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    Kymco Downtown 350i TCS, per una guida più sicura e veloce

    Dal Downtown 350i ABS al Downtown 350i TCS il passo è breve. Lo Sporting Tourer targato Kymco adotta il controllo di trazione TCS (Traction Control System) e promette più sicurezza alla guida. Il sistema elettronico, infatti, aiuta il motociclista in fase di accelerazione nei casi in cui ci sia pioggia o il terreno sia in cattive condizioni.
    Il lavoro di TCS e ABS

    La caratteristiche del Traction Control System è quella di lavorare in sinergia con il sistema ABS, già presente nel Downtown: in caso di scarsa aderenza, quando si registrano differenze di velocità tra la ruota anteriore e quella posteriore o in caso di accelerazioni inaspettate al posteriore i due sistemi collaborano per far ritornare il mezzo in condizioni di sicurezza ed evitare di superare il limite di grip degli pneumatici. Qualora il pilota volesse gestire autonomamente la potenza, il sistema può anche essere disattivato.
    Lo stile

    La novità principale è sì il TCS, ma lo Sporting Tourer targato Kymco è anche un mezzo maneggevole e di comfort. Alle linee più aggressive e dinamiche del frontale, si alternano forme più fluide nel posteriore: questo gli consente di avere un utilizzo piuttosto versatile. Nella nuova versione si mettono in mostra i fari anteriori con luci a tubi di LED con dettagli cromati e nero lucido, a cui si aggiungono lenti faro posteriori in trasparente non pigmentato. Aria di novità anche per l’inserto protezione marmitta che ora è diventato nero lucido. Si aggiunto, poi, nuovo dettagli argento nel retro scudo coordinato al tunnel laterale e al nuovo carattere dello sticker modello. Infine, troviamo un doppio vano portaoggetti e un ampio sottosella dotato di luce di cortesia che si apre direttamente dal blocchetto multifunzione. Anche con due caschi integrali inseriti resta comunque altro spazio.
    Bassi consumi
    Il nuovo Downtown 350i TCS presenta un motore G5sc, un monocilindrico 4 tempi con raffreddamento a liquido, in grado di offrire, grazie all’innovazione sc (super charged) introdotta da Kymco, 21,2 kW (28,8 CV) a 7.250 giri, al posto dei precedenti 7.500 giri e una coppia massima di 30 Nm a 5.750 giri. Il sistema di alimentazione è a iniezione elettronica e i consumi, dicono da Kymco, rimangono bassi (il serbatoio ha una capacità di 12,5 litri). E visto il momento di incentivi è bene tener conto anche delle emissioni di CO2 che si abbassano a 89 g/km.
    Comandi e strumentazione

    Di certo non manca la tecnologia. La strumentazione analogico/digitale è completa di ogni indicatore: trip computer (sensore temperatura aria, consumo carburante e tensione batteria), contachilometri totale e parziale, tachimetro, contagiri, orologio digitale e indicatori del livello di carburante e della temperatura del liquido refrigerante.
    I comandi al manubrio sono semplici ed ergonomici e le manopole, arricchite da contrappesi nero lucido, presentano un nuovo disegno grip full black. Entrambe le leve dei freni sono poi regolabili nella distanza su quattro posizioni. Il blocchetto di accensione multifunzione, che agisce sull’avviamento dello scooter, sul bloccasterzo e sull’apertura della sella, è protetto dal sistema smart-lock.
    Quanto costa?
    Disponibile, per il momento, in due colorazioni – blu verbania opaco e antracite scais opaco – ha un prezzo di listino di 5.790 euro, che scendono a 4.890 euro grazie al contributo Kymco “Rottama Risparmiando”.
    Kymco AK 550: più potenza e connettività di serie nella versione 2020 LEGGI TUTTO

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    Scooter tre ruote, via libera alla circolazione in autostrada

    In seguito al voto della Camera al Decreto Semplificazione, è stata finalmente messa la parola fine (e con esito positivo) alla situazione degli scooter tre ruote in autostrada. Tra qualche giorno la normativa sarà operativa e questi mezzi potranno tornarvi a circolare.
    Qooder, presentato il nuovo eQooder elettrico
    “Finalmente chiarezza”
    La notizia arriva da ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori: “Dopo una battuta d’arresto subita lo scorso luglio a livello parlamentare, il Codice della Strada ora fa chiarezza e riconosce finalmente ai tre ruote questa nuova possibilità: un articolo di poche righe sana così un importante vuoto legislativo”, fa sapere ANCMA.
    La norma, che sarà operativa con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni, riguarda i tricicli di cilindrata non inferiore a 250cc (se a motore termico), e comunque di potenza non inferiore a 15 kW, destinati al trasporto di persone e con al massimo un passeggero oltre al conducente.
    Quali sono i mezzi interessati?
    Sono interessati dal provvedimento mezzi appartenenti alla categoria internazionale L5e-A come, ad esempio, l’MP3 Piaggio, il Tricity Yamaha, il Metropolis Peugeot o il Qooder dell’omonima azienda:un segmento di mercato che nell’ultimo anno è cresciuto del 10%, ovvero il doppio rispetto al trend complessivo (+5%).
    Nel comunicato, ANCMA sottolinea infine “la soddisfazione per il risultato ottenuto attraverso un’interlocuzione costruttiva e proficua con il legislatore”.
    Yamaha, il progetto del futuro: la moto che non cade LEGGI TUTTO

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    Suzuki V-Strom 1050 XT, allestimento Pro per veri viaggiatori

    Suzuki presenta la sua V-Strom 1050 XT Pro che rispetto al modello base (V-Strom 1050 XT) si fa ancora più viaggiatrice e viene collacata dalla Casa di Hamamatsu al top della sua gamma Sport Enduro Tourer. Tutto questo grazie al nuovo allestimento Pro, ricco di accessori che rendo il modello ancora più pratico, con maggiore capacità di carico e più protezione per gli organi meccanici.
    Scendiamo nei dettagli e vediamo quali elementi compongono il kit. 
    Paramotore in alluminio

    La meccanica è avvolta dal paramotore in alluminio. Uno scudo che protegge da agenti esterni (sassi, vegetazione, ostacoli sul terreno). A proteggere il sistema di scarico e l’impianto di lubrificazione ci pensa, invece, la paratia che, contemporaneamente, garantisce anche un’equilibrata dissipazione del calore, anche nelle più afose giornate estive.
    Barre paramotore

    La V-Strom 1050 XT Pro è dotata di paracoppa in alluminio e, di conseguenza, si rende necessario l’utilizzo di tubi paramotore sagomati in modo diverso rispetto a quelli della V-Strom 1050 XT standard. Grazie alla loro forma, racchiudono radiatore e convogliatore: il sistema di raffreddamento e della carrozzeria viene, quindi, salvaguardato anche in caso di caduta.
    Borse laterali in alluminio

    Per sottolineare il carattere avventuroso della moto ci sono le due borse laterali in alluminio da 37 litri. Sebbene la capacità di carico sia notevole, l’ingombro laterale resta ridotto. Ma quali sono le caratteristiche di queste borse? Gli spigoli sono rivestiti da protezioni in plastica ad alta resistenza: si tratta di un sistema di guarnizioni che protegge il loro contenuto dall’acqua e dalla polvere. In più, sono dotate di maniglie per il trasporto a mano. Sbloccate le serratura, la borsa si apre verso l’alto.
    Pedane maggiorate e regolabili

    Le già robuste pedane della V-Strom 1050 XT di base, qui sono estese con rivestimento in gomma amovibile. Questo permette, dicono da Suzuki, un controllo maggiore della moto, anche quando il meteo non è dei migliori oppure il pilota indossa stivali da off-road. Le pedane sono anche regolabili, grazie a un sistema che ne modifica l’altezza e l’avanzamento: in questo modo, ogni motociclista può personalizzare la propria posizione di guida.
    La meccanica

