“Finestre sigillate, poco cibo, solitudine”: ecco il Covid Hotel degli atleti, dove muoiono i sogni olimpici
TOKYO – Una macchia arancione appare dietro l’unica finestra semi-aperta. A occhio, è uno del team olandese. Il ragazzo si sporge per respirare la brezza di Tokyo, e non si può dire che sia una boccata di aria fresca: già a metà mattina in città si superano i 33 gradi. La finestra è al terzo di dodici piani di cemento, vetro e piastrelle. Un parallelepipedo rovente e sigillato che affaccia sul canale del Sumida, uno dei tre fiumi che sfociano nella baia. Sulla facciata, in alto, l’insegna recita: “Day Nice Hotel”. Siamo a Koto City, a venti minuti di macchina dal Villaggio Olimpico. Qui vengono rinchiusi gli atleti trovati positivi al tampone, come il canottiere italiano Bruno Rosetti. Soggiorno gratis e forzato al Covid hotel. Su ordine delle autorità sanitarie giapponesi, devono rimanere in quarantena una decina di giorni, anche di più se non si negativizzano. Sono arrivati fino a Tokyo dopo cinque anni di allenamenti, ma le Olimpiadi le guardano sul tablet.
Tokyo, regge la bolla olimpica anti-Covid: tasso di positività allo 0,02%
dal nostro inviato
Ettore Livini
07 Agosto 2021
La macchia arancione sta parlando al telefono. Ci vede e ne approfittiamo. “Come stiamo?”, risponde con quel poco di inglese che mastica. “Male. Stanze piccole, le finestre sono bloccate, il cibo fa schifo e ci sentiamo abbandonati”. Un mezzo sorriso di sarcasmo. Poi con le braccia mima il gesto delle manette. “Tra poco esco, sono stanco di sentire l’altoparlante che alle sette di mattina ci sveglia per ricordarci di sputare nella provetta”. Il Nice Day hotel è un albergo a tre stelle chiuso da settimane. Il Cio e il Comitato Tokyo 2020 non forniscono dettagli sulla sua ubicazione, e adesso si capisce perché. All’ingresso un poliziotto controlla che nessuno esca e nessuno entri. La porta girevole non gira. All’esterno ci sono tavolini messi uno sopra l’altro. In fondo al marciapiede che conduce sul retro, una tenda bianca per la raccolta dei campioni salivari e due giapponesi che siedono in silenzio. LEGGI TUTTO