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    Gaia Giovannini in esclusiva: “L’oro olimpico? Tre mesi dopo ho ancora i brividi”

    Spesso basta un attimo per cambiare la propria vita. Questione di piccoli dettagli: una scelta ponderata può portare a grandi benefici ed è anche così che svolta una carriera. La piena maturazione tecnica e mentale che incontra il giusto ambiente, allenatori che credono in te e la fame di arrivare sono gli altri elementi necessari. L’ultimo anno è stato quello della sterzata per Gaia Giovannini: il salto in una nuova dimensione dove tutte le componenti precedentemente citate si sono allineate alla perfezione. Un arco temporale in cui sono racchiuse tappe dense di significato, come l’esordio assoluto con la maglia della nazionale e la vittoria della medaglia d’oro alle Olimpiadi.

    Ed è proprio dall’esperienza a Parigi 2024 che inizia la nostra intervista alla schiacciatrice originaria di San Giovanni in Persiceto, che dalla scorsa stagione è uno dei pilastri della Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia.

    foto Fipav/Tarantini

    Gaia Giovannini, campionessa olimpica con la nazionale italiana femminile di pallavolo: ti fa ancora effetto sentirlo dire, o ti sei abituata? Insomma, sei riuscita a realizzare tutto quello che avete fatto?

    “Sì, mi fa ancora un grande effetto. A distanza di tre mesi, ho realizzato quello che è successo e mi vengono i brividi al solo pensiero“.

    Se ripensi al vostro percorso a Parigi, qual è la prima istantanea che ti viene in mente?

    “Forse è una risposta un po’ scontata, ma direi la vittoria in finale. Allo stesso tempo, però, credo che ogni momento sia stato magico e fondamentale. Tutte le partite hanno avuto la loro importanza, in particolare quella contro la Serbia“.

    foto FIPAV/Tarantini

    Come si vive la finale olimpica? C’è chi dice che bisogna immaginarla come una partita qualunque.

    “È quello che abbiamo cercato di fare. Arrivate a quel punto del torneo, è normale avvertire nervosismo e tensione; tuttavia, abbiamo cercato di mettere da parte queste emozioni e trasformarle in grinta e determinazione, qualità che ci hanno contraddistinto contro gli Stati Uniti. Eravamo consapevoli di giocare la finale olimpica, ma alla fine possiamo dire di esserci godute la partita“.

    Quali sono stati i punti di forza che vi hanno permesso di essere dominanti alle Olimpiadi?

    “È stato fondamentale pensare a una partita alla volta. In questo modo siamo riuscite a concentrarci meglio sul presente. Inoltre, si percepiva una forte coesione tra di noi in campo, poiché eravamo unite da un grande obiettivo comune“.

    Prima della partenza per Parigi, avete avuto un colloquio individuale con il CT Velasco. Avete parlato di qualcosa in particolare?

    “Abbiamo svolto questo colloquio individuale principalmente per condividere i nostri pensieri, esprimere come ci sentivamo e comunicare a Julio ciò che volevamo dirgli“.

    foto Volleyball World

    Cosa ti porti dietro dall’estate azzurra? Il fatto di aver dato un contributo importante ai successi della nazionale in VNL e alle Olimpiadi ti ha dato maggiore consapevolezza dei tuoi mezzi?

    “L’esperienza con la nazionale mi ha trasmesso molti valori e, senza dubbio, mi ha aiutato ad avere maggiore fiducia in me stessa e nelle mie capacità“.

    Quando militavi nelle file dell’Anderlini in Serie B2 o ti sei confrontata per la prima volta con la Serie A vestendo la maglia di Montale, immaginavi di poter raggiungere risultati così importanti? Quando hai capito di avere le carte in regola per giocare in nazionale?

    “Non pensavo di riuscire a ottenere risultati così importanti nella mia vita. Tuttavia, indossare la maglia azzurra è sempre stato un mio obiettivo. Ci è voluto tempo, ma ho sempre creduto di potercela fare, prima o poi“.

    Pensi di avere più talento o dedizione?

    “Penso di possedere entrambe le qualità, ma forse ho un po’ più di dedizione; infatti, ho sempre dato il massimo per cercare di raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissata“.

    foto Volleyball World

    Ci sono stati dei momenti durante la tua carriera in cui hai vacillato nella sicurezza di voler fare la pallavolista professionista?

