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    Nardi-Maestreli, grinta e gambe: Rovereto è italiana

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Stefano Eccel

    Che sorpresa: finale tutta italiana al “Perrel-FAIP”. Una buonissima prestazione consente a Luca Nardi di battere in tre set Martin Landaluce. “Ammetto che penso ai punti per l’Australian Open. La necessità di dare il massimo a fine stagione sta facendo uscire grinta e voce”. Per assicurarsi Melbourne dovrà battere un grintoso Francesco Maestrelli, bravissimo a superare in rimonta Holmgren. E anche lui si giocherà Melbourne…
    È capitato spesso che Luca Nardi fosse accusato di non avere troppa grinta, persino di essere un po’ indolente. Lui ha sempre spiegato che – di carattere – non esterna molto le emozioni, ma che in realtà ci tiene da matti. “E quando perdo mi tira il c…” confidò l’anno scorso. Chi ha visto la semifinale al Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei) ha visto un pesarese tutto qualità (ma quella c’è sempre), ma anche con una bella dose di grinta. Per carità, non sarà mai sguaiato o esagerato nelle manifestazioni di gioia, però lo abbiamo sentito incitarsi, comunicare con il suo clan (a Rovereto con lui ci sono Gabriele Costantini ed Erik De Santis), e lo abbiamo visto più volte agitare il pugno. Risultato? Una bella vittoria contro Martin Landaluce nella semifinale più attesa, quella che ha riempito fin quasi al sold out il PalaBaldresca. “In verità non ho fatto lavori specifici in questo senso, semplicemente sto cercando di dare tutto quello che ho negli ultimi tornei dell’anno – racconta, con l’inconfondibile accento pesarese – in effetti, sta uscendo quella cattiveria e quella voce in più che talvolta mi è mancata”. Nardi ha battuto la stellina spagnola col punteggio di 6-4 2-6 6-3 in una partita fatta di alti e bassi, con diversi errori ma anche con giocate spettacolari. C’è da ipotizzare (e sperare, visto lo spettacolo) che il prossimo scontro diretto tra i due si giochi nel circuito maggiore. “Credo che la differenza l’abbia fatta l’aspetto mentale, anche perché non sono fisicamente al top, sono leggermente raffreddato – dice Nardi – però nel terzo gli ho fatto tre break. Ho notato che mi cercava spesso il dritto col servizio, ho letto le sue intenzioni e ho risposto davvero bene”.
    “AUSTRALIA? STO FACENDO I CONTI”Non è certo il caso di parlare di svolta, per un ragazzo che otto mesi fa batteva Djokovic e si arrampicava intorno al numero 70 ATP, però è piaciuta la sua condizione atletica: il Nardi di Rovereto è molto rapido, ed è stato in grado di “remare” quando ce n’era bisogno, in occasione delle fiammate di Landaluce. Emblematico un punto in cui ha fatto il tergicristallo, frustrando il suo avversario fino a fargli giocare una smorzata perdente. È stato il primo break del terzo set. “La cosa curiosa è che non mi sento fisicamente in formissima – ammette – essendo un po’ raffreddato, faccio un po’ fatica. Più in generale non sto malissimo, ma non direi nemmeno di aver fatto chissà quali miglioramenti”. Luca è così: non si esalta, non ama autocelebrarsi ed è molto onesto nelle valutazioni. Anzi, è persino critico. “I primi tre mesi sono stati buonissimi, ho fatto grandi risultati. Poi tra cambiamenti e infortuni ho fatto parecchia fatica. Va un po’ meglio negli ultimi tornei, ma devo essere sincero: non sono soddisfatto. Ero arrivato al numero 70, poi sono uscito dai top-100. Adesso ho la possibilità di tornarci, ma non è certo stata una stagione positiva”. A proposito di numeri, nella finale di domenica si giocherà la certezza di accedere all’Australian Open. Se vince, dormirà sonni tranquilli. Se perde, starà nel limbo fino alla partenza per l’Australia. “I calcoli li ho fatti e li sto facendo, inutile nasconderlo – confessa – sono venuto a Rovereto con l’intento di vincere il torneo e adesso c’è la possibilità. L’unico modo per essere tranquillo è vincere domani: durante i match non ci penso molto, però è capitato di farlo prima di ogni partita, o magari anche adesso pensando a quello che sarà domani”. Va detto sottovoce, perché in questi anni il pesarese ha avuto diversi alti e bassi, però la versione vista in questi giorni sembra promettente. Proprio per questo, gli chiediamo qual è l’insegnamento più grande che gli ha lasciato una stagione così tosta. “Ogni partita va giocata – dice – mi sono reso conto che sono vittima di alti e bassi sia durante la stagione che addirittura durante la stessa partita. Ho capito che ogni match deve essere giocato con la stessa intensità, indipendentemente dal tipo di avversario. E devo dare il massimo su ogni punto”.
    MAESTRELLI, CHE GRINTA!Ci proverà domenica (cerimonia alle 14.30, kick off alle 15) in una finale tutta italiana contro Francesco Maestrelli. Sovvertendo il pronostico della vigilia, il pisano ha superato August Holmgren col punteggio di 2-6 6-3 6-4. Quella di Maestrelli è una settimana magica, in cui ha giocato e vinto partite molto lunghe, con tanto di matchpoint annullato a Dino Prizmic nei quarti. Mettendo in campo la solita grinta (a cui, forse, si è aggiunta la rabbia per la sconfitta in extremis del suo Pisa nel pomeriggio), ha sfibrato in rimonta un giocatore che – sulla carta – si trova meglio di lui su questi campi. Ribadendo le ottime cose mostrate nei giorni scorsi, soprattutto sul piano tattico, Maestrelli ha confermato che nelle settimane d’oro riesce a dare quel qualcosa in più, come se ci fosse qualcosa di magico nel suo braccio. Lo ha dimostrato sul finire del match, quando Holmgren ha interrotto il match per un sanguinamento alla mano destra, chiedendo l’intervento del fisioterapista. Il punteggio era 4-3 Maestrelli al terzo, con palla del 5-3. C’erano tutti gli ingredienti per distrarsi e disunirsi, invece è rimasto perfettamente concentrato e ha raccolto la quarta finale in carriera in un torneo Challenger dopo quelle di Francavilla e Verona nel 2022, nonché quella di Parma nel 2023. Incredibilmente, un successo gli permetterebbe di conquistare un posto nelle qualificazioni dell’Australian Open, traguardo che a inizio settimana sembrava quasi fantascienza. Ma lui, fedele al mantra di coach Giovanni Galuppo (“giocare un punto alla volta”), si è costruito una possibilità in extremis. Dovesse vincere, dunque, volerà a Melbourne, laddove si è giocato l’unico scontro diretto contro Nardi. L’incontro risale allo scorso gennaio e vinse il pesarese col punteggio di 7-5 6-4. Da allora sono cambiate tante cose. Nardi e Maestrelli non sono tra i più soddisfatti del loro 2024, ma potranno raddrizzarlo in extremis. Ci si giocherà molto in un PalaBaldresca che si annuncia molto affollato. Sono ancora disponibili i tagliandi per assistere all’incontro, al costo di 20 euro (ridotto a 10 per i bambini sotto i dieci anni).
    TROFEO PERREL-FAIP ROVERETO (120.950€, Mapei)Semifinali SingolareLuca Nardi (ITA) b. Martin Landaluce (SPA) 6-4 2-6 6-3Francesco Maestrelli (ITA) b. August Holmgren (DAN) 2-6 6-3 6-4
    Finale DoppioN. Sriram Balaji / Rithvik Choudary Bollipalli (IND-IND) b. Theo Arribage /Francisco Cabral (FRA-POR) 6-3 2-6 12-10
    Center Court – ore 15:00Francesco Maestrelli vs Luca Nardi LEGGI TUTTO

