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    Brescia fatica, ma arriva il primo successo da tre punti contro Reggio Emilia

    Prova di carattere della Consoli Sferc Brescia contro un’avversaria per niente remissiva: arriva la prima vittoria da tre punti davanti al tifo del San Filippo. Il match parte bene, poi Reggio Emilia aggiusta l’assetto sostituendo la diagonale e dà problemi soprattutto alla ricezione di casa, trovando crescente entusiasmo. Conad è mossa da tanta verve, ma, con la vittoria del terzo parziale, anche i tucani trovano la grinta necessaria a chiudere i giochi assicurandosi tre punti, sudati e meritati.Prima del fischio di inizio Atlantide riceve la targa ‘Rondinella d’oro’ per la stagione passata, mentre tra il primo e il secondo set è la società di casa ad omaggiare per mano del vice presidente Bonisoli il giovane regista bresciano Pietro Valgiovio, campione del mondo U17, attualmente in forza al Volley Montichiari di serie B.SESTETTI – Brescia parte con Tiberti in diagonale con Bisset, Cavuto e Cominetti in posto quattro, Erati e Tondo al centro con Hoffer libero. Fanuli schiera Porro con Stabrawa opposto, Suraci e Gottardo a banda, Sighinolfi e Barone al centro con De Angelis libero.1° SET – Bene il cambio-palla di casa che allunga con l’ace di Cavuto (7-2), mentre Reggio fatica a valicare il muro bresciano, a differenza di Bisset (11-5). Cominetti, dentro dal fischio di inizio, è efficace sia dai nove metri, sia con i block-out. Fanuli cambia la diagonale con Gasparini e Partenio e butta in mischia anche Guerrini (16-11).  I tucani faticano ad uscire dalla rotazione che vede Gottardo in battuta e Conad accorcia, ma è proprio l’errore del numero 3 emiliano a chiudere il parziale (25-21).2° SET – Il primo vantaggio arriva grazie al monster block di Erati, poi è lo stesso muro che non contiene il contro-break ospite, obbligando Zambonardi al time out (4-7). Tiberti lavora di più al centro con Tondo per lanciare la rincorsa, Gottardo continua a dare fastidio alla ricezione biancoblù, ma il bis di Erati a muro conferma la possibilità di aggancio e sorpasso con Bisset (13-12). Altro ace, stavolta di Guerrini, poi Gasparini da posto due innesca la fuga (16-18). Raffaelli entra ma non incide e arriva la seconda interruzione sul 17-20, seguita dal doppio ace del cecchino Gottardo che rimette la partita in parità (20-25).3° SET – I due muri di Sighinolfi e Partenio obbligano ad una reazione immediata (3-5). La partita si gioca sul filo: i tucani hanno maggiore efficacia in attacco, ma Conad ha nel servizio un’arma micidiale. Cominetti chiude l’azione più spettacolare, segnata da ottime difese da entrambe le parti, usando il muro emiliano per far esplodere il San Filippo (13-11).Ace di Tondo e diagonale superba del 3 bresciano (18-15), ma Reggio non ci sta e si fa sotto (20-19). Fanuli gioca la carta Porro al servizio e Zambonardi fa lo stesso con Manessi, poi è il block su Cavuto che fa venire i brividi (22 pari). Bisset arriva al primo e secondo set ball, ma ne servono altri due per chiudere (28-26).4° SET – Si riparte in assoluto equilibrio: le giocate al centro di Tondo sono sempre vincenti, ma  la ricezione dei tucani ancora non è perfetta e Reggio passa avanti di un break. Il servizio di Tiberti segna il sorpasso, mentre il murone di Cavuto obbliga Fanuli all’interruzione (15-13). Conad non arretra e Brescia non sempre capitalizza le occasioni: lo fa Cominetti per il 17-16, poi un rosso per le proteste del coach emiliano decreta il +2 di casa (19-17). Ancora Cominetti