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    Ferrari: cambio di programma nei test di Fiorano, in pista la SF71H

    ROMA – La Ferrari SF71H, vettura targata 2018, torna a correre in pista. La scuderia di Maranello è in queste ore riunita a Fiorano per dei test, che però non vedranno in pista la SF21, la monoposto utilizzata nella scorsa stagione di Formula 1. Una scelta che viene accompagnata da un comunicato della stessa Ferrari, nel quale viene reso noto che “in attesa di ricevere un aggiornamento dalla FIA su quali siano le modalità di applicazione nel 2022 della definizione di ‘Test Previous Cars’, che stabilisce quale vettura può essere utilizzata in questo tipo di prove, è stato deciso nella sessione sarà utilizzata una del 2018”.
    Countdown per la presentazione
    Anche l’anno scorso, sempre a Fiorano, la Ferrari è scesa in pista a gennaio con la stessa monoposto. Allora Sainz era ancora alle prese con l’inserimento nella nuova scuderia, mentre Leclerc si preparava alla sua terza stagione consecutiva con il Cavallino. In questo momento, sulla pista privata della Rossa, la coppia formata dal monegasco e dallo spagnolo sta girando insieme a Robert Shwartzman, vicecampione del mondo in Formula 2 e collaudatore Ferrari. Nella nota della Rossa si legge inoltre che “il programma dettagliato sarà reso noto in seguito”. I test di Fiorano continueranno infatti fino al 29 gennaio, mentre tra i tifosi cresce l’attesa per il 17 febbraio, quando verrà presentata la nuova monoposto. LEGGI TUTTO

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    F1, Mekies: “Per le macchine poche novità durante la stagione”

    ROMA – Per alcuni potrebbe essere un ostacolo, per altri un’opportunità. Il budget cap, ossia il tetto alle spese imposto dalla FIA per contrastare le difficoltà finanziare messe in campo dalla pandemia e per riequilibrare le forze in pista, incombe. Nella Formula 1 2022 i team avranno infatti a dispozisione circa 140 milioni di euro, con qualche extra ad ogni Gran Premio e ad ogni qualifica sprint per apportare modifiche in corsa alle monoposto. A tal proposito, il direttore sportivo della Ferrari, Laurent Mekies, ha parlato così al quotidiano sportivo Marca: “Per il 2022 lo sviluppo della macchina non sarà pari a zero, com’è stato per l’anno scorso. Tuttavia, rispetto al 2018 e al 2019 vedremo certamente meno modifiche lungo il campionato”.
    Tutto in discussione
    Con la Ferrari che si prepara per i test di Fiorano, in programma dal 25 al 29 gennaio, cresce l’attesa per la presentazione della Rossa targata 2022. La nuova monoposto verrà infatti svelata il prossimo 17 febbraio e c’è molta curiosità nel capire come la scuderia italiana affronterà la prossima annata. I telai, le gomme e l’aerodinamica cambieranno per esaltare ancor più lo spettacolo in pista. Tuttavia, la cifra dei fondi consentiti andrà a ridursi di anno in anno: “Se prima – ha commentato Mekies – le scuderie più abili modificavano la macchina ad ogni Gran Premio, questo ora ci risulterà complicato per via del budget cap. E chi arriverà senza sviluppo all’inizio della stagione, dovrà apportare due o tre modifiche per rimettersi in sesto, andando a spendere quasi tutto il budget”, ha ipotizzato, concludendo, il dirigente sportivo del Cavallino. LEGGI TUTTO

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    F1, Mekies: “Ci saranno meno modifiche durante il mondiale”

    ROMA – Tra le insidie che la Formula 1 2022 andrà a presentare a piloti e scuderie c’è anche il budget cap: un tetto alle spese imposto dalla FIA per contrastare le difficoltà finanziare messe in campo dalla pandemia e per riequilibrare le forze in pista. I team avranno a dispozisione per il prossimo anno circa 140 milioni di euro, con qualche extra ad ogni Gran Premio e ad ogni qualifica sprint. A tal proposito, il direttore sportivo della Ferrari, Laurent Mekies, ha parlato così al quotidiano sportivo “Marca”: “Per il 2022 lo sviluppo della macchina non sarà pari a zero, com’è stato per l’anno scorso. Tuttavia, rispetto al 2018 e al 2019 vedremo certamente meno modifiche lungo il campionato”.
    Spending review
    Con la Ferrari che si prepara per i test di Fiorano, in programma dal 25 al 29 gennaio, cresce l’attesa per la presentazione della Rossa targata 2022. La nuova monoposto verrà infatti svelata il prossimo 17 febbraio e c’è molta curiosità nel capire come la scuderia italiana affronterà la prossima annata. I telai, le gomme e l’aerodinamica cambieranno per esaltare ancor più lo spettacolo in pista. Tutto questo, però, a fronte di un budget che andrà via via assottigliandosi nei prossimi anni: “Prima – ha commentato Mekies – le scuderie di alta classifica portavano novità ad ogni Gran Premio. Questo, per quanto ci riguarda, ci risulterà complicato per via del tetto alla spesa. Chi si ritroverà in ritardo all’inizio della stagione, dovrà concentrare tutto il budget in due o tre modifiche per far rientrare il problema”, ha concluso il dirigente sportivo di Maranello. LEGGI TUTTO

