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    Moto e scooter rubati spediti nei container: 30 denunciati

    All’interno di un container diretto in Africa occidentale, dietro tonnellate di tubi metallici, tenevano ben nascoste una dozzina di moto non dichiarate, circa 200 motori legati a motoveicoli in gran parte rubati e poi distrutti, degli scooter già sequestrati o sottoposti a fermo amministrativo, oppure radiati per la sola esportazione in ambito UE; senza dimenticare la presenza di moduli fotovoltaici dismessi, una tonnellata e oltre di rifiuti elettrici ed elettronici, nonché decine di parti di veicoli non sottoposti a bonifica o revisione, in quanto falsamente dichiarati come normali pezzi di ricambio. Trenta persone sono state denunciate a Genova per questo traffico illecito.

    Rubi una moto? La Polizia non ti insegue!
    Scattata la denuncia per trenta persone
    Le indagini dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono partite dopo l’ispezione, a marzo 2020, di un container diretto in Africa. Ad essere coinvolti sono privati cittadini stranieri e italiani e una decina di ditte di rottamazione di veicoli, di cui è stata ricostruita l’attività di furto, smantellamento dei motoveicoli e spedizione illecita di rifiuti speciali, che avveniva al porto del capoluogo ligure, precisamente nel terminal container di Prà.
    Scooter rubato viene ritrovato dopo sei anni: il ladro lo porta in officina
    Per 30 persone è così scattata la denuncia per traffico transfrontaliero di rifiuti pericolosi, truffa, falsificazione di documenti e ricettazione di motoveicoli rubati. LEGGI TUTTO

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    Triumph Speed Triple 1200 RS, “nuda” da 180 cv

    Omologata Euro 5, ancora più leggera e con tanta voglia di graffiare l’asfalto. Si presenta così la nuova Speed Triple targata Triumph. Infatti, stanchi delle tante piccole osservazioni poste al modello precedente, i tecnici inglesi hanno voluto trasformare la piccola naked in una due ruote ancora più divertente ed esuberante. Scopriamola…

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    Nuova Triumph Speed Triple 1200 RS: gli scatti

    MOTORE COMPLETAMENTE RIVISTO
    Cuore di tutto il progetto è il motore. È stato rivisto ovunque: bielle, pistoni, albero motore, centralina, aspirazione, scarico…è più compatto e leggero (-7 kg) e ha un’inerzia inferiore (è più rapido a prendere giri). Un profondo lavoro d’ingegneria, frutto anche dell’esperienza acquisita sui campi di gara della Moto2. Il tre cilindri ora ha una cilindrata di 1.160 cc (90 x 60,8 mm le misure di alesaggio e corsa, contro i precedenti 79 x 71,4 mm) ed esprime la bellezza di 180 CV (+30) a 10.750 giri e 125 Nm di coppia massima. Numeri importanti, che catapultano la Triumph Speed Triple 1200 RS nell’olimpo delle naked più potenti in assoluto.

    5 DIVERSE MODALITà DI GUIDA
    L’esuberante Triple è assistito da un’elettronica di prim’ordine: la piattaforma inerziale a 6 assi sovrintende a tutti i controlli elettronici di assistenza, tra cui il Traction Control (4 livelli, include anche lo Slide Control), ABS Cornering (2 livelli) e Wheelie Control, oltre naturalmente alle mappe motore. Tutti questi parametri comunque sono auto-regolati a seconda della modalità di guida selezionata (Rain, Road, Sport, Track e Rider), che il pilota può scegliere attraverso una nuova strumentazione TFT di 5 pollici. Al capitolo elettronica si segnalano anche il quickshifter bidirezionale (migliorato), le luci tutte a LED, il sistema di avviamento keyless, il cruise control e i blocchetti retro-illuminati, oltre alla nuova batteria al Litio.
    Con un aumento così considerevole della potenza, anche la ciclistica si è dovuta sottoporre a interventi pesanti. Telaio e telaietto hanno una struttura simile al passato (ed entrambi sono in alluminio), ma sono stati completamente ridisegnati. Sono cambiate le rigidezze flessionali, torsionali, le dimensioni…anche il monobraccio è nuovo, più lungo, ma l’interasse è rimasto identico: 1.445 mm (questo perché il motore è più compatto). Le masse però sono molto più centralizzate e il baricentro è più basso e avanzato.

