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    Da Re e il post Mantova: «Una sconfitta su cui riflettere»

    Foto di di Stefano Saccani
    Niente da fare: il Gabbiano Mantova presta fede alla sua denominazione e vola alla conquista del successo, oltre che del primato in classifica, mentre il Belluno Volley rimedia il terzo stop stagionale. Ed è ora quarto in graduatoria.
    A leggere il risultato del big match, andato in scena al palasport intitolato a Marco Sguaitzer (3-0 per i padroni di casa), verrebbe da pensare a una sfida a senso unico, in cui la capolista ha dominato. In realtà, non è stato così: basti pensare che due round sono andati in archivio col punteggio di 26-24. E nel terzo atto i rinoceronti hanno avuto pure una palla utile ad allungare l’incontro.
    In ogni caso, la sostanza non cambia. E il direttore generale, Franco Da Re, non nasconde la sua amarezza: «Dopo aver giocato una serie di buone gare, quella di Mantova è stata una prestazione deludente. È vero che ogni set ci è sfuggito per pochi punti, ma è altrettanto vero che non abbiamo mai dato l’impressione di poter svoltare».
    Nelle fasi cruciali, alcune sbavature nella metà campo dolomitica si sono rivelate decisive: «In generale abbiamo faticato, siamo stati imprecisi in troppi fondamentali. Da salvare, però, c’è la ricezione: un fondamentale ben interpretato, nonostante avessimo di fronte una squadra molto efficace al servizio».
    Da Re va dritto al punto: «Dobbiamo riflettere su questa sconfitta perché eravamo lì. Bastava poco per riuscire a spuntarla. Sappiamo dov’è il problema: ora dobbiamo capire come andare a risolverlo». Nel frattempo, il Belluno Volley riprenderà la preparazione in vista di un altro scontro diretto: perché domenica 17 (ore 18), approda alla Spes Arena la Negrini Cte Acqui Terme, attualmente terza a e +1 sui rinoceronti. LEGGI TUTTO

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    Da Re: «Siamo alla ricerca di un gioco consolidato»

    Sarà un campionato durissimo. E livellato. Lo si sapeva. E puntuale è arrivato pure il riscontro della realtà: dopo l’esordio vittorioso con il Cus Cagliari, di fronte al pubblico amico della Spes Arena, il Belluno Volley non riesce a spremere punti dalla trasferta di Pavia contro una Moyashi Garlasco che, per valori tecnici e fisici, potrebbe recitare un ruolo di primo piano nel girone bianco della Serie A3 Credem Banca.
    «Brutta prestazione, con poche cose da salvare e tante sulle quali riflettere – è il commento del direttore generale, Franco Da Re -. Dovevamo evitare che i nostri avversari ci “saltassero addosso” e facessero valere la loro fisicità, ma non ci siamo riusciti». Da rimarcare, però, l’ottimo approccio: «Sì, è stato un buon primo set, in cui abbiamo avuto il merito di tenere la Moyashi a distanza. La partita è cambiata nel secondo parziale: quello andava vinto per chiudere poi i conti. E invece ci è mancata la forza, oltre all’attenzione necessaria per arrivare a quota 25. Così, nel momento in cui Garlasco è tornata in pista, tutto è diventato più complicato».
    I meriti dei lombardi sono indiscutibili: «Complimenti alla Moyashi, un’ottima squadra che, al di là dell’aspetto fisico, ha sfoderato intensità, pressione, entusiasmo e una grande prova al servizio». Il cantiere è aperto. E non potrebbe essere altrimenti: «C’è molto su cui lavorare, a cominciare dalla continuità di rendimento all’interno del match – prosegue Da Re -. Quando realizzavamo un punto, dovevamo essere più bravi nella gestione dell’azione successiva: non lo siamo stati. In più, i centrali di solito sono uno dei nostri punti di forza, mentre a Pavia hanno faticato».
    Nessun dramma. In un collettivo ampiamente rinnovato, serve del tempo per far sì che i rinoceronti mettano in mostra una pallavolo armonica: «La nostra è una squadra destinata a esprimersi meglio fra qualche settimana. Siamo alla ricerca di un volley consolidato: dobbiamo lavorare in maniera importante per arrivare a un sistema di gioco che ci permetta di uscire dalle situazioni di difficoltà. Non spaventiamoci per queste prestazioni: continuiamo ad allenarci senza sosta per raggiungere gli standard che vogliamo». LEGGI TUTTO

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    Da Re: «Girone agevole? No, tutta la A3 è cresciuta di livello»

