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    Vezzali: “Djokovic potrà giocare a Roma se vorrà”

    Novak Djokovic ha vinto 5 volte gli IBI

    Djokovic potrà giocare gli Internazionali BNL d’Italia 2022 anche se non fosse vaccinato. L’ha affermato la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali nel corso di un evento, la presentazione del libro ‘La bambina più forte del mondo’ scritto dal vice presidente vicario del Coni Silvia Salis.
    Alla domanda “scottante” sul tema sport & vaccini, in particolare sul n.1 del mondo del tennis che si è detto pochi giorni fa indisponibile alla vaccinazione anti-covid, così si è espressa l’ex campionessa di scherma: “Se Djokovic vuole venire a giocare gli internazionali di Roma può farlo. Per quanto riguarda il tennis, è uno sport all’aperto e da noi non è previsto il green pass rafforzato. Quindi, se Djokovic vorrà venire a giocare in Italia, potrà farlo. Magari non utilizzando alberghi e ristoranti, ma avrà la possibilità di giocare gli Internazionali di Roma”.
    Ricordiamo che l’attuale n.1 del mondo ha vinto l’edizione 2020 degli IBI, quella disputata straordinariamente a settembre per via della pandemia, oltre alle annate 2008, 2011, 2014, 2015, e perse la finale dell’anno scorso dall’acerrimo rivale Rafael Nadal.
    Quest’anno il torneo dovrebbe dal 2 al 15 maggio.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    La Corte conferma la decisone del Ministro: Djokovic deve lasciare il paese. Le parole di Djokovic

    Djokovic durante il trasporto in custodia

    Dopo un lungo pomeriggio di attesa, la Corte australiana ha diramato alle 7.50 ora italiana la propria decisione. Con parere unanime, la Corte ha respinto l’appello dei legali di Djokovic e confermato la decisione del Ministro dell’Immigrazione Hawke. Djokovic deve lasciare il paese, non avendo i requisiti per il visto in Australia.
    Nei prossimi giorni la Corte rilascerà la sentenza, ma la decisione ha l’effetto di estromettere il n.1 del mondo dal Paese e quindi dall’Australian Open. Il presidente della Corte Suprema Allsop ha chiarito che i 3 giudici non sono stati in grado di valutare il merito della decisione di annullare il visto nella loro sentenza. Il loro compito era di controllare la correttezza formale del procedimento. Questa è stata confermata, e pertanto anche la decisione del Ministro Hawke resta valida.
    La corte ha appena confermato (8.20) che sono trascorsi i 30 minuti di riflessione concessi alla contro parte (ossia il team di legale di Djokovic). Non è stato fatto alcun tentativo ulteriore di appello, pertanto la decisione della corte è Definitiva.
    Per la normativa, dovrebbe arrivare anche un divieto di tre anni dalla concessione del visto in Australia, ma la corte ha affermato che potrebbe essere “rinunciato in futuro”.
    Al posto del n.1 del mondo entrerà come Lucky Loser Salvatore Caruso.
    Ecco la dichiarazione di Djokovic, riportata dal collega Paul Sakkal: “Vorrei fare una breve dichiarazione per affrontare gli esiti dell’udienza di oggi in tribunale. Ora mi prenderò del tempo per riposarmi e riprendermi, prima di fare ulteriori commenti oltre a questo. Sono estremamente deluso dalla sentenza che respinge la mia domanda di revisione giudiziaria della decisione di annullare il mio visto, il che significa che non posso rimanere in Australia e partecipare agli Australian Open.Rispetto la sentenza della Corte e collaborerò con le autorità competenti in relazione alla mia partenza dall’Australia. Sono a disagio per il fatto che l’attenzione delle ultime settimane sia stata su di me e spero che ora possiamo concentrarci tutti sul gioco e sul torneo che amo. Vorrei augurare ai giocatori, ai funzionari del torneo, allo staff, ai volontari e ai fan tutto il meglio per il torneo. Infine, vorrei ringraziare la mia famiglia, i miei amici, la mia squadra, i tifosi, i tifosi ei miei compagni serbi per il vostro continuo supporto. Siete stati tutti una grande fonte di forza per me”. LEGGI TUTTO

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    Djokovic passerà la notte al Park Hotel, il centro di detenzione dei rifugiati

    Djokovic durante lo spostamento al Park Hotel

    Il quotidiano di Melbourne The Age riporta che Novak Djokovic è stato di nuovo portato al Park Hotel, il centro di detenzione di Carlton dove era stato detenuto dopo la prima cancellazione del visto. Il n.1 del tennis è apparso calmo, indossava una tuta verde, pantaloni e un maglione con una maschera bianca.
    Un piccolo gruppo di manifestanti pro-rifugiati era accampato fuori dai cancelli dell’hotel con striscioni che chiedevano il rilascio dei richiedenti asilo trattenuti presso la struttura.
    Ricordiamo che il giudizio definitivo sul suo caso avverrà domani, con gli Australian Open alle porte LEGGI TUTTO

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    Il giudice sospende la cancellazione del visto. Domenica si concluderà la vicenda

