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    Ducati, Dall’Igna entusiasta di Marquez: “Non può che farmi piacere”

    ROMA – Nel mondo della MotoGP c’è grande attesa per vedere all’opera Marc Marquez in sella alla Ducati del Team Gresini. Dopo una collaborazione durata ben undici anni con la Honda, lo spagnolo ha deciso di provare a rilanciarsi della squadra di Borgo Panigale per provare a tornare a lottare per il titolo e sfidare i nuovi fenomeni del momento Francesco Bagnaia, Jorge Martin e Fabio Quartararo, senza escludere altre possibili sorprese. L’arrivo dell’otto volte campione del mondo in Ducati ha generato grande entusiasmo, soprattutto nei dirigenti.
    Dall’Igna: “Problemi? Vedremo”
    Il direttore generale della Ducati, Luigi Dall’Igna, nel corso di una lunga intervista concessa a MOW, ha parlato dell’arrivo di Marc Marquez nella squadra di Borgo Panigale: “Non può che farmi piacere il fatto che Marc Marquez abbia voluto così fortemente la nostra moto. Qualora si presentassero dei problemi, vedremo come gestirli e superarli. Nei test ha già dimostrato di avere dei punti di forza e altri di debolezza, esattamente come tutti i piloti. Sicuramente ci sono cose in cui può migliorare”. LEGGI TUTTO

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    Stoner, la rivelazione sulla Ducati e Melandri: “Fui ingaggiato solo per…”

    ROMA – La Ducati si sta godendo il suo momento di grande splendore con le due vittorie consecutive del Mondiale arrivate grazie ad uno strepitoso Francesco Bagnaia. Il lavoro del team di Borgo Panigale è stato davvero intenso negli ultimi anni e ha permesso alla squadra italiana di tornare al successo dopo stagioni molto complicate. L’ultimo a vincere un titolo in Ducati nella classe regina prima di Bagnaia fu Casey Stoner nel 2007 che, inizialmente sembrava non essere candidato per recitare un ruolo da protagonista.
    Stoner: “Potevo andare in Yamaha”
    Il due volte campione del mondo di MotoGP, Casey Stoner, durante un’intervista rilasciata ai microfoni di TNT Sports, è tornato a parlare dei suoi trascorsi in Ducati facendo un’interessante rivelazione: “Possono dire quello che vogliono e far finta che era tutto previsto, ma all’inizio io dovevo soltanto essere un sostituto. Mi avevano ingaggiato in attesa di Marco Melandri, ma poi sono riuscito a vincere il Mondiale. Tutto quello che avevo intenzione di fare era riuscire a portare a casa qualche podio”. LEGGI TUTTO

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    Stoner e il retroscena sulla Ducati: “Dovevo fare da apripista a Melandri”

    ROMA – La storia del motociclismo racconta di un Casey Stoner che è riuscito a vincere due titoli Mondiali in MotoGP, ma le cose sarebbero anche potuto andare diversamente. Il pilota australiano, infatti, prima di approdare alla Ducati, squadra con cui ha portato a casa il suo primo alloro, è passato per la Honda. Questo trasferimento è arrivato soltanto dopo il suo mancato passaggio in Yamaha, che avrebbe dovuto lanciare Stoner nella classe regina dandogli spazio in un team satellite e poi in quello ufficiale.
    Stoner: “Potevo andare in Yamaha”
    “Il mio trasferimento alla Ducati doveva essere soltanto temporaneo, ero solo un sostituto ed avrei dovuto fare da apripista per l’arrivo di Marco Melandri. Alla fine ho vinto il Mondiale e le cose sono cambiate. Nel 2005 avrei dovuto firmare con la Yamaha per il mio approdo in MotoGP, ma non se ne fece più nulla”. Queste le dichiarazioni rilasciate dall’ex pilota della Ducati, Casey Stoner, nel corso di un’intervista concessa a TNT Sports, in merito al suo passato vincente nel team di Borgo Panigale. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Dall’Igna: “Il segreto è il gruppo, condividiamo tutto con i team satellite”

    ROMA – “Il nostro segreto prima di tutto è un gruppo fantastico di persone, non solo Ducati Corse ma anche tutti i team satellite, che hanno fatto un grande lavoro”. Inizia così il discorso di Luigi Dall’Igna sul palco allestito all’Unipol Arena di Bologna dove si è tenuta la grande festa Ducati per celebrare i successi del 2023. Una stagione particolare, segnata dal testa a testa tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin, ma anche da ottimi risultati di tutti i piloti che hanno guidato una Ducati. “Abbiamo adottato una filosofia differente rispetto ai competitor – ha aggiunto il direttore generale di Ducati Corse -, perché condividiamo tutte le informazioni e i dati, le prove che ogni singolo pilota fa in un fine settimana di gara o nei test. Questa è la nostra forza, e lo abbiamo fatto fino alla fine: avevamo due piloti in corsa per vincere, eppure fino alla fine tutti hanno lavorato collaborando in maniera continua e se possibile aiutandosi”. LEGGI TUTTO

