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    Da Roma a Capo Nord in meno di 49 ore: la Ferrari che sfida Google Maps

    Sabato 4 settembre 2021 alle ore 17, partirà dai Fori Imperiali di Roma l’impresa che vedrà protagonista il pluri campione Fabio Barone e il suo co-pilota Alessandro Tedino. Alla guida della Ferrari F8 Tributo sfideranno la vettura del Gigante di Mountain View, con l’obiettivo di percorrere in meno di 49 ore la distanza di oltre 4.400 Km fra Roma e Capo Nord, cercando di battere Google Maps. La tecnologia ed i social network saranno alcuni protagonisti di questa importante impresa.
    Il Centro Commerciale Porta di Roma sarà uno dei partner dell’impresa e il Direttore Filippo de Ambrogi commenta: “è un progetto impegnativo ed innovativo, seguito da tanti appassionati, per questo noi offriremo ai nostri clienti la possibilità di seguire la diretta dell’impresa attraverso la Control Room con impianto Ledwall che sarà allestita in Galleria. Inoltre saranno tanti i gadget dei partners oltre che ci sarà la possibilità di partecipare ad un concorso per vincere un giro sulla bellissima Ferrari F8 Tributo, protagonista della sfida”. Professionisti del settore stampa e pubblico potranno seguire la diretta direttamente dai maxi schermi ed osservare il lavoro del team che seguirà a distanza, giorno e notte, il coordinamento del viaggio ed il monitoraggio dell’equipaggio.
    La Galleria di Porta di Roma si trasformerà in un piccolo museo dove sarà esposta in maniera ufficiale, per la prima volta dopo il restauro, la splendida Fiat Balilla 508 del 1932 che nel 1953 fu utilizzata da quattro giovani ragazzi che decisero di organizzare una spedizione a Capo Nord ed in Lapponia alla scoperta di posti nuovi. Ci saranno anche le due Vespe Piaggio, simbolo del Made in Italy, anche loro protagoniste di imprese importanti a Capo Nord nel 2014 per la promozione delle eccellenze del territorio Amerino (Umbria). Finita questa sfida sarà esposta anche la Ferrari F8 Tributo.
    Tutti i mezzi fanno parte del Museo Scuderia Traguardo di Amelia(Terni), il Direttore Umbro Passone commenta: “ Mi fa molto piacere prestare i mezzi alla Galleria Porta di Roma dato che rappresentano delle vere opere d’arte e fanno parte della cultura del nostro territorio che è importante far conoscere e divulgare attraverso questi eventi. Un piacere per me anche passare il testimone a Fabio Barone con il mitico Cavallino Ferrari per questa nuova sfida”.
    I dettagli della sfida
    Classe 1972, Barone, che ha già al suo attivo tre record mondiali di velocità su Ferrari e che potrà contare su un team di oltre trenta professionisti, commenta così l’ambiziosa sfida: “L’idea è nata ispirandoci ad una impresa raccontata su una rivista storica della Fiat del lontano 1953 in cui quattro giovani audaci a bordo di una Balilla partirono da Roma e giunsero fino a Capo Nord, tornando nella Capitale dopo 45 giorni di viaggio. Per l’epoca, questo viaggio fu una vera e propria impresa. Da qui l’idea di bissare l’iniziativa, declinandola con protagonisti del Terzo Millennio: riuscire a percorrere la distanza che la vettura virtuale di Google Maps afferma di coprire in 49 ore in un lasso di tempo inferiore mantenendo, ovviamente, i regolari limiti di velocità in ogni nazione. Aggiunge, infine, Barone: “Siamo assolutamente pronti, ci siamo allenati duramente con sessioni di guida da oltre 1500 km. Grazie alla collaborazione con CAPRISTO, la F8 Tributo ha un nuovo impianto di scarico ed i tecnici di MAFRA, azienda italiana leader nella cura della vettura hanno curato tutti i particolari della carrozzeria. Infine, le speciali calzature ultra leggere in fibra di carbonio realizzate da Abtech, ci aiuteranno in questa impresa dura dal punto di vista fisico e psicologico”.
    L’arrivo è programmato per il 6 settembre tra le 16 e le 18 ora italiana. Tutto l’evento sarà LIVE trasmesso in diretta dalle telecamere on board sulle piattaforme social di “PASSIONE ROSSA” sotto il monitoraggio della Federazione Italiana Cronometristi e dei cronometri ALLEMANO. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “A Spa weekend deludente, Zandvoort mi piace”