    Sembra infinita la vicenda di Djokovic in Australia. Dopo che il ministro Hawke aveva esercitato il suo potere cancellando il visto (art 133 del codice), il ricorso dei legali di Djokovic ha avuto almeno l’effetto di prendere tempo e sospendere la decisione.
    Infatti dopo un’audizione urgente col giudice Kelly (lo stesso che aveva riammesso Novak), i legali del ministero dell’Immigrazione australiano hanno acconsentito a non espellere Djokovic dal Paese fino a quando l’esame del ricorso del tennista non sarà concluso. Pertanto Novak resta a Melbourne senza alcuna misura detentiva fino al colloquio con l’immigrazione australiana, fissato domani mattina alle ore alle 8 (saranno le ore 22 in Italia).
    La parola fine a questa brutta vicenda arriverà a questo punto solo domenica, con la decisione inappellabile della Corte Federale.
    Djokovic potrà giocare il torneo solo se vincerà il ricorso. Legali australiani tuttavia informano che il potere del ministro è molto forte, una vittoria del ricorso potrebbe avvenire non per questioni di merito ma per eventuali errori di procedura.
    A questo punto, visto i tempi minimi dalla decisione all’avvio degli Australian Open, in caso Djokovic venga definitivamente espulso, al suo posto entrerà in lucky loser e non ci saranno cambiamenti nel seeding. LEGGI TUTTO

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    Cancellato il visto a Novak Djokovic

    Djokovic col suo team

    È arrivata la tanto attesa decisione del Ministro dell’immigrazione Alex Hawke: il visto di Novak Djokovic è stato definitivamente cancellato, il n.1 del mondo dovrà abbandonare il paese.
    Ecco la dichiarazione del Ministro: “Oggi ho esercitato il mio potere ai sensi dell’articolo 133C(3) della legge sulla migrazione di annullare il visto di Novak Djokovic per motivi di salute e ordine pubblico, sulla base che questo fosse nell’interesse pubblico. Questa decisione arriva dopo le ordinanze del Circuito federale e del tribunale della famiglia del 10 gennaio 2022 che ha annullato una precedente decisione per motivi di equità procedurale.
    Nel prendere questa decisione, ho considerato attentamente le informazioni fornitemi dal Dipartimento degli affari interni, dalle forze di frontiera australiane e dal signor Djokovic.
    Il governo Morrison è fermamente impegnato nel proteggere i confini dell’Australia, in particolare in relazione alla pandemia di Covid. Ringrazio gli uffici del dipartimento degli affari interni e forze di frontiera australiane che lavorano ogni giorno per assicurare gli interessi dell’Australia in questi periodi contraddistinti da grande sfide”.

    I team legale di Djokovic era pronto a questa evenienza, tanto da aver già presentato un ricordo d’urgenza contro la decisione. Tuttavia i tempi sono strettissimi e le probabilità di ribaltare la decisione sembrano basse.
    Oltre all’espulsione dall’Australia, Djokovic rischia anche di non poter tornare nel paese per tre anni, come cita l’articolo 133 della normativa.
    La decisione del ministro dell’Immigrazione Alex Hawke significa che Novak Djokovic potrebbe essere costretto di nuovo alla detenzione prevista per gli immigrati irregolari entro poche ore. Non è chiaro se le autorità federali abbiano intenzione di riportarlo al Park Hotel di Carlton, dove è rimasto accanto ai rifugiati detenuti fino a quando la Corte Federale ha ordinato il suo rilascio lunedì. Fonti governative hanno confermato che il piano sarebbe di riportarlo in una qualche forma di detenzione per immigrati, non avendo il visto non può circolare liberamente per il Paese. LEGGI TUTTO

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    Come cambierebbe il tabellone degli Australian Open in caso di esclusione di Djokovic? Ecco tutti gli scenari