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    Bagnaia: “Quando sono arrivato, non erano molti a volere la Ducati”

    ROMA – L’Unipol Arena di Bologna ha ospitato la grande festa dei campioni della Ducati, un’occasione per celebrare il 2023 a dir poco stupendo della scuderia di Borgo Panigale, davanti a settemila tifosi. Sul palco anche Francesco Bagnaia, tra i protagonisti della stagione che si è conclusa qualche settimana fa, e che lo ha visto trionfare per la seconda volta consecutiva in MotoGP. La Ducati, infatti, è ormai da tempo il punto di riferimento nel mondo a due ruote, avendo scavalcato e staccato in maniera netta le case giapponesi. “Quando sono arrivato in Ducati la moto cominciava ad essere competitiva, ma non erano in molti quelli che ci volevano salire – ha ricordato Pecco -. Ma negli ultimi anni siamo riusciti a portare avanti un qualcosa che ora tutti riescono a guidare, pur con stili differenti. È stato un bel lavoro collettivo, tra ingegneri e piloti”.  LEGGI TUTTO

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    Ducati e Bagnaia celebrano un 2023 da sogno: dove e quando sarà la festa

    ROMA – La Ducati si prepara a festeggiare un 2023 incredibile, che l’ha confermata in cima al motorsport per quanto riguarda le due ruote. Anche nell’anno che sta volgendo al termine, infatti, la casa di Borgo Panigale ha fatto incetta di titoli in MotoGP, ma anche in Superbike e Supersport. Il protagonista più atteso sarà Pecco Bagnaia, reduce dalla seconda vittoria Mondiale consecutiva. La festa è in programma venerdì 15 dicembre all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna.
    Gli ospiti
    La festa ospiterà uno spettacolo del DJ francese Martin Solveig. L’evento principale verrà condotto da Barbara Pedrotti e Gianluca Gazzoli, con il telecronista di Sky Guido Meda ad accompagnare e intervistare i piloti sul palco. Ci sarà anche Jorge Martin, secondo in MotoGP con il suo team Pramac la stagione 2023. Presenti tra i protagonisti anche Alvaro Bautista, di nuovo campione in Superbike, e Nicolò Bulega, che il titolo l’ha conquistato in Supersport. Sul palco salirà anche Marco Bezzecchi, terzo in classifica di MotoGP con il team VR46, insieme ai tecnici e i dirigenti più importanti del mondo Ducati Corse. LEGGI TUTTO

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    Festa Ducati, si celebra un 2023 da sogno: con Bagnaia presente anche Martin

    ROMA – Un’altra stagione dominata, in MotoGP e non solo. Ducati si troverà a festeggiare un 2023 da sogno venerdì 15 dicembre all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, a due passi da Bologna e soprattutto dal quartier generale di Borgo Panigale. L’anno che sta volgendo al termine ha infatti visto la casa emiliana imporsi in classe regina con Francesco Bagnaia, ma anche in Superbike con Alvaro Bautista (secondo titolo consecutivo, come Pecco) e con Nicolò Bulega in Supersport. Sono loro tre, per forza di cose, i tre più attesi.
    Bagnaia e Martin
    Tantissimi i piloti che prenderanno parte alla festa insieme ai campionissimi, a partire da Jorge Martin. Lo spagnolo ha chiuso al secondo posto con il suo team Pramac la stagione 2023, dietro soltanto a Bagnaia dopo una sfida andata avanti per tutto l’autunno. Ci sarà poi Marco Bezzecchi, terzo in graduatoria con il suo team VR46, oltre a tutti i volti più importanti del box Ducati. La festa vedrà andare in scena inoltre un DJ set dell’artista francese Martin Solveig, mentre l’evento sarà condotto da Barbara Pedrotti, Gianluca Gazzoli e dal telecronista Guido Meda, che accompagnerà i piloti sul palco. LEGGI TUTTO

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    “Ducati, ci attende uno scontro fra titani”