    Oltre al kit, la V-Strom 1050 XT Pro è dotata di telaio a doppia trave in alluminio, sospensioni completamente regolabili, cerchi a raggi con pneumatici tubeless e monta un bicilindrico Euro 5 da 107 CV. Il sistema Suzuki Drive Mode Selector, inoltre, permette al pilota di scegliere tra tre diverse curve di erogazione. A gestire i vari dispostivi ci pensa il Suzuki Intelligent Ride System, che dialoga con una piattaforma inerziale Bosch in grado di rilevare ogni movimento della moto in sei direzioni lungo tre assi. Tra le tecnologie di bordo troviamo anche il controllo della trazione regolabile su tre livelli e disattivabile, il cruise control, l’assistenza alle partenze in salita PartiFacile e i sistemi FrenaInPIega e FrenaSicuro.
    Per chi volesse acquistarla
    Il prezzo di listino della V-Strom 1050 XT Pro è di 15.390 euro F.C. ed è disponibile in tre colorazioni (nero, giallo e con la livrea bicolore bianca e arancione). Per chi fosse interessato all’acquisti, fino al 30 settembre 2020 c’è un nuovo finanziamento a interessi zero dedicato in esclusiva alla famiglia V-Strom 1050. Questo piano prevede la possibilità di finanziare un importo compreso tra i 7.000 e i 12.000 euro e di restituire poi la cifra in 36 o 48 rate mensili con un Tan dello 0% e un Taeg che può oscillare tra il 1,13% e il 2,89% a seconda della cifra erogata e della durata scelta.
    Suzuki V-Strom 1050 MACHI: l’enduro dallo spirito Adventure LEGGI TUTTO

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    Honda CB500F 2021, passa all'Euro 5 e propone un nuovo colore

    Novità per il 2021 in casa Honda. Vi abbiamo parlato della famiglia 500 cc e dei modelli CB500X e CBR500R, che si presentano rinnovati dal punto di vista tecnico, con l’omologazione Euro5, e dal punto di vista estetico. Stesso discorso per il terzo esemplare della famiglia, la Honda CB500F. Ecco tutti i dettagli.
    Aggressiva e muscolosa

    Adatta anche ai possessori di patente A2, la CB500F era già stata rinnovata nel 2016 e poi nel 2019. Riconoscibile per le sue linee aggressive e muscolose e per le dimensioni compatte, monta un bicilindrico parallelo raffreddato a liquido 8 valvole che eroga 48 CV, avvolto in un telaio in acciaio con struttura a diamante, sportivo e leggero. È una moto divertente sia per chi inizia ad approcciarsi alle due ruote, ma anche per i piloti più esperti. Il cambio a 6 rapporti è dotato di frizione assistita con antisaltellamento, mentre la strumentazione è LCD a retroilluminazione negativa e le luci sono full?LED, compresi gli indicatori di direzione. Da non dimenticare il manubrio biconico, per un controllo e un comfort di guida ottimali. Passiamo alle ruote, che sono da 17” in alluminio pressofuso e presentano 6 razze a Y. Il peso in ordine di marcia e con il pieno di benzina è di 189 kg. Il serbatoio del carburante ha una capacità di 17,1 litri e, grazie ai consumi piuttosto ridotti, l’autonomia supera gli 480 km.
    Model year 2021

    La Honda CB500F 2021, insieme agli altri model year CB500X e CBR500R, sarà disponibile presso la rete dei concessionari ufficiali Honda a partire dall’autunno 2020. La novità più importante arriva dal punto di vista tecnico, con l’omologazione Euro5. Non mancano, però, alcuni ritocchi estetici: nuove grafiche e nuova colorazione, Candy Caribbean Blue Sea, che si aggiunge alle due già disponibili, Grand Prix Red e Matt Gunpowder Black Metallic.
    Le 20 moto più vendute da gennaio a luglio 2020  LEGGI TUTTO

