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    F1, ufficiale: Gran Premio del Bahrain confermato fino al 2036

    ROMA – Il Gran Premio del Bahrain sarà nel calendario della Formula 1 fino al 2036. È lo stesso Circus a comunicare l’accordo fra Stefano Domenicali, presidente e CEO del Mondiale, e il comitato organizzatore del Gran Premio. Le infrastrutture che ruotano attorno al circuito sono state – si legge nella nota ufficiale della F1 – “oggetto di ulteriori investimenti”. In particolare ad essere migliorata sarebbe l’efficienza energetica del circuito, che sarà alimentato con il 100% di elettricità derivata da fonti rinnovabili. “Il Bahrain International Circuit – ha detto Domenicali – offrirà, oltre alle corse, emozioni ancora più incredibili per i tifosi”.
    Le parole di Domenicali
    “È dal 2004 – ha continuato Domenicali – che corriamo qui e non vediamo l’ora di tornarci per l’inizio del Mondiale 2022 (18 marzo, ndr),l’inizio di una nuova era. Il Bahrain è stato il primo paese del Medio Oriente ad accogliere la Formula 1 ed è molto speciale per noi. Voglio ringraziare personalmente Sua Altezza il Principe Salman e il suo team per la loro dedizione e il duro lavoro”. Salman bin Isa Al Khalifa, amministratore delegato del circuito internazionale del Bahrain, ha invece aggiunto: “Siamo orgogliosi di aver avuto un ruolo nella storia della F1. La crescita del Motorsport in Medio Oriente è stata considerevole e una nuova generazione di fan abbraccia il nostro grande sport”. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali annuncia: stop all'inginocchiamento prima delle gare

    ROMA – La campagna della Formula 1, #WeRaceAsOne, non comprenderà più l’inginocchiarsi prima delle gare. Il gesto è nato negli Stati Uniti a seguito della morte di George Floyd, con la FIA che aveva lanciato questo hashtag e lasciato che i piloti si inginocchiassero durante i weekend. Un simbolo a cui però ora Stefano Domenicali, presidente e CEO del Circus, vuole dare un seguito più tangibile: “Non siamo qui per fare politica – ha detto l’imolese – ma dobbiamo far sì che i simboli lascino spazio a iniziative concrete”. Sono infatti state prorogate fino al 2025 le borse di studio dedicate a studenti svantaggiati in alcune università italiane e britanniche.
    Su Hamilton
    Tra gli attivisti più ferventi del movimento antirazzista nel paddock c’è Lewis Hamilton. Sin da subito, il sette volte campione del mondo ha preso a cuore questa battaglia che lo riguarda – purtroppo – anche da vicino. Ed è proprio a lui che Domenicali rivolge queste parole: “Rappresenta per lo sport e per tutto il mondo una risorsa incredibile. Sono sicuro che abbia ricaricato per bene le batterie in vista del 2022”. Stando a quanto riporta “motorsport-total.com”, il pilota della Mercedes sarebbe già al corrente di questa variazione e avrebbe accolto bene la decisione del Circus. Hamilton però dovrebbe continuare ad avvalersi di altri canali per far trasparire le proprie opinioni su questo delicato argomento. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Non ci si inginocchierà più prima delle gare”

    ROMA – Il gesto di inginocchiarsi per esprimere la propria contrarierà al razzismo non farà più parte della campagna ufficiale di sensibilizzazione della Formula 1 #WeRaceAsOne. A seguito della morte di George Floyd, la FIA aveva lanciato l’hashtag e fatto sì che i piloti si inginocchiassero durante i weekend, un gesto simbolico a cui però ora Stefano Domenicali, presidente e CEO del Circus, vuole dare un seguito: “Non siamo qui per fare politica – ha detto l’imolese – ma dobbiamo far sì che i simboli lascino spazio a iniziative concrete”. Sono infatti state prorogate fino al 2025 le borse di studio dedicate a studenti svantaggiati in alcune università italiane e britanniche.
    Le parole di Domenicali
    Tra gli attivisti più ferventi del movimento antirazzista nel paddock c’è Lewis Hamilton. Sin da subito, il sette volte campione del mondo ha preso a cuore questa battaglia che lo riguarda – purtroppo – anche da vicino. Ed è proprio a lui che Domenicali rivolge queste parole: “Rappresenta per lo sport e per tutto il mondo una risorsa incredibile. Sono sicuro che abbia ricaricato per bene le batterie in vista del 2022”. Secondo la testata “Motorsport-total.com”, l’inglese è stato già informato di questo cambio di rotta nella politica di inclusione della Federazione e sarebbe d’accordo, pur riservandosi la facoltà di utilizzare altri mezzi per manifestare il proprio pensiero. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali su Mick Schumacher: “Ferrari? Se ci sarà l'occasione, sarà pronto”

