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    F1, Ferrari: Binotto pronto a saltare il GP di Stiria

    ROMA – Mattia Binotto potrebbe saltare il Gp di Stiria di Formula 1. Il team principal della Ferrari, infatti, dopo aver deciso di distribuire in maniera diversa i compiti in pista dal Gp d’Azerbaijan, sembra intenzionato a non prendere parte alla gara austriaca di fine giugno per rimanere a Maranello – come riportato da Motorsport.com – e concentrarsi sullo sviluppo della vettura per il 2022. Nessun allarme, però, in casa Ferrari vista l’intenzione già palesata lo scorso anno, da parte di BInotto, di prendersi un periodo di tempo per rimanere a lavorare in fabbrica come fatto in occasione delle trasferte in Turchia e nel GP del Bahrain.
    Binotto lavora già in ottica 2022
    Una decisione figlia della riorganizzazione voluta dallo stesso Binotto che ha visto Laurent Mekies promosso a Racing Director, con Inaki Rueda che ha assunto il ruolo di direttore sportivo pur restando anche a capo delle strategie e, al muretto, la promozione di Ravin Jain. Già a Baku, infatti, Binotto era rimasto all’interno del box per monitorare da vicino il lavoro dei meccanici. Quella dell’Austria, inoltre, potrebbe non essere l’unica assenza in pista di Binotto nel 2021: l’ingegnere reggiano, infatti, sta già preparando la prossima stagione quando la Ferrari sarà chiamata a fornire a Charles Leclerc e Carlos Sainz una macchina che possa essere in grado di lottare ad armi pari con Mercedes e Red Bull. LEGGI TUTTO

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    F1, Brawn sul caso ali flessibli: “Se si passa il test non vedo irregolarità”

    ROMA – In Formula 1 è scoppiato il caso ali flessibili. A finire nel mirino delle rivali, in particolare la Mercedes, è stata la Red Bull con Toto Wolff pronto a fare un reclamo ufficiale già dalla prossima gara, rendendo così parziali i risultati della Gran Premio di Baku. Una soluzione che però secondo Ross Brawn, Motorsport Managing Director della Formula 1, difficilmente porterebbe i risultati sperati: “Non penso che i risultati di Baku rimarranno in sospeso. La FIA è stata coerente nel suo approccio, e sarei stupito se i commissari andassero contro l’opinione della FIA”, ha dichiarato in una intervista concessa a ESPN. 
    Per Brawn fa fede il risultato dei test FIA
    La certezza di Brawn deriva dalla fiducia nei test imposti dalla FIA a inizio stagione che, secondo il manager, stabiliscono con certezza quasi assoluta la mancanza di irregolarità sulle monoposto che partecipano al mondiale di Formula 1. “Esistono dei test della FIA prestabiliti e questo è l’unico modo ufficiale per determinare i limiti di quello si può fare o meno. Se si passa il test e alcuni rivali non sono d’accordo, la FIA può dare un’occhiata, decidere che la richiesta è valida e modificare il test, ma io non credo serva cambiare il metodo per risolvere il problema, perché se le ali passano il test non vedo alcuna irregolarità. Diverso è invece il caso in cui ci sia un meccanismo o qualcosa di nascosto, e allora in quel caso bisogna intervenire”, ha concluso Brawn,certo che la vicenda si risolverà con un nulla di fatto.  LEGGI TUTTO

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    F1, Brawn: “Un ricorso sulle ali? Non penso avrebbe successo”

    ROMA – A tenere banco in Formula 1, oltre al duello mondiale tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, è la questione relativa alla flessibilità delle ali delle monoposto, in particolare quelle delle Red Bull con la Mercedes di Toto Wolff pronta a fare reclamo rendendo così parziali i risultati della gara di Baku. Un modus operandi che però secondo Ross Brawn, Motorsport Managing Director della Formula 1, difficilmente porterebbe i risultati sperati: “Non penso che i risultati di Baku rimarranno in sospeso. La FIA è stata coerente nel suo approccio, e sarei stupito se i commissari andassero contro l’opinione della FIA”, ha dichiarato in una intervista concessa a ESPN. 
    Nessuna modifica al test per Brawn
    Una questione non semplice da risolvere, ma che Brawn è convinto di poter gestire senza troppi patemi. “Esistono dei test della FIA prestabiliti e questo è l’unico modo ufficiale per determinare i limiti di quello si può fare o meno. Se si passa il test e alcuni rivali non sono d’accordo, la FIA può dare un’occhiata, decidere che la richiesta è valida e modificare il test, ma io non credo serva cambiare il metodo per risolvere il problema, perché se le ali passano il test non vedo alcuna irregolarità. Diverso è invece il caso in cui ci sia un meccanismo o qualcosa di nascosto, e allora in quel caso bisogna intervenire”, ha concluso Brawn. LEGGI TUTTO