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    F1, Zhou elogia Bottas: “Per un rookie come me è l'ideale”

    ROMA – Dopo il terzo posto in Formula 2 alle spalle di Oscar Piastri e Robert Shwartzman, Guanyu Zhou approda in Formula 1. Il pilota cinese, chiamato dall’Alfa Romeo per sostituire Antonio Giovinazzi, avrà come compagno di scuderia Valtteri Bottas, un veterano del Circus con 179 Gran Premi disputati e 10 vittorie. Nelle sue parole, riportate da MotorSport, emerge tutta l’ammirazione di Zhou per il finlandese: “Per un rookie non c’è compagno ideale se non Valtteri Bottas. Per stargli davanti dovrò mettermi al lavoro intensamente e adattarmi subito non solo alla monoposto, ma anche alla Formula 1 in generale”.
    Duro lavoro
    L’ingresso nel box Alfa Romeo di Zhou rientra nel cambio di mentalità tanto auspicato per il 2022 da Frederic Vasseur, team principal della scuderia con sede a Hinwil. Il nuovo pilota però si concentra sul lavoro da svolgere in pista: “Voglio andare a punti, ma ancora non so quanto possa essere competitiva la nuova macchina. Non voglio però mettermi troppa pressione se non raggiungero questo obiettivo nelle prime gare”. Tanto però delle sue prestazioni passerà per Bottas: “Credo che possa svolgere un ruolo fondamentale nel mio percorso di formazione – ha concluso il 22enne – e credo che insieme potremmo far migliorare tutto il team”. Ancor prima di scendere in pista, però, Zhou è già forte di una conquista importante. Sarà infatti lui il primo pilota con nazionalità cinese a gareggiare nel campionato a quattro ruote più importante del mondo, aprendo nuove rotte commerciali per il Circus. LEGGI TUTTO

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    F1, Zhou: “Bottas compagno ideale per un rookie”

    ROMA – Arrivato in Formula 1 dopo il terzo posto nel campionato cadetto alle spalle di Oscar Piastri e Robert Shwartzman, Guanyu Zhou è pronto per il salto di qualità. Il pilota cinese, chiamato dall’Alfa Romeo per sostituire Antonio Giovinazzi, avrà come compagno di scuderia Valtteri Bottas, un veterano del Circus con 179 Gran Premi disputati e 10 vittorie. Nelle sue parole, riportate da “Motorsport.com”, emerge tutta l’ammirazione di Zhou per il finlandese: “Per un rookie non c’è compagno ideale se non Valtteri Bottas. Per stargli davanti dovrò mettermi al lavoro intensamente e adattarmi subito non solo alla monoposto, ma anche alla Formula 1 in generale”.
    Le parole di Zhou
    L’ingresso nel box Alfa Romeo di Zhou rientra nel cambio di mentalità tanto auspicato per il 2022 da Frederic Vasseur, team principal della scuderia con sede a Hinwil. Il nuovo pilota però si concentra sul lavoro da svolgere in pista: “Voglio andare a punti, ma ancora non so quanto possa essere competitiva la nuova macchina. Non voglio però mettermi troppa pressione se non raggiungero questo obiettivo nelle prime gare”. Tanto però delle sue prestazioni passerà per Bottas: “Credo che possa svolgere un ruolo fondamentale nel mio percorso di formazione – ha concluso il 22enne – e credo che insieme potremmo far migliorare tutto il team”. Nel frattempo, però, Zhou ha già fatto sengnare un primato. Sarà infatti il primo pilota cinese a correre in Formula 1, con ampie prospettive di mercato per il Circus in Estremo Oriente. LEGGI TUTTO

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    F1, Brown: “Steward fissi necessari, aiuteranno a prendere decisioni migliori”

    ROMA – È stata una Formula 1 tanto ammirata in pista, quanto discussa per quanto riguarda invece le decisioni della direzione di gara. Zak Brown, amministratore delegato della McLaren, è tornato su questo aspetto e, dai microfoni di “The-Race.com”, ha suggerito alla Federazione un cambiamento: “Non ci potrà mai essere infallibilità di giudizio, ma avere steward a tempo pieno potrebbe aiutare a prendere decisioni migliori”. Il Circus, infatti, non ha istituito ancora una squadra di marshal professionisti da schierare in pista a ogni Gran Premio. Nel 2021 sono state impiegate 41 persone diverse per le 22 tappe del mondiale, tutte sotto la supervisione di Michael Masi e del comitato arbitrale, composto da quattro membri.
    Verstappen a rischio
    Una revisione ambiziosa, questa auspicata da Zak Brown, che spera di poter intavolare un discorso con la FIA anche per quanto riguarda i penalty points. Introdotti nel 2014 per contrastare gli incidenti e le condotte antisportive in pista, i punti di penalità si accumulano sulle superlicenze dei piloti. “Questo per noi rappresenta un problema – ha commentato Brown – perché si dovrebbe punire la guida pericolosa e non i contatti in pista. Ad esempio, Lando Norris ha saltato una gara perché è stato penalizzato dopo un eccesso di velocità in bandiera gialla. C’è tanto che non funziona da dover ripulire”, ha concluso il CEO della McLaren. Questa situazione non riguarda però solo Norris. Anche Max Verstappen ha accumulato, lungo tutto il 2021, punti sulla sua superlicenza, che potrebbero, alla prossima infrazione, tramutarsi in una squalifica per una gara. LEGGI TUTTO

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    F1, Brown: “Steward a tempo pieno la strada giusta da prendere”

    ROMA – La Formula 1 2021 è stato un campionato che ha entusiasmato dal punto di vista agonistico, ma che ha anche suscitato polemiche feroci per alcune decisioni della direzione di gara. Zak Brown, amministratore delegato della McLaren, ha per cui suggerito alla Federazione un cambiamento, parlando ai microfoni di “The-Race.com”: “Non ci potrà mai essere infallibilità di giudizio, ma avere steward a tempo pieno potrebbe aiutare a prendere decisioni migliori”. Il Circus, infatti, non ha istituito ancora una squadra di marshal professionisti da schierare in pista a ogni Gran Premio. Nel 2021 sono state impiegate 41 persone diverse per le 22 tappe del mondiale, tutte sotto la supervisione di Michael Masi e del comitato arbitrale, composto da quattro membri.
    Il caso Norris
    Una revisione ambiziosa, questa auspicata da Zak Brown, che spera di poter intavolare un discorso con la FIA anche per quanto riguarda i penalty points. Introdotti nel 2014 per contrastare gli incidenti e le condotte antisportive in pista, i punti di penalità si accumulano sulle superlicenze dei piloti. “Questo per noi rappresenta un problema – ha commentato Brown – perché si dovrebbe punire la guida pericolosa e non i contatti in pista. Ad esempio, Lando Norris ha saltato una gara perché è stato penalizzato dopo un eccesso di velocità in bandiera gialla. C’è tanto che non funziona da dover ripulire”, ha concluso il CEO della McLaren. Tra i piloti a rischio nel 2022 c’è anche il campione del mondo, Max Verstappen. L’olandese rischia infatti una squalifica di una gara proprio a causa dei punti di penalità accumulati lungo la scorsa stagione. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell fa sul serio: “Voglio essere campione del mondo”

    ROMA – “Quando festeggi perché sei entrato nel secondo turno delle qualifiche, poi tutto svanisce. Vuoi il terzo turno, poi vuoi essere al vertice sempre, finché solo con la vittoria del mondiale puoi dirti soddisfatto appieno”. George Russell vuole mettere la sua firma sulla Formula 1 2022. Il neopilota della Mercedes, dopo tre anni in Williams, si è conquistato un sedile a fianco di Lewis Hamilton e ora punta al titolo mondiale. “Non sono contento del 2020 e del 2021, non è stato abbastanza e ora voglio essere un campione del mondo”, ha detto infatti il britannico in un’intervista a “Crash.net”. Il grigio triennio nella scuderia satellite lo ha forgiato nei momenti bui, come quando nel Gran Premio del Sakhir Russell ha sfiorato una clamorosa vittoria, sfumata poi per un errore del box Mercedes.
    Il racconto di Russell
    Sul circuito di Manama, infatti, George Russell ha sostituito proprio Hamilton nel 2020. Con pluriiridato positivo al Covid, il 23enne di King’s Lynn si è scatenato in pista, arrivando a un soffio dalla vittoria. Poi il pasticcio in Mercedes con un doppio pit-stop per il britannico. Anche queste esperienze sono servite a Russell, che ha detto: “Le delusioni hanno parte della carriera sportiva. Se non si superano, allora non solo si compromette la propria performance, ma si mette in difficoltà tutto il team. Avrei voluto vincere quella gara, ma sono anche queste situazioni a farti crescere”. Queste dichiarazioni di Russell sembrano però tagliate apposta per Hamilton. Sul futuro del sette volte campione del mondo è sceso infatti il silenzio dopo la delusione di Abu Dhabi e si aspetta ancora che cada il riserbo che lo circonda ormai da un mese e mezzo. LEGGI TUTTO