More stories

  • in

    Noumory Keita: tutti i numeri di un girone d’andata da alieno

    Undici partite andando costantemente sopra i 20 punti, anzi no. Noumory Keita in questo girone d’andata è stato il dominatore assoluto degli attaccanti mettendo a referto un totale di 266 punti (media di 7 a set), di cui 105 break point. L’unico neo, se vogliamo, è stata proprio l’ultima partita vinta velocemente da Verona contro Taranto in cui il giocatore maliano ne ha realizzati “solo” 17.Non solo, se consideriamo che nella prima giornata contro Perugia non è stato della partita, la sua media in dieci match effettivi giocati è addirittura di 26,6 punti. E quello che spaventa, forse ancora di più, sono le percentuali d’attacco: media del 61,6% su 395 colpi totali. Nel dettaglio:28 contro Cisterna (60%)22 contro Grottazzolina (69%)27 contro Civitanova (62%)31 contro Milano (52%)31 contro Modena (60%)27 contro Trento (57%) 29 contro Monza (60%)29 contro Piacenza (71%)25 contro Padova (58%)17 contro Taranto (67%)Per dare la portata di quanto siano “pesanti” questi 266 punti segnati, dall’introduzione del rally point system ad oggi, stiamo parlando di oltre venti campionati disputati, nessuno prima di Keita aveva mai raggiunto questa vetta dopo le prime undici giornate di stagione regolare. Il bello, lo ripetiamo ancora, è che il bomber di Verona una non l’ha neanche giocata.Se dovesse continuare a segnare con queste medie, e se giocasse tutti i match del girone di ritorno, la proiezione finale sarebbe vicina ai 560 punti. L’ultimo che aveva sfondato la soglia dei 500 era stato Dusan Petkovic (Globo Banca Popolare del Frusinate Sora) nella stagione 2018/2019. 590 punti nel suo caso, ma c’è un però grosso quanto una casa: il campionato era a 14 squadre e di conseguenza le giornate di regular season erano state 26…Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Focus: Simeon Nikolov “il predestinato” raccontato da Gianlorenzo Blengini

    Oltre ad Amir Tizi-Oualou, profilo molto interessante di cui ci ha parlato qualche giorno fa Andrea Giani in persona, un altro giovanissimo palleggiatore che tanti addetti ai lavori vedrebbero già pronto per la Superlega è senza dubbio il bulgaro Simeon Nikolov.Figlio del grande Vladimir Nikolov e fratello minore di Alexandar della Lube Civitanova, Simeon è un classe 2006 che sfiora i due metri e dieci d’altezza. Ha mani educate in palleggio, un servizio che fa malissimo, due braccia e una elevazione (oltre i 3 metri e 60) che a muro non fanno ombra, fanno letteralmente calare la notte! Insomma, potrebbe diventare un crack assoluto, un talento generazionale come si dice in questi casi, il palleggiatore del futuro.A raccontarcelo è direttamente Gianlorenzo ‘Chicco’ Blengini, suo ct in nazionale.TALENTO PRECOCE“È evidente non solo il suo talento ma anche la sua precocità, 18 anni li ha compiuti solo qualche giorno fa (24 novembre) e ha già giocato la scorsa estate una intera VNL da titolare. Detto questo, è chiaro che sia all’inizio di un processo. Come tutti i giovani, soprattutto in un ruolo articolato come quello del palleggiatore, deve portare avanti un processo tecnico e soprattutto tattico, che chiaramente varia da squadra a squadra dove andrà a giocare”.ATTITUDINE STRAORDINARIA, SALTO IMPRESSIONANTE“Oltre a una grande predisposizione, è anche un ragazzo che ha un’attitudine straordinaria. Impara molto rapidamente qualsiasi proposta dal punto di vista tecnico. Dal punto di vista fisico ha già dei valori, non solo di altezza ma anche di salto, che sono molto importanti e che per un ragazzo così giovane non sono scontati”.PALLEGGIATORE E/O OPPOSTO?“Quando si ha la possibilità di far fare un processo per provare ad arrivare all’alto livello in più ruoli, credo che conti molto la volontà del giocatore. Sarebbe possibile che lei facesse un percorso da opposto, ma… lui ha scelto di fare il palleggiatore! Questa è una cosa che Simeon ha scelto con chiarezza già da un po’, non tantissimo ma già da un po’, e credo che non vada messa in discussione perché altrimenti si rischia di fare dei pasticci”. SOLUZIONE JOLLY“Poi se c’è da adattarsi, come ha fatto l’anno scorso, e schiacciare qualche pallone durante la partita perché con un cambio tu ne fai due, come mi è successo di fare sostituendo l’opposto titolare con il palleggiatore di riserva e far fare qualche giro a Simeon da attaccante, o costruire un palleggiatore che abbia anche nell’attacco diretto qualche numero in più rispetto a un palleggiatore normale, questo fa parte diciamo dell’adattamento al ruolo e all’esigenza. Ma ripeto, conta molto quello che uno si sente di fare e lui ha scelto di fare il palleggiatore. Questa ‘chiarezza’ credo sia molto importante”.SUGGERIMENTI PER IL FUTURO“Io cerco ovviamente di indicare una strada dal punto di vista delle scelte per il futuro di questi ragazzi. Scelte che consentano loro di accelerare il più possibile il miglioramento verso l’alto livello. Lui è uno di questi ragazzi e ci siamo già confrontati, anche insieme al suo papà”.PRESTO IN SUPERLEGA?“In generale io credo che, per chi può, l’arrivo in un campionato come quello italiano sia un acceleratore sotto tutti i punti di vista per questi ragazzi, ma con le giuste cautele. Nel senso di calarli nei posti e nelle situazioni corrette. Per qualcuno può voler dire giocarsi il posto, per qualcun altro può voler dire cercarsi un posto da titolare, in base alle caratteristiche anche caratteriali, non solo di ruolo. Lui è senz’altro uno che da questo punto di vista non tarderà ad arrivare nel campionato italiano”.L’IMPORTANZA DI SCEGLIERE IL GIUSTO ALLENATORE“Io faccio sempre molta fatica a parlare dei colleghi. Sono regole non scritte, però in generale credo che una delle cose principali per migliorare, non solo per i ragazzi giovani, sia l’allenatore. Al di là di giocare titolari o fare le riserve in una squadra dove la qualità dell’allenamento è alta. Non lo dico perché faccio questo mestiere, ma lo dico perché poi alla fine è quello che incide di più sul processo di crescita. Dunque quella dell’allenatore è una discriminante molto importante, soprattutto per un giovane che deve completare un processo di costruzione”.IL “BUONO” DELLA SUPERLEGA“Simeon Nikolov poteva giocare titolare in mezza Superlega già lo scorso anno? Sì, ma deve farlo poi. Perché la Superlega, e questo è il buono del campionato italiano, ti prende per il collo, nel senso che a differenza di altri campionati sei sotto pressione tutte le partite”. UN PREDESTINATO“La Superlega, se uno la regge sia perché ha struttura tecnica che personalità, è chiaramente il posto migliore dove accelerare il proprio percorso di crescita. Simeon Nikolov deve correggere ancora qualcosa nel palleggio, però è evidente che se uno pondera il pensiero rispetto all’età che ha, è chiaramente un predestinato”.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Coronavirus. Bollettino Italia e mondo del 24 maggio

