 contro Madison Keys, rivelando quanto sia stato difficile elaborare quel momento e come, alla fine, abbia trovato il modo di trasformare quella delusione in una lezione preziosa per il futuro.Durante una recente conferenza stampa, alla bielorussa è stata posta una domanda diretta sulla finale di Melbourne: “Quanto tempo ti ci è voluto per superare Melbourne? Ovviamente eri molto emotiva quella sera… è stata la sconfitta più dura che hai mai vissuto?”
    La numero uno del mondo non ha esitato a condividere i suoi sentimenti, rivelando la difficoltà nel digerire quella battuta d’arresto che le è costata il titolo australiano.“Ho avuto alcune sconfitte difficili in passato, ma quella è stata davvero dura da accettare, per essere onesta”, ha ammesso Sabalenka. “Mi ci è voluta circa una settimana e forse anche un po’ di più per smettere di pensarci e finalmente andare avanti.”
    La finale di Melbourne aveva visto Keys sorprendere la favorita Sabalenka in due set, impedendole di aggiungere un altro Slam al suo palmarès. Un risultato inatteso che aveva visibilmente scosso la bielorussa, apparsa in lacrime durante la premiazione.Nonostante la delusione, Sabalenka ha sottolineato come queste esperienze, per quanto dolorose, possano rappresentare opportunità di crescita nel suo percorso di tennista.“Direi che la lezione è stata appresa e ora appartiene al passato”, ha continuato. “È sempre… non sempre in realtà, ma è positivo avere queste sconfitte difficili da digerire perché la prossima volta farai molto meglio.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO