Djokovic conferma la separazione dal manager italiano Artaldi
Novak Djokovic
Edoardo Artaldi non è più il manager del n.1 al mondo Novak Djokovic. Dopo le indiscrezioni di qualche settimana fa che anticipavano la separazione dopo 15 anni di successi, il campione serbo ha confermato che l’italiano è ancora suo amico ma non lo segue più dal punto di vista manageriale.
“Siamo rimasti amici ma professionalmente abbiamo deciso di prendere strade diverse” afferma Novak in un’intervista a Parigi questa settimana. “Sto entrando in un nuovo capitolo sull’approccio alle mie cose fuori dal campo. La transizione non è facile, ma sto andando avanti”.
Niente è trapelato sui motivi di questo addio, dopo una storia ricchissima di successi in campo e fuori. Potrebbe aver pesato la brutta e intricata faccenda dello sbarco e respingimento di Djokovic in Australia nel 2022, quando furono commessi degli errori nei documenti per ottenere il visto all’ingresso con un’esenzione, visto il suo status di non vaccinato contro il Covid-19. La cosa tuttavia non fu mai chiarita del tutto, resta la grande delusione per il serbo, impossibilitato a disputare quell’edizione del torneo a lui più fortunato.
Artaldi aveva iniziato la sua collaborazione con Djokovic nel 2008, poco dopo il primo successo Slam del serbo agli Australian Open. Insieme alla moglie Elena Cappellaro, Artaldi ha curato gli interessi e contratti di Novak, insieme a moltissime delle attività extra campo di Djokovic.
Artaldi così aveva raccontato tempo fa alcuni spaccati della sua stretta collaborazione con Djokovic. “Il momento che non potrò mai dimenticare è l’accoglienza che ha ricevuto Novak in patria dopo aver vinto Wimbledon nel 2011, fu qualcosa di indescrivibile. Dal punto di vista personale, quel che mi ha sempre colpito di Novak è la sua determinazione e anche la sua generosità, sono di sicuro le sue due doti principali”. LEGGI TUTTO