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    La Federazione Italiana Pallavolo torna a parlare del problema palestre scolastiche

    Di Redazione
    Si è tenuta ieri una consulta dei Presidenti Regionali e Territoriali nell’ambito della quale il presidente federale si è confrontato con i rappresentanti del territorio sulle tematiche di più stretta attualità. Dalla riunione è emersa la crescente preoccupazione sull’impossibilità di utilizzare le palestre scolastiche per l’attività di base, così come sta aumentando, con il passare dei giorni, il timore che in poco più di mese sarà difficile, se non impossibile, trovare le giuste soluzioni per far sì che la pallavolo possa ritrovare la sua abituale collocazione all’interno degli istituti scolastici. Paure tra l’altro confermate dalle ultime notizie secondo le quali sarebbe cominciata la ricerca di 20mila aule da parte delle autorità scolastiche per favorire l’attività didattica.
    La Federazione Italiana Pallavolo, assieme ai suoi rappresentati dislocati sul territorio nazionale, si rende perfettamente conto di quelle che sono le priorità delle attività di Governo, ma al contempo ritiene fondamentale, arrivati a questo punto, far sentire fortemente la propria voce su una tematica che è vitale per la sopravvivenza stessa dell’attività di base. Da sempre, infatti, la pallavolo e la scuola condividono spazi, infrastrutture e percorsi educativi, dando vita a un binomio importante che costituisce un elemento fondamentale di vita del Paese. L’aspetto sociale dell’attività sportiva, e di quella pallavolistica nello specifico, non può essere considerato di secondaria importanza. La FIPAV ritiene, con estrema convinzione, che la didattica e lo sport debbano essere considerati importanti aspetti complementari per la formazione culturale ed educativa-comportamentale dei più giovani.
    La pratica sportiva ha dunque la necessità di riappropriarsi dei propri ambienti dove centinaia di migliaia di giovani coltivano quotidianamente i propri sogni, speranze ed emozioni; luoghi del cuore senza i quali discipline come la pallavolo sarebbero estremamente penalizzate.
    Per la FIPAV è arrivato quindi il momento di porre sentitamente all’attenzione dell’opinione pubblica questo tema: nelle palestre non ci sono solo palloni, reti e ginocchiere; ci sono molte altre cose, tra le quali desideri e sogni che non possono più rimanere chiusi. I momenti di gioco e divertimento fanno parte della vita di centinaia di migliaia di ragazzi ai quali non si può negare questo aspetto ancora per lungo tempo.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fipav: aggiornato il protocollo. Sì a gare amichevoli e allenamenti congiunti