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    Nuova Honda CBR500R tra loghi ristilizzati e omologazione Euro5

    Le novità di Honda per il 2021 abbracciano anche la CBR500R. La Super Sport della famiglia, dedicata anche ai possessori di patente A2, è ispirata al look della Fireblade e la nuova versione si aggiorna sotto due diversi punti di vista. Il primo è in comune a tutta la gamma 500 cc e riguarda l’omologazione a Euro5, mentre il secondo si concentra solo sulla CBR500R che per il nuovo anno si presenterà con i loghi ristilizzati.
    Yamaha, il progetto del futuro: la moto che non cade
    Dal 2013 ad oggi

    Sono tre le tappe fondamentali nella storia della CBR500R: il lancio nel 2013, il restyling nel 2016 e l’ultimo aggiornamento al look nel 2019. Negli anni, la Super Sport ha ridefinito in parte il segmento delle supersportive entry? level. Da molti è considerata ideale per i motociclisti che provengono da moto con cilindrate minori, ma allo stesso tempo è apprezzata anche dai piloti più esperti in cerca di una due ruote agile e divertente.Gli aggiornamenti del 2016 e del 2019 l’hanno portata ad avere uno stile più definito e un look decisamente più aggressivo. Il motore fu rivisto per garantire prestazioni più elevate e ora offre coppia e potenza sostenute a regimi medio-bassi.
    Potente e sportiva
    Il look si è trasformato in quello di una supersportiva, mentre l’aerodinamicità permette di sfruttare al massimo la potenza di questa piccola superbike anche grazie alla posizione dei semimanubri (sotto la piastra superiore di sterzo) e in generale di tutta la guida sportiva.La potenza massima di 48 CV (35 kW), che consente la guida con la patente A2, è frutto di un motore bicilindrico parallelo che si adatta facilmente a diversi utilizzi e modalità di guida (in pista come in strada).La CBR500R è dotata di frizione assistita con antisaltellamento capace di ridurre lo sforzo che serve per azionare la leva della frizione e, soprattutto, mantiene costante il contatto tra suolo e posteriore anche quando si presentano scalate repentine. Il telaio è in acciaio, le ruote da 17” in alluminio e il cambio a 6 rapporti. La strumentazione è LCD retroilluminata e le luci sono Full-LED, compresi gli indicatori di direzione.
    Vin Diesel nello spot di lancio dello scooter elettrico Yadea G5 LEGGI TUTTO

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    Honda CB500X, nuove combinazioni di colori e omologazione Euro5

    Tra le novità del nuovo anno in casa Honda, ci sono anche quelle che riguardano la CB500X. Il crossover giapponese, adatto anche a chi ha solo la patente A2, si presenta nella versione 2021 (suo terzo aggiornamento) con una nuova veste grafica, tre nuove combinazioni di colore, il sottotelaio posteriore rosso, chiaro omaggio alla Africa Twin, e l’omologazione Euro5.
    La storia della CB500X si concentra in sette anni. Lanciata nel 2013, insieme alla CB500F nuda e alla CBR500R, ha giù subito tre aggiornamenti. Il primo nel 2016 quando gli ingegneri hanno apportato modifiche al serbatoio (più grande), creato maggiore protezione dal vento e uno schermo più alto; il secondo è datato 2019 ed è quello che ha mostrato il suo stile avventuriero, aumentato le prestazioni del motore e aggiornato il telaio.
    Tra stile avventuriero e potenza

    Il suo stile adventure era già emerso nel 2019. La CB500X, infatti, è stata progettata con sospensioni a lunga escursione, ammortizzatore monotubo, manubrio biconico rialzato e una ruota anteriore da 19”. Anche le protezioni e le prestazioni aerodinamiche avevano subito una messa a punto nell’ultima riprogettazione (nuove coperture laterali ed estensione di quelle su radiatore e carenatura). La compatta di Honda è dotata di un telaio in tubo di diamante in acciaio da 35 mm leggero e resistente che si adatta facilmente ai cambi di superficie.
    Il motore bicilindrico parallelo (35 kW, 48 CV), compatibile con la patente A2, offre un buon compromesso in termini di coppia e potenza. La potenza massima è di 35 kW e arriva a 8.500 giri/min, con una coppia di 43 Nm erogata a 7.000 giri/min. La CB500X, inoltre, è dotata di un cambio a sei marce e di una frizione assistita con antisaltellamento che agevola i cambi di marcia.
    Le novità per il 2021

