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    MotoGp, Pol Espargaro rivela: “Alex Barros mio idolo e modello”

    ROMA – Anche Pol Espargaro ha il suo idolo. È Alex Barros, ex pilota di MotoGp e Superbike, che lo spagnolo della Honda ricorda con particolare affetto, nonostante qualche caduta di troppo. “È lui il mio modello – ha detto il più giovane dei fratelli Espargaro a “MotorSport Total”. Quando vedevo le gare in tv con mio padre e mio fretello era veloce e lottava per vincere, ma cadeva spesso. Era il mio idolo però, perché aveva uno stile molto insolito che mi colpì”. Poi svela: “Corro con il 44 perché lui aveva il 4, ma il suo numero non era disponibile e così ho cercato di costruirmi un’identità su questo”.
    Niente autografo
    Barros e Pol Espargaro si sono anche visti. È successo a Barcellona, quando il brasiliano di San Paolo correva ancora in classe regina: “È stato molto gentile e mi ha invitato nel suo camper. È stato un gesto che ho apprezzato molto. È strano che non abbia neanche un suo autografo, ma non sono un tipo che si attacca alle cose materiali”, ha detto lo spagnolo. Poi un augurio per il futuro: “Vorrei essere d’ispirazione per i giovani, così come Barros lo è stato per me”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig su Marquez: “Non pensiamo di iniziare il 2022 senza di lui”

    ROMA – La Honda, nel 2021, ha faticato più del previsto in MotoGp. Le ricadute fisiche di Marc Marquez hanno costretto Alberto Puig e la sua squadra a una stagione in chiaroscuro. Ed è proprio il team manager spagnolo – ai microfoni di Motosan- a fare un bilancio del 2021 che sta per chiudersi: “È stato complicato non avere Marc dall’inizio. Poi si è ripreso, ma non è tornato al 100%. Non pensiamo di dover iniziare la stagione senza di lui. Considerare la sua assenza già da ora è solo autocommiserazione”. E anche Pol Espargaro, al suo primo anno in Honda, ha fatto fatica a mettersi in mostra: “Non sono sorpreso. La Honda è una moto che va capita. A partire dal Gp in Inghilterra e da Misano Pol è migliorato, ma spero possa ripartire meglio l’anno prossimo”, ha commentato Puig.
    Honda: prospettive per il 2022
    Lo sguardo adesso è rivolto all’anno prossimo, con particolare interesse per le condizioni di Marquez: “Sta seguendo le disposizioni dei medici – ha detto il team manager – e deve riposarsi, sperando che le cose poco a poco rientrino nella normalità. Il 2022? Sono realista. Abbiamo fatto alcune migliorie e credo che la direzione sia quella giusta. Poi bisogna vedere come verrà la moto nell’insieme. Sul motore dobbiamo recuperare due anni di lavoro andati persi per il Covid, ma stiamo cercando di cambiare tutto, anche il telaio”, ha concluso Puig che spera di avere il suo fenomeno in sella per tornare a dettare legge in MotoGp. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Non ci aspettiamo di iniziare la stagione senza Marquez”

    ROMA – È stato un anno delicato quello della Honda Repsol in MotoGp. I problemi fisici di Marc Marquez hanno costretto Alberto Puig a una stagione in chiaroscuro. Ed è proprio il team manager spagnolo – ai microfoni di Motosan – a fare un bilancio del 2021 che sta per chiudersi: “È stato complicato non avere Marc dall’inizio. Poi si è ripreso, ma non è tornato al 100%. Non pensiamo di dover iniziare la stagione senza di lui. Considerare la sua assenza già da ora è solo autocommiserazione”. E anche Pol Espargaro, al suo primo anno in Honda, ha fatto fatica a mettersi in mostra: “Non sono sorpreso. La Honda è una moto che va capita. A partire dal Gp in Inghilterra e da Misano Pol è migliorato, ma spero possa ripartire meglio l’anno prossimo”, ha commentato Puig.
    La Honda che verrà
    Lo sguardo adesso è rivolto all’anno prossimo, con particolare interesse per le condizioni di Marquez: “Sta seguendo le disposizioni dei medici – ha detto Puig – e deve riposarsi, sperando che le cose poco a poco rientrino nella normalità. Il 2022? Sono realista. Abbiamo fatto alcune migliorie e credo che la direzione sia quella giusta. Poi bisogna vedere come verrà la moto nell’insieme. Stiamo cercando di migliorare un po’ tutto, dal telaio al motore, il cui sviluppo è fermo da due anni per il Covid. Cercheremo di recuperare questi due anni di lavoro”, ha concluso il team manager. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bonora: “Voto 8 alla stagione, 10 solo se vinciamo una gara”