protagonista: piazza un doppio ace (e arriva a 300 in carriera) e ipoteca la vittoria, sancita dal servizio out degli ottimi ospiti (25-21).Roberto Cominetti (giocatore Consoli Sferc Brescia): “Ci tenevamo a vincere da tre punti soprattutto in casa: spero ci serva per il morale. Abbiamo faticato anche per merito di Reggio che ha fatto una gran partita al servizio, ha forzato ottenendo molto e noi siamo stati bravi a restare attaccati quando la gara si faceva più difficile. Testa in settimana per cercare di strappare qualcosa a Siena”.Roberto Zambonardi (coach Consoli Sferc Brescia): “E’ stata una battaglia come son certo saranno tutte le gare di questa stagione. Abbiamo fatto cose buone in tutti i fondamentali e commesso errori sia per colpa nostra ma tanto per merito di Conad che ha disputato una grandissima partita. Continuiamo a lavorare come stiamo facendo, ricordando che ogni vittoria va conquistata lottando”.Alex Erati (centrale Consoli Sferc Brescia): “La cosa più importante era vincere in casa per sbloccarci. Loro han giocato bene e con i cambi sono andati molto forte in battuta. Vincere soffrendo aiuta per il prosieguo del campionato, serve affrontare le difficoltà e fidarsi anche in vista del partitone che ci aspetta a Siena”.Fabio Fanuli (coach Conad Reggio Emilia): “Abbiamo trovato dalla fine del primo set un equilibrio di squadra. Avevamo già pensato di fare dei cambiamenti sulla disposizione dei ragazzi in campo. Mi è piaciuto sicuramente il loro approccio alla gara, anche tecnicamente ho visto un lavoro di squadra più armonico, più corale, ecco, di questo sono contento. Continuiamo a lavorare perché i miglioramenti, rispetto alle settimane scorse, si sono visti”.Loris Migliari (direttore generale Conad Reggio Emilia): “Se guardiamo la partita e come hanno giocato i ragazzi devo dire che finalmente abbiamo imboccato la strada giusta, quindi sono sicuro che dobbiamo partire analizzando gli aspetti positivi e ce ne sono stati tanti che ci hanno visto essere in partita con questa squadra che è una delle più quotate per il successo finale. C’è però una grande amarezza, perché ci siamo sentiti fortemente penalizzati da un arbitraggio che secondo me è stato infelice. Io sono più di vent’anni che sono in questo ambito, non penso mi abbiate mai sentito parlare degli arbitri. Beh questa volta purtroppo lo devo dire: non è possibile. Noi chiediamo il rispetto e qui siamo stati mancati di questo, tutto lì, noi faremo il nostro campionato, sappiamo che dovremo lottare, siamo una squadra di modeste pretese, però credo che Brescia non avesse bisogno di nessun aiuto questa sera”. Gruppo Consoli Sferc Brescia 3Conad Reggio Emilia 1 (25-21, 20-25, 28-26, 25-21)Gruppo Consoli Sferc Brescia: Tiberti 2, Cavuto 19, Erati 9, Bisset Astengo 18, Cominetti 17, Tondo 16, Franzoni (L), Hoffer (L), Cargioli 0, Manessi 0, Raffaelli 0. N.E. Bonomi, Zambonardi. All. Zambonardi. Conad Reggio Emilia: Porro 0, Gottardo 14, Barone 7, Stabrawa 2, Suraci 1, Sighinolfi 5, Zecca (L), Partenio 4, Guerrini 13, De Angelis (L), Gasparini 23. N.E. Signorini, Bonola, Alberghini. All. Fanuli.ARBITRI: Venturi, Cecconato. NOTE – durata set: 28′, 27′, 36′, 33′; tot: 124′(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Test match Reggio Emilia-Mantova 2-2, Fanuli: “Dobbiamo migliorare l’approccio alla gara”

    Secondo test match della nuova stagione per la Conad Reggio Emilia che affronta in casa la Gabbiano FarmaMed Mantova. Altro incontro importante per verificare i progressi della squadra in vista dell’inizio del campionato. 