    “Quando ero più giovane non avevo piena consapevolezza di quello che volessi realmente fare. Diventare una pallavolista professionista è stato il risultato del percorso che ho seguito. Tuttavia, è sempre stato uno dei miei desideri“.

    Veniamo alla tua esperienza nelle Marche. Come ti trovi alla Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia e cosa ti piace maggiormente di questo club?

    “Mi trovo molto bene a Pesaro, a Vallefoglia e con la società. Credo che la Megabox sia un club che ogni anno mira a migliorarsi, e per me questa è una qualità importante“.

    foto Rubin/LVF

    Come descriveresti la squadra di quest’anno?

    “Penso che siamo una bella squadra. Ci impegniamo sempre molto durante la settimana e ho la sensazione che tutte desideriamo migliorarci e dare il massimo, sia a livello individuale che come squadra“.

    Quali sono le tue impressioni dopo le prime giornate di campionato? Sei soddisfatta del rendimento di Vallefoglia?

    “A questo punto del campionato, le impressioni sono positive. In campo si percepisce il nostro affiatamento e la nostra grinta; stiamo lavorando intensamente per farli emergere in tutte le partite. Ovviamente, ci sono ancora alcuni aspetti da migliorare, ma dal mio punto di vista siamo sulla strada giusta“.

    Un’ultima curiosità. Come la vivi se la tua squadra non raggiunge il risultato sperato o tu non metti in campo la tua migliore prestazione?

    “Quest’anno non la vivrei benissimo, perché credo nelle nostre potenzialità. So che possiamo fare ancora meglio di quanto si sia visto finora e, perciò, stiamo lavorando duramente ogni giorno“.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Gaia Giovannini sulla copertina di Pallavolo Supervolley di Novembre

    Pallavolo Supervolley torna con il numero di novembre e dedica la copertina a Gaia Giovannini, la rivelazione di questi Giochi olimpici. Prima che Velasco la convocasse per l’estate più vincente della pallavolo italiana, non aveva mai indossato la maglia azzurra. Neanche nelle squadre giovanili. Nonostante questo è stata impeccabile nel ruolo di primo cambio delle schiacciatrici. “Credo che mi abbia scelta per il modo con cui entro in campo: sono serena, tranquilla, sto nel mio habitat. E sono una giocatrice di equilibrio, la seconda linea è fondamentale. Questa medaglia me la sono sudata. E se non sono mai stata nessuno prima è perché prima non ne ho avuto la possibilità. Per me questa estate è stata stupefacente. Sono giovane e spero di avere una carriera davanti. Certo, mi è capitato questo nella vita e me lo porterò per sempre dietro, ma è stato letteralmente solo l’inizio”.

    L’eco dell’oro olimpico non smette di farci sognare e insieme agli staff azzurri, gli uomini e le donne che hanno supportato la squadra con le loro competenze, torniamo indietro nel tempo. Quello che ne viene fuori è un nuovo racconto di quei giorni di Parigi.

    Non è andato ai Giochi (anche se ammette che gli sarebbe piaciuto) ma sogna ancora di farlo, a Los Angeles 2028, cambiando “sport”. Intanto Ivan Zaytsev, dopo aver vinto il campionato italiano di beach volley in coppia con Daniele Lupo, è tornato in palestra per la sua ultima stagione indoor vestendo la maglia del Vero Volley Monza: “Cosa mi renderebbe davvero felice a fine stagione? Arrivare almeno in final four di Champions League. Mi sento bene, vengo da un’estate fantastica e mi aspetta una stagione di mille emozioni”.

    Altro grande protagonista della Superlega è Matey Kaziyski, che nonostante i suoi 40 anni continua ad essere il punto fermo dell’Allianz Milano “Non so quando smetterò, la fine della carriera non mi spaventa, il dopo invece un po’ sì perché non so cosa farò. Ma ho tempo ancora per pensarci”.

    Imperdibili come sempre le rubriche. Se Alessia Orro ci fa entrare nelle sue emozioni post olimpiche nel racconto “Nella borsa”, conosciamo meglio la palleggiatrice di Conegliano Joanna Wolosz che risponde alle domande del questionario “Time out”, mentre andiamo in Giappone con l’intervista doppia a Sylvia Nwakalor e Francesco Recine che nel Sol levante stanno facendo un’esperienza di vita e di volley. E poi il nuovo spazio per parlare della pallavolo nel mondo. Con “Vollaround the world” analizziamo il campionato olandese.

