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    F1, Mercedes avanti con fiducia: “Non siamo ancora i migliori, ma la strada è giusta”

    ROMA – La Mercedes si avvicina al Gran Premio di Austria con una serie di certezze in più dopo la gara di Silverstone in cui Lewis Hamilton ha lottato per le prime posizioni. La casa di Brackley è in ripresa e vuole tornare ad essere competitiva in Formula 1, parola di Andrew Shovlin, capo degli ingegneri Mercedes, che al portale Motorsport afferma: “Nelle prime gare lottavamo per sopravvivere. La vettura era incredibilmente ostica, ma abbiamo lavorato molto e abbiamo colto le opportunità quando gli altri hanno avuto problemi di affidabilità. La strada che vogliamo intraprendere adesso sta diventando sempre più chiara. E questo è incoraggiante dal punto di vista dello sviluppo”.
    Mercedes sulla strada giusta
    Non è chiaro al momento se la Mercedes potrà tornare ai livelli della scorsa stagione in questo 2022, ma il team di Toto Wolff sta lavorando per cambiare in corsa il progetto della W13. Tesi che trova conferma nelle parole di Shovlin: “Da Barcellona abbiamo effettivamente cambiato molto. Non siamo certo i migliori, ma siamo ben lontani dall’essere i peggiori. Quindi penso che abbiamo fatto progressi. La monoposto è un po’ più rigida di quanto vorremmo, ma ci possiamo sicuramente lavorare”, ha concluso l’ingegnere della Mercedes. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Austria: Ferrari al Red Bull per sfatare un tabù, Verstappen a caccia del poker

    ROMA – Spielberg si prepara ad accogliere laFormula 1 per il Gran Premio di Austria al Red Bull Ring. Qui Max Verstappen cercherà di bissare il successo della scorsa stagione e di portare a quattro il suo numero di vittorie nelle ultime cinque edizioni del Gran Premio. Da quando il circuito ha cambiato denominazione – da A1-Ring a Red Bull Ring – anche Nico Rosberg (2014-2015), Lewis Hamilton (2016) e Valtteri Bottas (2017-2020) hanno trionfato sui caratteristici saliscendi di questa pista immersa tra le montagne mentre Charles Leclerc non ha mai ottenuto la vittoria in Austria e proverà a centrarla quest’anno.
    Sainz punta a migliorare se stesso
    Con i suoi 4,318 chilometri il Red Bull Ring è una delle piste più corte in calendario. Il suo nucleo originale, l’Osterreichring è stato costruito nel 1969, mentre la pista con il layout attuale è stata completata nel 1996. Nel 1997 si è tenuto il primo Gran Premio sull’A1-Ring con la vittoria di Jacques Villeneuve su Renault. L’ultima vittoria della Ferrari risale al 2003, quando a trionfare fu Michael Schumacher. Toccherà ora a Charles Leclerc e a Carlos Sainz aggiornare questa statistica, con lo spagnolo che detiene ancora il record per il giro più veloce: 1:05.619. All’epoca il pilota Ferrari era ingaggiato dalla McLaren e, ora che lo spagnolo ha centrato la sua prima vittoria in Formula 1, non vuole più porsi limiti. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Austria: Leclerc cerca la prima gioia, Ferrari per sfatare un tabù che dura dal 2003

    ROMA – La Formula 1, dopo la gara di Silverstone, fa rotta verso Spielberg per il Gran Premio di Austria, che si correrà sul Red Bull Ring. Qui Max Verstappen cercherà di bissare il successo della scorsa stagione e di portare a quattro il suo numero di vittorie nelle ultime cinque edizioni del Gran Premio. Da quando il circuito ha cambiato denominazione – da A1-Ring a Red Bull Ring – anche Nico Rosberg (2014-2015), Lewis Hamilton (2016) e Valtteri Bottas (2017-2020) hanno trionfato sui caratteristici saliscendi di questa pista immersa tra le montagne mentre Charles Leclerc è ancora a caccia della sua prima vittoria in terra austriaca.
    Il record di Sainz
    Con i suoi 4,318 chilometri il Red Bull Ring è una delle piste più corte in calendario. Il suo nucleo originale, l’Osterreichring è stato costruito nel 1969, mentre la pista con il layout attuale è stata completata nel 1996. Nel 1997 si è tenuto il primo Gran Premio sull’A1-Ring con la vittoria di Jacques Villeneuve su Renault. L’ultima vittoria della Ferrari risale al 2003, quando a trionfare fu Michael Schumacher. Toccherà ora a Charles Leclerc e a Carlos Sainz aggiornare questa statistica, con lo spagnolo che detiene ancora il record per il giro più veloce: 1:05.619. Allora Sainz correva con la McLaren e, dopo aver centrato la sua prima vittoria in Formula 1, lo spagnolo non vuole porsi limiti. LEGGI TUTTO