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    Da Rovereto: La notte d’oro di Francesco Maestrelli. Due italiani in semifinale a Rovereto

    Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002 – foto Stefano Eccel

    Non sappiamo se la partita contro Dino Prizmic sia stata la migliore del 2024 di Francesco Maestrelli, ma non c’è dubbio che possa rappresentare l’inizio di qualcosa di molto positivo. Nonostante la classifica lo veda avanti rispetto al croato (che quest’anno è stato fermo 4 mesi), era nettamente sfavorito. Invece ha raccolto la terza semifinale stagionale nel circuito Challenger (dopo Tenerife e Szekesfehervar) grazie a un 3-6 6-1 7-6 in cui ha espresso un tennis di alto livello. Si sono visti tanti scambi mozzafiato, a velocità molto elevate, con Maestrelli capace di reggere i ritmi forsennati imposti dal croato. Certo, ha avuto bisogno di qualche game per prendere il ritmo, ma poi ha espresso un livello davvero interessante, unito a scelte tattiche inedite, come alcune discese a rete in controtempo e serve and volley con la seconda palla. La strategia ha pagato, oltre a mettere a nudo alcune lacune del croato. Dopo aver dominato il secondo, Maestrelli ha giocato un terzo set “tutto cuore”, desiderando la vittoria più del suo avversario. Sul 2-2 si è trovato 0-30 sul servizio di Prizmic, ma un passaggio a vuoto (sette punti persi di fila) aveva spinto Prizmic sul 4-2. Sembrava finita, invece ha trovato l’immediato controbreak e ha portato la sfida al fotofinish. Sotto 6-5, ha annullato un matchpoint (risposta in rete di Prizmic) dopo un game pieno di paure e tribolazioni. A quel punto ha giocato un tie-break di ottimo livello, sia pur sfruttando la stanchezza e qualche errore di Prizmic.
    La notizia è proprio questa: Maestrelli ha sfibrato il suo avversario, il primo ad andare KO fisicamente dopo due ore e mezza molto dure. Inoltre è piaciuta la sua tenuta mentale e un atteggiamento sempre positivo, anche dopo gli errori più gravi (una facile volèe sul 5-6 al terzo che poteva costare carissima). L’Italia, dunque, piazza due giocatori in semifinale. Il programma di sabato scatta alle 14.30 con la finale del doppio, poi alle 16.30 sarà il momento dei singolari: prima l’atteso Nardi-Landaluce, poi Maestrelli proverà a fermare la corsa del danese August Holmgren. Per l’intera giornata, l’ingresso sarà riservato ai possessori del biglietto d’ingresso.
    TROFEO PERREL-FAIP ROVERETO (120.950€, Mapei)Quarti di Finale SingolareMartin Landaluce (SPA) b. Geoffrey Blancaneaux (FRA) 7-6(6) 6-4Luca Nardi (ITA) b. Oleg Prihodko (UCR) 6-2 6-2August Holmgren (DAN) b. Alexey Vatutin (RUS) 6-4 6-4Francesco Maestrelli (ITA) b. Dino Prizmic (CRO) 3-6 6-1 7-6(1)
    Semifinali DoppioN. Sriram Balaji / Rithvik Choudary Bollipalli (IND-IND) b. Oleg Prihodko / Jesse Sels (UCR-NED) WOTheo Arribage / Francisco Cabral (FRA-POR) b. Jakob Schnaitter / Mark Wallner (GER-GER) 7-6(6) 3-6 10-7
    Center Court – ore 14:30N.Sriram Balaji / Rithvik Choudary Bollipalli vs Theo Arribage / Francisco Cabral Martin Landaluce vs Luca Nardi (Non prima 16:30)Francesco Maestrelli vs August Holmgren LEGGI TUTTO

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    Da Rovereto: La ripartenza di Maestrelli, (quasi) senza social

    Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002 – foto Stefano Eccel

    Un successo di valore contro Michael Agwi spinge Francesco Maestrelli nei quarti di finale. Il pisano è in una fase importante della sua carriera: trovato l’amalgama con coach Galuppo, si è allontanato dai social media evitando inutili pressioni esterne. KO il roveretano Giovanni Oradini.
    Testa bassa e pedalare. Non lo dice esplicitamente, ma è la filosofia che accompagna questa fase della carriera di Francesco Maestrelli. La storia è nota: autore di una spettacolare cavalcata nel 2022, quando abbandonò l’anonimato facendo irruzione tra i top-200 ATP, negli ultimi due anni si è un po’ fermato. Il 2024 non è stata una stagione troppo soddisfacente. Lo dice serenamente, sia pure con la soddisfazione di aver centrato i quarti al Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei) al termine di una bella partita contro il rampante Michael Agwi. Oltre due ore e mezza in cui – a proposito di metafore calcistiche – il pisano ha pedalato parecchio per contenere gli attacchi dell’avversario. Alla fine ha avuto ragione lui, col punteggio di 7-6 6-7 6-2. “Complimenti ad Agwi, credo che crescerà molto. Ha doti e colpi di primissimo piano, inoltre mi sembra un bravo ragazzo. Gli auguro il meglio. Proprio in virtù della sua bravura è stata una partita difficile: ho avuto le mie chance per chiuderla prima, ma mi sono fatto prendere dalla tensione. Dopo il tie-break del secondo si era complicata, ma sono stato bravo a non andare via di testa e restare focalizzato sul match. Ha pagato” dice il numero 284 ATP, che nel secondo set era stato per due volte avanti di un break, ma ha finito col perderlo. Però ha avuto la tenacia di raccogliere uno dei migliori risultati stagionali. Venerdì sfiderà il vincente di Coric-Prizmic, ottima chance per giocare una partita di alto livello. Qualche mese fa, Maestrelli diceva che l’obiettivo stagionale era giocare tante buone partite, senza guardare troppo i numeri. “In parte ci sono riuscito, in parte no – ammette – ho avuto diversi periodi in cui non ho avuto l’atteggiamento e la mentalità giusta per crescere. Quindi in parte non ce l’ho fatta, ma è inutile piangere sul latte versato: non mi resta che lavorare, sono contento del finale di stagione e voglio che non sia una casualità. Anzi, voglio che uscire dalle difficoltà diventi un mio punto di forza”.
    L’UMILTÀ DI TORNARE NEGLI ITFDa ormai un anno, al suo fianco c’è coach Giovanni Galuppo, presente anche al CT Rovereto. “Abbiamo avuto un periodo di adattamento, ci siamo dovuti conoscere – racconta Maestrelli – come tanti, anch’io ho una personalità un po’ complessa. Il consiglio più prezioso che mi ha dato è quello di mettere tutta la forza che ho in ogni partita, senza guardare il risultato. Io devo lavorare su ogni punto e poi si tireranno le somme. È il suggerimento che mi porto dietro anche quando la strada è in salita”. Maestrelli ha avuto il suo momento di maggiore popolarità nell’estate 2023, denunciò l’inaccettabilità degli insulti e delle minacce ricevuti dai tennisti dopo ogni sconfitta. La faccenda divenne virale, sfiorando la narrativa mainstream. Dopo oltre un anno, gli chiediamo se quel filmato ha avuto effetto, riducendo il fenomeno. “Per la verità non saprei, perché ho ridotto tantissimo l’utilizzo dei social media – dice il pisano – mi sono allontanato dal lifestyle social, concentrandomi soprattutto su me stesso. Non l’ho fatto tanto per quello, ma perché ho ritenuto giusto pensare a me, senza guardarmi attorno e magari sentirmi sbagliato per il semplice fatto di avere i miei tempi di crescita. Mi sta facendo bene, anche se ovviamente non posso cancellare del tutto i social. Fanno parte del mio lavoro e sto cercando di delegare questa parte a chi mi sta vicino”. Saggia decisione, anche perché i cosiddetti “haters” avrebbero certamente avuto da ridire sulla scelta di tornare a giocare qualche torneo ITF dopo aver giocato esclusivamente Challenger o ATP per due anni. “All’inizio ho fatto un po’ fatica ad accettarlo, non tanto il giocare a un livello più basso, quanto la scelta di doverlo fare per trovare cose che si erano un po’ perse. Non è facile vedere che fai bene qualcosa e poi sentire il bisogno di scendere al gradino di sotto, laddove ci sono meno comfort. Giocare ad alti livelli è molto meglio, credetemi. Al primo torneo ho faticato un po’, ma mi è servito. Se ci sarà bisogno lo farò ancora, con estrema umiltà. So che la priorità è lavorare duramente, non tanto i tornei che giochi”.
