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    MotoGp: presentato il team WithU Yamaha RNF

    ROMA – Al Teatro Filarmonico di Verona si alza il sipario sul team di MotoGp WithU Yamaha RNF Racing. La coppia di piloti è formata da Andrea Dovizioso e dal sudafricano Darryn Binder, al suo primo anno tra i grandi. Nasce così ufficialmente la nuova scuderia satellite della Yamaha, con Razlan Razali, manager malese, nel ruolo di team principal e con Wilco Zeelemberg nelle vesti di team manager. “Non vediamo l’ora di iniziare – ha detto l’olandese -. Abbiamo chiuso una porta e ora si aprono nuove opportunità per fare sempre meglio. Inizieremo tutto da capo, ma allo stesso tempo vogliamo fare bene nella prossima stagione”.
    Un nuovo inizio
    Andrea Dovizioso, che l’anno prossimo – dopo l’addio di Valentino Rossi – sarà il pilota più anziano in griglia, correrà per la quindicesima stagione in MotoGp, la ventesima, contando anche le categorie minori. Il pilota italiano viene da un 2021 iniziato lontano dalle corse, poi il 35enne è rientrato nel paddock dopo l’addio di Maverick Vinales allla Yamaha. Discorso diverso invece per Darryn Binder. Il fratello minore di Brad Binder, a 24 anni, non ha mai vinto un titolo mondiale. Il sudafricano, dopo sette stagioni in Moto3 con piazzamenti mai andati oltre la settima piazza finale, è chiamato ora al salto di qualità. A Verona sono state svelate inoltre le livree delle moto, mentre tutto il materiale è già in viaggio verso Sepang, in attesa dei test ufficiali del 5 febbraio prossimo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali: “Dovizioso potrebbe lottare per il campionato”

    ROMA – Tutto pronto per la presentazione della nuova moto del Team RNF WithU, in programma lunedì 24 gennaio 2022. A guidarla nel prossimo mondiale di MotoGp saranno Darryn Binder e Andrea Dovizioso. Proprio del pilota italiano ha parlato il patron della scuderia, Razlan Razali. Quest’ultimo, in un’intervista a Crash.net, ha smentito l’ipotesi di assistere ad una sorta di ‘Valentino Rossi bis’. Il Dottore aveva infatti lasciato l’amaro in bocca al numero uno del team malese, per via delle prestazioni al di sotto delle aspettartive. Razali, però, assicura che con Dovizioso sarà diverso.
    Razali scommette su Dovizioso
    “Andrea ha una M1 Factory, perciò potrebbe anche lottare per il campionato – spiega Razali -. Chi si aspetta una stagione deludente dimentica che Andrea ha 35 anni, mentre Valentino ne aveva 42 quando era con noi. E’ vero, è comunque il più vecchio in griglia, ma in Ducati ha fatto tanto. E’ stato vicecampione per ben tre volte e l’anno scorso è tornata la sensazione di competitività. A mio avviso può giocarsela per il titolo”. Piuttosto fiducioso dunque l’ex team manager di Petronas SRT in vista della nuova stagione. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali carica Dovizioso: “Può giocarsela per il titolo”

    ROMA – Nella prossima stagione di MotoGp, i piloti del Team RNF WithU – la cui moto verrà presentata lunedì 24 gennaio – saranno Darryn Binder e Andrea Dovizioso. Proprio del pilota italiano ha parlato il patron della scuderia, Razlan Razali. Quest’ultimo, in un’intervista a Crash.net, ha smentito l’ipotesi di assistere ad una sorta di ‘Valentino Rossi bis’. Il Dottore aveva infatti lasciato l’amaro in bocca al numero uno del team malese, per via delle prestazioni al di sotto delle aspettartive. Razali, però, assicura che con Dovizioso sarà diverso.
    “Andrea può lottare per il titolo”
    “A mio avviso può giocarsela per il titolo. Chi si aspetta una stagione deludente dimentica che Andrea ha 35 anni, mentre Valentino ne aveva 42 quando era con noi. E’ vero, è comunque il più vecchio in griglia, ma in Ducati ha fatto tanto. E’ stato vicecampione per ben tre volte e l’anno scorso è tornata la sensazione di competitività. “. Piuttosto fiducioso dunque l’ex team manager di Petronas SRT, che ha ribabito: “Andrea ha una M1 Factory, perciò non è impossibile lottare per il campionato”. A dargli ragione o a smentirlo sarà solamente la pista, che riaccoglierà i piloti a partire dal 31 gennaio con i test di Sepang, in Malesia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo Sr: “Dovizioso alleato di Quartararo? Pessima idea”