    Di Redazione
    La Federazione Italiana Pallavolo ha aggiornato il protocollo di ripresa dell’attività sportiva giunto quindi alla versione numero 7; tale documentazione ha validità da oggi 10 agosto al 7 settembre. Il protocollo FIPAV, valido per pallavolo, beach volley e sitting volley è stato aggiornato in base al:
    -DPCM del 7 agosto (in materia di sport articolo 1 punto 6 commi da “e” a “i”),-Linee guida per lo svolgimento delle attività sportive e le modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport di squadra redatte dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Protocolli e linee guida per gli sport da contatto emanate dalle Regioni o dalla conferenza delle Regioni e delle Province autonome 
    In sintesi le principali novità risultano essere:
    -La possibilità di allenarsi liberamente rispettando però l’obbligatorietà della sanificazione dei palloni che per l’alto livello dovrà avvenire a inizio e fine allenamento mentre per tutte le altre categorie anche durante l’allenamento stesso in considerazione delle diverse certificazioni che potranno essere fornite su pulizia, disinfezione e sanificazione. Prima durante e dopo l’allenamento rimane di fondamentale importanza la disinfezione delle mani con appositi gel. E’ altresì consigliato per tutti i membri delle squadre (atleti/e e staff) il test sierologico.     
    -Nei prossimi giorni la FIPAV condividerà con la Lega Pallavolo Serie A Maschile e Femminile un apposito protocollo che consentirà lo svolgimento di gare amichevoli e allenamenti congiunti tra club di alto livello.   
    -Possibilità di svolgimento di tornei di beach volley in quelle regioni che – in base al DPCM – permettano lo svolgimento dei cosiddetti sport di contatto con obbligo (requisito d’iscrizione alla manifestazione) di presentazione di certificazione negativa di test sierologico effettuato nei 5 giorni precedenti lo svolgimento della manifestazione. Il test sierologico è obbligatorio anche per gli ufficiali di gara ed è inoltre obbligatoria la presenza di un medico della manifestazione che dovrà ricevere i risultati dei test.
    -Possibilità di svolgimento di tornei amichevoli nella pallavolo di base in quelle regioni che – in base al DPCM – permettano lo svolgimento dei cosiddetti sport di contatto con obbligo (requisito d’iscrizione alla manifestazione) di presentazione di certificazione negativa di test sierologico effettuato nei 5 giorni precedenti lo svolgimento della manifestazione. Il test sierologico è obbligatorio anche per gli ufficiali di gara ed è inoltre obbligatoria la presenza di un medico della manifestazione che dovrà ricevere i risultati dei test.
    La FIPAV ritiene che tale protocollo costituisca un importante e sensibile miglioramento della situazione per lo svolgimento degli allenamenti e ci tiene a sottolineare che tutte le parti chiamate in causa sono già al lavoro per la stesura di protocolli che consentano lo svolgimento di partite a tutti i livelli consentendo così un’attività che possa considerarsi totale.
    È doveroso ricordare che l’attuale documento si basa su principi fondanti quali: il rispetto del distanziamento sociale, le porte chiuse della struttura e il divieto di assembramento.
    La Federazione Italiana Pallavolo, confidando nel senso di responsabilità dei propri tesserati e degli addetti ai lavori, tiene a ribadire che resta di fondamentale importanza l’adottare comportamenti di buon senso sempre nel rispetto delle prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19; così come è di primaria importanza la tutela dei rappresentati legali delle società.
    Tutti i dettagli sulla documentazione fino ad ora pubblicata è disponibile al link https://www.federvolley.it/aggiornamenti-su-covid-19
    Allegati: Protocollo FIPAV 7 valida fino al 7.9.20.pdf LEGGI TUTTO

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    La Federazione e l’associazione Mabasta insieme contro il bullismo