    NIENTE OBIETTIVIProprio in virtù di questo, non sorprende la sua prudenza al momento di parlare di obiettivi. Anzi, sembra proprio che li veda come qualcosa di distraente. “Non ho pensato molto a quale può essere un traguardo realistico per la mia carriera – racconta – perché queste cose non mi aiutano. Per carità, so di avere delle potenzialità ma non ho mai pensato a un obiettivo numerico perché distoglierebbe l’attenzione dal lavoro quotidiano. Semplicemente vorrei arrivare a fine carriera sapendo di aver dato il massimo. In quel caso sarò contento a prescindere e non avrò rimpianti”. Il 2025 dirà se la filosofia ha pagato, ma un mini-traguardo è forse giusto fissarlo: arrivare a giocare e qualificazioni degli Slam. Il prize money di Mastrelli nel 2024 è di circa 100.000 dollari lordi, ma al netto di tasse e spese c’è da credere che non gli sia rimasto molto. E quando gli chiediamo qual è il montepremi necessario per non avere troppi pensieri, risponde senza esitazione. “La differenza sta nel giocare almeno le qualificazioni dei quattro Slam – dice sicuro – se ci riesci puoi investire su te stesso e su chi ti sta a fianco, con una certa tranquillità. Questo, ovviamente, se sei in grado di gestirti bene”. Sarà uno dei prossimi step, anche se c’è un altro a cui tiene moltissimo: il suo Pisa, primo in Serie B. “Sono molto superstizioso e quando me lo chiedono resto in silenzio e faccio gli scongiuri. È lunghissima, ma ho fiducia in Pippo Inzaghi. Non ho vissuto gli anni di Romeo Anconetani, ma me li hanno raccontati e pare sia stato un bel vedere. Speriamo di riviverlo”. I suoi impegni gli impediscono di andare allo stadio con la frequenza di qualche anno fa, ma quando gli chiediamo se trova il tempo per guardare le partite, quasi ci fulmina con lo sguardo: “Certo, non scherziamo! E le guardiamo anche con tanta tensione…”. Chissà che non siano proprio i nerazzurri a dargli ulteriore carica…
    ORADINI ELIMINATO, AVANZA LANDALUCENon è bastato nemmeno il simpatico striscione con scritto “Curva Oradini” a spingere Giovanni Oradini al successo contro Alexey Vatutin. Il russo non ha un tennis appariscente, ma sa mettere l’avversario in condizione di sbagliare. Se non si possiede un colpo-killer, dunque, è difficile batterlo. È la sintesi che spiega il 6-2 6-4 per il russo, anche se Oradini può recriminare per l’ultimo game: brekkato sul 4-4, nel gioco successivo si è trovato 0-40 sul servizio di Vatutin, ma non ha sfruttato le chance. Rimpianti per la terza, una risposta di dritto scaraventata in rete su una morbida seconda palla. Sarebbe stata comunque difficile per “Giò”, sostenuto a gran voce dagli amici di sempre e da tanti concittadini. Il roveretano ha perso anche in doppio, in coppia con quel Geoffrey Blancaneux che è nei quarti in singolo (ha superato Zapata Miralles) ed è suo compagno di squadra in Serie A1, con i colori dell’ATA Battisti Trento. I due saranno impegnati domenica a Roma per una delicata gara di ritorno dei play-out dopo il 3-3 di domenica scorsa. Mentre si registra l’eliminazione a sorpresa di Raphael Collignon (reduce dal successo a Lione), prosegue la corsa di Martin Landaluce, sempre più “stellina” di questo torneo. Il madrileno ha superato 6-2 7-5 il francese Kyrian Jacquet, peraltro autore di una buona prestazione. Ancora una volta, Landaluce ha dato l’impressione di avere una cilindrata superiore rispetto ai suoi avversari. Dopo aver dominato il primo set, si è un po’ disunito quando ha servito per il match sul 5-4, ma ha avuto la capacità di strappare nuovamente il servizio al suo avversario nell’undicesimo game. Con questo successo, lo spagnolo mantiene vive le speranze di qualificarsi in extremis per le Next Gen Finals di Jeddah: in questo momento è in nona posizione, con una ventina di punti di svantaggio rispetto all’americano Nishesh Basavareddy, in questi giorni impegnato al Challenger di Puerto Vallarta.
    Il programma di domaniCenter Court – ore 12:30Oleg Prihodko vs Luka Mikrut Daniel Masur vs Alexey Vatutin Borna Coric vs Dino Prizmic (Non prima 17:00)Max Hans Rehberg vs Luca Nardi (Non prima 19:30)
    Court 1 – ore 12:30Francesco Maestrelli / Samuel Vincent Ruggeri vs Theo Arribage / Francisco Cabral N.Sriram Balaji / Rithvik Choudary Bollipalli vs Filippo Romano / Stefano Travaglia Milos Karol / Vitaliy Sachko vs Jakob Schnaitter / Mark Wallner Oleg Prihodko / Jelle Sels vs Filip Bergevi / Johannes Ingildsen LEGGI TUTTO