    Rispetto allo scorso campionato di A3, non c’è più la Virtus Fano (arrivata prima in regular season). E nemmeno la Pallavolo Macerata (terza), così come San Giustino (club che ha allestito un organico di spessore): tre ottime formazioni, di alta classifica, che hanno fatto soffrire i rinoceronti – e non solo loro – nelle ultime annate sotto rete. Il trio, in realtà, rimane nella terza serie per ordine di importanza, però è stato dirottato nell’altro girone, mentre il Belluno Volley resta nel bianco. 
    VERSO SUD – Sarà un campionato un pizzico più tenero, senza le due marchigiane e il collettivo umbro? Calma, l’equazione è tutt’altro che immediata. E lo spiega a chiare lettere il direttore generale, Franco Da Re: «Dopo le ultime indiscrezioni, un po’ ci aspettavamo che il raggruppamento bianco avesse contorni di questo tipo. Ma, attenzione, è un girone tutt’altro che agevole, come può apparire a un primo sguardo superficiale. Perché è vero che almeno due, tre buonissime squadre sono state spostate verso Sud, ma è altrettanto vero che ci ritroveremo ad affrontare compagini con valori importanti e attrezzate per disputare un buon torneo».
    IN AEREO – Da Re, però, vuole che il Belluno Volley si concentri esclusivamente sul proprio percorso: «Se si hanno ambizioni, e noi come è noto le abbiamo, non dobbiamo osservare troppo quali sestetti compaiono nel nostro raggruppamento e quali no. Anche perché, ormai lo sappiamo, nessun avversario va affrontato con scioltezza o si rischia di rimanere scottati. La realtà è che l’intera Serie A3 sta crescendo di livello. E che per puntare in alto dobbiamo crescere in maniera progressiva». C’è curiosità per il tandem di formazioni sarde, formato da Cus Cagliari e Sarlux Sarroch: «Avremo due viaggi da affrontare in aereo – conclude il direttore generale – e qualche difficoltà logistica in più, ma affronteremo volentieri le trasferte in Sardegna». LEGGI TUTTO

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    Bisi si presenta: «A Belluno porto esperienza ed empatia»

    A breve si sposerà, sta scrivendo la tesi per poi laurearsi in Economia e finanza. E, dal punto di vista pallavolistico, ha salutato la sua seconda “patria” (Brescia) per una nuova avventura sotto rete: alla DRL Volley Team. Fabio Bisi è arrivato fra le Dolomiti con un carico di novità. E un sorriso genuino: «Ho scelto Belluno perché è una bellissima realtà. Sono qui da poco, ma ho già capito che, alle spalle di questo club, ci sono persone appassionate e intelligenti: la città merita qualcosa di grande».
    STEP IN AVANTI – Classe 1994, nato a Modena, l’opposto tocca i 200 centimetri di altezza: «Dopo tanti anni in A2, porto di sicuro esperienza. Anche perché ho giocato diverse gare nei playoff, compresa una finale. Farò di tutto per trasmettere ai più giovani ciò che ho nel mio bagaglio». Dalla seconda serie alla terza, ma non è un passo indietro: «No, al contrario. Lo considero un ulteriore step in avanti della mia carriera. Arrivo in una società che ha un progetto importante e la voglia di alzare l’asticella. So che l’ambiente è carico e il tifo appassionato. A livello personale, punto a crescere ancora sotto il profilo tecnico, fisico e mentale. Non amo fare promesse, l’unica cosa che mi sento di garantire è il massimo dell’impegno. Poi, è ovvio, dobbiamo puntare in alto: non ci nascondiamo».
    SINCERITÀ – L’opposto è reduce da un’annata non semplice. La settima a Brescia: «Sì, è stata una stagione un po’ sfortunata a causa di una serie di problemi fisici, ma ora voglio dimostrare di essere un giocatore di alto livello. Fuori dal parquet? Magari non spetta a me dirlo, però mi ritengo empatico, solare e soprattutto sincero. Sì, tengo parecchio alla sincerità». Il bomber che ha affrontato Leon in Superlega, ai tempi di Vibo Valentia, e condiviso campo e spogliatoio con Alberto Cisolla («il compagno più forte che abbia avuto al mio fianco») si è già confrontato con coach Colussi: «Ho avuto subito un’ottima impressione. Mi ha già “messo in riga” – sorride – avvertendomi che quest’anno spingeremo forte. Non vedo l’ora».
    SALTO DI QUALITÀ – Il vice presidente Andrea Gallina non ha dubbi: «Con Fabio ci aspettiamo di compiere un salto di qualità». E il direttore generale, Franco Da Re, rilancia: «Volevamo aumentare la potenza in attacco e, dopo Schiro e Bucko, pure l’inserimento di Bisi va in questa direzione. Fabio è un profilo ideale: tra gli atleti di fascia alta, era uno di quelli che più ci intrigava. Abbiamo subito trovato l’unità di intenti. Siamo felici di aver sottoscritto l’accordo, anche perché parliamo di un opposto conosciuto, a cui le offerte non mancavano». LEGGI TUTTO

