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Formula 1, che fine ha fatto il budget cap?
TORINO – «Sarà una battaglia di sviluppi» hanno detti alcuni dei protagonisti del Mondiale di Formula 1, in piena ebollizione in questo torrido mese di luglio (quattro gare in programma). Da una parte viene da dire: logico che sia così, è sempre accaduto che gli sviluppi siano stati decisivi, non c’è niente di nuovo. Anzi, in passato spesso la differenza l’hanno fatta proprio gli sviluppi, che hanno premiato le squadre più dinamiche e innovative e punito quelle più conservative. Dall’altra parte, invece, viene da chiedersi: ma che fine ha fatto il budget cap?
ANGOLO – Improvvisamente, quello che doveva essere il tema centrale della stagione, sembra essere stato messo in un angolo. La Red Bull ha sviluppato molto la sua auto e non ha smesso di farlo nemmeno dopo un primo, decisivo step. La Ferrari ha proseguito nell’affinare la sua già ottima monoposto, anche se è stata costretta a pensare principalmente all’affidabilità (e anche questo costa). La Mercedes sta tornando nelle zone alte della classifica grazie a interventi profondi sulla sua auto (e ha già lasciato intendere che altri arriveranno). Qualcuno (tra gli avversari) ha provato a gettare il sasso nello stagno: «Ma come faranno con i limiti alle spese?». Già, come faranno?
INTERROGATIVO – Tempo fa, Mattia Binotto aveva pubblicamente posto un interrogativo non di importanza marginale: il regolamento finanziario, che è entrato pienamente in vigore, stabilisce quanti soldi (145 milioni) si possano spendere e come li si possa spendere. Ma non dice che cosa accadrà alla squadra che, eventualmente fosse trovata in difetto. Una multa? Una penalità nel mondiale costruttori? Non si sa. E intanto si spende, anche perché l’adeguamento all’inflazione (leggasi i soldi che arrivano da Liberty Media) prima o poi ci sarà e taciterà i malumori. Magari il bubbone scoppierà in autunno. O semplicemente non se ne farà nulla, secondo copione già visto… LEGGI TUTTO - in Motori
F1, Gp Austria: Leclerc cerca la prima gioia, Ferrari per sfatare un tabù che dura dal 2003
ROMA – La Formula 1, dopo la gara di Silverstone, fa rotta verso Spielberg per il Gran Premio di Austria, che si correrà sul Red Bull Ring. Qui Max Verstappen cercherà di bissare il successo della scorsa stagione e di portare a quattro il suo numero di vittorie nelle ultime cinque edizioni del Gran Premio. Da quando il circuito ha cambiato denominazione – da A1-Ring a Red Bull Ring – anche Nico Rosberg (2014-2015), Lewis Hamilton (2016) e Valtteri Bottas (2017-2020) hanno trionfato sui caratteristici saliscendi di questa pista immersa tra le montagne mentre Charles Leclerc è ancora a caccia della sua prima vittoria in terra austriaca.
Il record di Sainz
Con i suoi 4,318 chilometri il Red Bull Ring è una delle piste più corte in calendario. Il suo nucleo originale, l’Osterreichring è stato costruito nel 1969, mentre la pista con il layout attuale è stata completata nel 1996. Nel 1997 si è tenuto il primo Gran Premio sull’A1-Ring con la vittoria di Jacques Villeneuve su Renault. L’ultima vittoria della Ferrari risale al 2003, quando a trionfare fu Michael Schumacher. Toccherà ora a Charles Leclerc e a Carlos Sainz aggiornare questa statistica, con lo spagnolo che detiene ancora il record per il giro più veloce: 1:05.619. Allora Sainz correva con la McLaren e, dopo aver centrato la sua prima vittoria in Formula 1, lo spagnolo non vuole porsi limiti. LEGGI TUTTO - in Motori
F1, Leclerc: “Gara frustrante, non posso nascondere la mia delusione”
SILVERSTONE – C’è tanto rammarico nelle parole di Charles Leclerc dopo il quarto posto nel Gran Premio della Gran Bretagna, decimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota della Ferrari ha detto la sua sulla scelta del team di tenerlo in pista con gomma dura al sopraggiungere della safety car, facendo invece rientrare ai box Carlos Sainz. “Il risultato finale non c’è, io ho fatto di tutto difendendom – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. La strategia in regime di Safety car? Per me non era la decisione giusta ma è andata così”.
Le parole di Leclerc
“Non sono nessun per chiedere dei chiarimenti alla Ferrari, è stata una gara frustrante e ho l’impressione di avere perso del tempo – ha aggiunto Leclerc -. Oggi è la prima vittoria di Sainz e vorrei che il focus sia su di lui. Detto questo, non posso nascondere la mia delusione”. LEGGI TUTTO - in Motori
F1, Leclerc: “Gara frustrante. Presa una decisione non giusta”
SILVERSTONE – “Il risultato finale non c’è, io ho fatto di tutto difendendomi. La strategia in regime di Safety car? Per me non era la decisione giusta ma è andata così”. C’è tanto rammarico nelle parole di Charles Leclerc dopo il quarto posto nel Gran Premio della Gran Bretagna, decimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota della Ferrari, ai microfoni di Sky Sport, ha detto la sua sulla scelta del team di tenerlo in pista con gomma dura al sopraggiungere della safety car, facendo invece rientrare ai box Carlos Sainz.