    ROMA – Paolo Bonora ha analizzato la stagione di Aprilia ai microfoni del sito ufficiale della MotoGp. Il team manager della casa di Noale si è detto soddisfatto dei progressi fatti, soprattutto per quanto riguarda Aleix Espargaro, che con il terzo posto di Silverstone ha ottenuto il suo miglior risultato della stagione, nonché unico podio del suo 2021. “Un voto alla stagione? Ci do un 8, perché dobbiamo continuare a migliorare – ha detto Bonora -. Direi 10 se avessimo vinto una gara. In questo momento stiamo lottando sempre tra la quinta e la decima posizione, per vincere una gara però bisogna fare un passo in più”.
    Su Vinales
    “Aleix Espargaro è il nostro riferimento da molti anni e in questo momento siamo soddisfatti con lui – ha aggiunto Bonora, che ha poi parlato dell’arrivo di Maverick Vinales: “Cerchiamo di avvicinarci al suo stile di guida per ottenere le migliori prestazioni. Viene da una moto diversa dalla nostra, quindi procediamo passo dopo passo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bonora: “Alla stagione di Aprilia do un 8, ora vogliamo vincere una gara”

    ROMA – “Un voto alla stagione? Ci do un 8, perché dobbiamo continuare a migliorare. Direi 10 se avessimo vinto una gara. In questo momento stiamo lottando sempre tra la quinta e la decima posizione, per vincere una gara però bisogna fare un passo in più”. Paolo Bonora ha analizzato la stagione di Aprilia ai microfoni del sito ufficiale della MotoGp. Il team manager della casa di Noale si è detto soddisfatto dei progressi fatti, soprattutto per quanto riguarda Aleix Espargaro, che con il terzo posto di Silverstone ha ottenuto il suo miglior risultato della stagione, nonché unico podio del suo 2021.
    Espargaro come riferimento
    “Aleix Espargaro è il nostro riferimento da molti anni e in questo momento siamo soddisfatti con lui – ha aggiunto Bonora, che ha poi parlato dell’arrivo di Maverick Vinales: “Cerchiamo di avvicinarci al suo stile di guida per ottenere le migliori prestazioni. Viene da una moto diversa dalla nostra, quindi procediamo passo dopo passo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro sul rinnovo: “Sto invecchiando, devo ancora parlare con l'Aprilia”

    ROMA – Anche un campione come Aleix Espargaro deve fare i conti con il più temibile degli avversari: il tempo. Con la carta d’identità, che per lui segna 32 anni, il pilota dell’Aprilia deve ancora decidere per quante stagioni rinnovare. Intanto però nel 2021 ha agguantato il primo podio con l’Aprilia in occasione del GP di Silverstone. “Sono motivato e ho fisico e mentalità per poter correre – ha confessato a The Race – ma devo ancora decidere se firmare per un anno o due. Sto invecchiando, ma c’è ancora tempo per essere in sella a una moto. Deciderò dopo le prime gare del 2022”.
    Il suo futuro in Aprilia
    Il pilota spagnolo ha concluso quest’annata di MotoGp in ottava posizione in classifica, a 22 punti da Marc Marquez. Il discorso rinnovo però deve essere ancora intavolato con l’Aprilia, come ha confessato lo stesso Espargaro: “È importante per me sapere quali sono i loro progetti e le loro idee. Non ho parlato molto con il team, ma c’è tutto l’inverno per discutere del mio rinnovo. Questi sono compiti che devono coinvolgere anche i piani alti e si tratta anche di capire quali sono le prospettive per il futuro”. Futuro che vedrà il pilota spagnolo ancora in sella per il 2022, quando i primi mesi del mondiale saranno utili per capire anche l’impatto dei rookie sulla classifica. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Sono molto esigente. L'obiettivo è il titolo”