    VALENCIA – Se Pecco Bagnaia dovesse selezionare un manipolo di uomini fidati per andare nella giungla, Davide Tardozzi sarebbe certamente tra i prescelti. La definizione di team manager sta infatti stretta al 64enne due volte campione tricolore delle derivate dalla serie, tra le anime di quel team ufficiale Ducati salito nuovamente sul tetto del mondo proprio grazie a Bagnaia, del quale Davide conosce ormai ogni movimento, e con il quale ha vissuto sia l’amarezza della sconfitta che la dolcezza della vittoria. «Il titolo ha un sapore dolcissimo, assolutamente – dice – il giorno dopo realizzi ancora di più quanto hai ottenuto. Siamo già in parte focalizzati sul 2024, dato che in seno alla Ducati ci attende uno scontro titanico». Ripercorrendo la stagione non si può non citare il GP di Barcellona, con l’incidente spaventoso di Bagnaia. Cosa ricorda di quell’ora tremenda e di quando vi hanno detto che il pilota fratturato non era Pecco ma Enea Bastianini, arrivato al Centro Medico sulle proprie gambe? «Barcellona mi ha lasciato una forte angoscia, ma fortunatamente è andata bene. Rivedendo le immagini ammetto che quell’incidente ha segnato in negativo la stagione di Pecco, che nonostante questo è riuscito a gestire tutto ottimamente, ottenendo tanti podi e vincendo gare. Lui tende a negarlo, ma penso che quell’incidente abbia lasciato un piccolo segno: spero, anzi ne sono certo, che recupererà del tutto durante l’inverno, così avremo ancora una volta un Pecco super competitivo». Avere tutti i favori del pronostico ha creato problemi nel corso della stagione? «Non direi. Pecco è cresciuto dal punto di vista mentale, quindi la consapevolezza derivante dal numero 1 è stata un’imposizione a fare bene. Bagnaia è maturo: le cadute iniziali in Argentina e Texas sono state una grande lezione, relativamente a ciò che non deve accadere nel 2024, quando più di quest’anno si vincerà anche grazie ai piazzamenti». È stato più entusiasmante vincere il titolo rincorrendo, come nel 2022, o difendendosi dagli attacchi dei rivali come quest’anno? «Metterei i due titoli sullo stesso piano. Anche se pathos e sapore sono differenti». Se ripensa alle stagioni con Andrea Dovizioso, quando solo un alieno come Marc Marquez vi ha impedito di iniziare a vincere prima, aumenta la soddisfazione? «Certo. Essere stati al livello di Marc in quegli anni è fonte di soddisfazione. Abbiamo combattuto con uno dei piloti più veloci della storia, quindi ci onora aver battagliato e a volte vinto con lui. Essere alla sua altezza ha fatto capire a tutti quanto il lavoro della Ducati fosse buono». Bagnaia come Valentino Rossi e Marquez che effetto le fa? «Per arrivare a loro servono altri campionati (sorride ndr), ma già viviamo una grande soddisfazione». Il Tardozzi pilota, terzo nel mondiale Superbike 1988, cosa avrebbe voluto rubare a Pecco? «Davide Tardozzi pilota era un brocco rispetto a questi (ride ndr), non c’è paragone. Direi comunque la velocità, anzi la sua serenità in certe situazioni, con la quale è riuscito in poco tempo a uscire da situazioni complicate. Come proprio a Valencia fra venerdì e sabato. Il Tardozzi pilota aveva dei punti positivi, dei quali a volte parlo a Pecco, ma non mi metto certo al suo livello». Il Tardozzi team manager invece cosa apprezza del suo pilota e cosa vorrebbe migliorare? «Di questo parlo con Pecco qualche volta all’anno, faccia a faccia. Ha decisamente necessità di crescere in alcune situazioni, ma non posso rivelarle. A volte ascolta i suggerimenti, in altri casi controbatte o vuole spiegare il motivo delle cose. Mi fa piacere, comunque, quando mi dà retta». Abbiamo visto Tardozzi rincuorare la futura signora Bagnaia, Domizia, nell’angoscia di Barcellona, oppure incitare Pecco, in altri casi invitare la squadra alla calma, mettendoci sempre la faccia. Quanti ruoli ricopre? «Se uno dovesse svolgere questo mestiere seguendo regole scritte, non farebbe bene. Seguo l’istinto: sono così, non ho le istruzioni su come si fanno certe cose. Mi vengono, a volte bene, altre male. Non si studia per svolgere questo mestiere». Gigi Dall’Igna ha messo nel mirino la Red Bull in termini di successi. Non essere mai sazi è la chiave per dominare a lungo? «Assolutamente sì. Quando stai vincendo devi cercare di farlo con un distacco maggiore». 2024: quanto sarà difficile gestire tutti i vostri purosangue? «È un bel casino (detto in romagnolo ndr)». Cosa risponderebbe a chi dice che Marc Marquez potrebbe rompere l’idillio all’interno della pattuglia Ducati? «Che noi sappiamo gestire anche i problemi più grossi». LEGGI TUTTO