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    Da Tenerife: Il resoconto di giornata. 4 azzurri ancora in lizza per il titolo. Vince Francesco Maestrelli “Sapevo sarebbe stata dura” (con il programma dei quarti di finale)

    Francesco Maestrelli – Foto Daniele Combi/MEF Tennis Events

    Con la vittoria di Francesco Maestrelli sono quattro gli italiani ai quarti di finale del Tenerife Challenger 2. Sul Centrale dell’Abama Tennis Academy, sede dei tre tornei organizzati sull’isola da MEF Tennis Events, l’azzurro ha superato Santiago Rodriguez Taverna con il punteggio di 6-2 6-4. Nella giornata in cui si sono completati i secondi turni è invece uscito di scena Franco Agamenone, sconfitto dal portoghese Henrique Rocha per 6-3 6-3. Completano il quadro dei quarti di finale le vittorie di Martin Damm e Jules Marie su Alejandro Moro Cañas (2-6 6-3 6-2) e Dennis Novak (6-3 6-3).
    Maestrelli stacca il pass per i quarti di finale – Una partenza sprint e la lucidità per gestire il colpo di reni dell’avversario nel finale. Francesco Maestrelli approda ai quarti di finale del Tenerife Challenger 2 al termine di un’ottima prova contro l’argentino Santiago Rodriguez Taverna, sconfitto per 6-2 6-4. “Sapevo sarebbe stata dura, Santiago è un avversario particolare da affrontare. Ho approcciato il match con una buona mentalità e ho tenuto la concentrazione anche quando all’ultimo ha fatto di tutto per rientrare in partita”. Questa settimana numero 244 del mondo, il tennista di Pisa è stato numero 149 a giugno dello scorso anno e ha indubbiamente i mezzi per tornare lì. A Tenerife ha già dimostrato di poter giocare bene e il quarto di finale contro Martin Damm avrà un ruolo cruciale in questa prima parte di stagione: “Ci sono dei tornei dove uno gioca meglio e lo sa, Tenerife per me è uno di questi. Su quest’isola gioco bene, il clima è fantastico e questi campi non sono velocissimi. Domani voglio giocare una bella partita”.
    Quattro italiani in lizza per il titolo – Il programma dei quarti di finale si aprirà domani alle ore 10.30 con il match del Campo Centrale tra Stefano Travaglia e Jozef Kovalik, mentre su Campo 3 ci sarà la sfida tra Henrique Rocha e Jules Marie, che dopo aver sconfitto la prima testa di serie Piros ha vinto anche contro Dennis Novak per 6-3 6-3. Sul Centrale sarà poi il turno di Francesco Maestrelli e Martin Damm, con l’americano forte della vittoria su Alejandro Moro Cañas per 2-6 6-3 6-2. Dulcis in fundo sarà derby azzurro tra Matteo Gigante e Salvatore Caruso, ieri autore dello splendido successo sul numero due del seeding Jesper de Jong.
    Center Court – Ora italiana: 11:30 (ora locale: 10:30 am)1. Jozef Kovalik vs Stefano Travaglia 2. Francesco Maestrelli vs Martin Damm 3. [5] Matteo Gigante vs [LL] Salvatore Caruso
    Court 3 – Ora italiana: 11:30 (ora locale: 10:30 am)1. Jules Marie vs [Alt] Henrique Rocha 2. [1] Sander Arends / Sem Verbeek vs Jesper de Jong / Ivan Sabanov 3. Petr Nouza / Patrik Rikl vs [2] Roman Jebavy / David Vega Hernandez
    Risultati di giovedì 22 febbraio2° turno Jules Marie b. Dennis Novak 6-3 6-3Henrique Rocha (Alt) b. Franco Agamenone (8) 6-3 6-3Francesco Maestrelli b. Santiago Rodriguez Taverna (7) 6-2 6-4Martin Damm b. Alejandro Moro Cañas 2-6 6-3 6-2 LEGGI TUTTO