    Reggio Emilia conclude con un pareggio il secondo test match 2-2, sicuramente i carichi di lavoro hanno iniziato a farsi sentire e la Conad non è riuscita ad esprimersi al massimo delle sue potenzialità.  

    SESTETTI – Scendono in campo i sestetti iniziali: parte Reggio Emilia che schiera in diagonale Porro e Stabrawa, i ricevitori dell’incontro sono Suraci e Gottardo, i centrali sono Bonola e Barone, infine il libero è De Angelis. Mantova scende in campo con la diagonale Depalma-Baldazzi, i posti quattro sono Pinali e Parolari, i muratori del match sono Tauletta e Ferrari, il libero è Marini. 

    1° SET – Inizio di primo set che vede le squadre in pareggio (4-4). Ace di Mantova che si porta in vantaggio (5-8). Baldazzi in pallonetto sigla il 12-15, poi l’attacco vincente di Bonola riporta sotto Reggio (18-19). Mantova trova il muro vincente (19-21), ma i reggiani rispondono a loro volta con il monster block di Barone (20-21). Il set point se lo aggiudica Mantova, che chiude il primo set grazie ad un errore da seconda linea di Stabrawa (22-25). 

    2° SET – Nel secondo set Mantova scappa subito sul 3-6, e costringe così coach Fanuli a chiamare il primo time out. Attacco vincente di Suraci (6-10). Stabrawa trova la diagonale da posto due e la Conad si riporta sotto (11-16). I mantovani prendono margine sul 13-20 grazie ad un buon gioco a muro. Mani out di Pinali che fa guadagnare alla sua squadra il set point decisivo (14-24). È Tauletta alla fine con un ottimo primo tempo a chiudere il set (15-25).

    3° SET – Il terzo set parte con il vantaggio dei reggiani grazie a due ottimi attacchi di Guerrini e un muro imponente di Barone (4-2). È Gottardo con un mani out a tenere il parziale in parità (7-7). Il set non vuole sbloccarsi, entrambe le compagini continuano ad accumulare punti in attacco (14-14). Gasparini, subentrato in posto due, esegue un’ottima diagonale (18-17). Partenio smarca in pipe Guerrini, che riporta in vantaggio i ragazzi di coach Fanuli (23-22). Chiude il terzo set Reggio con un muro vincente (25-22).

    4° SET – Quarto set che vede Mantova prendere margine con dei buoni attacchi (3-6). Attacco punto dei reggiani che vale il 7-8. Partenio chiama in causa Guerrini con un attacco da posto quattro che risulta vincente e porta al pareggio le due squadre (10-10). Monster block di Alberghini che porta la Conad avanti con due lunghezze di vantaggio (14-12). Gasparini si fa spazio in parallela e fa allungare ancora Reggio (18-14). Errore in attacco per i ragazzi di coach Serafini che fanno guadagnare il set point ai reggiani (24-20). Chiude il set e la partita la Conad Reggio Emilia (25-21).

    Il prossimo test match si giocherà̀ sabato 14 settembre alle ore 16:00 al Pala Francescucci di Cantù; a sfidare la Conad sarà̀ la Campi Reali Cantù. 

    Fabio Fanuli (primo allenatore della Conad): “Come spesso accade in questo periodo si ha sempre la sensazione di essere in un cantiere aperto, noi dobbiamo essere bravi a far convivere quello che stiamo provando con quello che è il risultato finale.