    Di Redazione
    La Federazione Italiana Pallavolo ha concesso il proprio patrocinio all’associazione Mabasta, giovane Onlus che si prefissa l’obiettivo di contrastare il bullismo e il cyberbullismo.
    L’associazione Movimento Anti Bullismo Animato da Studenti Adolescenti è nata nel 2016 (dal 2018 è divenuta Onlus) all’interno dell’Istituto Galilei di Lecce per volontà dell’allora classe I A dell’istituto salentino. Principio ispiratore fu l’episodio salito tristemente alle cronache di una dodicenne di Pordenone che tentò il suicidio dopo essere stata vittima di bullismo.
    La collaborazione tra la Federazione Italiana Pallavolo e il giovanissimo movimento antibullismo Mabasta ha l’obiettivo di sensibilizzare quanti più giovani possibile in età scolare sull’importante tema del bullismo e del cyberbullismo.
    L’idea è quella di agire attraverso una delle maggiori passioni dei ragazzi, lo sport, e far sì che alcuni comportamenti vengano scoraggiati il più possibile dimostrando, invece, come la pallavolo e più in generale lo sport siano la dimostrazione più eloquente di come il rispetto reciproco e la collaborazione tra pari siano capaci di condurre a grandi successi.La prima azione in campo sarà il lancio della campagna “Schiacciamo il bullismo” e del suo hashtag #SchiacciamoilBullismo.
    “Siamo felici di aver concesso il patrocinio a un’associazione così giovane impegnata in una mission sociale di tale importanza – ha dichiarato il Presidente Federale Cattaneo -. Purtroppo il bullismo e il cyberbullismo sono problematiche di stretta attualità ed è dovere della società civile fare di tutto per debellarle. Sapere che in Italia ci sono gruppi di giovani disposti a impegnarsi per far sì che il mondo nel quale vivono possa migliorare è qualcosa che fa ben sperare per un futuro migliore in tal senso. La pallavolo è fortemente radicata tra i più giovani; sono sicuro quindi che il nostro movimento contribuirà alla causa veicolando valori quali il rispetto reciproco, l’educazione e la condivisione di obiettivi. Sono altrettanto certo che i giovani atleti delle nostre Nazionali saranno entusiasti di raccogliere questa sfida e di fare squadra con i loro coetanei dell’associazione Mabasta”.
    Sentivamo il forte bisogno di far arrivare il nostro messaggio ed il nostro Modello contro il bullismo a tutti i giovani e giovanissimi d’Italia – racconta Mirko del gruppo “Mabasta” – e abbiamo pensato che lo sport e la musica potevano essere ottimi veicoli. Abbiamo così iniziato a metterci in contatto con le maggiori organizzazioni e ci ha sorpreso molto la sensibilità e la determinazione della FIPAV! Hanno subito risposto al nostro appello e abbiamo iniziato a dialogare “a distanza” su come poteva configurarsi una possibile collaborazione che avesse lo stesso obiettivo: prevenire e debellare i pessimi fenomeni del bullismo e del cyberbullismo fra giovani. Ci preme ringraziare di vero cuore il Presidente Cattaneo in quanto non è consueto in Italia che un’importante organizzazione come una Federazione Nazionale dia ascolto e poi credito a dei “ragazzini” come noi.»
    Per maggiori info e dettagli: https://www.mabasta.org/
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Fipav Brescia mette in campo 65.000 euro per le società

    Foto: Stefano Ferrari x Fipav Brescia

    Di Redazione
    Una misura studiata dalle prime settimane di emergenza, e che ora sarà resa pubblica perché ha ottenuto l’approvazione della Federazione Nazionale.
    Questo imponente intervento va ad aggiungersi alla restituzione delle tasse gara che le società avevano anticipato nella stagione 2019/2020 e ai 5 milioni stanziati dalla Federazione Italiana Pallavolo.
    Le misure deliberate saranno rese pubbliche con l’indizione dei campionati 2020/2021.Una massiccia riduzione dei costi per l’attività di base, che renderà molto meno onerosa la partecipazione ai campionati territoriali giovanili e non.
    La Presidente Tiziana Gaglione «La nostra massima attenzione è rivolta all’attività promozionale e giovanile. Il Consiglio Territoriale ha reputato fondamentale tutelare il cuore e futuro del nostro movimento. Le preoccupazioni per la prossima stagione sono tante – prosegue – resta da chiarire prima di tutto la disponibilità delle palestre. La maggior parte delle strutture è scolastica, e sarà fondamentale che i Presidi diano l’autorizzazione al loro utilizzo. Abbiamo fatto in modo che la prossima stagione le società abbiano un po’ di respiro e si possano concentrare sull’attività sportiva».
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Volalto 2.0 Caserta non molla e preannuncia cause legali per 80 milioni…

