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    Ferrari, operazione rimonta: ecco perché il Mondiale costruttori è possibile

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    F1, Gp di Singapore: Norris vince davanti a Verstappen, Ferrari quinta con Leclerc

    Terza vittoria in carriera per Norris, Piastri si avvicina a Leclerc
    Norris ha conquistato la sua terza vittoria in carriera, avvicinando ancora il leader della classifica del mondiale, Verstappen. All’ultima tornata, Daniel Ricciardo con la Rb gli ha strappato il punto addizionale del giro veloce e così l’olandese lascia Singapore con un totale di 331 punti contro i 279 di Norris. Leclerc è terzo con 245, con Piastri che si è avvicinato ancora, a 237. A punti nella gara di Marina Bay sono andati anche Lewis Hamilton, sesto con la Mercedes davanti al ferrarista Sainz. Ottavo posto per Fernando Alonso (Aston Martin), nono per Nico Huelkenberg (Haas) e decimo per Sergio Perez (Red Bull).
    Leclerc quinto con un rimpianto: “Ho fatto un errore…”
    “Oggi abbiamo fatto un grande lavoro, purtroppo resta il rammarico per le qualifiche di ieri”. Sono le parole di Charles Leclerc, pilota della Ferrari, intervistato da Sky dopo il quinto posto conquistato a Singapore sul circuito di Marina Bay. “Abbiamo fatto un’esecuzione di gara perfetta – spiega il monegasco -. Purtroppo nelle qualifiche di ieri le gomme non erano a temperatura giusta, ma anche senza questo inconveniente ho fatto io degli errori dei quali non avevo parlato ieri. Una gara di rimonta, nella quale abbiamo fatto un grande lavoro – sottolinea il ferrarista -. Frustrante la prima parte quando mi sono trovato bloccato di Alonso e Hulkenberg, poi però è andata bene. Un pit stop anticipato come Sainz? Difficile sempre prevedere questo tipo di situazioni. Volevamo differenziare le strategie, non ho rimpianti per tutte le decisioni che abbiamo preso”.
    Vasseur promuove le Ferrari: “Ottimo passo, mancata la qualifica”
    “Oggi avevamo un ottimo passo, purtroppo ci è mancata la qualifica”. Frederic Vasseur, team principal della Ferrari, commenta così ai microfoni di ‘Sky’ il quinto e settimo posto conquistati rispettivamente da Charles Leclerc e Carlos Sainz nella gara del Gran Premio di Singapore (erano scattati entrambi dalla quinta fila, uno nono e l’altro decimo). “Un’ottima domenica per noi, una gara positiva per entrambi i piloti, con un passo nel complesso buono – ha detto Vasseur -. Leclerc negli ultimi venticinque giri è stato all’altezza di Norris, è frustrante vista la qualifica di ieri, ma comunque un risultato positivo considerando da dove partivamo in griglia. Siamo stati all’altezza della McLaren sia oggi che venerdì, purtroppo ci è mancato il sabato. Svilupperemo la vettura come tutti, portando gli ultimi aggiornamenti in vista di Austin”.
    Norris e il trionfo con il brivido: “Ho anche colpito il muro…”
    “Ho spinto tanto prendendomi qualche rischio, ho anche colpito il muro ma non subendo grossi danni”. Queste le parole di Norris dopo il trionfo di Marina Bay. “Una gara fantastica, forse mi sono preso qualche rischio di troppo verso metà gara ma credo di averla gestita bene – commenta Norris -. Volavamo durante la gara, abbiamo spinto tanto ed è andata bene. Non stavo spingendo in modo esagerato, ma non volevo rilassarmi troppo. Ho colpito il muro con l’anteriore ma non ho avuto danni eccessivi. Felice anche per il terzo posto di Piastri e per il team”.
    Verstappen si accontenta, Piastri felice del podio
    Si ‘accontenta’ del secondo posto invece Max Verstappen: “Non siamo contenti al 100% perché vogliamo sempre vincere, ma considerando le nostre difficoltà su questa pista il risultato positivo è – dice il pilota della Red Bull, campione del mondo in carica, dopo il Gp di Singapore -. Sono stato sempre da solo, cercando di gestire il mio passo fino alla fine. Il primo stint è stato un po’ difficile per il degrado pesante, mentre il secondo è andato meglio. Una gara stancante e lunga, fa sempre molto caldo e non vedo l’ora di riposarmi”. Felice per il podio ritrovato Oscar Piastri: “Una bella gara in cui siamo riusciti a passare entrambe le Mercedes grazie a una buona strategia e al bel lavoro del team, oltre che ad una macchina ottima – commenta il pilota australiano della McLaren -. È bello tornare sul podio”. LEGGI TUTTO