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    Roscoe, influencer vegano: il bulldog di Hamilton da 670 euro al dì

    Ormai è famoso quanto il suo padrone, dato che è presenza fissa sui suoi social. E non solo. Parliamo di Roscoe, il cane di Lewis Hamilton, molto spesso protagonista inaspettato anche in qualche paddock di F.1. Difatti, l’amore del pilota inglese verso il suo bulldog è smisurato: basti pensare che per il compleanno, il suo padrone gli organizzò una divertente festa con altri simpatici cagnolini. E non tutti sanno che Roscoe guadagna addirittura 700 dollari (circa 670 euro) al giorno.Guarda la galleryHamilton, super party a quattro zampe per il compleanno del suo Roscoe!
    Roscoe, il bulldog che lavora come modello
    Roscoe è un bulldog di 9 anni che guadagna 670 euro al giorno facendo il “modello” sui social. Fa infatti parte di un’agenzia di modelli/modelle e fa anche dei provini, confrontandosi con altri bulldog per pubblicizzare vari prodotti. E Roscoe, come padron Hamilton, segue addirittura una dieta vegana. “Ha mangiato per tutta la vita cibo normale per cani, ma anche cibo con carne – ha spiegato recentemente Hamilton -. La sua respirazione è sempre stata pessima. Non riusciva a camminare molto e le sue articolazioni gli facevano male. Aveva anche allergie alla pelle. Nel 2020 ho deciso di passare a una dieta vegana. Questo ha cambiato la sua vita. Ora non ha più problemi di respirazione. La sua gola non è più limitata, non si surriscalda come prima e ama correre. Non ha nemmeno problemi di allergie”.
    Insomma, Roscoe si gode la vita. E grazie agli oltre 500mila follower su Instagram, riesce anche a guadagnare delle somme niente male.
    Lewis Hamilton dice addio alla sua Pagani Zonda 760 LH LEGGI TUTTO

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    Roscoe, il bulldog vegano di Hamilton guadagna da 670 euro al giorno!

    È presenza fissa sui social di Lewis Hamilton, e a volte anche di qualche paddock di F.1 sparso per il mondo. Stiamo parlando di Roscoe, il cane del 7 volte campione del mondo. L’amore del pilota inglese verso il suo bulldog è smisurato: basti pensare che per il compleanno, il suo padrone gli organizzò una divertente festa con altri simpatici cagnolini. E non tutti sanno che Roscoe guadagna addirittura 700 dollari (circa 670 euro) al giorno.Guarda la galleryHamilton, il party di compleanno per il suo bull dog Roscoe è super esclusivo!

    Roscoe, il bulldog… influencer

    Roscoe è un bulldog di 9 anni che guadagna 670 euro al giorno facendo il “modello” sui social. Fa infatti parte di un’agenzia di modelli/modelle e fa anche dei provini, confrontandosi con altri bulldog per pubblicizzare vari prodotti. E Roscoe, come padron Hamilton, segue addirittura una dieta vegana. “Ha mangiato per tutta la vita cibo normale per cani, ma anche cibo con carne – ha spiegato recentemente Hamilton -. La sua respirazione è sempre stata pessima. Non riusciva a camminare molto e le sue articolazioni gli facevano male. Aveva anche allergie alla pelle. Nel 2020 ho deciso di passare a una dieta vegana. Questo ha cambiato la sua vita. Ora non ha più problemi di respirazione. La sua gola non è più limitata, non si surriscalda come prima e ama correre. Non ha nemmeno problemi di allergie”.

    Insomma, Roscoe si gode la vita. E grazie agli oltre 500mila follower su Instagram, riesce anche a guadagnare delle somme niente male.