    ZANDVOORT – “Il circuito mi piace, sono venuto qui già qualche volta e non vedo l’ora di essere di nuovo in gara. A Spa abbiamo incontrato grosse difficoltà, è stato un weekend deludente, non eravamo forti come ci aspettavamo. Qui bisogna raddrizzare il tiro e iniziare bene fin dalle prime sessioni”. Queste le parole di Carlos Sainz in conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio d’Olanda, tredicesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota spagnolo si è detto ottimista per la tappa di Zandvoort, un circuito dove la Ferrari dovrebbe ottenere performance migliori rispetto a Spa.
    Su Russell
    Sainz ha poi parlato del compleanno festeggiato assieme alla squadra: “È stato un buon compleanno, ho avuto sì degli intoppi ma alla fine il mio team mi ha fatto una sorpresa davvero gradita e così ho passato una bella giornata tra famiglia e golf”. Infine qualche parole su George Russell, che molto probabilmente passerà alla Mercedes: “È l’ultimo di questa nuova generazione di piloti, capisco la scelta di Mercedes di adottare questa transizione verso piloti più giovani. Non vedo l’ora di affrontare le battaglie che ci saranno tra noi”. LEGGI TUTTO

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    F1, Raikkonen: “E' il momento giusto per lasciare. Felice di aver vinto con la Ferrari”

    ZANDVOORT – Comincia dal Gran Premio d’Olanda il countdown verso l’ultimo weekend di gara della carriera di Kimi Raikkonen. Il finlandese è tornato a parlare in conferenza stampa in merito alla decisione comunicata nella serata di mercoledì: “Sono stato nel circus per tanto tempo ed è arrivato il momento giusto per dire addio. Per fortuna posso dire che la Formula 1 non è stata la mia vita. O meglio, ha occupato tanto tempo della mia vita però non è mai stata la cosa principale. Ho vissuto molto all’esterno facendo le cose normali e penso sia una buona cosa. Ho avuto una bella carriera, sono felice dei risultati che ho ottenuto e soprattutto di essere riuscito a vincere con la Ferrari. Dei punti deboli non mi interessa, mi sono divertito e non cambierei nulla”, dichiara. 
    Sui programmi per il futuro
    Il pilota dell’Alfa Romeo non ha ancora le idee chiare su cosa fare da ‘grande’: “Non ho ancora pensato al futuro – prosegue -, non voglio fare un programma in anticipo perché negli ultimi 18-19 anni c’era sempre qualcosa di molto preciso su ciò che avrei dovuto fare. Non voglio questo, anzi si tratta di uno degli aspetti principali che mi ha spinto a virare su qualcosa di diverso. Non voglio più condizionare la mia vita in base agli impegni della Formula 1. Adesso il focus è tutto sulla mia famiglia, voglio portare i miei bambini a scuola. Non ho fretta e non ho ancora riflettuto su cosa fare in futuro. Ci saranno delle opportunità ma non sono interessato a pensarci al momento”. LEGGI TUTTO

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    F1, Raikkonen: “Sono felice di aver vinto con la Ferrari. Ora penso alla famiglia”