    ROMA – Chiamato a difendere il titolo in MotoGp, nel 2022 Fabio Quartararo potrà contare anche su Andrea Dovizioso. Dopo una lunga esperienza in Ducati, il pilota di Forlimpopoli è infatti tornato nella classe regina e lo ha fatto con il team satellite della Yamaha. Secondo Chicho Lorenzo, tuttavia, un’allenza tra i due non sarebbe una buona idea. Il padre di Jorge, sul canale YouTube ‘Motogepeando’, ha analizzato la situazione insieme al giornalista Manuel Pecino, il quale sostiene che Dovizioso sia stato scelto prevalentemente per dare un aiuto nello sviluppo della moto.
    Chicho boccia il gioco di squadra
    “Seguo le corse da tanti anni e posso dire che nella maggior parte dei casi non è una buona idea contare su un altro pilota. L’ultimo esempio lo abbiamo avuto quest’anno con la Ducati. Nella gara in cui Miller ha provato ad aiutare Bagnaia, l’australiano è finito a terra. Questo perché non stava gareggiando, bensì facendo gioco di squadra. Inoltre è caduto anche Bagnaia. Il gioco di squadra si è quindi rivelato un completo fallimento ha chiosato Chicho – Un pilota chiamato a vincere come Quartararo non può cercare un alleato, ma deve lavorare da solo e dare il meglio di sé per centrare l’obiettivo. Se cerchi un’alleanza è perché non ti senti molto a tuo agio” ha quindi aggiunto Lorenzo senior. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Chicho Lorenzo: “Quartararo non deve cercare alleati”

    ROMA – Dopo una lunga esperienza in Ducati, Andrea Dovizioso è tornato in MotoGp e lo ha fatto con il team satellite della Yamaha. Il pilota di Forlimpopoli farà parte del roster del Motomondiale 2022, ma non sarà né un alleato né un avversario di Fabio Quartararo. Ne è convinto Chicho Lorenzo, padre di Jorge, che sul canale YouTube ‘Motogepeando’ ha analizzato la situazione insieme al giornalista Manuel Pecino, il quale sostiene che Dovizioso sia stato scelto prevalentemente per dare un aiuto nello sviluppo della moto.
    Lorenzo Sr consiglia Quartararo
    “Un pilota chiamato a vincere come Quartararo non può cercare un alleato, ma deve lavorare da solo e dare il meglio di sé per centrare l’obiettivo. Se cerchi un’alleanza è perché non ti senti molto a tuo agio – ha sentenziato Lorenzo senior – Seguo le corse da tanti anni e posso dire che nella maggior parte dei casi non è una buona idea contare su un altro pilota. L’ultimo esempio lo abbiamo avuto quest’anno con la Ducati. Nella gara in cui Miller ha provato ad aiutare Bagnaia, l’australiano è finito a terra. Questo perché non stava gareggiando, bensì facendo gioco di squadra. Inoltre è caduto anche Bagnaia. Il gioco di squadra si è quindi rivelato un completo fallimento” ha concluso Chicho. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Non sono tornato per soldi, ma per correre”