    DA SOLA IN GAMMA A 17.600 EURO
    In totale, la nuova Speed pesa 198 kg in ordine di marcia (-10 kg) e offre una posizione di guida più caricata verso l’avantreno (ma allo stesso tempo più permissiva con i piloti più alti). Da segnalare anche le sospensioni Ohlins di alta gamma (mono TTX36, forcella NIX30), i freni Brembo (pinze Stylema, dischi di 320 mm e pompa MCS) e gli pneumatici Metzeler Racetec RR (al momento dell’acquisto si può optare anche per le Pirelli Diablo Supercorsa SC2). La nuova Triumph Speed Triple 1200 RS costa 17.600 euro e rimarrà da sola in gamma: non sono previste versioni R o S.
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    Super73 RX di Star Wars, anche l'Impero Galattico viaggia in elettrico

    Chissà cosa avrà pensato Rahul Kohli, quando si è visto recapitare dai ragazzi di Super73 la bellissima e-bike modello RX completamente dedicata a Star Wars. La società statunitense, infatti, nei giorni scorsi ha regalato all’attore britannico – grande fan della saga creata da George Lucas – un modello interamente customizzato. 

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    Super73 RX con livrea Star Wars

    CON TANTO DI EFFETTI SONORI
    L’intera due ruote elettrica è ricoperta da una livrea nera opaca con inserti in rosso, come il logo dell’Impero Galattico presente sul serbatoio. Ma cosa ancora più entusiasmante, l’e-bike consegnata a Kohli è stata completamente cablata per riuscire a riprodurre alcuni effetti sonori presenti nei film della saga.
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    “Ci siamo messi in contatto con alcuni dei migliori costruttori nel settore degli oggetti di scena per ottenere gli effetti sonori utilizzati”, ha dichiarato il Chief Marketing di Super73, Michael Cannavo. Ovviamente, il risultato finale è stato talmente soddisfacente che la RX in questione risulta perfettamente in grado di riprodurre – attraverso una serie di pulsanti – i suoni emessi dagli Speeder, le motociclette volanti presenti all’interno della saga di Star Wars.
    “Sono rimasto subito sbalordito dallo stile e dal design – ha dichiarato Kohli dopo aver ricevuto la sua Super73-RX personalizzata – È una moto bellissima e dopo averla accesa non riuscivo a credere a quello che stavo sentendo. Quei suoni mi ha immediatamente fatto tornare bambino e mi sono subito immaginato in sella ad uno Speeder nel deserto di Tatooine.”
    Kawasaki W800 Crosser by MRS Oficina LEGGI TUTTO

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    Nuova KTM 890 Duke: più aggressiva e graffiante

    La nuova “nuda” presentata dalla Casa motociclistica austriaca ha tutte le carte in regola per riuscire a sbaragliare le sue dirette rivali. Infatti, la nuova KTM 890 Duke promette di essere una delle naked più divertenti, agili e graffianti del mercato. Omologata Euro 5, non intende scendere a compromessi. 

    Yamaha MT-09 SP 2021: nuda e aggressiva
    PIÙ CAVALLI RISPETTO ALLA 790 DUKE
    Tutto questo, la 790 Duke lo ha sempre saputo fare piuttosto bene. Ma al pubblico non basta mai ed evidentemente nemmeno a chi, la 790, l’ha pensata e progettata. Perciò ecco la nuova 890 Duke, che ha più cavalli e si posiziona appena sotto la versione R. Il prezzo? 10.700 euro.
    QUATTRO DIVERSE MAPPATURE

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    Nuova KTM 890 Duke: aggressiva e graffiante

    La novità più importante riguarda naturalmente il motore. Come suggerisce il nome, la Duke di nuovo corso sarà equipaggiata con il bicilindrico parallelo di 889 cc (90,7 x 68,8 mm alesaggio e corsa), qui capace di esprimere 115 CV e 92 Nm (+7 CV e +6 Nm). Come in passato saranno quattro le mappature disponibili, Rain, Street, Sport e Track (optional) e di serie ci saranno anche il controllo di trazione (8 livelli) con piattaforma inerziale (evoluta e ora a 6 assi), l’anti-wheelie e l’ABS Cornering. Tutto nel rispetto della nuova normativa Euro 5.

