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    F1, Verstappen verso Jeddah: “In Bahrain anche aspetti positivi”

    ROMA – “Lo scorso fine settimana è stato un duro colpo per tutti noi, vinciamo e perdiamo come squadra e torneremo più forti questa settimana. Abbiamo un buon pacchetto e siamo stati competitivi in Bahrain, quindi ci sono aspetti positivi da prendere da quanto avvenuto a Sakhir, e abbiamo una stagione molto lunga davanti, è stata solo la prima gara”. Max Verstappen si prepara per il Gran Premio dell’Arabia Saudita, secondo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota olandese, dopo i problemi che lo hanno costretto al ritiro in Bahrain, vuole ripartire al massimo nel weekend di Jeddah. “Guardando avanti all’appuntamento di Jeddah, la pista è ancora abbastanza da scoprire per noi – ha aggiunto -. L’anno scorso l’umidità è stata un fattore e hanno apportato alcune piccole modifiche alla visibilità nel settore uno, quindi sono curioso di vedere come sarà questa volta quel tratto del tracciato reso sulla carta più rapido. È una pista davvero veloce con rettilinei e curve ad alta velocità e quest’anno le auto sono leggermente più pesanti quindi sarà davvero interessante vedere come si comporteranno. Non vedo l’ora, dovrebbe essere divertente”.
    Le parole di Perez
    Anche Sergio Perez ha parlato in vista della seconda tappa stagionale: “Un anno fa a Jeddah non ho concluso la corsa e anche per effetto del podio sfumato all’ultimo giro in Bahrain ho tanta voglia di rifarmi. La pista è molto impegnativa e lo sarà ancora di più con queste nuove vetture. Non dobbiamo dimenticare che a Sakhir siamo stati veloci e che la vettura è competitiva, si tratta solo di dimostrare il pieno potenziale della RB18 con una gara pulita”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “La Ferrari sembra aver superato tutti”

    ROMA – L’avvio stentato della Mercedes in Formula 1 ha già messo in cattiva luce lo sviluppo della W13. La scuderia di Toto Wolff è riuscita sì ad strapparare il podio in Bahrain con Lewis Hamilton, ma solo perché le Red Bull sono uscite dai giochi. Anche George Russell non ha dato l’apporto che forse ci si aspettava e quindi sotto inchiesta ci finisce il motore della W13, una pista che però il team principal della Mercedes si sente di escludere: “Non credo che ci siano grandi differenze tra power unit. La Ferrari ha fatto grandi passi avanti e se guardiamo al Bahrain è come se avessero surclassato tutti gli altri”, ha infatti detto l’austriaco, le cui parole sono riportate da “racefans.net”.Guarda la galleryHamilton e Russell svelano la nuova Mercedes W13
    Il commento di Wolff
    I problemi iniziali di questa Mercedes per Wolff sono quindi da ricercarsi in altro. E il manager viennese individua quello che per lui può essere un punto debole della W13: “Prima di esprimere un giudizio su una nostra presunta carenza di potenza si devono analizzare i livelli di resistenza aerodinamica “. Sarebbe tutto una questione di telaio e di attrito e Wolff, che così commenta: “Ridurre la resistenza da una macchina fino a eliminarla è semplice: basta prendere una motosega e fare a pezzi l’ala posteriore e faremo questo in Arabia Saudita”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Il nostro problema non è nella power unit”

    ROMA – Un inizio a tinte chiaroscure questo della Mercedes in Formula 1. La scuderia di Toto Wolff è riuscita sì ad agguantare il podio in Bahrain con Lewis Hamilton, ma in questo senso è stato decisivo il blackout di entrambe le Red Bull. Anche George Russell non ha dato l’apporto che forse ci si aspettava e quindi sotto inchiesta ci finisce il motore della W13, una pista che però il team principal della Mercedes si sente di escludere: “Non credo che ci siano grandi differenze tra power unit. La Ferrari ha fatto grandi passi avanti e se guardiamo al Bahrain è come se avessero surclassato tutti gli altri”, ha infatti detto l’austriaco, le cui parole sono riportate da “racefans.net”.Guarda la galleryEcco la nuova Mercedes W13, l’arma d’argento di Hamilton e Russell
    Le parole di Wolff
    I problemi iniziali di questa Mercedes per Wolff sono quindi da ricercarsi in altro. E il manager viennese individua quello che per lui può essere un punto debole della W13: “Prima di esprimere un giudizio su una nostra presunta carenza di potenza si devono analizzare i livelli di resistenza aerodinamica “. Sarebbe tutto una questione di telaio e di attrito e Wolff, che commenta: “Eliminare la resistenza da una macchina è facile: basta prendere una motosega e fare a pezzi l’ala posteriore, a Jeddah faremo questo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hulkenberg: “Io di nuovo al posto di Vettel? La decisione sarà presa domani”

    ROMA – Sebastian Vettel non risulta ancora negativo al Covid e per Nico Hulkenberg si apre la possibilità concreta di correre anche il Gran Premio dell’Arabia Saudita. A Jeddah, potrebbe dunque ancora non esserci il tedesco ex Ferrari. “Sono in Inghilterra e passo tutto il giorno al simulatore per conoscere il circuito. Mercoledì volerò in Arabia Saudita e la decisione sarà probabilmente presa giovedì. Mi sto preparando per ogni evenienza”, ha infatti detto Hulkenberg all’emittente tedesca “ServusTV”.
    Verso Jeddah
    Assieme alla McLaren, a deludere nell’esordio stagionale della Formula 1 in Bahrain è stata proprio l’Aston Martin, con Lance Stroll incapace di proiettarsi oltre la 12esima posizione e preceduto da Mick Schumacher (Haas) e dal rookie Guanyu Zhou (Alfa Romeo). Un flop che rischia di lasciare degli strascichi anche nel prossimo Gran Premio, che Hulkenberg non ha mai corso perché inaugurato lo scorso anno. La velocità media registrata nel 2021 a Jeddah è seconda solo a quella di Monza: un circuito veloce e stretto per la seconda tappa del Mondiale che potrebbe mettere a dura prova l’affidabilità e la velocità delle nuove power unit. LEGGI TUTTO

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    F1, Hulkenberg: “Sono pronto a correre anche a Jeddah”

    ROMA – Con Sebastian Vettel ancora alle prese con il Covid, Nico Hulkenberg prende in seria considerazione la possibilità di correre anche il Gran Premio dell’Arabia Saudita. A Jeddah, potrebbe dunque ancora non esserci il tedesco ex Ferrari. “Sono in Inghilterra e passo tutto il giorno al simulatore per conoscere il circuito. Mercoledì volerò in Arabia Saudita e la decisione sarà probabilmente presa giovedì. Mi sto preparando per ogni evenienza”, ha infatti detto Hulkenberg all’emittente tedesca “ServusTV”.
    Aspettando Jeddah
    Assieme alla McLaren, a deludere nell’esordio stagionale della Formula 1 in Bahrain è stata proprio l’Aston Martin, con Lance Stroll incapace di proiettarsi oltre la 12esima posizione e preceduto da Mick Schumacher (Haas) e dal rookie Guanyu Zhou (Alfa Romeo). Un flop che rischia di lasciare degli strascichi anche nel prossimo Gran Premio, che Hulkenberg non ha mai corso perché inaugurato lo scorso anno. Una pista veloce e piena di insidie quella dell’Arabia Saudita che potrebbe rivelare la vera potenza e affidabilità dei motori di quest’anno. LEGGI TUTTO

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    Malagò sulla Ferrari: “Premesse importanti, ma bisogna rimanere coi piedi per terra”

    ROMA – “Chi è esperto di Formula 1 e di automobilismo sa che in quel mondo non ci si inventa nulla. I risultati sono visibili un arco temporale. In altri sport può capitare che in una partita uno molto più debole vinca, ma in F1 c’è una dinamica di ricerca, di sviluppo del mezzo, di qualità dei piloti, di tecnologia che è fondamentale. In questo senso la Ferrari deve stare con i piedi per terra, ma le premesse sono sicuramente molto importanti”. Queste le parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni, che commenta così la doppietta della Ferrari nel Gran Premio del Bahrain. Un risultato storico al debutto che non si vedeva dal 2010 e che fa ben sperare in un successo finale della Rossa.
    Le parole di Malagò
    La partenza turbo della Ferrari ha concretizzato segnali positivi accumulati lungo i test pre-stagionali e ora la Rossa punta al Gran Premio dell’Arabia Saudita. Il Cavallino, insomma, torna rampante e il numero uno dello sport italiano dice: “Ho chiamato Binotto per fargli i complimenti, ho parlato con Elkann, gli ho detto che come Comitato Olimpico ci siamo commossi. Lui mi ha ricordato quando due anni fa disse, ‘non si può pretendere dalla mattina alla sera di ottenere risultati ma ci stiamo impegnando per raggiungerli'”. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Non si vedeva da tempo un'intensità così alta”

    ROMA – Charles Leclerc e Max Verstappen ruota a ruota nel Gran Premio del Bahrain è forse il segnale che si è aperta la nuova era della Formula 1. Macchine differenti tra loro, ma che se la giocano all’ultimo cavallo vapore. La rivoluzione tecnica quindi per ora è promossa e Stefano Domenicali, numero uno del Circus, sottolinea questo aspetto ai microfoni di “Sky Sport”: “La sfida tecnologica è di nuovo al centro. La gente diceva che la F1 si sarebbe appiattita con vetture tutte uguali. Io sono nel Circus F1 dal 1991 la diversità non è mai stata così diffusa da un punto di vista tecnico e tecnologico e da tempo non si vedeva un’intensità di questo livello”.
    Le parole di Domenicali
    “Credo – ha continuato Domenicali – che sarà un campionato con la stessa tensione vissuta l’anno scorso ad Abu Dhabi. Ma già alla prima gara ho perso il conto dei sorpassi”, Il nuovo regolamento è stato redatto da Stefano Domenicali con la preziosa collaborazione del managing director, Ross Brawn. Finora il tutto non ha deluso le aspettative e lo spettacolo non è mancato. Il ritorno alla vittoria della Ferrari, capace addirittura di iniziare con una storica doppietta, ha dato quel pizzico di straordinarietà in più alla prima gara della nuova era della Formula 1, con Domenicali che si congratula con quella che è stata la sua ex scuderia: “Per il campionato è speciale avere un team così unito. I miei complimenti a Binotto, ai piloti e a tutto lo staff Ferrari”. LEGGI TUTTO

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    Domenicali promuove la nuova F1: “Un'intensità così non si vedeva da tempo”

    ROMA – Il duello tra Charles Leclerc e Max Verstappen dopo la prima sosta ai box del Gran Premio del Bahrain è forse il simbolo della nuova epoca della Formula 1. Due concetti di macchina molto diversi tra loro che se la giocano al centimetro. La rivoluzione tecnica quindi per ora è promossa e Stefano Domenicali, numero uno del Circus, sottolinea questo aspetto ai microfoni di “Sky Sport”: “La sfida tecnologica è di nuovo al centro. La gente diceva che la F1 si sarebbe appiattita con vetture tutte uguali. Io sono nel Circus F1 dal 1991 la diversità non è mai stata così diffusa da un punto di vista tecnico e tecnologico e da tempo non si vedeva un’intensità di questo livello”.
    Sulla Ferrari
    “Credo – ha continuato Domenicali – che sarà un campionato con la stessa tensione vissuta l’anno scorso ad Abu Dhabi. Ma già alla prima gara ho perso il conto dei sorpassi”, Il nuovo regolamento è stato redatto da Stefano Domenicali con la preziosa collaborazione del managing director, Ross Brawn. Finora il tutto non ha deluso le aspettative e lo spettacolo non è mancato. Il ritorno alla vittoria della Ferrari, capace addirittura di iniziare con una storica doppietta, ha dato quel pizzico di straordinarietà in più alla prima gara della nuova era della Formula 1, con Domenicali che si congratula con quella che è stata la sua ex scuderia: “Sicuramente mi ha fatto piacere, per Binotto, per i piloti e per tutti gli addetti ai lavori. Per il campionato è speciale vedere una squadra così unita”. LEGGI TUTTO