    ROMA – Per Stefano Domenicali, in Ferrari dagli anni Novanta fino al 2014 e ora CEO e Presidente della Formula 1, Maranello non ha segreti. L’imolese ha vissuto con la Rossa sia i momenti bui che gli anni gloriosi di Michael Schumacher. E ora che il figlio del sette volte campione del mondo è approdato nel Circus, in tanti lo vorrebbero proprio in Ferrari, con il giovane tedesco che è già un pilota dell’Academy del Cavallino. “Mick Schumacher in Ferrari – ha detto Domenicali a Sport1 – rappresenterebbe una grande prospettiva per il futuro. Quando sarà pronto, sono sicuro che coglierà l’occasione”.
    Su Schumacher
    Finora però di occasioni per mettersi in mostra ce ne sono state poche, soprattutto a causa della monoposto Haas. “Schumacher sta lavorando molto bene – ha sottolineato Domenicali – ma nel 2021 la macchina non gli ha permesso di esprimere al meglio il suo potenziale. Spero che la Haas lo metta nelle condizioni per dimostrare il proprio talento”. Con la scuderia motorizzata Ferrari che non ha ancora reso noto il giorno in cui svelerà la nuova monoposto, cresce l’attesa per capire quale possa essere la seconda stagione di Mick Schumacher in Formula 1. L’obiettivo del tedesco potrebbe essere, per iniziare, quello di piazzarsi in zona punti, cosa che non gli è mai riuscita nel 2021. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Mick Schumacher grande prospetto per la Ferrari”

    ROMA – Stefano Domenicali, ora CEO e presidente della Formula 1, ha lavorato in Ferrari sin dall’inizio della sua carriera lavorativa, fino alle sue dimissioni del 2014 . Il manager imolese conosce bene l’ambiente di Maranello e ha vissuto con la Rossa sia i momenti bui che gli anni gloriosi di Michael Schumacher. Ora che il figlio del sette volte campione del mondo è approdato nel Circus, in tanti lo vorrebbero proprio in Ferrari, con il giovane tedesco che è già un pilota dell’Academy del Cavallino. “Mick Schumacher in Ferrari – ha detto Domenicali a Sport1 – rappresenterebbe una grande prospettiva per il futuro. Quando sarà pronto, sono sicuro che coglierà l’occasione”.
    Le parole di Domenicali
    Finora però di occasioni per mettersi in mostra ce ne sono state poche, soprattutto a causa della monoposto Haas. “Schumacher sta lavorando molto bene – ha sottolineato Domenicali – ma nel 2021 la macchina non gli ha permesso di esprimere al meglio il suo potenziale. Spero che la Haas lo metta nelle condizioni per dimostrare il proprio talento”. La scuderia satellite della Ferrari non ha però ancora comunicato la data in cui andrà a presentare la nuova monoposto, con la quale Mick Schumacher cercherà un piazzamento a punti, sempre mancato durante la scorsa annata.  LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali sulla prossima stagione: “Il calendario potrebbe subire modifiche”