    Coronavirus Italia. Nel bilancio del 24 maggio ci sono appena 50 morti (ieri 119). Nessun decesso segnalato in Lombardia, che ha comunicato solo 285 nuovi contagi ma potrebbe trattarsi – secondo La Repubblica – di una mancata trasmissione dei dati. ha comunicato solo 285 nuovi contagi ma potrebbe trattarsi di una mancata trasmissione dei dati. Di nuovo […] LEGGI TUTTO

  • in

    Coronavirus. Bollettino Italia e mondo del 23 maggio

    Coronavirus Italia. Nel bilancio del 23 maggio ci sono 119 morti, 130 ieri. Nessun nuovo caso in Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria e provincia di Bolzano. Nessun nuovo morto in Valle d’Aosta, Umbria, Abruzzo, Campania, Calabria, Molise, Basilicata e provincia di Bolzano. 669 nuovi positivi ma 441 sono in Lombardia. Ricordiamoci che viviamo in un momento […] LEGGI TUTTO

  • in

    Coronavirus. Bollettino Italia e mondo del 21 maggio

    Coronavirus Italia. Nel bilancio del 22 maggio ci sono 130 i morti, 156 ieri. Come ieri, sono 9 le Regioni e le Province autonome che non registrano decessi: si tratta di Valle d’Aosta, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano, Umbria, Molise, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia. Dei 652 tamponi positivi rilevati oggi, la maggior parte sono […] LEGGI TUTTO

  • in

    Coronavirus. Bollettino Italia e mondo del 20 maggio: salgono malati in Lombardia, giù nel resto d'Italia

    Coronavirus Italia. Nel bilancio del 21 maggio ci sono 156 i morti, 161 ieri. Sono otto le regioni che non fanno registrare vittime: Molise, Basilicata, Calabria, Valle d’Aosta, Umbria, Sicilia, Puglia e Trentino Alto Adige. Meno di tre vittime in Marche, Campania, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Sardegna. In Calabria e nella provincia autonoma di Bolzano, […] LEGGI TUTTO

  • in

    Coronavirus. Bollettino Italia e mondo del 20 maggio: quasi 5,0 milioni di contagi

    Coronavirus Italia. Nel bilancio del 20 maggio ci sono 161 i morti, 162 ieri. Nessun morto in Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. Nessun nuovo caso Umbria, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. Solo in due regioni (Lombardia e Piemonte) più di 50 nuovi positivi, che attualmente sono in totale 62.752. Oggi […] LEGGI TUTTO

  • in

    Coronavirus. Bollettino Italia e mondo del 19 maggio: USA 1,5 milioni di contagi

    Coronavirus Italia. Nel bilancio del 19 maggio ci sono 162 i morti, in risalita rispetto ai 99 di ieri. Campania, Sardegna, Val d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata e la provincia di Bolzano non registrano morti. Gli attualmente positivi sono 65.129. Degli 813 tamponi positivi rilevati oggi, la maggior parte sono in Lombardia, con 462 nuovi positivi […] LEGGI TUTTO