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    Norris in pole position nel GP di Singapore. 2° Verstappen, disastro Ferrari

    Leclerc 9°, Sainz 10°
    Senza tempo, come detto, la Ferrari di Sainz, ma delude anche Charles Leclerc: fatale un track limits in curva due che non permette nemmeno al monegasco di far segnare il suo crono, domani affiancherà il compagno di scuderia in quinta fila, scattando dalla nona casella. Quarta l’altra Mercedes di George Russell, seguita dalla McLaren di Oscar Piastri e dalla Haas di Nico Hulkenberg, sorprendentemente sesto. Settimo invece Fernando Alonso, che sulla sua Aston Martin precede la Racing Bulls di Yuki Tsunoda.
    Le parole di Leclerc
    “Quando sono uscito dal box la temperatura delle mie gomme era troppo bassa, ho fatto il massimo per sistemare la situazione ma dal bloccaggio in curva uno è stato tutto un disastro”. Queste le parole di Charles Leclerc, pilota della Ferrari, visibilmente deluso per il nono tempo in qualifica. “Il tempo cancellato? Le gomme non erano pronte, siamo usciti dai box con una temperatura sbagliata sull’anteriore – ha raccontato Leclerc -. Ho provato a fare del mio meglio per portarle in temperatura, ma non ho potuto fare di più. Dal bloccaggio in curva uno – confessa – è successo un disastro, sono deluso perché ci prepariamo così tanto per fare il tempo in Q3 e poi succedono questi episodi. Oggi avevamo il potenziale per fare primi o secondi, ma non mi sono potuto prendere alcun rischio per via delle gomme fredde. La gara? Sono deluso e preferisco non parlare di domani. La qualifica qui è tutto, le speranze per vincere domani sono poche. Sicuramente domani avrò resettato tutto e tornerò in pista al 100%, ma per adesso sono troppo deluso”.
    Le parole di Norris
    “Ho faticato non poco durante questa qualifica, la macchina è andata bene e mi ha dato la fiducia giusta, sono molto entusiasta per la gara di domani”. Queste le parole di Lando Norris, pilota della McLaren intervistato nell’immediato post qualifica del Gran Premio di Singapore, in seguito alla pole position conquistata al termine della sessione sul circuito di Marina Bay. “Una qualifica dura, in cui ho fatto fatica a migliorare. Tutto questo mi ha messo un po’ di pressione, seppur l’ultimo giro sia stato sufficiente per la pole. Ho avuto comunque fiducia per tutto il weekend, forse non abbastanza per farmi credere di fare la pole position ma le cose sono andate diversamente – aggiunge -. La macchina è andata bene, ho fatto il mio lavoro e sono entusiasta per la gara di domani. Avevo fiducia di poter essere veloce senza dover spingere in maniera esagerata. La macchina si muove tanto, con diversi dossi sulla pista, i rischi sono dietro l’angolo e basta pochissimo per sbagliare”.
    Le parole di Verstappen
    “Sono molto felice per la prima fila, siamo migliorati molto dalle prime prove libere, anche se sarà una gara molto difficile da prevedere”. Queste le parole di Max Verstappen, pilota della Red Bull, in seguito alla seconda posizione in griglia conquistata. “Tutte le qualifiche sono andate bene, riuscendo a migliorare la macchina tentativo dopo tentativo – ha commentato Verstappen -. Sono felice di essere in prima fila considerando dove eravamo nelle prime prove libere. Non volevo strafare con il mio tentativo, sono contento del mio secondo posto e lo accetto volentieri. Le gomme? Possono darti del vantaggio come farti perdere del tempo – evidenzia l’iridato -, oggi per fortuna è andato tutto bene. Difficile da prevedere come andrà la gara, perché su questo tracciato può accadere di tutto, ma pensiamo di avere buone chance”.
    Le parole di Hamilton
    “I meccanici hanno fatto un grandissimo lavoro per cambiare il bilanciamento della macchina, una vettura che tutto d’un tratto ho sentito migliorata”. Queste le parole di Lewis Hamilton, pilota della Mercedes, che partirà dalla terza posizione. “Un pubblico incredibile qui a Singapore, lo ringrazio per il supporto e per aver viaggiato tanto per essere qui – ha detto il britannico -. Le qualifiche sono sempre state un disastro per me quest’anno. Ho cercato di lavorare tanto per migliorare e tutto d’un tratto ho sentito la macchina migliorare. Probabilmente – prosegue – c’era ancora un altro po’ di margine ma sono contento per la terza posizione. Con i meccanici abbiamo fatto diversi cambiamenti di bilanciamento, un lavoro fantastico per il quale li ringrazio. Spero di poter lottare per le prime posizioni in gara, oggi è stata una grande giornata ma pensiamo un passo alla volta”. LEGGI TUTTO

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    Domenicali: “Kimi e Lewis, che spettacolo!”