    Ma ad aprire le danze è sempre l’inviata speciale Rachele Sangiuliano e questa volta tocca alla surfista Marta Maggetti, che nelle acque di Marsiglia ha vinto l’oro olimpico, rispondere alle sue domande.

    foto Pallavolo Supervolley

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gioia e commozione per Giovannini al Vallefoglia Challenge: “Vi racconto le telefonate con Velasco”

    Pomeriggio di gioia e commozione al Vallefoglia Challenge, la manifestazione in programma nel weekend nel piazzale antistante il PalaDionigi di Montecchio. Ospite d’onore la schiacciatrice della Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia Gaia Giovannini, che è stata premiata dal Sindaco Palmiro Ucchielli ed ha poi rilasciato la sua prima intervista da campionessa olimpica.

    “Vengo da S. Giovanni in Persiceto, una cittadina di nemmeno 30.000 abitanti, e da lì ho cominciato a giocare a pallavolo. Poi dopo alcuni anni ho proseguito il mio percorso a Bologna. Poi sono passata alla Anderlini Modena, e da lì è cominciata la mia strada verso la serie A2 e poi la serie A1. Il mio sogno, come quello di qualsiasi giocatrice, è stato sempre arrivare a giocare in nazionale. Quello che è successo quest’anno è talmente grande che non potevo nemmeno immaginarlo, ma è un traguardo per il quale devo ringraziare tutti i miei allenatori, dai quali ho imparato tanto, e i miei genitori, che mi hanno sempre sostenuto. Sono molto contenta e orgogliosa del mio percorso”.Gaia poi è passata a raccontare le sue Olimpiadi: “Velasco è venuto a Vallefoglia all’inizio dell’anno a vedere un nostro allenamento e a conoscere la squadra, ma io avevo la febbre e quindi non ci eravamo incontrati. Quando qualche settimana dopo mi ha chiamato al telefono per dirmi che mi avrebbe convocato in nazionale ero felicissima, non me lo aspettavo minimamente, per me era una prima volta. Poi sono cominciati i raduni, gli allenamenti, ho giocato le fasi finali della VNL e ad un certo punto eravamo rimaste in 14, e lì ho cominciato a sperare di poter fare parte della squadra che avrebbe partecipato alle Olimpiadi. Poi è arrivata la nuova telefonata di Velasco, quella che mi annunciava che sarei andata a Parigi con le mie compagne. Quando ho messo giù mi sono messa a piangere. Fino a quando siamo arrivate in finale, non avrei immaginato che avremmo vinto l’oro: credevo moltissimo nel nostro gruppo, ma vincere le Olimpiadi era una cosa troppo grossa solo da pensare”.Al termine dell’intervista sono state diffuse le immagini delle ultime azioni della finale con gli Stati Uniti, nella commozione generale. Sul palco, accanto al Sindaco Ucchielli e all’Assessore allo Sport Mirco Calzolari, il Presidente della Megabox Ivano Angeli e il Presidente regionale del CONI Fabio Luna. Quest’ultimo ha ricordato in maniera molto accorata il ruolo delle Marche nel panorama sportivo nazionale ed internazionale: “Dobbiamo essere fieri di questa piccola regione, che ha saputo portare alle Olimpiadi tre portabandiera della delegazione italiana nelle ultime otto edizioni ed ha conquistato successi in serie: l’ultimo, quello di Gaia Giovannini e delle sue compagne, è un traguardo storico mai raggiunto prima in 128 anni di Olimpiadi”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    De Gennaro e Giovannini dopo Italia-Serbia: “Incredule e felici. Ora subito testa alla Turchia”

    La Nazionale femminile si rende protagonista ancora di una grande prova e grazie al 3-0 (26-24, 25-20, 25-20) alla Serbia si regala la semifinale del torneo olimpico di Parigi 2024. 

    Per la pallavolo italiana femminile si tratta della prima semifinale della sua storia dopo le eliminazioni ai quarti di finale del 2004, 2008, 2012 e 2021.