    ROMA – Prima una pausa durata più di metà del 2021, ora il ritorno in MotoGp. Andrea Dovizioso, alla Ducati dal 2013 al 2020, si è accasato al team WithU Yamaha RNF per rilanciarsi sulle due ruote e spiega i motivi della sua decisione: “In nessuna stagione ho mai preso scelte basandomi solo sui soldi. La Yamaha mi ha presentato premesse per me necessarie e sono tornato. Non scelgo le moto in base al guadagno”. Dovizioso, arrivato a 35 anni, sarà il pilota più anziano in griglia e prenderà di fatto il posto lasciato vacante da Valentino Rossi.
    Un vantaggio in più
    Il 2021 di Dovizioso è stato caratterizzato in buona parte dell’assenza dal Motomondiale, salvo poi tornare in classe regina per disputare le ultime cinque gare della stagione con la Petronas Yamaha SRT. Il team satellite era già in contrasto con la scuderia principale soprattutto in fatto di budget, ragion per cui Dovizioso afferma: “La moto precedente aveva diversi problemi alla base e per questo non mi ci sentivo a mio agio. Non mi aspetto di essere competitivo sin da subito nel 2022, ci dovrò mettere del mio”. Per affrontare al meglio il 2022 Dovizioso avrà però un’arma in più, cioè la Yamaha M1 factory, la stessa moto di Morbidelli e Quartararo : “Con la moto ufficiale credo che potremmo andare veloci rispetto alle ultime gare del 2021”. Per conoscere la moto del team WithU Yamaha Dovizioso dovrà solo essere paziente, visto che la presentazione ufficiale si terrà il 24 gennaio. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso e il rinnovo con la Ducati: “Non hanno trovato il tempo”

    ROMA – L’addio alla Ducati, per i modi in cui è arrivato, non è mai stato digerito da Andrea Dovizioso. Ora il centauro forlivese ha cambiato pagina, ma in una recente intervista a Motorcycle News ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Sono stati molti i motivi per cui ci siamo lasciati. Per esempio, quando è stato il momento di trattare il rinnovo, la Ducati non ha mai trovato il tempo per discuterne. Già questo fa capire com’era l’atmosfera. Non abbiamo avuto modo di parlare di soldi con loro, anche se il denaro non è mai stato un limite per me”, le sue parole. 
    L’arrivo in Yamaha
    Dovizioso ha poi spiegato i motivi che lo hanno spinto a tornare all’interno del paddock, per una parte di stagione come compagno di Valentino Rossi in Petronas: “Non è lo stipendio che mi ha fatto decidere di tornare – prosegue -. Non ho mai scelto una moto in base a quello che avrei guadagnato. Per questo motivo non ho voluto ritirarmi. Semplicemente avrei corso solo dove avrei voluto e alle mie condizioni. Si sono verificate una serie di circostanze, probabilmente sono stato fortunato. Yamaha era interessata a ricevere feedback da un pilota esperto proveniente da un’altra moto e lo sponsor mi voleva. La moto finora mi è sembrata ‘amichevole’, ma c’è tanto lavoro da fare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “La Ducati non ha mai trovato il tempo per il mio rinnovo”

    ROMA – Andrea Dovizioso non ha mai digerito l’addio alla Ducati per i modi in cui è arrivato. Ora il centauro forlivese ha cambiato pagina, ma in una recente intervista a Motorcycle News ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Sono stati molti i motivi per cui ci siamo lasciati. Per esempio, quando è stato il momento di trattare il rinnovo, la Ducati non ha mai trovato il tempo per discuterne. Già questo fa capire com’era l’atmosfera. Non abbiamo avuto modo di parlare di soldi con loro, anche se il denaro non è mai stato un limite per me”, le sue parole. 
    L’approdo alla Petronas
    Dovizioso ha poi spiegato i motivi che lo hanno spinto a tornare all’interno del paddock, per una parte di stagione come compagno di Valentino Rossi in Petronas: “Non è lo stipendio che mi ha fatto decidere di tornare – prosegue -. Non ho mai scelto una moto in base a quello che avrei guadagnato. Per questo motivo non ho voluto ritirarmi. Semplicemente avrei corso solo dove avrei voluto e alle mie condizioni. Si sono verificate una serie di circostanze, probabilmente sono stato fortunato. Yamaha era interessata a ricevere feedback da un pilota esperto proveniente da un’altra moto e lo sponsor mi voleva. La moto finora mi è sembrata ‘amichevole’, ma c’è tanto lavoro da fare”. LEGGI TUTTO