    MONZA – Hamilton, la Ferrari, il dominio Red Bull che non c’è più. E poi Kimi Antonelli, Monza, Imola, il Ruanda. Stefano Domenicali, presidente e ad di Formula One Group, sente aria di casa con il Gran Premio d’Italia ma guarda anche (o forse soprattutto) oltre, con un Mondiale che non è mai stato così Mondiale. «Se penso che subito dopo il Covid c’era il rischio di chiudere. Perché anche quella era una prospettiva». La Formula 1 invece è ripartita: «Questa è stata la vera sorpresa, al di là degli aspetti tecnici: la velocità della ripresa mi ha colpito, così come la grande presa che abbiamo sui giovani». Malgrado i recenti Mondiali a trazione Verstappen. «Il dominio Red Bull sembra aver inciso addirittura in positivo, mentre si poteva pensare il contrario». Le gerarchie sembrano cambiate nelle ultime gare. «L’avevo detto in tempi non sospetti che tutto poteva essere rimescolato, anche piuttosto velocemente. La crescita della McLaren per me non è una sorpresa, me lo diceva soprattutto la mia esperienza. In questa prima parte della stagione Verstappen non ha sbagliato nulla, massimizzando il potenziale della macchina. Ma oggi il campionato costruttori è aperto, anche alla Ferrari, e quello piloti resterà in bilico fino alla fine». La migliore delle prospettive. «Siamo in una bella fase della stagione e sono convinto che il prossimo anno sarà così dall’inizio». Viene quasi il dubbio che il cambio di regolamenti del 2026 rovini questo equilibrio ritrovato. «In questo momento ci sono 7/8 piloti che possono vincere una gara ma non ho la preoccupazione che tutto possa cambiare con le nuove regole. Per due motivi: la Formula 1 deve anticipare i cambiamenti sulla base degli elementi disponibili e comunque la limitazione degli sviluppi consentirebbe, in futuro, a chi è indietro all’inizio del nuovo progetto di recuperare velocemente». Monza: Gran Premio d’Italia con il ritorno di un pilota italiano. «Il debutto di Kimi Antonelli (nelle prima sessione di prove libere, sulla Mercedes di Russell, ndr) è seguito con grande interesse da noi – e lo dico da italiano – ma anche in tutto il mondo. Ha 18 anni, un grande talento, e deve approfittare della sua giovane età per accumulare esperienza». Un messaggio per i piloti italiani. «Speriamo che altri prendano spunto da lui ma l’Italia è da sempre un riferimento per il mondo dei motori. Penso ai kart ma anche alle formule propedeutiche alla Formula 1. Né credo che la presenza della Ferrari possa impedire la crescita dei giovani piloti italiani». Dal debuttante al “grande vecchio” della Formula 1 il passo è breve. «Hamilton-Ferrari dal punto di vista della comunicazione ha avuto e avrà un effetto dirompente. L’immagine di Lewis vestito di rosso farà il giro del mondo. Sarà importante che ci sia un seguito sportivo altrimenti diventa un boomerang. Resta il fatto che un campione che sceglie di finire la sua carriera con la voglia di lasciare un segno a Maranello è roba per pochi». Monza e la Formula 1 avanti insieme? «Immaginare un Mondiale senza il Gran Premio d’Italia è impossibile. È importante che Monza abbia iniziato un percorso che la proietta nel futuro dopo troppi anni in cui ha pensato solo alla storia. Il lavoro sulle infrastrutture è avviato e ora bisogna continuare su questa strada. Cose di cui discuteremo: sappiamo che ci sono molti enti coinvolti ma uscendo dalla logica guelfi e ghibellini si possono dare risposte veloci. Non credo comunque che ci siano problemi economici». Altra cosa è il raddoppio con Imola. «Bisogna capire se il sistema Paese è in grado di supportare entrambe le iniziative, da parte nostra non ci sono pregiudiziali». Tradotto? «Imola ha già messo sul piatto lavori molto importanti, bisogna vedere come finanziarli. O si fa una scelta importante a livello di Pnrr oppure uno dei due Gp deve trovare dei soldi a livello privato. Difficile ma non impossibile. Affronteremo con Sticchi Damiani il tema dei due Gran Premi e vedremo che direzione prendere». Sempre meglio di Francia e Germania che non hanno neanche una gara. «L’Europa incide per un terzo sul calendario e vorremmo mantenere questo equilibrio. Francia e Germania hanno grandi tradizioni ma certe scelte non sono dipese da noi. Di sicuro sono cambiate le cose: in passato per fare un campionato si inseguiva qualsiasi soluzione, oggi se qualche Paese non vuole fare un Gran Premio non ci fasciamo la testa perché le richieste non mancano». Quattro Continenti, manca l’Africa. «La chiave è mettere in campo investimenti a lungo termine. Al momento l’unico Paese che si sta muovendo in questa direzione, facendo i passi giusti, è il Ruanda». 24 gare con 6 sprint: numeri che possono cambiare. «Stiamo ragionando sulle sprint, un po’ come la motoGP che le ha inserite in tutti i Gran Premi. Non credo che al momento sia fattibile anche in Formula 1 ma in futuro potrebbero diventare più di 6 perché l’interesse c’è». I numeri restano in crescita? «Sì, l’interesse per la Formula 1 è in continuo aumento soprattutto nelle fasce più giovani. Prova ne sia che riceviamo moltissime richieste di merchandising legato ai giovanissimi. Un mercato che prima non esisteva». Un altro scenario è il weekend unico tra moto e F1 sulla stessa pista. «Permettetemi di non rispondere perché aspettiamo un via libera dall’antitrust europea. Contiamo di saperne di più entro la fine dell’anno». Il futuro di Domenicali? «Tutto in divenire. Il mio contratto scade alla fine del 2025, proprio come Monza». LEGGI TUTTO