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    Da Tenerife: Francesco Maestrelli approda ai quarti di finale “Fiducia dopo i primi due turni”

    Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002

    Francesco Maestrelli stacca il pass per i quarti di finale del Tenerife Challenger 1. Sul campo centrale dell’Abama Tennis Academy, il tennista pisano ha sconfitto la testa di serie numero sette, Otto Virtanen con il punteggio di 6-4 6-1 in un’ora e trentuno minuti di gioco. Nella giornata di giovedì 18 gennaio tornerà in campo Fabio Fognini: la testa di serie numero uno, che ha beneficiato di una wild card concessa da MEF Tennis Events, sarà opposto al qualificato Denis Yevseyev.
    Maestrelli con grinta verso i quarti – Francesco Maestrelli c’è e manda un messaggio chiaro al resto dei partecipanti del Tenerife Challenger 1. L’attuale numero 220 ATP ha sconfitto la testa di serie numero sette, Otto Virtanen (n.166 del mondo). “Avevo basato questa partita sulla solidità – ha spiegato Maestrelli dopo il match –. Sono partito bene ma mi aspettavo qualche errore in più da parte del mio avversario, che invece è stato molto solido. Il primo set è girato su un paio di punti e forse ho avuto un po’ di fortuna, poi sono riuscito a prendere il sopravvento”. Dopo i risultati incoraggianti ottenuti all’inizio del 2023 (semifinale nel Tenerife Challenger 1 e quarti di finale nel Tenerife Challenger 3), Maestrelli è tornato sull’isola canaria con l’obiettivo di migliorarsi. Ad affrontarlo, venerdì 19 gennaio, ci sarà la testa di serie numero quattro Brandon Nakashima: “Mi fa quasi strano giocare contro Brandon, mi è capitato spesso di vederlo in televisione. Nel 2022 mi chiesero quale fosse il giocatore con più potenziale delle Next Gen ATP Finals e io scelsi lui, che poi vinse. Ho sempre avuto grandissima stima nei suoi confronti, sarà una partita incredibile. Dal canto mio, questi match a Tenerife mi hanno dato molta fiducia, qui mi trovo bene e voglio dire la mia”. LEGGI TUTTO

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    Maestrelli: “Essere combattivo è parte del mio carattere ma c’è anche un grande lavoro dietro”