    Il bicilindrico della 890 Duke è racchiuso nell’ormai classico traliccio in acciaio dalle quote compatte (1.475 mm d’interasse, 24° d’inclinazione del cannotto) che accoppiato alle sospensioni WP Apex migliorate nella taratura (ma pur sempre non regolabili a meno del precarico del mono) dovrebbe garantire divertimento a palate.
    Anche perché il peso è rimasto (fortunatamente) ai limiti dell’anoressia: 169 kg a secco. Da segnalare anche gli inediti pneumatici di serie, i Continental ContiRoad, e le nuove pastiglie per le pinze anteriori che lavorano dischi di 300 mm. A listino ci sarà anche la 890 Duke L, pensata per i neopatentati (potenza massima 95 CV o direttamente 48). La concorrenza è avvisata… LEGGI TUTTO

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    Bianchi, nella mobilità futura con la nuova bici e-Omnia

    Bianchi si proietta nella mobilità del futuro presentando la sua nuova gamma di bici elettriche, e-Omnia, con un ambasciatore d’eccellenza come Nico Rosberg, campione del mondo F1 2016 con Mercedes. Tre declinazioni diverse di e-bike per sei modelli differenti, tutti in alluminio e ad alte prestazioni, che seguono tre parole chiave principali: design, funzionalità, integrazione, con l’obiettivo di creare la bicicletta ideale per qualsiasi categoria di ciclista.

    Bianchi e la moda delle bici: “Un momento d’oro che ci darà soddisfazioni”
    Configuratore online, luci integrate e motore Bosch
    Ognuna potrà essere configurarata a piacimento grazie al configuratore 3D online, per essere adattata alle proprie esigenze, potendone scegliere tutte le caratteristiche: dalla trasmissione a catena o a cinghia all’opzione ABS, dalla predisposizione per le borse fino all’aggiunta del cavalletto. Ogni modello offre due colorazioni standard con la possibilità di scegliere le varianti colore della Signature Collection.
    Caratteristica peculiare della gamma e-Omnia sono le luci integrate posizionate nella parte anteriore, posteriore e a lato, che consentono al ciclista un’ottimale visibilità attiva e passiva in qualsiasi situazione. Le luci integrate anteriori e posteriori emettono infatti 40 Lux, che significano 100 metri di visibilità e la possibilità di essere visti già ad una distanza di 500 metri.
    L’ABS (opzionale) disponibile su alcuni modelli aumenta la sicurezza del ciclista e garantisce un maggior controllo del mezzo sia su strada che sullo sterrato, con maggior stabilità e maneggevolezza in frenata.

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    Bianchi, nella mobilità futura con le biciclette e-Omnia

    Il motore a zero emissioni Bosch che spinge la famiglia e-Omnia eroga una coppia di 85 Nm, con batteria da 599 Wh, 625 Wh oppure doppia, mentre l’assistenza al ciclista si spinge fino al 340%.
    City, Tourer e Mountain: ecco i modelli
    Ci sono quindi tre diversi tipi di e-Omnia:
    C-Type: modello City, stilosa e pensata per gli spostamenti quotidiani. Il telaio garantisce affidabilità in ogni contesto, mentre la geometria step through permette al ciclista di salire e scendere di sella facilmente, indipendentemente dall’abbigliamento indossato.
    T-Type e FT-Type: elegante e versatile, T-Type è un modello Tourer (versione per uomo e per donna) progettato per soddisfare le esigenze sia dei cicloturisti sia dei rider cittadini.

    Grazie allo specifico sistema portapacchi posteriore integrato con il telaio, la versione full suspension FT-Type può trasformarsi indifferentemente in una bici da turismo, un modello pronto per affrontare il traffico quotidiano, riuscendo anche a portare i più piccoli a scuola. Il propulsore è il Bosch Performance Line CX, mentre l’ABS (opzionale) per la ruota anteriore aumenta stabilità e manovrabilità del mezzo.
    X-Type E FX-Type: FX-Type è dedicata al mondo della Mountain Bike, pensata per biker esperti che ricercano il divertimento e la sfida sui percorsi off-road. Il fodero posteriore asimmetrico è pensato per evitare che la catena danneggi il telaio, evitando fastidiosi rumori.
    X-Type è invece una e-MTB hardtail, ideale per dare il massimo sui sentieri di montagna. Come per FX-Type, protezioni parafango sono integrate sul tubo sterzo, sulla testa della forcella, sotto il tubo obliquo e sul retro del tubo sella. Entrambi i modelli hanno l’opzione ABS.
    Nico Rosberg è l’ambassador
    E chi ha sposato le ambizioni di Bianchi e-Omnia è Nico Rosberg, che dopo aver abbandonato le monoposto ibride della F1, è diventato imprenditore nel settore della sostenibilità. “La Formula 1 – spiega il tedesco – mi ha insegnato che c’è sempre una soluzione se si è disposti a cambiare le regole del gioco. Bianchi ha reso il cambiamento del nostro modo di muoverci la propria missione, e quest’idea si sposa con la mia visione di una mobilità più green, un mondo nel quale le e-bike sono parte integrante della soluzione”.