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    Novello si presenta: «A Belluno per una stagione da protagonista»

    La buona novella è Novello: l’opposto della Da Rold Logistics Belluno si presenta ufficialmente. E lo fa sfoderando entusiasmo e umiltà, idee chiare e una maturità che non trova riscontro nell’anagrafe. Perché Marco Novello compirà vent’anni fra quattro mesi. Ma la responsabilità non gli pesa. Anzi, lo esalta: «Ho scelto Belluno per le ambizioni della squadra e perché voglio vivere un campionato da protagonista. In più, mi stimola l’idea di giocare nella stessa regione in cui sono nato». 
    TRANQUILLITÀ – Marco, infatti, è originario di Treviso, anche se è reduce da un’esperienza fuori regione. Ovvero, in Friuli Venezia, nella file della Tinet Prata di Pordenone capace di conquistare la Coppa Italia di A3 e la promozione in A2: «Cosa cercherò di portare alla Da Rold Logistics? La tranquillità, una caratteristica che ha sempre contraddistinto la Tinet e che ho imparato a fare mia. Ora, però, sono alla ricerca di maggiore spazio e visibilità: la scorsa stagione ero il secondo di un signor opposto come Baldazzi. Quest’anno vorrei chiedere di più a me stesso». 
    ESTROVERSO – Il bomber cresciuto in orogranata ha ancora ampi margini di crescita: «Sono un giocatore che cerca sempre di dare il 100 per cento e di aiutare i compagni di squadra. Dal punto di vista tecnico? Forse a caratterizzarmi è la potenza. Fuori dal parquet, invece, sono una persona estroversa, a cui piace parlare e stare con la gente». 
    UNO DEI MIGLIORI – Il direttore generale Franco Da Re accoglie Novello a braccia aperte: «Marco è uno dei migliori atleti italiani in questa fascia d’età. E ha voglia di essere decisivo. Siamo contenti di averlo con noi». E felice lo è pure il presidente Sandro Da Rold: «Stiamo creando una squadra di vertice. Non ci nascondiamo, vogliamo andare in A2. A maggior ragione con un opposto di così alto profilo, forte in attacco e dai 9 metri. In più, la compagine societaria c’è e confidiamo nei nuovi impulsi di un allenatore moderno come Colussi. Vogliamo regalare spettacolo al pubblico della Spes Arena». 

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    Colussi si presenta: «Ritorno a Belluno? Non me ne sono mai andato»

    «No, questo non è un ritorno. La realtà è che dalla Da Rold Logistics Belluno non me ne sono mai andato». Coach Gian Luca Colussi si presenta ufficialmente in una nuova veste: da esperto palleggiatore in due stagioni di serie B a tecnico della prima squadra in A3. Nel mezzo, una promozione conquistata sul parquet – in C – da guida tecnica del Cordenons. «Ma, nella scorsa annata, ho seguito tutte le partite della DRL e sono sempre stato in contatto con una società fatta di persone competenti, che hanno ambizione e passione. Una società di uomini con valori importanti. Obiettivi? Parlarne ora è prematuro, anche se ormai mi conoscete: mi piace porre in alto l’asticella». 
    RETROSCENA – Il neo coach svela un gustoso retroscena: «Quando mi è arrivata la chiamata con la proposta della società? Non sono caduto dalle nuvole, anzi, me l’aspettavo. E sono felice di averla ricevuta. Ho già sentito tutti i ragazzi: sono carichi e non vedono l’ora di cominciare. Il rapporto da compagno ad allenatore cambia, però non sarà un problema: stiamo parlando di atleti intelligenti, a cui piace lavorare in palestra». 
    CARISMA – Colussi è stato presentato nella sede dell’azienda Da Rold Logistics, dove a fare gli onori di casa ha pensato il dirigente Stefano Da Rold: «Abbiamo puntato su Gian Luca perché ha entusiasmo, carisma e conosce l’ambiente. In più – sorride – essendo una “matricola” in A3, si impegnerà al 200 per cento. Racchiude in sé le caratteristiche del grande allenatore». 
    MASSIMA CONVINZIONE – Sulla stessa linea di pensiero, il direttore generale, Franco Da Re: «Siamo convintissimi di questa scelta. Colussi potrà trasferire al gruppo carattere e mentalità vincente. Abbiamo pensato fin dal primo momento che potesse essere la persona giusta: con Gian Luca c’è la massima condivisione in termini di obiettivi». Nel frattempo, la società si sta sempre più strutturando: «E un aiuto esterno di fondamentale importanza arriva da un uomo di sport come Renzo Savasta, cui va un profondo ringraziamento». 
    MERITOCRAZIA – L’ultima battuta è di Colussi: «La pallavolo è lo sport più meritocratico che esista. Vince la squadra, mai il singolo. E la squadra non è solo quella formata dai giocatori, ma anche quella dello staff: dal preparatore atletico Sergio Sartori, al fisioterapista Luca Gallina, passando per il medico Marco Sommavilla, fino a Francesco Gasperin, Riccardo Zanolli e Lorenzo Bianchet. Non potevo desiderare un gruppo di lavoro migliore». 
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    Belluno, Da Re non salva niente: “Squadra remissiva dei primi tempi. Pessima figura”

