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    Franco Bertoli: “Da commentatore a mental coach. Vi racconto il mondo paralimpico”

    Di Redazione La Nazionale italiana di sitting volley femminile ha partecipato per la prima volta nella sua storia alle Paralimpiadi, tenutasi quest’anno a Tokyo. Un sesto posto storico, quindi, per le ragazze di Amauri Ribeiro. Un sesto posto arrivato anche al contributo del mentale coach Franco Bertoli che ha accompagnato le italiane alle qualificazioni. E’ proprio il friulano Bertoli a raccontare, come riporta il Messaggero Veneto, cosa significa contribuire a costruire il sogno di diversi atleti paralimpici. Come è nata la passione per il sitting volley? “Nel 2012 facevo il commentatore per Sky, che si occupava anche delle paralimpiadi, ma non aveva in programma di trasmettere le gare di sitting volley durante i Giochi di Londra. Grazie all’aiuto dei Coni, ma anche di Lorenzo Dallari e Giovanni Bruno, sono riuscito a farmi affidare, pro bono, le telecronache di sitting volley delle paralimpiadi 2012 su sky sport, in cui ho raccontato le gare di altre nazionali. Ho iniziato a studiare le regole e mi sono appassionato”. Non era il primo lavoro come mental coach di disabili. “No, avevo preparato Fabio Azzolini per Rio 2016 e collaborato con il comitato paralimpico regionale dell’Emilia Romagna. In questo contesto ho conosciuto da vicino anche il Centro Protesi di Budrio, in provincia di Bologna, dove le persone vengono anche avviate allo sport. Lo sport è una occasione per stare in comunità e uscire dall’isolamento”. Che ruolo hanno le famiglie nel successo sportivo degli atleti? “Nel mio spettacolo parlo dei conflitti fra allenatori, genitori e atleti. Nelle storie dei medagliati di Tokyo è emersoperò che le famiglie hanno sostenuto e collaborato al successo degli atleti. La vittoria, spesso, è armonia di questi tre ruoli”. ­ LEGGI TUTTO

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    Franco Bertoli ospite della Showy Boys