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    Bianchi e-Omnia, la e-bike di Nico Rosberg

    “Ecco perché ho scelto Bianchi. A casa mia, a Monaco, salgo in sella alla mia Bianchi e-Omnia e mi sento subito a mio agio. C’è una e-Omnia ideale per ognuno di noi e grazie all’innovativo configuratore Bianchi è possibile personalizzarla in ogni aspetto. È davvero fantastico!”.
    Bianchi, ecco i nuovi modelli 2021 per GreenEDGE Cycling LEGGI TUTTO

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    Una moto viene rubata? Basta inseguimenti della Polizia!

    Un post pubblicato nelle scorse ore su Facebook dalla Polizia di Southampton, Inghilterra, è balzato agli onori delle cronache, destando scalpore e scatenando polemiche. In quel post veniva fondamentalmente spiegato che chiunque rubasse una moto non sarebbe stato inseguito dalle autorità. Un messaggio da molti inteso come un “via libera” ai furti delle motociclette. Il post è stato successivamente rimosso. Ma andiamo con ordine.

    Rubi una moto? La Polizia dell’Hampshire non ti insegue più!
    Tutto nasce dalle domande poste sui social dai cittadini della contea dell’Hampshire, dove negli ultimi tempi si registrano sempre più casi di furti di motociclette. La gente, spaventata e stufa della situazione, ha chiesto spiegazioni alla Polizia che, tramite i propri canali Facebook, ha dichiarato che non si metteranno più all’inseguimento dei ladri di moto in quanto si tratta di un’azione potenzialmente pericolosissima per i cittadini, per i poliziotti e anche per il delinquente stesso. Ergo, d’ora in avanti basta scene da film con auto che inseguono le moto a tutto gas: le forze dell’ordine britanniche si affideranno solamente alle classiche indagini.
    Sui social montano le polemiche
    A quel punto sono scattate (inevitabili) le polemiche social: perché molti cittadini hanno interpretato le direttive delle autorità come uno stimolo per i delinquenti, che adesso consapevoli di non essere inseguiti potrebbero aumentare i furti delle motociclette. Un evidente equivoco che però ha indotto la Polizia a cancellare quel famigerato post evitando ulteriori polemiche.
    Ladro porta in officina scooter rubato anni prima: scoperto e denunciato LEGGI TUTTO

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    Mobilità urbana: i dati ANCMA confermano lo sharing, ma c'è timore per la sicurezza in moto

    Dopo aver divulgato i dati sul mercato due ruote, ecco che ANCMA rende noto un nuovo rapporto. Si tratta del Focus2R – quinto report prodotto in collaborazione con Legambiente e Ambiente Italia -, in grado di fornire ogni anno la più completa e aggiornata panoramica delle politiche messe in campo dai Comuni capoluogo di provincia italiani e dedicate a ciclisti urbani e motociclisti.

    “C’è ANCORA MOLTO DA FARE”
    I risultati emersi dopo l’indagine, frutto di un questionario somministrato a 104 Municipi, hanno prodotto una lunga lista di informazioni su piste ciclabili, sharing mobility, parcheggi dedicati e tanti altri aspetti legati alla mobilità su due ruote nei centri urbani.
    Per quel che riguarda il lato moto, una nota positiva viene fatta registrare dall’andamento delle opportunità di sharing (soprattutto a trazione elettrica), che si consolidano in città importanti come Genova, Milano, Rimini, Roma e Torino. Tuttavia, preoccupano i dati sulla sicurezza stradale. Infatti, a fronte di una lieve diminuzione del numero di decessi di motociclisti e scooteristi sulle strade italiane, la percezione dei Comuni sul tema non risulta poi così di prim’ordine.
    Stando all’Osservatorio, infatti, la sicurezza non è considerata una priorità dal 59% dei Comuni, a cui si aggiunge un 12% che la indica addirittura come priorità bassa. Al contrario, però, fanno ben sperare i Comuni che dichiarano di avere installato i guard-rail dotati di protezioni a tutela dell’incolumità dei motociclisti, che passano dal 17% nel 2015 al 32% nel 2019.
    “Il Focus2R – ha commentato il presidente di ANCMA, Paolo Magri – ci permette di accendere ogni anno un riflettore sulle buone pratiche e soprattutto sulle zone d’ombra che interessano la pianificazione della mobilità urbana. In relazione anche al numero crescente di veicoli a due ruote circolanti, appare evidente che ci sia ancora molto da fare, in particolare per la sicurezza degli utenti.”
    Assicurazione moto in calo del 26% grazie all’RC Familiare LEGGI TUTTO