    ROMA – Con la variante Omicron che mette in crisi le scelte dei governi di tutto il mondo, il futuro degli sport rimane incerto. E anche il 2022 della Formula 1 potrebbe risentirne. Parola di Stefano Domenicali, presidente e CEO del Circus, che ha parlato così al portale tedesco Sport1: “Dobbiamo continuare a non sottovalutare la pandemia da coronavirus. Per la prossima stagione potremmo ritrovarci a modificare il calendario”. L’agenda per il 2022 conterà infatti 23 Gran Premi, per il campionato più lungo di sempre, ma Domenicali ha escluso, per ora, un aumento ulteriore di questo numero.
    Sempre più mondiale
    La popolarità della Formula 1 però sta crescendo. Per quanto riguarda il 2021, ad esempio, il duello fra Lewis Hamilton e Max Verstappen ha fatto lievitare gli ascolti tv dei Gran Premi e l’ingresso nel paddock di piloti di varie nazionalità ha portato nuova audience. Stefano Domenicali ha commentato così questo aspetto: “L’interesse in Cina, ora che Guanyu Zhou sarà alla guida dell’Alfa Romeo, sta crescendo. E l’Estremo Oriente è una regione che non possiamo sottovalutare”. Nel mirino dell’imolese non c’è solo il Levante: “Stiamo lavorando – ha aggiunto il presidente del Circus – affinché il Gran Premio degli Stati Uniti a Miami sia un successo. Anche un ritorno in Africa sarebbe fantastico. Ma molto dipenderà anche dalla situazione legata al Covid”, ha però frenato Domenicali. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “30 Gran Premi a stagione? Possibili, ma senza limitazioni”

    ROMA – Stefano Domenicali cita una possibile stagione di Formula 1 con più di 30 Gran Premi. Ma allo stesso tempo il numero uno del Circus è realista e smentisce l’opzione almeno per il momento: “Penso che se non ci fossero le limitazioni, che invece vanno giustamente rispettate,potremmo raggiungere facilmente un accordo per più di 30 GP, ma non possiamo andare in questa direzione – ammette -. Sarebbe un problema, soprattutto in termini di strategia, di business, e di circuiti da scegliere. Vogliamo capire quali siano i migliori gran premi in cui mantenere una base stabile, non escludendo l’ipotesi di una rotazione in altri posti. Sono tutti progetti che stiamo elaborando in questo momento”.
    “Grande momento per la F1″
    La lotta tra Hamilton e Verstappen ha sicuramente acceso il cuore di milioni di tifosi nel 2021: “Non c’è dubbio che la F1 stia vivendo un grande momento – prosegue Domenicali ai microfoni di The Race – sia in termini d’intensità sportiva in pista che per l’interesse manifestato dal pubblico. Stiamo anche per conoscere un nuovo pubblico, oltre ad un modo di comunicare con esso, ideando contemporaneamente un percorso chiaro nei regolamenti e per le tecnologie del futuro, dall’impiego dei carburanti all’ibrido. Quindi, è vero che c’è un grande interesse per nuovi posti, così come per quelli più tradizionali, che possano far parte del nostro calendario”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Possibili più di 30 Gran Premi a stagione senza limitazioni”

    ROMA – Stefano Domenicali non si accontenta, citando una possibile stagione di Formula 1 con più di 30 Gran Premi. Ma allo stesso tempo il numero uno del Circus è realista e smentisce l’opzione almeno per il momento: “Penso che se non ci fossero le limitazioni, che invece vanno giustamente rispettate,potremmo raggiungere facilmente un accordo per più di 30 GP, ma non possiamo andare in questa direzione – ammette -. Sarebbe un problema, soprattutto in termini di strategia, di business, e di circuiti da scegliere. Vogliamo capire quali siano i migliori gran premi in cui mantenere una base stabile, non escludendo l’ipotesi di una rotazione in altri posti. Sono tutti progetti che stiamo elaborando in questo momento”.
    Le parole di Domenicali
    La lotta tra Hamilton e Verstappen ha sicuramente acceso il cuore di milioni di tifosi nel 2021: “Non c’è dubbio che la F1 stia vivendo un grande momento – prosegue Domenicali ai microfoni di The Race – sia in termini d’intensità sportiva in pista che per l’interesse manifestato dal pubblico. Stiamo anche per conoscere un nuovo pubblico, oltre ad un modo di comunicare con esso, ideando contemporaneamente un percorso chiaro nei regolamenti e per le tecnologie del futuro, dall’impiego dei carburanti all’ibrido. Quindi, è vero che c’è un grande interesse per nuovi posti, così come per quelli più tradizionali, che possano far parte del nostro calendario”.  LEGGI TUTTO