    Dobbiamo essere bravi, dobbiamo essere lucidi per analizzare quello che stiamo facendo; alcune cose ci sono piaciute altre un po’ meno, però dobbiamo migliorare l’approccio alla gara, perché l’A2 come sappiamo è un campionato di altissimo livello e quindi, se ci si avvicina all’incontro in maniera blanda, poi potresti pagarla. Per il resto abbiamo visto alti e a bassi, cose su cui comunque stiamo lavorando. Noi continuiamo il nostro percorso, proseguiamo a lavorare con fiducia in palestra e aspettiamo i prossimi test match per vedere i progressi a livello di gioco”.

    Conad Reggio Emilia – Gabbiano FarmaMed Mantova: 2-222-25(22′), 15-25(20′), 25-22(24’), 25-21(24′).

    CONAD REGGIO EMILIA: Zecca (L), Signorini 1, Gottardo 8, Porro -, Partenio -, Guerrini 8, Stabrawa 4, De Angelis (L), Barone 3, Bonola 5, Gasparini 8, Alberghini 2, Suraci 6, Sighinolfi 4. Coach: Fabio Fanuli, Tommaso Zagni. 

    GABBIANO FARMAMED MANTOVA: Miselli 5, Parolari 7, Baldazzi 6, Tauletta 3, Scaltriti 7, Marini (L) , Pinali 7, Ferrari 3, Depalma 4, Bini (L) , Zanini 2, Gola 1, Massafeli Iasi Pedroso 2, Catellani -. Coach: Simone Serafini, Cristian Lorenzi. 

    Note Reggio Emilia: ace 1, service error 18, ricezione 55%, attacco 44%, muri 5. Note Mantova: ace 9, service error 29, ricezione 65%, attacco 45%, muri 8. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Volley Tricolore, Fanuli: “A Lumezzane abbiamo avuto l’occasione per aggiustare il tiro”

    Di Redazione Dopo il torneo disputato a Lumezzane (BS) contro un Gruppo Consoli McDonald’s Brescia molto combattivo ma che ha dovuto cedere il passo ad un’ottima Conad Volley Tricolore, Fabio Fanuli, secondo allenatore della formazione reggiana commenta la prestazione dei suoi ragazzi: “Siamo molto contenti di aver potuto affrontare una squadra di così buon livello, che ha tanti giocatori esperti e che quindi possono vantare una conoscenza molto ampia della categoria e che l’anno scorso hanno giocato la finale play off contro Taranto. Dopo la partita di Porto Viro siamo tornati a casa e abbiamo lavorato tanto sulla fase break, muro e difesa ma è normale che in questo periodo dell’anno si lavori ancora per sistemare diversi aspetti. Affrontare alcune difficoltà in questo momento per noi può essere molto utile, perché durante questo campionato sicuramente se ne incontreranno altre, quindi prima impariamo a superare le difficoltà prima riusciremo ad essere pronti. Questo risultato ci fa ben sperare, ora dobbiamo continuare a lavorare ed essere sempre sul pezzo.” Simone Scopelliti, centrale della formazione, ha giocato da titolare in questa partita e ha avuto modo di studiare gli avversari bresciani: “Sicuramente oggi è stato un bel test per vedere a che punto siamo noi, abbiamo affrontato una squadra molto competitiva e che lo scorso anno ha dato filo da torcere a tante squadre, non sono una squadra da sottovalutare. Tornando a noi, questa è stata un’ottima partita per testare quello su cui abbiamo lavorato in questo mese e mezzo, tante cose sono andate bene e su tante altre però dobbiamo perfezionarci.” Antonino Suraci invece commenta in che modo il pubblico presente al palazzetto li abbia spronati durante il match: “Ovviamente giocare con un pubblico fa sempre piacere, anche se questo tifa per la squadra avversaria. É comunque una grande sfida perché, oltre a combattere la squadra che gioca dall’altra parte della rete, bisogna farlo anche con persone esterne, che è esattamente quello che abbiamo fatto oggi e il risultato ci da ragione.” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fabio Fanuli tifa Taranto e pensa al futuro: “Mi piace tanto insegnare pallavolo”