    MONICA DE GENNARO: “Siamo ancora un po’ incredule del risultato, ma davvero felici. È stata una partita a tratti un po’ nervosa, c’era tensione perché tutte noi sapevamo che l’Italia era sempre stata eliminata ai quarti delle Olimpiadi”. “Sulla nostra strada, inoltre, trovavamo un avversario di livello come la Serbia e sapevamo che non sarebbe stato facile. La squadra questa sera ha messo in campo una gran prova corale”. “Siamo consapevoli di aver fatto una gran cosa, però, non dobbiamo cambiare atteggiamento e continuare a pensare una partita alla volta. Stasera ci godiamo la qualificazione in semifinale, mentre da domani concentrate sulla Turchia”.

    foto FIPAV/Tarantini

    GAIA GIOVANNINI: “C’è tanta felicità, è bellissimo anche perché stiamo facendo la storia, è la prima volta che succede e ce lo meritiamo, ci stiamo allenando davvero bene, sempre con tanto impegno cerchiamo di giocarci palla su palla e questa cosa sta funzionando e cerchiamo di rimanere concentrate tutto il tempo, anche se non è facile perché adesso arriva il bello, la parte più importante. Tutte le squadre sono fortissime, noi altrettanto, quindi sarà sempre più dura”.

    “Ora avremo la Turchia che abbiamo già incrociato nel girone, ma sarà tutta un’altra storia. Ovvio che sarà completamente un’altra partita, non dobbiamo pensare che sarà la stessa cosa rispetto a due giorni fa, quindi dobbiamo resettare, andare avanti e essere concentrati al massimo”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Parigi 2024, verso Italia-Turchia, parla Giovannini: “Olimpiade? Non sto sognando, penso solo all’obiettivo”

    Le azzurre di Julio Velasco si preparano all’ultimo impegno del girone C, in programma domenica (ore 9, diretta RaiSport+HD, Eurosport, DAZN) contro le campionesse d’Europa della Turchia.

    Le azzurre e la formazione turca si contenderanno il primo posto della Pool, entrambe infatti hanno ottenuto 2 vittorie nelle precedenti sfide. L’ultimo confronto tra le due formazioni risale allo scorso 18 maggio, quando nella prima settimana della VNL Danesi e compagne s’imposero ad Antalya 3-1 (25-27, 25-21, 25-21, 25-19). L’unico confronto olimpico tra Italia e Turchia si è disputato ai Giochi di Tokyo: il 27 luglio 2021, successo delle azzurre 3-1 (25-22, 23-25, 25-20, 25-15) nella fase a gironi. In vista dell’importante sfida questa mattina le ragazze di Velasco hanno svolto una seduta di tecnica sul campo d’allenamento.

    A meno di 24 ore dal match, queste le dichiarazioni della schiacciatrice Gaia Giovannini, passata in pochi mesi dal debutto in azzurro, alla convocazione per i Giochi: “L’Olimpiade penso sia il sogno di ogni giocatrice, ora però non la sto più vivendo come un sogno, una volta che ci sei dentro l’attenzione è tutta concentrata sul raggiungere l’obiettivo prefissato. Io come la squadra stiamo ragionando partita dopo partita, ogni sfida è importantissima, è questo il mio modo di vivere la competizione. Sicuramente è un’esperienza che mi rimarrà per sempre, perciò ho tanta voglia di godermela a 360 gradi, senza però mai dimenticare che la cosa più importante è il risultato che otterremo”.“Domenica ci aspetta un’avversaria molto difficile come la Turchia, non sarà una partita semplice, ma noi veniamo da due gare nelle quali abbiamo mostrato una buona pallavolo, soprattutto penso nell’ultimo match con l’Olanda. Contro la Turchia sarà fondamentale fare uno step ulteriore, anche perché in palio c’è il primo posto del girone”. “A livello personale mi sono integrata bene sia con le compagne, che con lo staff, non ho avuto alcun tipo di problema. Io posso dire di essere la new entry, però, si vede che questo gruppo gioca insieme da tanti anni”. “Fino a qualche mese va non avrei assolutamente mai pensato di essere convocata per le Olimpiadi, soprattutto anche per il percorso che ho fatto. Passare in poche settimane dal debutto in maglia azzurra, a essere qui a Parigi è qualcosa di incredibile. A inizio stagione ho sostenuto qualche allenamento, poi sono stata chiamata per l’ultima tappa della VNL e per le Finali di Bangkok. È stato tutto davvero inaspettato e per questo forse ancora più bello”. “Come ho sempre detto, io sono convinta che il percorso vissuto mi abbia aiutato ad essere un po’ più serena, credo che se mi fossi aspettata di entrare nelle 12, magari avrei avuto un altro tipo di atteggiamento. Quando mi viene data l’opportunità di entrare in campo cerco di viverla senza troppa ansia”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Parigi 2024: le parole di Sylla, Orro e Giovannini dopo Italia-Repubblica Dominicana