    Come anticipato, l’aggiornamento della CB500X si concentra sui colori e le emissioni. Tre le combinazioni previste da Honda: Gran Premio Rosso, Matt Gunpowder Black Metallic e Bianco perla metalloide. Nuovo anche il telaietto reggisella che ora è rosso, un chiaro richiama alla sorella maggiore CRF1100L Africa Twin. Parlando di emissioni, CB500X, come le altre 500cc di Honda, ora è omologata Euro5 e di conseguenza le emissioni di monossido di carbonio sono molto più basse, c’è rilevamento più severo di accensioni irregolari e l’introduzione di un limite di particolato.
    Honda, Motocompo e un possibile ritorno in versione elettrica? LEGGI TUTTO

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    Yamaha, il progetto del futuro: la moto che non cade

    Yamaha pensa al futuro e lo annuncia chiaramente durante la presentazione virtuale del Tricity 300. La notizia è di quelle destinate a suscitare una certa curiosità: Daisuke Asano, responsabile della divisione Leaning Multi Wheel, e Takuya Kinoshita, direttore generale delle Motorcycle Business Operations di Yamaha, svelano che la Casa di Iwata sta lavorando per realizzare una moto che non cade.
    Yamaha Tricity 300, pronto per la città
    Pensando al futuro
    Un progetto che, dicono i rappresentati Yamaha, segnerà inevitabilmente il futuro del Marchio fino al 2030. Seppur una notizia eclatante, i recenti lavori della Casa di Iwata vanno in questa direzione: si pensi solo alla tecnologia del nuovo Tricity 300 oppure ai concept, presentati gli scorsi anni, Motorbot e Motoroid 03.
    Anche Honda e Harley-Davidson
    La concorrenza per questa innovativa tecnologia è tanta. E se Yamaha vuole essere la prima azienda a portare sul mercato la moto che non cade deve darsi da fare. Honda, per esempio, aveva fatto un passo avanti nel 2017 con la presentazione del Riding Assist-E (sistema che assicura equilibrio alla moto, ferma e anche a basse velocità). Ma si parla anche del self-balancing che Harley-Davidson sta progettando per i suoi cruiser. E ancora, ci sono molte start up al lavoro. Chi arriverà per primo?
    Yamaha presenta Tricity 300: ecco prezzo e disponibilità LEGGI TUTTO

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    Aprilia, nuova serie limitata: ecco la Tuono V4 X

    La RSV4 X è stata un vero successo per Aprilia. I 10 esemplari della versione speciale della supersportiva di Noale, tra le più potenti e leggere di sempre, sono andati sold out in poche ore. Perché non andare avanti col progetto? Ecco allora la nuova Tuono V4 X, una vera moro da corsa con il manubrio alto. Si può acquistare solo online e naturalmente è in edizione limitata.  
    I test di Savadori
    Nei test effettuati sul traccito di Imola, la “Super Tuono V4″ nelle mani di Lorenzo Savadori è stata capace di girare in 1’50”: “È la moto più divertente che abbia mai guidato – dichiara il pilota tester di Aprilia-  Il mix tra comodità e prestazioni è, secondo me, unico. Il motore pazzesco sa essere anche molto gestibile, sia per gli esperti sia per gli amatori, e il pacchetto aerodinamico regala una stabilità incredibile per essere una naked. Credo che la Tuono V4 X abbia creato un nuovo segmento.”
    L’entusiasmo di Espargaró
    Le prestazioni e il divertimento che la Tuono V4 X è capace di restituire hanno contagiato anche Aleix Espargaró, pilota del team Aprilia Racing impegnato in MotoGP, che ha voluto provarla sul circuito austriaco del Red Bull Ring: “La Tuono V4 X è spaziale. Non avevo mai provato in pista una moto con manubrio alto e sono rimasto sorpreso dalla sensazione di stabilità. Il motore è pazzesco, ma la ciclistica non va in crisi, anzi: posizione di guida ed elettronica la rendono estremamente divertente. Puoi guidarla in modo pulito, ma puoi anche metterla di traverso. È una pura sportiva con un lato da teppista!”.