    Francesco Maestrelli all’Emilia Romagna Tennis Cup

    I 75 punti raccolti con la finale al Challenger di Parma rappresentano un bel bottino per Francesco Maestrelli, tanto che domani nella nuova classifica ATP farà un bel balzo stazionando intorno al n.149, in quello che sarà anche il suo nuovo Best Ranking, migliorando sensibilmente il n.167 toccato lo scorso marzo. C’è un po’ di amarezza nelle parole del 20enne pisano dopo la finale persa contro Alexandre Muller al Tc President a Montechiarugolo, ma anche la consapevolezza di aver disputato un’ottima settimana e soprattutto di aver vinto una partita davvero di altissimo livello contro Giulio Zeppieri in semifinale, match durissimo concluso al tiebreak del terzo set. Una partita che poi ha pagato al match per il titolo. Francesco parlando dopo la finale si è detto molto contento del livello mostrato questa settimana, nella quale ha impressionato per calma, forza mentale e combattività, proprio quello che ritiene essere uno dei suoi punti di forza.
    “La semifinale contro Zeppieri è stata una partita eccezionale da parte di entrambi, ci siamo portati al limite sia dal punto di vista fisico che psicologico” afferma Maestrelli. “La mia più grande difficoltà in finale è stata quella di giocarmela dal punto di vista mentale e forse non avevo le energie giuste per contrastare il gioco del mio avversario che ha disputato un’ottima partita, posso solo fargli i complimenti”.
    Nella settimana al Tc President di Maestrelli ha impressionato soprattutto la caparbietà. “Credo che questo faccia parte del mio carattere ma non nascondo che dietro c’è anche un grande lavoro. C’è chi non se ne occupa quanto gli aspetti tecnici del gioco, ma invece nel mio caso ci metto molta attenzione perché penso sia l’ago che sposta la bilancia del mio gioco durante le settimane di gara. Sono davvero contento dell’atteggiamento che ho portato in campo, della calma e della concentrazione che ho avuto durante tutta la settimana. Se riesco a prolungare nell’arco della stagione tutto quello mostrato in questo torneo potrebbe essere la svolta”.
    Adesso lo aspettano le qualificazioni ai Championships e quindi l’estate su terra battuta: “Ora andrò a Wimbledon, non sarà facile adattarsi per la prima volta sull’erba in così poco tempo, e poi ci sarà il giro dei Challenger in Italia sulla terra rossa”.
    Francesco questa stagione si è posto l’obiettivo di consolidare la crescita esponenziale vissuta nel 2022, quando aveva iniziato da n.757 al mondo, praticamente sconosciuto, toccando il n.178 e terminando alla piazza n.200: “Ho iniziato il 2023 con l’obiettivo di confermare ciò che ho fatto l’anno scorso, credo che sarebbe già un grande obiettivo visto che il 2022 è stata una stagione per me straordinaria. Certo se riuscissi a salire ancora un po’ sarebbe tutto di guadagnato ma la conferma del 2022 sarebbe già molto importante”. LEGGI TUTTO

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    Emilia-Romagna Tennis Cup: a Parma sfida Italia-Francia per il titolo

    Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002

    Alexandre Muller e Francesco Maestrelli sono i finalisti della dell’Tc President a Montechiarugolo (Parma): al termine di due semifinali molto appassionanti, il francese e l’italiano conquistano meritatamente un posto all’interno dell’incontro decisivo per l’assegnazione del titolo dell’edizione 2023.
    LA “DOLCE” FINALE DI MULLER –La prima semifinale mette di fronte due avversari dalle caratteristiche simili come Stefano Travaglia e Alexandre Muller (ottimi fondamentali in mancanza di un colpo dominante, servizio solido, resistenza fisica di valore assoluto): che ci sarebbe stato equilibrio era preventivabile, e così è stato. In realtà il match procede per quasi due ore e due set e mezza senza che nessuno dei due prenda in maniera netta il sopravvento sull’altro, fino al classico momento di rottura. Travaglia si trova in vantaggio 4-2 al terzo set, dunque gli basterebbe mantenere i propri turni di servizio per portare a casa la vittoria. Muller lo brekka, e sulla successiva battuta del francese l’azzurro va avanti per 15-40, ad un punto dal 5-3: qui un facile rovescio tirato in rete provoca come un’esplosione nelle gambe e nella testa del marchigiano, che non riesce più ad opporre una minima resistenza, così Muller realizza un parziale di dodici punti consecutivi e dal baratro si ritrova catapultato in finale. La conclusione amara non rende merito al bel torneo di Travaglia, e neppure ad un primo set giocato alla perfezione e indirizzato a pro suo nonostante l’ottimo livello espresso da Muller: dopo tante difficoltà e un 2022 da dimenticare, in cui è precipitato oltre le quattrocento posizioni nella classifica mondiale, “Steto” par aver imboccato a Parma la strada giusta per ritornare agli standard che gli competono. Dall’altra parte Alexandre Muller conferma, a 26 anni, una crescita stagionale poderosa, che lo ha portato per la prima volta ad approdare tra i migliori cento tennisti al mondo e a raggiungere all’ATP 250di Marrakesh la prima finale nel circuito maggiore.
    MAESTRELLI SORPRENDE ZEPPIERI – Nello scontro tra due dei giovani più promettenti del panorama tennistico italiano (Giulio Zeppieri nato nel 2001, Francesco Maestrelli nel 2002) arriva il risultato meno scontato dopo una partita strepitosa di tre ore esatte: sulla carta il laziale appariva il favorito, considerando non solo il ranking ma anche il periodo di grande forma culminato con l’exploit al Roland Garros e la vittoria di ieri sul numero 1 Albert Ramos Vinolas, ma una sontuosa prestazione del livornese ribalta il tavolo dei pronostici. Sul 3-3, palla break a favore di Maestrelli, Zeppieri lascia partire un diagonale vincente ma l’arbitro di sedia chiama l’out. La decisione arbitrale fa infuriare il mancino, che si disunisce e inizia a sbagliare troppo: Maestrelli chiude il parziale alla quarta occasione sul punteggio di 6-4. Il secondo set è una guerra di nervi dove nessuno dei due contendenti perde il servizio: si arriva al tie-break, qui Zeppo con un paio di accelerazioni mancine prende il largo (5-1) e chiude per 7-3. Emozioni finite? Niente affatto. Il terzo set supera ogni logica ed emozione: Zeppieri va avanti 4-2 e 5-4, serve per il match ma Maestrelli con un game sontuoso vinto a 0 pareggia di nuovo. Sul 6-5 il labronico ha due match-point, annullati con due servizi vincenti da Zeppieri: la gioia è solo rimandata al tie-break finale. Entrambi avrebbero meritato di vincere e hanno cercato fino alla fine il successo, a alzare le braccia al cielo è soltanto Maestrelli, uno dei “millennials” più in crescita e sottovalutati tra gli azzurri ma con tutte le doti fisiche e tecniche necessarie per sfondare.
    Center Court – Ora italiana: 15:00 (ora locale: 3:00 pm)1. Luca Margaroli / Ramkumar Ramanathan vs [2] Jonathan Eysseric / Miguel Angel Reyes-Varela 2. Francesco Maestrelli vs [3] Alexandre Muller (non prima ore: 17:00) LEGGI TUTTO