    Esordio tra luci e ombre quello della Nazionale femminile di Julio Velasco ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 contro la Repubblica Dominicana, ma comunque un esordio vincente (QUI cronaca e tabellino), e alla fine è questo che più conta.

    foto Tarantini/Fipav

    MYRYAM SYLLA: “Se avessimo pensato a un inizio potenzialmente non duro probabilmente non saremmo state qui alle Olimpiadi, ovvio che qui ci sono le migliori squadre pronte a esibire la loro migliore pallavolo, sapevamo che prima o poi loro avrebbero spinto sull’acceleratore e che noi saremmo potute andare in difficoltà, cosa che poi si è verificata. Ritengo sia normale, è un gioco e ci può stare. Mi è piaciuto l’atteggiamento, la reazione e il fatto che ci siamo aiutate quando c’è ne è stato bisogno, è questo il modo giusto per affrontare un torneo come questo che nasconde molte difficoltà”. 

    foto Tarantini/Fipav

    ALESSIA ORRO: “Non è stata una gara semplice, c’è stata una fase in cui ci hanno messo in difficoltà, ma con grande equilibrio e tanta pazienza siamo riuscite a riprendere in mano la partita uscendo dalle difficoltà. Loro sono delle avversarie toste, qui nessuno ci regalerà nulla, se vogliamo vincere ogni singola partita ce lo dovremo conquistare. Era importante rompere il ghiaccio con una vittoria, sono felice anche per l’ingresso di Gaia e Loveth che hanno contribuito alla causa. Ora continueremo a lavorare per trovare gli equilibri giusti e proseguire il nostro cammino come vogliamo; dobbiamo stare lì concentrate con carattere, forza e pazienza”.

    foto Volleyball World

    GAIA GIOVANNINI: “Ovviamente per me è una gioia aver esordito nei Giochi Olimpici, sono felice di aver dato il mio contributo; sento la fiducia del commissario tecnico e questo per me è uno stimolo importante per migliorare giorno dopo giorno cercando di farmi trovare pronta tutte le volte che vengo chiamata in causa. Essere entrata nel gruppo azzurro è qualcosa di bello ed emozionante, ma io sto vivendo tutto questo con grande serenità nonostante per me sia davvero il massimo disputare una stagione così in azzurro”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Le 14 azzurre convocate per la Week 3 di Fukuoka, c’è anche Gaia Giovannini

    Torna al lavoro la nazionale femminile in vista dell’ultima pool della fase intercontinentale di Volleyball Nations League. Giovedì 6 giugno, le 14 atlete scelte dal CT Julio Velasco si ritroveranno al Centro Pavesi di Milano in vista della partenza per Fukuoka (Giappone) dove, dall’11 al 16 giugno, si disputerà la Pool 6 di VNL.

    Le azzurre, sempre più vicine a staccare il pass matematico per i Giochi Olimpici di Parigi 2024, affronteranno Canada (11 giugno alle ore 12:30 italiane), Corea del Sud (14 giugno alle ore 12:30 italiane), Stati Uniti (15 giugno ore 8:30 italiane), e Serbia (16 giugno ore 8:00 italiane). 

    Tutte le partite delle azzurre saranno trasmesse dalla piattaforma globale DAZN e in diretta streaming su VBTV.

    Le 14 azzurre per la Pool di FukuokaPalleggiatrici: Carlotta Cambi, Alessia Orro.Schiacciatrici: Alice Degradi, Caterina Bosetti, Gaia Giovannini, Myriam Sylla.Centrali: Marina Lubian, Anna Danesi (capitano), Sara Bonifacio, Sarah Fahr.Opposti: Paola Egonu, Ekaterina Antropova. Liberi: Monica De Gennaro, Ilaria Spirito.