    Di Giovanni Saracino A 15 anni fu aggregato alla prima squadra durante per gli allenamenti nella stagione (1999-2000) in cui la Magna Grecia Taranto ottenne la prima storica promozione in serie A1. Un addetto ai lavori gli predisse un futuro di sicuro avvenire: “Viene ritenuto il migliore pallavolista giovane su scala regionale. Nel suo futuro, tutti vedono una carriera luminosa. Dal settore giovanile è schizzato fuori un ragazzo destinato per molti anni a far palare di sé“. Questo ragazzo risponde al nome di Fabio Fanuli, classe 1985, nato e cresciuto pallavolisticamente a Grottaglie e che quel futuro sicuro di cui si parlava lo ha onorato con 324 presenze in A1 e 34 in A2, vestendo, da libero, le maglie di Perugia (una Challenge Cup conquistata nel 2010 e due finali scudetto perse nel 2014 contro Macerata e nel 2016 contro Modena), Vibo Valentia, Latina, Milano e Piacenza (un Campionato ed una Coppa Italia di A2 vinti nella stessa stagione, 2018/19). È stato allenato da grandi allenatori, dal suo padre putativo Vincenzo Di Pinto (“In realtà devo molto anche ad uno dei suoi più stretti collaboratori di allora, Spinelli“), Blengini, Kovac (“A lui sono legato anche affettivamente. Da ragazzino lo vedevo come un idolo. Ho avuto il piacere di allenarmi con lui, prima e poi di averlo come coach a Perugia ed è nato un bel rapporto umano“), Nikola Grbic, Giani, Gardini e Bernardi.  Da ognuno di questi grandissimi, Fanuli ha imparato qualcosa, ma lui ci tiene ad aggiungere un altro nome: “Sono stato fortunato ad essere allenato da personaggi così carismatici, tutta gente di primissimo piano della pallavolo internazionale. Gente che quando parla, l’ascolti come un vangelo. Ma voglio citare anche un vero maestro di pallavolo come Gian Paolo Guidetti che ho avuto il privilegio e l’onore di seguire in una delle sue ultime stagioni in panchina“. Fanuli ha avuto la possibilità anche di allenarsi con tanti campionissimi del volley: “Chi mi ha sempre impressionato dal punto di vista della tecnica è stato certamente Vujevic, una macchina da ricezione. Era impressionante. Giocare accanto a lui era rassicurante e per me è stato un grande onore. Poi potrei parlare del talento di Fei che da opposto era in grado di attaccare con semplicità qualsiasi pallone anche quelli che potevano sembrare impossibili. Altri giocatori dalla grande mentalità con cui ho giocato sono indubbiamente Atanasijevic e Anderson. Nel mio ruolo di libero ho sempre ammirato Pippi, con il quale ho giocato per due stagioni. Aveva questo suo modo così poco appariscente ma concreto, di stare in campo che ho sempre apprezzato tantissimo e cercato di far mio. Un giocatore dal rendimento sempre costante“. Nel suo futuro c’è ancora la pallavolo ma come insegnante: “Con l’ex centrale della nazionale italiana, Buti, abbiamo organizzato un Eco fun camp estivo (dal 27 giugno al 3 luglio), con la collaborazione di Gas Sales Bluenergy Piacenza, dedicato a volley e basket in un eco-resort interamente ospitato in un bosco di lecci, a Marina di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno, per portare un nostro piccolo messaggio sociale relativo alle tematiche green. Abbiamo previsto delle attività extra per sensibilizzare i giovani sulle tematiche ambientali in collaborazione con il WWF di Livorno e ZeroCO2, startup italiana che supporta la riforestazione nel mondo. Mi piace tanto insegnare pallavolo ai ragazzini ed è per questo che sto terminando gli studi di laurea magistrale in sport management. Entrare nel mondo della scuola può essere una buona opportunità per il mio cammino post pallavolo giocata“. In attesa di decidere cosa fare nel futuro immediato dalla sua Grottaglie tifa Prisma Taranto alle prese con le finali play off per andare in Superlega: “Piacenza ha fatto altre scelte – rispettabilissime da parte mia – e quindi dopo tre stagioni dovrò trovarmi un altro club. Ma in questo momento trovare squadra non è in cima alle mie priorità. Desidero stare di più con la mia famiglia che mi ha seguito in lungo e largo per l’Italia in tutti questi anni. Taranto in lotta per l’A1? Faccio ovviamente il tifo per i rossoblù. Tra l’altro conosco quasi tutti, da coach Di Pinto a capitan Coscione, con il quale ho giocato per due stagioni, a Padura Diaz con il quale ho diviso casa per un anno. Aimo (Alletti, n.d.r.) è di Piacenza e lo incontro spesso, con Fiore siamo cresciuti assieme, con Parodi ci siamo incontrati da avversari tante volte e di lui ho grande stima. E poi Gironi e Hoffer: li ho visti ragazzini quando ho giocato a Milano e quando mi è stato chiesto un parere, ho risposto che andavano sul sicuro e che oltretutto erano anche dei bravissimi ragazzi. A loro e a tutto il club jonico rivolgo il mio più grande in bocca al lupo per la serie di finali che certamente seguirò da casa”. LEGGI TUTTO