    Novak Djokovic nella foto

    Nella prima mattinata italiana è stato sorteggiato il tabellone principale degli Australian Open 2022: nella posizione appartenente alla prima testa di serie compare il nome di Novak Djokovic, ma la sua presenza nel primo Major della stagione è ancora fortemente in dubbio. Qualora dovesse ricevere il “via libera” per giocare, il numero uno del ranking ATP aprirebbe le danze contro il connazionale Miomir Kecmanovic.
    Tra gli scenari possibili, però, c’è anche l’esclusione di Djokovic dal torneo: in caso di assenza del serbo, cambierebbero anche diversi accoppiamenti nel tabellone principale. Come da regolamento ufficiale dell’International Tennis Federation (ITF), l’organo che si occupa di organizzare i quattro tornei del Grande Slam, “se il giocatore ritirato, prima della pubblicazione dell’ordine di gioco del primo giorno di tabellone principale, è una testa di serie compresa tra n.1 e n.4, la testa di serie n.5 andrà ad occupare la posizione lasciata libera. Di conseguenza, la posizione della testa di serie n.5 sarà presa dalla testa di serie n.17; di conseguenza, la posizione della testa di serie n.17 sarà presa dal primo giocatore rimasto fuori dal seeding, n.33; di conseguenza, la posizione del primo giocatore rimasto fuori dal seeding sarà presa da un lucky loser“.
    Nell’ipotesi in cui a Djokovic venga comunicata l’esclusione dagli Australian Open prima della pubblicazione dell’ordine di gioco di lunedì, Andrey Rublev (quinta testa di serie) andrebbe a prendere il suo posto diventando l’avversario di primo turno di Kecmanovic. Il nuovo avversario di Gianluca Mager diventerebbe dunque Gael Monfils (testa di serie numero 17), mentre al posto del francese (opposto all’argentino Coria) andrebbe Alexander Bublik, primo giocatore escluso dalle teste di serie. Il posto lasciato libero dal kazako verrebbe infine occupato da un lucky loser.
    PRIMI TURNI… CON DJOKOVIC:[1] Djokovic vs. Kecmanovic[5] Rublev vs. Mager[17] Monfils vs. CoriaBublik vs. Qualificato
    PRIMI TURNI… SENZA DJOKOVIC:[5] Rublev vs. Kecmanovic[17] Monfils vs. Mager[33] Bublik vs. CoriaLucky Loser vs. Qualificato
    OTTAVI DI FINALE IPOTETICI… CON DJOKOVIC:[1] Djokovic vs. [16] Garin[12] Norrie vs. [7] Berrettini[3] Zverev vs. [14] Shapovalov[10] Hurkacz vs. [6] Nadal[8] Ruud vs. [11] Sinner[15] Bautista vs. [4] Tsitsipas[5] Rublev vs. [9] Auger-Aliassime[13] Schwartzman vs. [2] Medvedev
    OTTAVI DI FINALE IPOTETICI… SENZA DJOKOVIC:[5] Rublev vs. [16] Garin[12] Norrie vs. [7] Berrettini[3] Zverev vs. [14] Shapovalov[10] Hurkacz vs. [6] Nadal[8] Ruud vs. [11] Sinner[15] Bautista vs. [4] Tsitsipas[17] Monfils vs. [9] Auger-Aliassime[13] Schwartzman vs. [2] Medvedev
    Nella seconda ipotesi, nel caso in cui a Djokovic venga comunicata l’esclusione dagli Australian Open dopo la pubblicazione dell’ordine di gioco di lunedì, al posto del serbo entrerebbe un lucky loser, come da regolamento, mentre tutti gli altri accoppiamenti di primo turno resterebbero invariati: “Se il giocatore, rientrante tra le teste di serie, si ritira dopo la pubblicazione dell’ordine di gioco del primo giorno di tabellone principale, il posto vacante sarà occupato da un lucky loser“. LEGGI TUTTO

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    Caso Djokovic, nessuna novità. La politica sta ancora valutando il caso

    L’avvicinamento all’Australian Open 2022 continua ad essere a dir poco tribolato. Problemi col sorteggio, ritardato, poi l’annuncio che gli spalti del torneo saranno al 50% per l’esplosione di contagi nel Paese per colpa della variante Omicron del virus, ormai predominante anche “down under”.
    Niente si è mosso anche sul “Caso Djokovic”. Nonostante fosse attesa una decisione per oggi, ancor più dopo l’ammissione di colpa dello stesso Novak che pareva un discreto assist alla politica australiana, il ministro dell’immigrazione Hawke non ha comunicato niente, rimandando tutto a domani.
    Una fonte federale ha confermato poco fa che Hawke sta ancora valutando la questione. In precedenza, il primo ministro Scott Morrison nell’attesissima conferenza stampa – è stato rimandato il sorteggio a dopo la press conference – ha confermato che Hawke sta studiando il caso con attenzione prima di decidere l’annullamento del visto del n.1 del mondo, che al momento è regolarmente in cima al draw degli Australian Open.
    “Farò riferimento alla dichiarazione più recente del ministro Hawke in quanto la posizione non è cambiata” ha affermato il Premier, “questi sono poteri ministeriali personali che possono essere esercitati dal ministro Hawke e non faremo ulteriori commenti in questo momento”. Morrison ha poi insistito sulla necessità di far fronte comune per combattere la diffusione del virus in Australia, e che “i cittadini stranieri non vaccinati non possono entrare senza una valida esenzione medica”.
    Quest’ultima frase, visto quel che sta accadendo e le carte ormai diventate di dominio pubblico, lascia francamente perplessi.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il visto di Djokovic è stato cancellato, sarà imbarcato su di un volo oggi

    Djokovic alla partenza e all’arrivo a Melbourne

    Clamorosa anticipazione del quotidiano The Age: Il visto di Novak Djokovic è stato cancellato e gli è stato intimato di lasciare il paese già nella giornata di oggi. I suoi legali stanno presentando ricorso. Sembra che non sia riuscito a dimostrare alla polizia di frontiera di aver diritto ad una esenzione.

    Breaking: Novak Djokovic’s visa has been cancelled. He’s been told to leave the country today, two sources confirmed to @theage. His Lawyers are in the process of appealing. He’s not demonstrated to Border Force sufficient evidence for his exemption https://t.co/TM5BF0Gu80
    — Paul Sakkal (@paulsakkal) January 5, 2022 LEGGI TUTTO