    Di Redazione
    Dopo la mancata ammissione alla Serie A1 2020-2021 (e il mancato ricorso al Giudice di Lega da parte della società) la Volalto 2.0 Caserta non molla e preannuncia cause legali milionarie ai danni della Lega Pallavolo Serie A Femminile e della Federazione Italiana Pallavolo. “Il club – si legge in un comunicato – ha notificato atti di diffida e contestazione ed ha aperto contenzioso e messa in mora nei confronti di Fipav e Lega per 80 milioni di euro“.
    Nello specifico, i legali della società avrebbero “fatto notificare via Pec, alla Lega Pallavolo Serie A Femminile, al Presidente Fabris, al Cda, al Direttore generale, alla Commissione ammissione campionati ed a tutti i consorziati, diffida, contestazione e apertura di contenzioso nei confronti della Lega Pallavolo Serie A Femminile, per danni subiti e subendi stimati in 30 milioni di euro“.
    Stamattina, invece, “sempre via pec è stato notificato alla Fipav (al Presidente, al direttore generale ed al consiglio federale) diffida, contestazione e apertura di un contenzioso per 50 milioni di euro. Contenzioso allargato anche alle persone fisiche“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Caso Champions: Perugia ricorre al Coni per annullare la classifica di Superlega

    Di Redazione
    La Sir Safety Perugia ha presentato ricorso al Collegio di Garanzia del Coni contro la Federazione Italiana Pallavolo, chiedendo di annullare la delibera del presidente federale dell’8 aprile 2020 che “dichiara definitive le classifiche di tutti i campionati all’odierna data di conclusione dell’attività agonistica“.
    L’oggetto del contendere è la posizione nella classifica di Superlega della squadra umbra, che al momento della sospensione si trovava al terzo posto, ma con una partita disputata in meno rispetto a Modena, seconda in graduatoria. Dall’approvazione della classifica finale è derivato l’inserimento di Perugia in quarta fascia nel sorteggio della Champions League 2020-2021: tra le teste di serie possono entrare infatti soltanto due squadre dello stesso paese, che per l’Italia sono appunto le prime due classificate del campionato, Civitanova e Modena.
    (fonte: Coni.it) LEGGI TUTTO

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    Lube, il ds Cormio: “La Federazione deve proporre una soluzione”

    Di Redazione
    La Cucine Lube Civitanova è tornata in palestra per iniziare la preparazione in vista della nuova stagione 2020/2021, ma l’incertezza di quel che sarà è ancora tanta. Nessuna indicazione, ancora nessuna data, ancora nessuna certezza.. e tutto questo fa male a tutto il movimento pallavolistico. Il Direttore sportivo della Lube, Beppe Cormio, intervistato dal Corriere Adriatico lo sa bene e “punta il dito” verso la Federazione.
    Veniamo a noi: a che punto è la pallavolo italiana? «In evidente ritardo. Siamo fermi. Non ci sono protocolli, c’è mancanza di indicazioni a tutti i livelli, bloccati dalla troppa burocrazia».
    A chi tocca la prima mossa? «Dobbiamo fare come il calcio o il basket. La Federazione deve proporre una soluzione al ministro dello Sport. Non c’è più tempo da perdere, è ora che anche attraverso la Lega Volley ci si muova per recuperare il tempo perduto. È giunto il momento di indicare date precise per la ripresa dell’attività e lavorare tutti insieme per essere presenti al via il prima possibile».
    E il pubblico? «Bellissima l’idea di giocare una manifestazione all’Arena di Verona, ma io preferirei giocare in un palasport, anche di periferia con ingressi calibrati. Lo ripetiamo: il volley senza pubblico è un altro sport, per cui alla ripresa dell’attività ci dovrà essere anche il pubblico. Contingentati ma presenti». 
    Burocrazia che sta complicando le cose anche sul fronte giocatori, con molte società che stanno aspettando i propri atleti a cui manca il visto per poter venire in Italia. «Yant è in attesa sia del visto da Cuba, ma la nostra ambasciata là è chiusa, che del visto sportivo per gli atleti extracomunitari che deve essere rilasciato dal Coni alla Federvolley. La nostra domanda è partita il primo luglio ma anche qui la burocrazia sta fermando tutto. Ci sono atleti, non solo il nostro, bloccati in giro per il mondo, in attesa di raggiungere il proprio club». LEGGI TUTTO