    ROMA – Pol Espargaro traccia un bilancio della stagione appena conclusa in MotoGp, che l’ha visto chiudere in dodicesima posizione a 100 punti. Un risultato che non soddisfa il pilota della Honda, il quale prova ad analizzarne i motivi: “Non è stata l’annata che volevo. Non so se è stata quella che ci aspettavamo, perché in passato l’adattamento a questa moto è costato tanto ai diversi piloti che sono passati di qui – ha detto ai microfoni di “Marca” -. Sapevamo che la moto non era al massimo e dunque non mi sono creato aspettative particolari. Chiaramente avevo degli obiettivi ideali che non sono riuscito a realizzare e che, senza dubbio, non ho raggiunto. Sono molto esigente con me stesso, e se non lo fossi stato ad esempio quando sono passato in KTM ed eravamo in fondo alla griglia, non sarei mai stato qui con i colori HRC. È la mia filosofia”.
    Su Marquez
    “L’asticella è dettata dal più veloce della nostra marca, ovvero Marc Marquez, e abbiamo visto che quando sta bene è capace di vincere – ha aggiunto -. Lui non è stato regolare come in passato, ma anche la moto non è stata all’altezza perché ci sono state diverse cose che non ci hanno permesso di essere veloci quanto avremmo voluto. Io lavorerò al massimo per migliorare il mio livello ed essere la miglior versione di me il prossimo anno. L’obiettivo è quello di provare a lottare per il titolo, perché dev’essere il target per tutti i piloti che passano per la HRC. Tutti i piloti hanno registrato la mancanza di grip, specie al posteriore. Honda ha lavorato tantissimo su questo aspetto, che è poi ciò che mi permette di essere veloce, la trazione al posteriore. Ho dovuto adattare la mia guida alla moto. Abbiamo visto le difficoltà avute ad esempio da Lorenzo quando è passato da Yamaha a Ducati, poi il disastro alla Honda. Lo stile di guida deve cambiare, non può essere lo stesso per tutte le moto. Ad esempio Zarco, nel trasferimento da Yamaha a KTM, ha sofferto molto, e anche nel primo anno in Ducati. E così anche Rossi, sempre in Ducati”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “L'obiettivo deve essere il titolo”

    ROMA – “Non è stata l’annata che volevo. Non so se è stata quella che ci aspettavamo, perché in passato l’adattamento a questa moto è costato tanto ai diversi piloti che sono passati di qui”. Pol Espargaro, intervistato da “Marca”, traccia un bilancio della stagione appena conclusa in MotoGp, che l’ha visto chiudere in dodicesima posizione a 100 punti. Un risultato che non soddisfa il pilota della Honda, il quale prova ad analizzarne i motivi: “Sapevamo che la moto non era al massimo e dunque non mi sono creato aspettative particolari. Chiaramente avevo degli obiettivi ideali che non sono riuscito a realizzare e che, senza dubbio, non ho raggiunto. Sono molto esigente con me stesso, e se non lo fossi stato ad esempio quando sono passato in KTM ed eravamo in fondo alla griglia, non sarei mai stato qui con i colori HRC. È la mia filosofia”.
    Gli obiettivi
    “L’asticella è dettata dal più veloce della nostra marca, ovvero Marc Marquez, e abbiamo visto che quando sta bene è capace di vincere – ha aggiunto -. Lui non è stato regolare come in passato, ma anche la moto non è stata all’altezza perché ci sono state diverse cose che non ci hanno permesso di essere veloci quanto avremmo voluto. Io lavorerò al massimo per migliorare il mio livello ed essere la miglior versione di me il prossimo anno. L’obiettivo è quello di provare a lottare per il titolo, perché dev’essere il target per tutti i piloti che passano per la HRC. Tutti i piloti hanno registrato la mancanza di grip, specie al posteriore. Honda ha lavorato tantissimo su questo aspetto, che è poi ciò che mi permette di essere veloce, la trazione al posteriore. Ho dovuto adattare la mia guida alla moto. Abbiamo visto le difficoltà avute ad esempio da Lorenzo quando è passato da Yamaha a Ducati, poi il disastro alla Honda. Lo stile di guida deve cambiare, non può essere lo stesso per tutte le moto. Ad esempio Zarco, nel trasferimento da Yamaha a KTM, ha sofferto molto, e anche nel primo anno in Ducati. E così anche Rossi, sempre in Ducati”. LEGGI TUTTO