Classifica ATP Italiani: +11 per Lorenzo Giustino. +40 per Facundo Juarez
In chiusura d’anno provo a dare i voti ai nostri 13 classificati nei primi 200, (con l’aggiunta di Gliulio Zeppieri, che è ora fuori dei 200 ma che era dentro prima dell’infortunio): che sono la media fra tre indicatori:– miglioramento (o peggioramento) di ranking (dato oggettivo)– miglioramento tecnico (secondo il mio giudizio soggettivo, quindi non oggettivo)– programmazione dell’anno (parzialmente oggettivo)Ad ognuno scriverò nell’ordine: posizione (fra parentesi quella dello scorso anno a fine anno), il voto medio e, fra parentesi i voti parziali, nell’ordine: miglioramento ranking, miglioramento tecnico, programmazione. Di ciascuno scriverò alcune note. Ci sarà anche una breve menzione su chi lo scorso anno era nei 200 e sui gli under 20. Spero di non annoiarvi, ma nessuno vi obbliga.Sinner 1 (4) 9,83 (10, 10, 9,5). Poco da dire il mezzo punto in meno sulla programmazione è dovuto al fatto che è un poco mancato nella fase centrale. Ma è un piccolo dettaglio.Musetti 17 (27) 8,00 (9,8,7). Significativo miglioramento della classifica, a dispetto di molti denigratori che lo vedo fra i 30 ed i 50, miglioramento tecnico soprattutto nella tenuta mentale, mentre la programmazione non è quella di un top. Resto dell’idea che abbia bisogno di uno staff all’altezza di un top player.Cobolli 32 (101) 9,50 (10, 10, 8,5). Quasi lo stesso voto di Sinner, programmazione che dovrà tenere conto della sua nuova dimensione.Berrettini 34 (92) 8,33 (9, 8, 8). Non do il massimo per il miglioramento di classifica perchè è pur sempre un ex top10, due buoni voti per il miglioramento tecnico, che c’è stato, soprattutto su i colpi difensivi, ed una programmazione abbastanza sensata, tenuto conto che ha iniziato a Marzo, anche se ha avuto almeno due periodi (terra battuta e cemento di fine anno) decisamente sotto tono.Arnaldi 37 (44): 6,5 (8, 6,5, 5). Sufficienza piena, ma nulla di più. Salire di 7 posizioni nel primo vero anno di ATP è un buon risultato, merita 8. Sufficienza nel miglioramento tecnico, ha perso qualcosa (costanza battuta) ma guadagnato altro (varietà dei colpi). Il punto debole è stata la programmazione, assolutamente sbagliata, tagliata su quella di un top10, che non è, e che difficilmente sarà. Impossibile migliorare senza giocare anche i tornei minori. Credo che sia stato un anno d’esperienza per lui ed il suo staff, il prossimo ci dirà se può puntare alla top 20.Darderi 44 (128): 8,66 (10, 9, 7): nulla da aggiungere sul miglioramneto di ranking e su quello tecnico, anche se limitato alla terra battuta. Programmazione limitata, di fatto non ha giocato sul cemento fino a dopo le Olimpiadi, quando ha cominciato a scricchiolare anche la condizione. Dall’anno prossimo deve cambiare molto.Sonego 53 (46) 6,00 (6, 6, 6). Come direbbe il grande Rino Tommasi, 6 periodico per il torinese, che è più o meno dove era partito, nessun sostanziale miglioramento tecnico, e d’altronde sarebbe stato strano, visto che ha solo mollato il suo maestro di lunga data, Gipo Arbino, ma non lo staff, dimostrazione del fatto che gli insegnamenti dell’allenatore torinese aveva ormai poco effetto su Lorenzo. Vedremo se il (a quanto sembra limitato) apporto di Vincenzo Santopadre servirà a qualcosa. La mia opinione è che Sonego abbia ormai accettato una collocazione intermedia, e magari si veda, nel lungo periodo, unirsi al vecchio amico Andrea Vavassori, in un doppio che potrebbe darci delle soddisfazioni.Fognini 91 (107) 8,66 (9, 8, 9). Qualcuno penserà che il voto di Fabio sia spropositato, ma essere uno dei 5 over 35 ancora nei 100 (ed il secondo più vecchio dopo Monfils, a pari merito con Djokovic), deve essere premiato, dopo che ne era uscito lo scorso anno. Ho persino rilevato qualche miglioramento, ha rischiato di raggiungere il miglior risultato di carriera a Wimbledon. La programmazione è stata valida, se è riuscito a vincere un Challenger a fine stagione. L’impressione è che due anni fa