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    Stellantis, rimanda la riapertura a Melfi: mancano i semiconduttori

    Falsa partenza per lo stabilimento Stellantis di Melfi. L’attività sarebbe dovuta riprendere il 6 settembre, ma dopo lo stop di produzione dell’impianto di Pomigliano e della Sevel Sud in Abruzzo (quest’ultimo annunciato a inizio settimana), arriva anche il rinvio per la struttura lucana, la casa di Fiat 500X, della Jeep Renegade, di Jeep Compass. Le attività, ha dichiarato il Gruppo, ripartiranno il 13 settembre.
    Dalle organizzazioni sindacali sono giunte indicazioni di un settembre che vedrà una riduzione dei turni e la prospettiva che si lavori solo per 5-6 giorni, una volta riavviata l’attività.
    Delle prospettive sull’andamento della crisi di approvvigionamento abbiamo già scritto, le previsioni indicano difficoltà nel garantire la fornitura globale fino al prossimo anno. Inizialmente, a inizio 2021, quando la crisi legata all’approvvigionamento dei microchip – nello specifico per l’industria automobilistica -, gli analisti prospettavano una ripresa progressiva della normalità nel corso del terzo trimestre dell’anno.
    Ford nel Regno Unito
    L’impatto sulla produzione è stato generalizzato, ha colpito a fasi alterne tutte le grandi case costruttrici. C’è poi chi ha scelto di tamponare le difficoltà riducendo le varianti di modello in via temporanea: minori dotazioni a bordo, specialmente legate a sistemi di assistenza attiva alla guida, per non fermare del tutto le linee produttive.
    In Ford, ad esempio, la decisione nel Regno Unito di proporre allestimenti meno ricchi di componenti per i quali i microchip sono essenziali, a fronte di attese nelle consegne “solo” di uno o due mesi.
    “La carenza globale di semiconduttori ha impattato quasi tutti i costruttori, Ford compresa. Per poter rispondere alle esigenze dei nostri clienti su Puma ed EcoSport, Ford sta riallineando i contenuti di un ridotto volume di veicoli per limitare l’impatto della carenza di microchip”, ha confermato un portavoce del marchio in Gran Bretagna.
    Segnatamente, saranno la frenata autonoma d’emergenza e il mantenimento attivo di corsia, l’automatismo di attivazione degli abbaglianti, i sensori posteriori di parcheggio, alcune delle funzioni a non essere proposte sugli allestimenti provvisoriamente riorganizzati.
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    Ford Mach-Eau, la benzina adesso diventa un profumo

    Ford infatti, per celebrare il lancio della nuova Mustang Mach-E GT, ha pensato bene di lanciare una fragranza gusto… benzina, la Mach-Eau.
    Odore di benzina, che amore
    Esatto, avete capito bene. La fragranza Mach-Eau è stata creata dalla profumeria Olfiction di Pia Long proprio su stessa commissione di Ford, che l’ha svelata alcuni giorni fa al Goodwood Festival of Speed, lo storico evento che ogni anno attira appassionati di motori da tutto il mondo.
    Eppure, per quelli che in questo momento stanno pensando ad una trovata controcorrente o provocatoria nei riguardi delle recenti decisioni dell’UE sui motori termici – leggi qua la proposta –, sappiate allora che verrete delusi.
    La fragranza Ford, infatti, non soltanto è stata creata per soddisfare l’olfatto degli automobilisti che con il passaggio all’elettrico avranno nostalgia del caro vecchio odore di benzina – l’idea del profumo è nata proprio da un sondaggio Ford per cui un acquirente di auto elettriche su cinque afferma di sentire la mancanza dell’odore della benzina -, ma anche per aiutare alcuni dissidenti ad entrare nel futuro della guida elettrica. Insomma, una sorta di incentivo che ha come scopo quello di dissipare i miti sulle auto elettriche e convincere gli appassionati di auto tradizionali del potenziale di questi veicoli.
    Motori a benzina, note ammalianti
    Il profumo creato da Pia Long per la Casa dell’Ovale blu, al momento non è disponibile all’acquisto e non si sa ancora quando e se entrerà mai in commercio, si sviluppa con note aromatiche simili a quelle emesse dagli interni delle auto, dei pneumatici e dai motori a benzina.
    Il Mach-Eau presentato alcuni giorni fa contiene infatti benzaldeide, un profumo simile alla mandorla emanato dagli interni delle auto, il para-cresolo, fondamentale per creare l’odore gommoso dei pneumatici e poi ancora zenzero blu, lavanda, geranio, legno di sandalo e pepe di Timut.
    “Il fascino sensoriale delle auto a benzina è ancora qualcosa che i conducenti sono riluttanti a rinunciare”, ha spiegato Jay Ward, direttore Ford of Europe Product Communications. “La fragranza Mach-Eau è progettata per dare loro un accenno di quell’odore di carburante che bramano ancora e dovrebbe durare abbastanza a lungo perché le prestazioni della nuova Mach-E GT facciano evaporare anche qualsiasi altro dubbio.”
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