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    AIP e UniPegaso, insieme per il presente e il futuro degli associati

    Di Redazione
    AIP è felice di aver concluso un nuovo accordo finalizzato alla formazione culturale degli iscritti. Il nuovo partner è l’Università Telematica Pegaso, realtà molto conosciuta in Italia che vanta anni di esperienza nel settore. Oltre alla qualità elevata, i percorsi formativi Pegaso sono molto vantaggiosi grazie alle tante convenzioni che l’Ateneo ha stipulato con le più grandi aziende italiane.
    Si è voluto pensare ad un’iniziativa comune finalizzata alla progettazione e alla diffusione di attività accademiche e culturali, nonché di formazione post laurea e professionale. L’offerta riguarda quindi corsi e attività congiunte di alta formazione, definizione di progetti di ricerca, servizi di integrazione tra mondo universitario e quello del lavoro ed eventuali stage e tirocini.
    Grazie alla convenzione, gli associati AIP potranno scegliere di iscriversi a diversi corsi di laurea, master, corsi di perfezionamento e corsi di alta formazione, con agevolazioni dedicate.
    LE DICHIARAZIONI
    Isabella Di Iulio, Socia Fondatrice AIP
    “È fondamentale capire l’importanza della nascita di questa nuova opportunità che permette di lavorare e seguire le lezioni in maniera agevole. Continuare il percorso di studi è importante per la formazione personale e per creare il nostro futuro. Questa convenzione con UniPegaso è un incentivo per tutti gli sportivi, nel nostro caso pallavolisti, a intraprendere un percorso universitario parallelamente al percorso sportivo/lavorativo creando di fatto il nostro post career. La mia esperienza è sicuramente positiva e spero possa essere una spinta in più per tutti i miei colleghi”.
    Fabio Fanuli, Socio Fondatore AIP
    “Credo che la possibilità di poter studiare e al tempo stesso poter giocare ad alto livello sia una grande opportunità. Questo ci consente di avere le stesse possibilità di ragazzi e ragazze che dedicano il loro tempo solo allo studio, riuscendo così a dare il massimo sia in campo sportivo che culturale. Questo strumento ci permette di pensare al nostro post carriera con tutti i mezzi possibili, di avere quindi gli strumenti giusti per poter costruire un progetto personale continuando comunque a fare quello che amiamo. Penso che tutti debbano prendere in considerazione questa grande opportunità durante la carriera sportiva”.
    OFFERTA ESCLUSIVA AIP
    Visita la pagina www.assopallavolisti.it/convenzioni per scoprire l’offerta speciale.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO