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    Milwaukee campione Nba dopo 50 anni. Antetokounmpo super: Suns ko

    Il titolo di campione Nba 2020-21 va ai Milwaukee Bucks. Un trionfo che arriva a 50 anni dalla prima e fino a stanotte unica volta nella storia della squadra grazie alla vittoria in gara 6 (105-98) nelle Finals contro i Phoenix Suns. Festa grande, dunque. I Bucks avevano iniziato la serie con il freno a mano tirato perdendo le prime due partite, poi hanno ingranato la marcia e hanno messo in fila quattro successi consecutivi aggiudicandosì così l’anello. Notte di bagordi per Milwaukee e i suoi tifosi, che possono tornare a gioire a mezzo secolo di distanza. 
    Antetokoumpo da antologia: 50 punti ed MVP delle Finals
    A guidare al trionfo la truppa di coach Budenholzer è il greco Giannis Antetokounmpo, che fornisce una prestazione da antologia imprimendo in maniera definitiva il suo nome sulle Finals con una partita straordinaria: da 50 punti (16/25 dal campo) accompagnati anche da 14 rimbalzi, 5 stoppate e 2 assist. Incontenibile il due volte MVP della stagione (2018-19 e 2019-20) che inevitabilmente oltre all’anello porta a casa il titolo di MVP delle Finals. Sugli scudi nei Bucks anche Middleton e Portis, che chiudono in doppia cifra  (17 e 16 punti), Brook Lopez (10 e 8 rimbalzi) e l’ottimo Jrue Holiday che corona i suoi playoff sfiorando la tripla doppia in gara-6 (12 punti, 9 rimbalzi e 11 assist). Chris Paul, che con i suoi Phoenix Suns sognava il trionfo dopo essersi aggiudicato le prime due sfide della serie, deve dunque alzare bandiera bianca e concedere la passerella agli avversari. Milwaukee si trasforma così nel centro del mondo. Sì, è qui la festa.
    Guarda la galleryNba, Milwaukee campione: Antetokounmpo nella leggenda
    Milwaukee, Antetokounmpo raggiante dopo la vittoria
    A trascinare Milwaukee al successo è stato il greco Giannis Antetokoumpo: “Sono felicissimo, quando ho iniziato a giocare a basket non avrei mai pensato di poter vincere il titolo Nba, ma questo deve essere un messaggio per tutti, in qualsiasi parte del mondo. Bisogna inseguire i sogni, pur pazzeschi che siano, lavorare duro e non curarsi dei critici. Mi dicevano che dalla lunetta ero troppo poco affidabile, questa sera ho pure segnato i liberi. In gara 6 ho dovuto fare un po’ di tutto per aiutare la squadra, ma i miei compagni sono stati fantastici. Non potevo lasciare Milwaukee senza vincere un titolo, per questo ho firmato l’estensione, sarebbe stato facile andare in qualche altra squadra, magari in un super team e conquistare l’anello ma io volevo farlo nel modo più difficile, con questi compagni e in questa città che considero casa mia. Sono contento soprattutto per Khris Middleton, in otto anni ne abbiamo passate tante insieme. È un giocatore straordinario che è stato fondamentale per la mia crescita, mi ha aiutato tantissimo e sono felice di aver fatto questo viaggio con lui. Giocare la postseason e le Finals è qualcosa di fantastico, speriamo di ripeterci anche l’anno prossimo”. Antetokounmpo è un fiume in piena. Grandissime emozioni e qualche lacrimuccia quando si parla di famiglia: “I miei genitori hanno fatto sacrifici enormi per me, mia madre ha lavorato durissimo e non mi ha mai messo pressione, mio padre invece mi sta guardando dal cielo. Non posso che dedicare a loro, ai miei fratelli e alla mia compagna questo titolo. Se sono arrivato fino a qui il merito è loro”.  LEGGI TUTTO