volesse ritirarsi, adesso vada di anno in anno a vedere come va e se ne ha ancora voglia, aspettiamoci sorprese.Nardi 92 (118) 6,00 (6,50, 7,50, 4). Sufficienza conseguita solo perchè è riuscito a rientrare nei 100, ma anno semi-buttato nel cesso (semi-cit. dello stesso Nardi). Spicca il 4 di programmazione, che, assieme alla mancanza di un team all’altezza, continua da anni ad essere il suo punto debole. C’è poco da dire, o si trova un coach ed un team all’altezza, nel qual caso la top10, come dico da anni, non gli è preclusa, oppure vedo un futuro mediocre. E gli anni passano, due anni fa dicevo le stesse cose, non è cambiato da allora praticamente nulla.Bellucci 103 (179): 8,00 (9, 9, 6). Grande anno se si valuta da Giugno in poi. Quindi buon voto, ma se, come gli è capitato lo scorso anno e due anni fa, avesse avuto qualche risultato nella prima metà, oggi sarebbe nei primi 70, e non a dover partire per l’Australia con l’obbligo di giocare (a meno di molti ritiri) ancora la Q degli AO, che già aveva vinto due anni prima, e di non poter giocare i 250 che precedono lo slam. Il 6 della programmazione è persino regalato, a mio parere. Speriamo che l’anno prossimo cambi.Passaro 108 (202): 8,33 (10, 8,7). Partiva da oltre i 200, ha rischiato, a metà stagione, di entrare nei 100, risalendo di oltre 100 posizioni in 6 mesi. Poi, un po’ di “passarismo”, ed un infortunio, dal quale ha ricuperato solo a fine stagione, hanno un po’ vanificato questa rimonta. La speranza è che, a parte le Q degli AO, nei primi mesi giochi solo sulla terra battuta. Un po’ alla Darderi.Gigante 142 (183) 6,00 (7, 6, 5). Sufficienza anche per lui, è salito di 40 posizioni, ma frutto dei primi 3 o 4 mesi della stagione, per cui rischia di finire fra qualche settimana fuori dei 200. Credo che anche lui abbia bisogno di un diverso team. Il talento c’è, ma manca tutto il resto.Napolitano 167 (230): 7,00 (8, 7, 6). dopo aver fatto il BR, a 29 anni, non ha più praticamnte giocato. Riacutizzarsi di vecchi problemi? Se riesce a venirne a capo può fare una chiusura di carriera dignitosa.Zeppieri 236 PR 139 (135). 7,00 (7, 8 ,6). Incidente a metà stagione, quando, dopo il grande risultato del RG, sembrava in rampa di lancio. Giulio continua ad esser la “grande incompiuta” di questo gruppo, a 17 anni era allo stesso livelo di Musetti, con migliori, a mio parere, prospettive, per il suo tennis. Peccato che il fisico resti il suo principale limite, insieme ad un’indole perdente. Chissà che questi sei mesi ce lo restituiscano cambiato.
Chi è uscito dai 200: Pellegrino, crisi profonda, urge cambio allenatore se no fa la fine di Brancaccio. Travaglia, sta provando a rientrare nei 200 (addirittura il suo nuovo coach parla di 100): buona fortuna! Brancaccio, lo seguo poco, soprattutto da quando è uscito dall’area Q Slam, probabilmente non è solo un fatto tecnico. Vavassori, punta ormai al doppio, è giovane per la disciplina, deve fare ancora esperienza, un anno fa giocava ancora i challengers.Gaio, Mager, Cecchinato, Agamenone, Giannessi, Bonadio: fra di essi ci sono dei ritirati e dei “quasi ritirati”. Mi spiace per Mager, che in fondo compie trent’anni in questi giorni, e gli altri hanno poco più di trenta, a parte Giannessi. Credo che questa generazione e quella successiva (Fonio, Dalla Valle, Weis, ed i già citati Napolitano, Pellegrino e Brancaccio) paghi il fatto di non avere avuto, in una fase cruciale della crescita, gli strumenti tecnici e fisici per competere ad un livello decisamente superiore a quello di 15/20 anni fa, quando iniziarono il loro apprendistato da junior.
Giovanissimi: come tutti sanno, raramente mi espongo: oltre a quelli più conosciuti (Cinà, Carboni, Romano, Basile, Rapagnetta) vorrei fare una segnalazione per Cadenasso (20) e Bondioli (19). Segnalo infine, perché molti lo dimenticano, ma in fondo è solo del 2000, Federico Arnaboldi, che nell’ultimo anno è molto cresciuto. Speriamo che riesca ad inserirsi anche lui nella “new wave” italiana. LEGGI TUTTO