    Il gruppo azzurro, così composto, si trasferirà a Bangkok in caso di qualificazione alle Finals di VNL in programma nella capitale tailandese dal 20-23 giugno. L’Italia attualmente occupa il terzo posto in classifica con 6 vittorie a fronte di 2 sole sconfitte dietro a Polonia e Brasile (uniche ancora imbattute). 

    Calendario completo week 3Pool 5 (Hong Kong, Cina) 11-16 giugnomartedì 11 giugno ore 11.00 Germania – Repubblica Dominicanaore 14.30 Bulgaria – Cinamercoledì 12 giugnoore 11.00 Turchia – Thailandia ore 14.30 Brasile – Poloniagiovedì 13 giugnoore 07.30 Bulgaria-Thailandiaore 11.00 Germania – Brasileore 14.30 Repubblica Dominicana – Turchiavenerdì 14 giugnoore 07.30 Bulgaria – Brasileore 11.00 Repubblica Dominicana – Poloniaore 14.30 Cina – Germaniasabato 15 giugnoore 07.30 Repubblica Dominicana – Bulgariaore 11.00 Polonia – Thailandiaore 14.30 Cina – Turchiadomenica 16 giugnoore 07.30 Germania – Thailandiaore 11.00 Turchia – Brasileore 14.30 Cina – Polonia

    Pool 6 (Fukuoka, Giappone) 11-16 giugnomartedì 11 giugnoore 08.30 USA – Franciaore 12.20 Italia – Canadamercoledì 12 giugnoore 08.30 Olanda – Serbiaore 12.20 Corea del Sud – Giapponegiovedì 13 giugnoore 05.00 Olanda – USAore 08.30 Francia – Corea del Sudore 12.20 Giappone – Canadavenerdì 14 giugnoore 05.00 Serbia – Franciaore 08.30 Canada – Olandaore 12.20 Italia – Corea del Sudsabato 15 giugnoore 05.00 Canada – Franciaore 08.30 Italia – USAore 12.20 Giappone – Serbiadomenica 16 giugnoore 04.30 Olanda – Corea del Sudore 08.00 Serbia – Italiaore 11.45 Giappone – USA

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mercato Vallefoglia, si parte con tre conferme: Degradi, Giovannini e Kobzar

    Dopo il lusinghiero settimo posto e la prima qualificazione ai play-off della sua storia, la Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia già ha nel mirino la stagione 2024/2025. La squadra ripartirà da tre certezze: le due azzurre Alice Degradi e Gaia Giovannini, appena convocate da Julio Velasco al primo raduno della nazionale maggiore, e la giovanissima palleggiatrice russa Viktoriia Kobzar.Così il Direttore sportivo Alessio Simone, al lavoro per la costruzione della squadra per il prossimo campionato: “Monitoriamo il mercato da mesi, come tutti, e siamo soddisfatti fin qui del lavoro svolto assieme ad Andrea Pistola e al presidente Angeli. Alice Degradi è un punto fondamentale della squadra, tanto che l’anno scorso le avevamo fatto un biennale. Ha disputato un finale di stagione ottimo, dopo un inizio penalizzato dalle fatiche dell’estate in azzurro. Gaia Giovannini è stata preziosissima, guadagnando anche un po’ a sorpresa un posto da titolare e risultando determinante in quasi tutte le nostre vittorie. Viktoriia Kobzar è una giocatrice che può crescere tanto, è arrivata a gennaio e ha subito alzato il livello degli allenamenti e ha sfruttato al meglio le occasioni che l’allenatore le ha dato”.

    Alice Degradi ha chiuso la stagione con cifre di tutto rispetto (12.3 punti a partita con il 40% in attacco e una leadership sempre più evidente all’interno della squadra), mentre Gaia Giovannini è stata impiegata da coach Pistola nel sestetto titolare come prezioso elemento di equilibrio soprattutto nei fondamentali di seconda linea. Quanto a Viktoriia Kobzar, si è fatta sempre trovare pronta quando è stato necessario ed ha debuttato da titolare nella gara di andata dei quarti di finale dei play-off, quando ha guidato la squadra a sfiorare il tie-break contro la Savino Del Bene Scandicci.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO