4. GIORNATA Croazia – Italia 0-3 (15-25, 23-25, 14-25).Croazia: Milos 1, Butigan 5, Fabris 13, Ikic 5, Dumancic 5, Peric 2, Sain (L); Klaric, Samadan, Mlinar 3, Deak, Kuklic. N.e.: Strunjak, Bozicevic (L). All. Santarelli.Italia: Pietrini 14, Fahr 5, Egonu 24, Sylla 7, Chirichella 4, Orro 1, De Gennaro (L); Gennari 1, Danesi 1, Parrocchiale. N.e.: Bonifacio, Nwakalor, D’Odorico (L). All. Mazzanti.Arbitri: Pashkevich (Rus) e Fernandez Fuentes (SPA).Durata set 31’, 31’, 26′.
ZARA – Se non fosse per l’infortunio di Sara Fahr nello scemare del 3° set (problema al ginocchio sinistro dopo una discesa dal muro) il successo delle azzurre sulla Croazia sarebbe la classica tempesta perfetta.Nel giorno caricato maggiormente di tensioni e attenzioni l’Italia di Davide Mazzanti mette in campo il miglior atteggiamento e gioco di questo inizio di torneo europeo e porta a casa un 3-0 agevole. Risultato netto che rimarca quello che Daniele Santarelli aveva confessato alla vigilia, ovvero di come la sua Croazia fosse lontana anni luce da un organico come quello azzurro, destinato a lottare per il podio.La classifica e il fattore campo, non supportato però da pubblico “vero” se si esclude qualche decina di “imbucati” nel palas croato, in barba a covid19 e mancanza di vendita di biglietti, faceva pensare ad una sfida da vetta della classifica, invece le azzurre in campo hanno cancellato l’avversario senza se e senza ma.Ottimi i turni di battuta di Pietrini, Egonu e Fahr, ottimo il gioco di Orro che manda spesso le sue attaccanti a schiacciare senza muro, ottima la fase break. Quel tanto che basta per non avere problemi.A livello individuale spiccano i 24 punti di Egonu (8 nel primo set, 11 nel secondo all’82% in attacco, 5 nel terzo; 3 ace, 19 attacchi, 2 muri) e di 14 Pietrini (11 su 18 in attacco, 0 errori e muri subiti, 3 ace fatti). Su Sylla ancora una volta il maggior numero di ricezioni: 22 su 44, 3 errori, 41% di positiva e 14% di perfetta.
VERSO I QUARTI – Con la quarta vittoria consecutiva e la possibilità di chiudere la Pool con 5 vittorie su 5 gare (domani, giovedì, alle 20 c’è la comoda sfida al fanalino di coda Svizzera) ad oggi le azzurre, il 30 agosto, potrebbero trovare negli Ottavi di finale di Belgrado la modesta Francia, squadra rosa lontana anni luce dal livello dei “fratelli” del team maschile fresco di oro olimpico.
LA PARTITA – La battuta di Elena Pietrini apre il divario nel primo parziale. Dopo l’iniziale 7-7 le azzurre allungano 7-10 con due ace della posto 4 e un muro di Sara Fahr. Segue dai nove metri un lungo turno di Paola Egonu che esce dal servizio dopo un definitivo +10, da 9-11 a 9-19. Santarelli prova a anche a rintuzzare e schiera la ricezione a 4 con Fabris. Il set si chiude però 15-25.La Croazia prova a reagire trovando anche un ace su De Gennaro (15-14) con il libero azzurro che però nell’occasione si era preso più dio mezzo campo da sola. Le due squadre si inseguono, Egonu tiene viva la squadra azzurra (11 punti per lei nel parziale). Troppi errori gratuiti al servizio e qualche sbavatura in ricezione permettono alla Croazia il nuovo sorpasso dal 18-20 al 21-20. Un set ad elastico, sofferto per le azzurre che però dal 22-22 cambiano passo e incassano il 23-25.Pietrini è incontenibile, colpisce la palla a 2,90 metri e contribuisce a tenere l’attacco azzurro al 55% in avvio di terzo set. Santarelli mescola le carte, fa doppio cambio, chiama time out, ma Sylla porta un notevole contributo in difesa che Pietrini ed Egonu concretizzano in attacco.Unico neo Fahr che esce in lacrime sul 4-13. La centrale di origine tedesca si guarda il ginocchio, lo staff medico è tutto per lei. La squadra in campo si mette il volto tra le mani ma non sbanda fino al 7-18 viatico per un finale senza storia. LEGGI TUTTO