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    Ferrari, cambia l'organigramma: escono Leiters, Regazzoni e Boari

    Ferrari rivoluziona il proprio organigramma in vista del 2022; da gennaio infatti scatteranno i cambiamenti relativi a tre posizioni, quelle di capo dell’ufficio diversificazione del marchio, capo dell’ufficio tecnologico, capo dell’ufficio produzione, che hanno visto operare fino a oggi rispettivamente: Nicola Boari, Michael Leiters e Vincenzo Regazzoni.
    L’uscita di Michael Leiters è, probabilmente, quella che colpisce maggiormente per la centralità della posizione di direttore tecnico sul fronte del prodotto. 
    Un nuovo assetto organizzativo a Maranello che Ferrari, attraverso una nota stampa, definisce “coerente con i suoi obiettivi strategici di esclusività, eccellenza e sostenibilità”.
    Ruoli senior: i tre addii
    Boari, Leiters e Regazzoni sono tre componenti del Senior Management Team e verranno rimpiazzati da figure già individuate, che fanno già parte dell’azienda o verrannoinseriti dall’esterno. Boari ha ricoperto il proprio ruolo dal 2018, mentre Vincenzo Regazzoni è a capo della Produzione dal 2015. Ancora più consolidata era la posizione di Leiters, responsabile dell’ufficio tecnico, dove ha operato dal gennaio 2014.
    “Il mio sentito ringraziamento va a Michael, Nicola e Vincenzo per il grande contributo che nel corso degli anni hanno dato alla leadership e alla crescita della Ferrari. Grazie anche al loro impegno siamo pronti a cogliere le molte, nuove opportunità di fronte a noi mentre costruiamo la prossima era della nostra straordinaria società”, ha commentato l’amministratore delegato Benedetto Vigna.
    In attesa di scoprire la nuova struttura organizzativa, operativa da gennaio, così come quali saranno le figure individuate a subentrare, in Ferrari sottolineano come la riorganizzazione “favorirà ulteriormente l’innovazione, ottimizzerà i processi e accrescerà la collaborazione sia interna che con i partner”. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “Da Leclerc ho imparato molte cose”

    ROMA – Carlos Sainz, intervistato ai microfoni di “Autosport”, ha elogiato ancora una volta il compagno di squadra in Ferrari Charles Leclerc. Il pilota spagnolo, che quest’anno in Formula 1 ha corso la sua prima stagione in Ferrari, ha spesso rimarcato come abbia cercato di confrontarsi con il monegasco per andare più forte sulla nuova macchina: “Dal momento in cui sono arrivato ai test invernali in Bahrain, ho imparato molte cose da Charles. Mi sono adattato al modo in cui stava guidando la Ferrari, ho analizzato in particolare i suoi dati per cercare di essere più veloce nel corso di tutto l’anno”.
    Le parole di Sainz
    “A volte era difficile credere che fosse possibile farlo. Era così veloce che in realtà era un po’ scioccante – ha aggiunto Sainz -. Ma a poco a poco, adattandomi e cercando di imparare da lui, sono riuscito ad arrivare ad un buon livello. Andando verso la pausa invernale ci sono delle aree in cui lui è ancora molto più forte di me. Ci scambieremo alcune informazioni ecercheremo di diventare entrambi piloti migliori imparando l’uno dall’altro. Tutto questo porterà beneficio alla Ferrari. Fino ad ora, c’è stata una grande competizione tra di noi e Charles rappresenta un ottimo compagno di squadra”. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “Ho imparato tanto da Leclerc”

    ROMA – “Dal momento in cui sono arrivato ai test invernali in Bahrain, ho imparato molte cose da Charles. Mi sono adattato al modo in cui stava guidando la Ferrari, ho analizzato in particolare i suoi dati per cercare di essere più veloce nel corso di tutto l’anno”. Carlos Sainz, intervistato ai microfoni di “Autosport”, ha elogiato ancora una volta il compagno di squadra in Ferrari Charles Leclerc. Il pilota spagnolo, che quest’anno in Formula 1 ha corso la sua prima stagione in Ferrari, ha spesso rimarcato come abbia cercato di confrontarsi con il monegasco per andare più forte sulla nuova macchina.
    Una grande competizione
    “A volte era difficile credere che fosse possibile farlo. Era così veloce che in realtà era un po’ scioccante – ha aggiunto Sainz -. Ma a poco a poco, adattandomi e cercando di imparare da lui, sono riuscito ad arrivare ad un buon livello. Andando verso la pausa invernale ci sono delle aree in cui lui è ancora molto più forte di me. Ci scambieremo alcune informazioni ecercheremo di diventare entrambi piloti migliori imparando l’uno dall’altro. Tutto questo porterà beneficio alla Ferrari. Fino ad ora, c’è stata una grande competizione tra di noi e Charles rappresenta un ottimo compagno di squadra”. LEGGI TUTTO

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    F1, la classifica degli uomini più ricchi d'Italia

    ROMA – Forbes Italia ha pubblicata la classifica aggiornata degli italiani che possono vantare un patrimonio miliardario. Nella top ten figura il primo esponente del mondo dei motori: si tratta di Piero Ferrari, figlio di Enzo e proprietario del 10,2% della casa automobilistica di Maranello. L’imprenditore si piazza in settima posizione grazie ad un patrimonio di 5,5 miliardi di dollari, riflesso anche della crescita del 23,6% del titolo in borsa del cavallino rampante, tornato a livelli pre-pandemia. Al 24esimo posto troviamo, invece, il presidente della Ferrari John Elkann, con un patrimonio di 2,2 miliardi di dollari. Il nipote di Gianni Agnelli è stato tra gli italiani più attivi del 2021, inaugurato con la nascita di Stellantis, sorta dalla fusione tra Fca e Peugeot. A chiudere il podio è Stefano Pessina: il presidente esecutivo della Walgreens Boots Alliance è lontano dalla vetta, “fermo” a 9,5 miliardi. 
    Il podio dei più ricchi: Ferrero precede Del Vecchio
    A comandare la classifica dei Paperoni d’Italia è sempre Giovanni Ferrero: l’amministratore unico dell’omonima azienda del settore dolciario vanta un patrimonio di 33,3 miliardi di euro, superando “di solo” mezzo miliardo Leonardo Del Vecchio. Il presidente di EssilorLuxottica, però, è l’italiano che più ha guadagnato nel 2021, incrementando di 8.2 miliardi il suo patrimonio, arrivando a 32,9, con le proiezioni che lo danno già davanti a Ferrero. A completare il podio, anche se staccato, è il presidente esecutivo della Walgreens Boots Alliance, Stefano Pessina, con un patrimonio di 9,5 miliardi di dollari.  LEGGI TUTTO

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    F1, gli uomini più ricchi d'Italia

    ROMA – Forbes Italia ha pubblicato la lista dei 49 italiani miliardari. Nella top ten figura il primo esponente del mondo dei motori: si tratta di Piero Ferrari, figlio di Enzo e proprietario del 10,2% della casa automobilistica di Maranello. L’imprenditore si piazza in settima posizione grazie ad un patrimonio di 5,5 miliardi di dollari, riflesso anche della crescita del 23,6% del titolo in borsa del cavallino rampante, tornato a livelli pre-pandemia. Al 24esimo posto troviamo, invece, il presidente della Ferrari John Elkann, con un patrimonio di 2,2 miliardi di dollari. Il nipote di Gianni Agnelli è stato tra gli italiani più attivi del 2021, inaugurato con la nascita di Stellantis, sorta dalla fusione tra Fca e Peugeot. A chiudere il podio è Stefano Pessina: il presidente esecutivo della Walgreens Boots Alliance è lontano dalla vetta, “fermo” a 9,5 miliardi. 
    Ferrero si conferma in testa
    A comandare la classifica dei Paperoni d’Italia è sempre Giovanni Ferrero: l’amministratore unico dell’omonima azienda del settore dolciario vanta un patrimonio di 33,3 miliardi di euro, superando “di solo” mezzo miliardo Leonardo Del Vecchio. Il presidente di EssilorLuxottica, però, è l’italiano che più ha guadagnato nel 2021, incrementando di 8.2 miliardi il suo patrimonio, arrivando a 32,9, con le proiezioni che lo danno già davanti a Ferrero. A completare il podio, anche se staccato, è il presidente esecutivo della Walgreens Boots Alliance, Stefano Pessina, con un patrimonio di 9,5 miliardi di dollari.  LEGGI TUTTO

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    Elkann sulla Ferrari: “Grazie al GT è stata la stagione più bella di sempre nel motorsport”