    ZANDVOORT – Kimi Raikkonen ha annunciato il ritiro e dal Gran Premio d’Olanda comincia il countdown verso l’ultimo weekend di gara della sua carriera. Il finlandese è tornato a parlare in conferenza stampa in merito alla decisione comunicata nella serata di mercoledì: “Sono stato nel circus per tanto tempo ed è arrivato il momento giusto per dire addio. Per fortuna posso dire che la Formula 1 non è stata la mia vita. O meglio, ha occupato tanto tempo della mia vita però non è mai stata la cosa principale. Ho vissuto molto all’esterno facendo le cose normali e penso sia una buona cosa. Ho avuto una bella carriera, sono felice dei risultati che ho ottenuto e soprattutto di essere riuscito a vincere con la Ferrari. Dei punti deboli non mi interessa, mi sono divertito e non cambierei nulla”, le sue parole. 
    Il dopo Formula 1
    Il pilota dell’Alfa Romeo non ha ancora le idee chiare su cosa fare da ‘grande’: “Non ho ancora pensato al futuro – prosegue -, non voglio fare un programma in anticipo perché negli ultimi 18-19 anni c’era sempre qualcosa di molto preciso su ciò che avrei dovuto fare. Non voglio questo, anzi si tratta di uno degli aspetti principali che mi ha spinto a virare su qualcosa di diverso. Non voglio più condizionare la mia vita in base agli impegni della Formula 1. Adesso il focus è tutto sulla mia famiglia, voglio portare i miei bambini a scuola. Non ho fretta e non ho ancora riflettuto su cosa fare in futuro. Ci saranno delle opportunità ma non sono interessato a pensarci al momento”. LEGGI TUTTO

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    Pogba, il garage parla italiano: Ferrari e Lamborghini lo “riavvicinano” alla Juve?

    Un amore senza fine, quello tra calciatori e auto di lusso. L’ex centrocampista della Juventus – coi bianconeri che più che mai cercano di riportarlo a Torino – Paul Pogba è solo l’ultimo di cui vi parliamo, dopo aver dato una “spulciatina” virtuale al suo garage. Italia, Inghilterra: le due patrie calcistiche del Polpo si ritrovano anche nel portachiavi del francese, e sono modelli da capogiro a cifre da capogiro.Guarda la galleryPogba, passione supercar: le auto del francese FOTO

    La Juve sogna Pogba a parametro zero: la strategia

    Quella lite con Mourinho

    Nella sua collezione spiccano una Rolls-Royce Wraith Black Badge, a causa della quale litigò con Mourinho per tornare da una trasferta a bordo della RR da 400mila euro anziché col pullman della squadra. Carattere particolare, quello di Pogba, che non ha vissuto un grande idillio con lo Special One in panchina. L’idillio è invece con i cavalli delle sue sportive, come l’Audi RS6-R che ha fatto gola anche ad altri campioni come un certo Leo Messi. Più “quotidiano” invece l’utilizzo del Mercedes GLS 4×4 usato per arrivare agli allenamenti dei Red Devils: sette posti e uno scatto 0-100 km/h in 5 secondi.   

    Ferrari, Lamborghini, Maserati

    Tra le supercar italiane, Pogba ha scelto Lamborghini Aventador, ma soprattutto una Ferrari 812 Superfast gialla da 800 Cv, il motore stradale più potente di sempre per il Cavallino Rampante. Non solo: l’altra Italia nel cuore e nel garage è una Maserati Quattroporte GTS GranSport, silenziosa e potente con interni in pelle e finiture cromate.

    Da McLaren a Bentley

    Tornando in Inghilterra, in omaggio alla nazione che lo ha adottato calcisticamente ha scelto una McLaren P1 edizione limitata, posseduto anche dal pilota Jenson Button, e una Bentley Flying Spur capace di un picco di velocità di 333 km/h e oscura nella sua livrea nera. Non inglese, ma legata al Manchester United, la Chevrolet Camaro è l’auto scelta da Pogba dallo sponsor di squadra, che ne ha messa una a disposizione di ogni giocatore. Se dovesse lasciare i Red Devils, però, dovrà restituirla. Avrebbe comunque altri modelli incredibili con cui consolarsi.