    Di Redazione
    Dagli allievi della Scuola Volley sarà certamente ricordato come un pomeriggio speciale e carico di emozioni. Uno stage formativo che ha visto protagonisti i ragazzi della prima squadra della Showy Boys Galatina, composta, come noto, quasi esclusivamente da atleti under 19 che hanno avuto l’opportunità di conoscere una icona della pallavolo, il pluripremiato Franco Bertoli.
    Pochi altri giocatori possono vantare un curriculum così importante nel panorama del volley continentale come quello di “Mano di Pietra” che nel corso di oltre un decennio, che ha abbracciato gli interi anni ’80, ha martellato con le sue poderose schiacciate i parquet di mezza Europa e vincendo tantissimo.Franco Bertoli, ex atleta della Nazionale e giocatore simbolo della Panini Modena negli anni ’80-’90, è stato ospite della società galatinese e ha svolto con la squadra biancoverde uno stage molto interessante che si è suddiviso in una prima parte volta al miglioramento della performance individuale e di team e, a seguire, in un allenamento tecnico e atletico.
    “Valorizzare l’individuo e la squadra portando all’esterno il potenziale e permettere così di esprime tutto il proprio valore”: è questo, in breve, il concetto su cui Franco Bertoli, formatore, mental coach e ideatore di performance sostenibile, ha incentrato l’incontro con i ragazzi della Showy Boys. Loro tutti lì, in silenzio, di fronte ad un grande atleta di cui avevano sempre sentito parlare e visto sul web partite con la maglia azzurra e degli altri club in cui ha militato. Ora, come in un sogno, si è materializzato davanti ai loro occhi, si è seduto accanto a loro, come uno di loro, nella sua semplicità, cortesia, disponibilità. I ragazzi, catturati dalla sua personalità, ad ascoltare con attenzione i messaggi, gli input, le parole chiave, a riflettere su quegli aspetti motivazionali che fanno la differenza per uno sportivo e per un uomo.
    “In un momento di sfida importante come atleti, noi giochiamo sempre due partite: una interiore e una esteriore – ha spiegato Franco Bertoli ai giovani partecipanti – nella prima tutto accade dentro noi stessi, vale a dire dubbi, paure di fallimento, insicurezze, ansia e, in secondo luogo, il nostro stato interiore va in contatto con gli altri. Ecco che l’obiettivo deve essere quello di ridurre quelle che vengono chiamate auto-interferenze al fine di evolvere le proprie capacità di apprendimento naturale, facilitare il giocatore e la squadra al raggiungimento di prestazioni d’eccellenza”.
    Concetti importanti che Bertoli ha spiegato ai ragazzi con semplicità, con coinvolgimento, facendo intendere che l’avversario che si nasconde nella mente è molto più forte di quello che si trova dall’altra parte della rete.“La formula è semplicissima e dice che la prestazione di quello che noi facciamo è uguale al potenziale meno le interferenze – aggiunge l’ex Nazionale – è necessario un lavoro di conoscenza interiore volto a rendere minime proprio queste interferenze, poiché farle scomparire è quasi impossibile, ma nel momento in cui cominciamo a riconoscerle diventiamo responsabili, non cerchiamo degli alibi per cui qualcosa che in realtà ci fa paura la scarichiamo a qualcun altro e tendiamo ad aumentare il potenziale che abbiamo. Fatto questo passo, si lavora sull’esterno, a quel punto esce la parte migliore di ognuno di noi e si ottengono ottimi risultati anche con i compagni di squadra”.
    Un’ora di confronto, quindi, fatto di ascolto, interazione, riflessione che ha arricchito ognuno dei ragazzi e portato maggiore consapevolezza. Svestiti i panni di formatore e mental coach ed indossata la divisa di allenamento della Showy Boys, Franco Bertoli è sceso in campo accanto ai giovani biancoverdi per una seduta di allenamento guidata dal tecnico Gianluca Nuzzo.
    “Dopo aver ascoltato gli interessanti argomenti oggetto dell’incontro è stato emozionante vedere i nostri ragazzi allenarsi al fianco di un campione del volley – dichiara il presidente Daniele G. Masciullo – ho visto nei loro occhi una grande gioia e tanto entusiasmo e questo allenamento con Franco Bertoli rimarrà sicuramente tra i ricordi più belli. Oltre all’aspetto sportivo e professionale, ciò che mi ha colpito è stata la disponibilità e lo spessore umano. E’ questo che fa grande una persona, campione dentro e fuori dal campo di gioco”.
    Terminato lo stage, Franco Bertoli ha visitato la sede sociale, in piazza San Pietro a Galatina, dove ha incontrato i dirigenti biancoverdi e ricevuto una copia del libro “Showy Boys la Gloriosa” in cui viene raccontata la storia dello storico club di pallavolo.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lo Stadio del Ghiaccio di Cavalese si trasforma ed è pronto ad ospitare le finali nazionali Crai Under 13 3×3

    Foto Studio Atesina Comunicazione Di Redazione È tutto pronto in Val di Fiemme per il taglio del nastro. Per l’apertura, in programma giovedì 23 maggio, a Cavalese delle finali nazionali Crai Under 13 3×3. Allo Stadio del Ghiaccio di Cavalese, per l’occasione trasformata in una splendida arena dedicata alla pallavolo giovanile con l’installazione di sette […] LEGGI TUTTO

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    Beach Volley: Bertoli interviene sull’attività Master 2×2 over 45

    Modena –  Franco Bertoli, attualmente consigliere nazionale Fipav, parla della nuova attività sul beach volley “Master 2×2 maschile e femminile over 45” promossa dalla Federvolley. —— di Franco Bertoli, consigliere federale Fipav Nasce in Italia l’attività di beachvolley MASTER 2X2 maschile e femminile over 45 promossa e regolamentata dalla Federazione Italiana Pallavolo. Il Consiglio Federale […] LEGGI TUTTO