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    Semaforo rosso per Francesco Maestrelli nelle qualificazioni del Srpska Open, nessun italiano nel tabellone principale. L’azzurro in entrambi set ha sprecato un vantaggio di 3 a 0

    Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002

    Sfortunato esito per Francesco Maestrelli nel turno decisivo delle qualificazioni del “Srpska Open” (ATP 250 – montepremi 562.815 euro), torneo che si sta disputando sulla terra rossa di Banja Luka, nella Bosnia/Herzegovina.
    Il giovane pisano di 20 anni, attualmente n.168 del ranking mondiale, aveva iniziato con buoni risultati, eliminando all’esordio il francese Fils, n.122 ATP e seconda testa di serie delle qualificazioni. Tuttavia, Maestrelli ha ceduto con un punteggio di 7-5 6-4 allo svedese Elias Ymer, 27enne di Skara, n.139 del ranking e sesta testa di serie, in poco meno di un’ora e tre quarti di partita.
    Nonostante il giovane toscano fosse avanti per 3-0 in entrambi i set, non è riuscito a mantenere il vantaggio e ha dovuto arrendersi al suo avversario svedese. A causa di questo risultato, non ci saranno tennisti italiani nel tabellone principale del torneo, dal momento che anche Marco Cecchinato ha dato forfait domenica scorsa.Il numero uno del mondo, il serbo Novak Djokovic, guida il seeding del torneo, seguito dal vincitore del torneo di Monte-Carlo, il russo Andrey Rublev, attualmente n.6 nel ranking ATP.
    ATP Banja Luka Francesco Maestrelli54 Elias Ymer [6]76 Vincitore: Ymer ServizioSvolgimentoSet 2E. Ymer 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-5 → 4-6F. Maestrelli 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-40 40-A df4-4 → 4-5E. Ymer 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4F. Maestrelli15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 4-3E. Ymer 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3F. Maestrelli 0-15 0-30 0-403-1 → 3-2E. Ymer 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-0 → 3-1F. Maestrelli2-0 → 3-0E. Ymer 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-0 → 2-0F. Maestrelli 30-0 ace 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1E. Ymer 15-0 15-15 30-15 40-155-6 → 5-7F. Maestrelli 15-0 30-0 30-15 30-30 30-405-5 → 5-6E. Ymer 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 5-5F. Maestrelli4-4 → 5-4E. Ymer 15-0 ace 30-0 40-04-3 → 4-4F. Maestrelli 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3E. Ymer 0-15 15-15 30-15 40-303-2 → 3-3F. Maestrelli 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-30 40-40 df3-1 → 3-2E. Ymer 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-403-0 → 3-1F. Maestrelli 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-0 → 3-0E. Ymer 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-0 → 2-0F. Maestrelli 15-0 15-15 df 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 1-0
    3 ACES 16 DOUBLE FAULTS 142/64 (66%) FIRST SERVE 39/63 (62%)29/42 (69%) 1ST SERVE POINTS WON 26/39 (67%)8/22 (36%) 2ND SERVE POINTS WON 15/24 (63%)2/6 (33%) BREAK POINTS SAVED 2/4 (50%)11 SERVICE GAMES PLAYED 1113/39 (33%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 13/42 (31%)9/24 (38%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 14/22 (64%)2/4 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 4/6 (67%)11 RETURN GAMES PLAYED 1137/64 (58%) SERVICE POINTS WON 41/63 (65%)22/63 (35%) RETURN POINTS WON 27/64 (42%)59/127 (46%) TOTAL POINTS WON 68/127 (54%) LEGGI TUTTO