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    F1, Binotto: “Rischioso gareggiare, ma è stato fatto tutto il possibile”

    ROMA – Con un ottavo e un decimo posto va in archivio il Gran Premio del Belgio per la Ferrari. Sono questi i piazzamenti di Charles Leclerc e Carlos Sainz al termine di una gara che effettivamente non si è svolta: “Prima di tutto vorrei ringraziare tutti i tifosi che sono rimasti fino all’ultimo in pista sperando di poter assistere ad una gara che si preannunciava molto incerta e spettacolare. La Direzione Gara ha fatto di tutto per cercare di permettere lo svolgimento del Gran Premio ma non ci sono state le condizioni sufficienti per farlo senza mettere a rischio l’incolumità dei piloti e di chi lavora in pista. Il risultato finale è stato così determinato dalle posizioni sulla griglia di partenza e per noi sono arrivati due piazzamenti a punti”, dichiara Mattia Binotto, team principal della ‘Rossa’.
    Le parole di Binotto
    Il venerdì e il sabato non hanno sorriso alla scuderia di Maranello. Ma viste le condizioni, per Binotto sarebbe potuto verificarsi qualsiasi scenario: “Fino a ieri – prosegue – il nostro fine settimana non era stato certamente positivo ma dispiace di non aver potuto vedere come sarebbero andate le cose in una gara che sarebbe stata comunque aperta ad ogni risultato. Ora dobbiamo concentrarci sulla prossima gara di Zandvoort, un circuito storico che torna dopo tanti anni nel calendario iridato”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “La direzione gara ha fatto di tutto, ma non c'erano le condizioni”

    ROMA – La Ferrari si deve accontentare di un ottavo e di un decimo posto nel Gran Premio del Belgio. Sono questi i piazzamenti di Charles Leclerc e Carlos Sainz al termine di una gara che effettivamente non si è svolta: “Prima di tutto vorrei ringraziare tutti i tifosi – dichiara Mattia Binotto, team principal della ‘Rossa’ – che sono rimasti fino all’ultimo in pista sperando di poter assistere ad una gara che si preannunciava molto incerta e spettacolare. La Direzione Gara ha fatto di tutto per cercare di permettere lo svolgimento del Gran Premio ma non ci sono state le condizioni sufficienti per farlo senza mettere a rischio l’incolumità dei piloti e di chi lavora in pista. Il risultato finale è stato così determinato dalle posizioni sulla griglia di partenza e per noi sono arrivati due piazzamenti a punti”. 
    “Gara aperta a ogni risultato”
    Il venerdì e il sabato non hanno sorriso alla scuderia di Maranello. Ma viste le condizioni, per Binotto sarebbe potuto verificarsi qualsiasi scenario: “Fino a ieri – prosegue – il nostro fine settimana non era stato certamente positivo ma dispiace di non aver potuto vedere come sarebbero andate le cose in una gara che sarebbe stata comunque aperta ad ogni risultato. Ora dobbiamo concentrarci sulla prossima gara di Zandvoort, un circuito storico che torna dopo tanti anni nel calendario iridato”.  LEGGI TUTTO

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    F1 Gp Belgio, Leclerc: “Strano prendere punti così, ma gestione corretta”

    FRANCORCHAMPS – Charles Leclerc, praticamente senza gareggiare, mantiene l’ottavo posto della griglia di partenza e conquista due punti in classifica. Il Gran Premio del Belgio vinto da Max Verstappen infatti si è disputato per soli tre giri dietro alla safety car: “Credo che la gestione sia stata giusta, siamo partiti all’inizio provando a guidare – le parole del monegasco -. Poi nella seconda parte abbiamo provato a ripartire e grazie al regolamento in vigore ci hanno assegnato i punti. Sicuramente è molto strano riceverli per una gara che effettivamente non è mai iniziata. Valgono poco questi due punti, ma alla fine la decisione è stata giusta”.
    L’analisi di Sainz
    Leggermente diversa la versione di Carlos Sainz che si dice proprio contrario all’assegnazione dei punti per soli tre giri disputati: “Oggi le decisioni prese sono state corrette, non si vedeva niente e non si poteva guidare. Avremmo rischiato troppo, è un peccato, ma non penso che sia giusto assegnare dei punti. Non sono contento del mezzo punto conquistato perché non me lo merito. Dovevamo provare a uscire e vedere com’erano le condizioni, ma non prendere i punti”, le parole dello spagnolo a Sky Sport.  LEGGI TUTTO