    Lewis Hamilton vende la sua Pagani Zonda 760 LH (con appena 1.000 km) LEGGI TUTTO

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    F1, nuovo record per Alonso: è il pilota con più chilometri percorsi

    ROMA – Altro giro nuovo record per Fernando Alonso, che con il Gran Premio di Gran Bretagna diventa il pilota con più chilometri percorsi (ben 92.643) in Formula 1. Lo spagnolo dell’Alpine, dopo essere diventato il pilota più longevo, lascia un altro segno nella storia del Circus e si prende anche quest’altro primato che sa di esperienza e affidabilità. Superato Kimi Raikkonen, che guidava questa speciale classifica con 92.636 chilometri, mentre scala al terzo posto Lewis Hamilton che insegue a 85.776.
    Sempre (o quasi) in pista
    Alcuni di questi chilometri, pari in totale a 2,3 volte la circonferenza terrestre, devono aver avuto un sapore speciale per Fernando Alonso. Come il primo percorso in Formula 1. Era il 4 marzo 2001 e all’Albert Park di Melbourne lo spagnolo fa il suo esordio sulla PS-01 del Minardi Team. Dolci ricordi sono legati alle distanze percorse nel 2005 e nel 2006 quando l’iberico conquistò i suoi due titoli mondiali, mentre il rammarico segna il periodo in Ferrari, dove per tre stagioni è arrivato secondo. Se il pilota di Oviedo avesse però dato un seguito definitivo al suo addio nel 2018 e non fosse tornato all’Alpine l’anno scorso, questo primato non sarebbe stato possibile. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso da record: è il pilota con più chilometri percorsi

    ROMA – Altro record infranto da Fernando Alonso. Ora è lui il pilota con più chilometri percorsi in Formula 1, ben 92.643. L’alfiere dell’Alpine, dopo essere diventato il pilota più longevo, lascia un altro segno nella storia del Circus e si prende anche quest’altro primato che sa di esperienza e affidabilità. Superato Kimi Raikkonen, che guidava questa speciale classifica con 92.636 chilometri, mentre scala al terzo posto Lewis Hamilton che insegue a 85.776.
    Dal primo all’ultimo chilometro
    Alcuni di questi chilometri, pari in totale a 2,3 volte la circonferenza terrestre, devono aver avuto un sapore speciale per Fernando Alonso. Come il primo percorso in Formula 1. Era il 4 marzo 2001 e all’Albert Park di Melbourne lo spagnolo fa il suo esordio sulla PS-01 del Minardi Team. Dolci ricordi sono legati alle distanze percorse nel 2005 e nel 2006 quando l’iberico conquistò i suoi due titoli mondiali, mentre il rammarico segna il periodo in Ferrari, dove per tre stagioni è arrivato secondo. Poi l’addio nel 2018 e il ritorno in Alpine dove mostra ancora quel talento che lo ha portato a conquistare il rispetto di tutti i piloti nel paddock. LEGGI TUTTO

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    F1, Zhou: “La mia vita salva grazie all'Halo”

    ROMA – Il terribile incidente di Silverstone, con la sua Alfa Romeo a volare contro le barriere, ha tenuto con il fiato sospeso l’intero mondo della Formula 1. Per fortuna, però, Guanyu Zhou è uscito illeso dal botto: “È stato un incidente grosso e sono contento di stare bene. I commissari e l’équipe medica in pista sono stati fantastici per la loro rapidità di intervento, e devo anche ringraziare la FIA e la Formula 1 per tutto il lavoro che hanno fatto, e continuano a fare, per migliorare la sicurezza delle nostre vetture”, le sue parole. Un incidente che avrebbe potuto avere consuguenze ben più gravi se non fosse stato per la protezione voluta fortemente dalla FIA . “L’Halo – continua il rookie dell’Alfa Romeo – mi ha salvato e questo dimostra come tutti gli sforzi che facciamo per rendere più sicure le monoposto diano sempre risultati concreti e preziosi. Ora voglio tornare in pista e fare ciò che amo. Sono in forma e non vedo l’ora di andare in Austria”.Guarda la galleryCaos al GP Gran Bretagna: nel terribile incidente Zhou vola in pista
    Bottas e l’importanza dell’Halo
    L’incidente arriva per Zhou forse nel momento migliore della sua prima stagione. Il pilota dell’Alfa Romeo però è stato già dichiarato idoneo per correre al Red Bull Ring per il Gran Premio di Austria, come ha confermato il suo compagno di scuderia, Valtteri Bottas: “La cosa più importante è che Zhou stia bene. È stato un grosso incidente e sono contento che non sia successo nulla di grave, e che sia già stato autorizzato dalla FIA a correre”. “Abbiamo avuto un’ulteriore prova di come l’Halo sia una delle più grandi innovazioni della F1 e di come la sicurezza sia migliorata negli ultimi anni”, dice poi il finlandese per concludere. LEGGI TUTTO