    Grande festa alla sede dell’Automobile Club di Milano per i Caschi D’Oro e Volanti ACI 2021. Edizione speciale per i 60 anni di Autosprint a cui non poteva mancare John Elkann, presidente del Gruppo Stellantis, per celebrare non solo il successo della Ferrari in GT, ma anche il grande traguardo della rivista che da più di 66 anni racconta tutte le emozioni del motorsport.
    La stagione appena conclusa della scuderia di Maranello in GT è stata la più vincente di sempre nella storia del Cavallino. La Ferrari 488 è stata una vera e propria arma totale, che ha dominato WEC, conquistando Titoli Costruttori, Team e Piloti, e 24 Ore di Le Mans, con la storica doppietta in LMGTE Pro e LMGTE Am. Ma è solo l’inizio visto che dal 2023 gli appasionati del Cavallino potranno gioire e tifare anche nel WEC.
    Segui qui la diretta dei Caschi d’Oro e Volanti ACI 2021
    QUELLA FOTO AL MUGELLO
    Una sfida importante ma soprattutto un traguardo degno di nota, come ha sottolineato Elkann sul palco tra il direttore di Autosprint Andrea Cordovani e il presidente di ACI Angelo Sticchi Damiani: “Direi che la Ferrari si è meritata il WEC. E voglio ringraziare Antonello Coletta e Amato Ferrari perché è stata una stagione straordinaria, la più bella mai fatta nel motorsport, siamo grati a loro, ai nostri piloti, agli ingegneri, ai meccanici, e a tutti quelli che hanno contribuito a questa grande annata. Io per primo ho una foto, fatta al Mugello, che ho qui con me e di cui vado particolarmente orgoglioso: è un momento in cui siamo tutti insieme e si vedono tutte le persone che hanno permesso che tutto questo diventasse realtà”. LEGGI TUTTO

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    Sergio Aguero dopo l'addio al calcio si dedica alle supercar

    Quando Sergio Aguero ha dichiarato di dover abbandonare il calcio giocato a causa di un problema al cuore, la notizia è stata accolta con grande tristezza da tutto il mondo del calcio. Quando lascia un campione, infatti, c’è sempre un po’ di commozione, soprattutto se lo fa per motivi di salute. E Aguero è stato un grande campione: lo ha dimostrato nelle sue 10 stagioni da record al Manchester City. Nel 2021 si era trasferito al Barcellona, ma per lui solo 4 presenze prima di venire a conoscenza del problema cardiaco e di decidere di appendere le scarpe al chiodo. E adesso? Di certo ha di che consolarsi: l’ex attaccante vanta una collezione niente male di supercar, e ora che non deve più correre su e giù sui campi da calcio, lo farà certamente al volante delle sue auto.Guarda la gallerySergio Aguero tra Ferrari, Lamborghini e Range Rover
    Più di una Ferrari nel suo garage
    Nel corso degli anni, infatti, ha messo su una bellissima collezione di auto: un garage che fa invidia a molti collezionisti. Uno dei gli ultimi acquisti è una Ferrari SF90 Stradale da oltre 500mila euro, comprata per festeggiare il suo arrivo in Spagna, ma tra le supercar che sono passate da casa sua ci sono anche un’altra Ferrari, la GTC4 Lusso, e una Lamborghini Aventador. Il modello di Sant’Agata Bolognese, però, non ha avuto una gran riuscita con l’ex attaccante: è stato infatti messo in vendita dopo sei anni, ma con appena 1.200 km percorsi. Aguero è anche un grande appassionato di viaggi, in compagnia della bellissima fidanzata Sofia, al suo fianco dal 2019.
    Rooney e Aguero si sbarazzano delle Lamborghini: troppo care, le vendono online! LEGGI TUTTO

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    F1: Charles Leclerc positivo al Covid. Ferrari: “Sintomi lievi”

    ROMA – Brutte notizie per Charles Leclerc: il monegasco, al rientro dalla tappa di Abu Dhabi dove si è svolto l’ultimo Gran Premio della stagione di Formula 1 e i test in vista del 2022, è risultato positivo al tampone per Covid-19. Il pilota della Ferrari, tornato a Monaco, è risultato quindi contagiato, e di conseguenza si è messo in isolamento nella sua abitazione. La Ferrari, attraverso il tweet in cui annuncia la sua positività fa sapere che il pilota sta bene e, al momento, ha solamente lievi sintomi del virus.Guarda la galleryVerstappen vince il Mondiale di F1: lacrime di gioia e super festa ad Abu Dhabi
    La prima positività a gennaio
    Non è la prima volta che Leclerc risulta positivo al Covid. Il classe 1997, che ha chiuso la stagione 2021 con un settimo posto in classifica piloti, era infatti già stato contagiato a gennaio, con la positività annunciata il 13 del mese. Nonostante al tempo non fosse vaccinato, anche in quel caso il monegasco era stato colpito solamente da lievi sintomi. LEGGI TUTTO