    Sovrastrutture in carbonio
    L’obiettivo di rendere questa speciale Tuono una vera moto da corsa con il manubrio alto per uso esclusivo in pista è stato centrato grazie a un sapiente lavoro di alleggerimento generale, che ha raggiunto l’eccezionale traguardo di 166 kg misurati a secco sulla bilancia, un dato ormai vicino a quello dei prototipi da MotoGP.
    Tutte le sovrastrutture sono in carbonio, impreziosite dalla nuova grafica dedicata “Bol d’Or”, ispirata alla Aprilia RSV 1000 R Factory che prese parte all’edizione 2006 della mitica gara endurance d’oltralpe. Il serbatoio ha la forma di quello originale ma è più leggero, mentre l’impianto elettrico di serie è stato semplificato. Di chiara derivazione sportiva è la pulsantiera racing per la regolazione dei principali controlli elettronici di cui è equipaggiata Tuono V4 X. Numerosi sono i particolari in alluminio ricavato dal pieno che contribuiscono ad abbattere il peso, come la leva frizione, la protezione della leva del freno, le protezioni dei carter motore, le pedane regolabili e il tappo del serbatoio. I cerchi Marchesini in magnesio forgiato, che calzano pneumatici slick, regalano valori di maneggevolezza inaccessibili anche per le supersportive carenate.

    Il motore deriva dall’unità che equipaggia con successo RSV4 1100 Factory. L’impianto di scarico Akrapovic dispone di collettori in titanio e di terminale in carbonio, mentre il filtro dell’aria è un elemento Sprint Filter: si tratta del filtro aria dalla più alta permeabilità disponibile sul mercato (oltre a essere waterproof), la medesima unità utilizzata da Aprilia Racing in MotoGP.
    La messa a punto elettronica è garantita dalla centralina rivista nelle logiche di funzionamento, dotata di mappature di controllo motore e dinamica del veicolo sviluppate da Aprilia Racing. Le mappe del motore sono tutte “full power” e ottimizzate per l’impianto di scarico racing. I livelli di engine brake, traction control e anti wheelie sono specificamente studiati per l’uso in circuito. Di serie il cambio elettronico assistito anche in scalata e la strumentazione TFT a colori riprogrammata con visualizzazione dei tempi sul giro mediante sensore GPS integrato.

    Fino a 221 CV
    La potenza massima del V4 di Noale sale dai 217 CV dell’unità di serie al valore di 221 CV misurati all’albero. Prestazioni sfruttabili grazie alle note qualità del telaio e all’evoluto sistema di sospensioni semiattive Öhlins Smart EC 2.0. 
    Acquistabile solo online
    Anche l’impianto frenante Brembo è totalmente racing, grazie all’adozione di raffinate ed efficacissime pinze GP4-MS ricavate dal pieno che agiscono su una coppia di dischi in acciaio con tecnologia T-Drive e sono comandate da una pompa radiale da 19×16, anche essa ricavata dal pieno.
    Ciascun esemplare della Aprilia Tuono V4 X, proposto al prezzo di 34.900 Euro, è già prenotabile esclusivamente online, accedendo al sito web di Aprilia. Gli acquirenti avranno la possibilità di ritirare il proprio esemplare direttamente presso Aprilia Racing, con contestuale visita in esclusiva al reparto corse di Noale.
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