La delusione di Leclerc
“Non sono nessun per chiedere dei chiarimenti alla Ferrari, è stata una gara frustrante e ho l’impressione di avere perso del tempo – ha aggiunto Leclerc -. Oggi è la prima vittoria di Sainz e vorrei che il focus sia su di lui. Detto questo, non posso nascondere la mia delusione”. LEGGI TUTTO - in Motori
F1, la gioia di Sainz a Silverstone: “Non so cosa dire, è fantastico”
SILVERSTONE – E’ grande la gioia di Carlos Sainz dopo la vittoria nel Gran Premio della Gran Bretagna, valevole per la decima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota della Ferrari, che ieri aveva conquistato la pole position, è riuscito a centrare il primo sigillo in carriera in una gara complicata, chiudendo davanti a Sergio Perez e Lewis Hamilton, con Charles Leclerc in quarta posizione. “Non so cosa dire, è fantastico ottenere la prima vittoria con la Ferrari qui a Silverstone – ha detto lo spagnolo -. E’ una giornata speciale che non dimenticherò mai”.Guarda la galleryCaos al GP Gran Bretagna: nel terribile incidente Zhou vola in pista
Le parole di Sainz
“Hamilton era sul pezzo oggi, ma siamo riusciti a tenere duro e a vincere – ha aggiunto -. Ho faticato parecchio sul bilanciamento, Verstappen ci ha costretto a spingere tanto ma sono rimasto in gara. Sapevo che avrei avuto un’opportunità e l’ho sfruttata”. LEGGI TUTTO - in Motori
F1, Sainz trionfa a Silverstone: “Una giornata che non dimenticherò mai”
SILVERSTONE – “Non so cosa dire, è fantastico ottenere la prima vittoria con la Ferrari qui a Silverstone. E’ una giornata speciale che non dimenticherò mai”. E’ grande la gioia di Carlos Sainz dopo la vittoria nel Gran Premio della Gran Bretagna, decimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota della Ferrari, che ieri aveva conquistato la pole position, è riuscito a centrare il primo sigillo in carriera in una gara complicata, chiudendo davanti a Sergio Perez e Lewis Hamilton, con Charles Leclerc in quarta posizione.Guarda la galleryPaura nel GP Gran Bretagna: l’incidente di Zhou è da brividi
Sulla gara
“Hamilton era sul pezzo oggi, ma siamo riusciti a tenere duro e a vincere – ha aggiunto -. Ho faticato parecchio sul bilanciamento, Verstappen ci ha costretto a spingere tanto ma sono rimasto in gara. Sapevo che avrei avuto un’opportunità e l’ho sfruttata”. LEGGI TUTTO - in Motori
La vittoria di Sainz a Silverstone, la felicità a metà, le riflessioni: quanti temi nel successo Ferrari
TORINO – Una Ferrari a due facce, quella che torna a casa da Silverstone. Ha vinto a casa degli avversari (quali tutte le altre squadre di vertice hanno la loro sede in quell’area) e ha portato Carlos Sainz alla prima vittoria in carriera, alla corsa numero 150. Basterebbe questo perché i ferraristi – gli uomini del Cavallino, ma anche tutti i tifosi in Italia e nel mondo, compresi gli appasionati spagnoli – festeggino per giorni, almeno sino alla prossima gara. Però c’è anche l’altra faccia, quella di Charles Leclerc, che deve accontentarsi della quarta piazza. Perché Carlos primo e Charles quarto? Perché al giro 39 è entrata la safety car e quasi tutti i piloti sono rientrati per mettere la gomma rossa (più prestazionale). Quasi tutti, ma non il monegasco che era leader della gara (e che è rimasto in pista con le bianche, usate).
AMMONIZIONE – Perché è successo tutto questo? Sarà oggetto di spiegazioni, dibattito, polemiche, forse anche di accesi confronti interni (le immagini televisive hanno mostrato Mattia Binotto che ha ammonito Leclerc appena sceso dall’auto affinché tirasse un grosso sospiro prima di dire qualsiasi cosa…). Nulla è chiaro, scritto. E forse quel che verrà detto (e scritto) potrebbe non fotografare del tutto la realtà.
MESI – Di certo ci sono due fatti: il primo è che la Ferrari è tornata a vincere dopo un paio di mesi, rialzando la testa e dimostrando di avere una seconda guida che è cresciuta al punto da vincere nel tempio della velocità britannica; il secondo è che Leclerc – alla luce delle difficoltà palesate da Verstappen – aveva intravisto la possibilità di ricucire lo strappo in classifica. E invece non ha potuto farlo. Sì, le prossime ore e i prossimi giorni saranno di riflessioni, forse piuttosto vivaci. LEGGI TUTTO