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    Nuovo trimestre record per Ferrari: i ricavi segnano 413 milioni di euro

    Sainz lascia la Ferrari, c’è la Williams: il contratto e l’annuncio ufficiale
    Numeri alla mano
    L’amministratore delegato Benedetto Vigna ha commentato con entusiasmo i risultati finanziari: “I nostri risultati finanziari eccellenti dimostrano ancora una volta una solida esecuzione e crescita continua”. I ricavi netti hanno raggiunto i 1,7 miliardi di euro, con un incremento del 16,2%, alimentato anche dalla crescente domanda di personalizzazioni. Le consegne totali sono state di 3.484 unità, un aumento del 2,7%, con una sostanziale stabilità nell’area EMEA. Le Americhe hanno registrato un aumento di 112 unità, mentre la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno visto un calo di 61 unità. La regione ‘Resto dell’Apac’ ha mostrato una crescita di 24 unità.
    Tutti i principali indicatori finanziari sono in crescita: l’EBIT adjusted è aumentato del 17% raggiungendo i 511 milioni di euro, con un margine del 29,9%, mentre l’EBITDA adjusted è cresciuto del 13,7%, attestandosi a 669 milioni di euro con un margine del 39,1%. La generazione di free cash flow industriale è stata di 121 milioni di euro.
    Guardando al futuro, Ferrari ha rivisto al rialzo le sue previsioni per il 2024, con ricavi attesi oltre i 6,5 miliardi di euro e un EBIT pari o superiore a 1,82 miliardi, con un margine di almeno il 27,5%. L’utile per azione diluito è previsto pari o superiore a 7,90 euro, mentre l’EBITDA dovrebbe raggiungere o superare i 2,50 miliardi, con un margine confermato al 38%. Il free cash flow industriale è stimato oltre i 950 milioni di euro.
    Le parole di Vigna
    Tra i modelli che hanno trainato le consegne, spiccano la Ferrari Purosangue, la Roma Spider e la 296 GTS. Vigna ha inoltre sottolineato: “Il nostro portafoglio ordini si è evoluto come previsto e arriva al 2026, sostenuto dai nuovi modelli 12Cilindri e 12Cilindri Spider. La Cina non peserà mai più del 10% sui ricavi totali della Ferrari. La nostra filosofia rimane la stessa: qualità dei ricavi rispetto alla quantità”.
    Vigna ha infine evidenziato l’importanza del programma di estensione della garanzia ai modelli ibridi, avviato all’inizio di luglio: “Estendere la garanzia alla batteria ad alta tensione di tutte le nostre auto ibride dà tranquillità ai clienti”. 
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    Vasseur, speranza Ferrari: “Lotteremo fino alla fine”. Su Leclerc-Hamilton…

    TORINO – Montecarlo non è dimenticata. Anche un manager freddo e realista come Fred Vasseur domenica scorsa è stato travolto dalle emozioni, così come il presidente John Elkann, ma il focus è già sul Canada. Il prossimo GP, fra una settimana. E a quello dopo. E a quello dopo ancora. Sa cosa vuole il team principal della Ferrari, ma incontrando i media italiani non l’annuncia in termini di obiettivi numerici. Non parla di titolo mondiale. Costruttori quest’anno, piloti il prossimo si dice. Piuttosto disegna e allo stesso tempo motiva a spingere ancora di più una squadra che insieme alla McLaren pressa la Red Bull senza accontentarsi. Vuole di più. LEGGI TUTTO