    Di Redazione La ViViBanca Torino trova un nettissimo 3-0 contro la Da Rold Logistics Belluno che spinge la squadra piemontese a +7 dalla zona retrocessione. Dall’altra parte della rete, la squadra di coach Poletto non ha espresso il suo gioco e ad ammonire la squadra è Franco Da Re, direttore generale di Belluno. “Abbiamo preso una severa lezione da una squadra che ha fatto tutto molto bene. Sapevamo che avrebbe giocato così, ma non siamo stati capaci di fare la nostra parte. Gli avversari ci hanno battuto in tutti i fondamentali. Ma soprattutto ci hanno battuto sul piano dell’atteggiamento. Ero convinto che sotto un certo livello non saremmo più scesi, invece questa volta lo abbiamo fatto” è il duro commento che Da Re affida al Corriere delle Alpi nell’edizione odierna. “Se fosse venuto a Torino il solito Belluno avrebbe certamente portato a casa un risultato diverso. Ho rivisto un po’ la squadra remissiva dei primi tempi. Anche nel terzo set, quando siamo andati sopra, non abbiamo mai dato l’idea di poterlo vincere”. Insomma, del match valevole per la 6° giornata di ritorno Da Re non salva neanche una frazione. I 14 punti di Graziani e i 9 di Ostuzzi non sono bastati a trascinare la squadra verso un possibile riscatto: “Il fatto è che a Torino non ci siamo proprio venuti. È stata una delle peggiori prestazioni di tutto l’anno. Perché un conto è se perdi all’inizio, quando ancora stai cercando i meccanismi e gli equilibri. Un altro è se perdi così in questo momento, dopo avere già dimostrato che il tuo valore è un altro. In ogni caso, poche scuse e niente alibi. Dobbiamo riprendere a lavorare a testa bassa. Abbiamo fatto una pessima figura. Nessuno, dal primo all’ultimo, dal sottoscritto a ciascuno dei membri del gruppo, può avere alibi” chiosa Franco Da Re. LEGGI TUTTO

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    Belluno, la prima trasferta è nelle Marche: «Servirà un’impresa»

    Rinoceronti in viaggio: direzione? Macerata. La Da Rold Logistics Belluno partirà già nel primo pomeriggio per raggiungere le Marche, dove domani (domenica 17, ore 18) sarà di scena per la prima gara in trasferta del campionato di Serie A3 Credem Banca. 
    FAVORITA – Dall’altra parte della rete, i ragazzi di coach Diego Poletto troveranno una delle favorite per il salto di categoria: la Med Store Tunit. «Servirà più di un’impresa – afferma il direttore generale, Franco Da Re -. Già di base Macerata ha un organico di rilievo, a cui si aggiunge un’individualità come Angel Dennis: nonostante un’età anagrafica importante, si esprime sempre ad altissimi livelli». Da non trascurare, inoltre, i risvolti logistici: «Tanti dei nostri atleti affrontano per la prima volta una trasferta di questo tipo, in cui si dormirà fuori una notte e la domenica mattina è previsto un allenamento: sono aspetti che dovremo imparare a gestire». 
    VITTIME SACRIFICALI – In ogni caso, se è vero che la bilancia del pronostico pende dalla parte di Angel Dennis e soci (peraltro vittoriosi al tie-break, nell’esordio di Pordenone col Prata), è altrettanto vero che i bellunesi non partono affatto battuti. Al contrario: «Venderemo cara la pelle – riprende Da Re – e di certo non faremo la parte delle vittime sacrificali». Pur a fronte di una sconfitta in quattro set, domenica scorsa la Drl si è resa protagonista di una buona prova contro Pineto: «Ma la prestazione va comunque migliorata. In particolare, dobbiamo crescere negli attacchi di palla alta. E anche in battuta: seguendo le idee di Poletto, ogni servizio deve avere un significato. In più, bisognerà lavorare con estrema attenzione a muro». 
    FIDUCIA – Nessuna esitazione, sul pullman per Macerata salirà pure un bel carico di fiducia: «Il debutto ci ha fatto capire che alcune cose le sappiamo fare bene anche noi – conclude il direttore generale -. Ripartiamo da queste». Va ricordato che la sfida potrà essere seguita in diretta streaming, e gratuitamente, su legavolley.tv.  LEGGI TUTTO