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    Porto Viro, cambio di ruolo per Simone Marzolla. Sarà il vice di Bellei

    Di Redazione Più forte della sfortuna. Dopo due stagioni funestate dagli infortuni, Simone Marzolla inizia la sua terza vita al Delta Volley Porto Viro con un cambio di ruolo: da banda ad opposto, come vice Bellei. Una nuova dimensione sicuramente intrigante, che potrebbe permettere all’atleta clodiense di mettere in mostra tutte le sue qualità offensive, ma prima di tutto c’è da lavorare sul fisico. A livello atletico le doti non sono mai mancate a Marzolla, anche considerando i suoi 197 centimetri di altezza, il problema degli ultimi due anni semmai è stata la mancanza di continuità. Tanti, troppi guai fisici, tutti riconducibili ad una sola causa: un conflitto femoro-acetabolare per il quale si è reso necessario addirittura ricorrere all’intervento chirurgico. L’operazione, realizzata lo scorso aprile presso il Policlinico di Abano Terme dal Professor Antonio Camporese, è perfettamente riuscita, dunque ora tocca a  Marzolla ingranare la marcia giusta per farsi trovare pronto all’inizio della stagione.La motivazione, per fortuna, sembra molto alta, anche perché la conferma in casacca nerofucsia era tutt’altro che scontata: “Sono sincero, non mi aspettavo la chiamata dalla società dopo le sfortune che ho avuto in questi due anni – confessa Marzolla – La fiducia del club mi spinge a volere già essere al top per l’inizio della preparazione, sto lavorando per raggiungere questo obiettivo”. Il passaggio in posto due è una prospettiva che stuzzica la fantasia classe ‘99: “Sicuramente non dovendo pensare alla ricezione potrò concentrarmi meglio sull’attacco e imparare ad uscire dalle situazioni più complicate”, afferma Marzolla. Ad accompagnarlo in questa nuova avventura, però, non ci saranno tanti dei compagni delle ultime due stagioni, bensì un gruppo profondamente rinnovato: “Penso che la squadra dell’anno scorso abbia dimostrato alla grande, anche in Coppa Italia, di potersela comunque giocare nella categoria superiore, ma comprendo che la società avesse bisogno di cambiamenti e novità – commenta ancora Marzolla – Porto Viro si è adattata ad ogni situazione di roster e ad ogni categoria nel corso degli anni e penso che ciò possa accadere anche nel corso della la prossima stagione, dimostrando il nostro valore con i fatti. Ho visto che abbiamo preso dei giocatori di altissimo livello e non posso che avere buone sensazioni per questa nuova stagione”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Matteo Sperandio resta al centro della rete per Porto Viro

    Di Redazione Al centro del progetto, di ruolo e di fatto. Matteo Sperandio rinnova il suo contratto con il Delta Volley Porto Viro e si appresta a vivere la terza stagione consecutiva alla corte del Presidente Luigi Veronese. In mezzo a tanti movimenti in uscita, la conferma dell’atleta trevigiano era considerata una priorità assoluta da parte dell’entourage nerofucsia, che attorno al centrale sta costruendo una rosa competitiva per il prossimo campionato di Serie A2 Credem Banca. Il “patto”, del resto, era questo sin dall’arrivo di Sperandio a Porto Viro nell’estate del 2019: vincere l’A3 per poi proseguire insieme nella categoria superiore. Causa pandemia c’è voluto un anno in più del previsto per completare il salto, ma ora il Delta Volley e il suo totem sono pronti per scrivere, a quattro mani, un nuovo capitolo. “La promozione in A2 è stato l’obiettivo che ci siamo dati quando sono arrivato qui, ora però vogliamo continuare questo percorso di crescita – afferma Sperandio –. Abbiamo l’opportunità di rendere ancora più solido il nostro legame con la città e il territorio, nonché di imporci definitivamente come realtà pallavolistica di alto livello della regione, visto che dopo Padova e Verona, oggi ci siamo noi e Motta. Il mio rinnovo? La società ha cambiato parecchi giocatori della rosa, per cui sono onorato di essere stato confermato, significa che la società mi apprezza come giocatore e prima ancora come persona. Mi sento davvero al centro del progetto e sono felice di poter aiutare il club non solo a livello tecnico, ma anche al di fuori, collaborando per la parte marketing e comunicazione”. Sperandio è già stato protagonista, e per diverse stagioni, in A2, conquistando anche una promozione in Superlega quando era a Sora, nel 2015/2016. Chi meglio di lui, dunque, per tracciare le coordinate della prossima avventura. “L’asticella si alzerà parecchio rispetto all’A3, ne abbiamo già avuto prova l’anno scorso in Coppa Italia e dobbiamo essere consapevoli che quest’anno le partite saranno tutte così, non ci saranno gare facili o scontate – spiega – Il livello e la velocità del gioco aumenteranno, così come lo stress fisico per noi giocatori. Inoltre, sperando che torni il pubblico in palazzetto, ci sarà da tenere in considerazione il fattore campo. Insomma, anche se abbiamo diversi giocatori esperti della categoria, in generale come gruppo e come società dovremo pian piano ‘acclimatarci’ al nuovo campionato. Avendo cambiato buona parte del roster sarà fondamentale la fase di preparazione per trovare subito il giusto feeling di squadra: in fondo è come se ripartissimo da zero o quasi”. Già, il Delta è cambiato molto, ma non per questo partirà ad handicap. “Il gruppo è nuovo ma potrebbe essere già affiatato visto che molti di noi si conoscono già – prosegue Sperandio – Sulla carta siamo squadra molto equilibrata con un grandissimo palleggiatore e degli ottimi laterali, per cui dovremo essere in grado di esprimere un gioco veloce e soprattutto tecnico. L’obiettivo numero uno è la salvezza, ma la rosa è stata costruita per fare bene da subito e personalmente credo che possiamo puntare ai playoff”. Per due anni consecutivi l’atleta trevigiano si è portato a casa il titolo (virtuale) di miglior muratore della Serie A3 (nonché migliore centrale a livello complessivo), un exploit che gli era riuscito anche nel suo ultimo campionato di A2 a Sora. Che Paganini possa ripetere questa volta? “Posso dare il mio contributo anche in questa categoria, sinceramente non so se posso ripetermi su quei livelli e non penso di essere il miglior centrale del campionato, ma di sicuro farò il massimo per esserlo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Terzo rinforzo nel reparto schiacciatori per Porto Viro. Arriva Andrea Gasparini

    Di Redazione In cerca di consacrazione. Terzo rinforzo nel reparto schiacciatori per il Delta Volley Porto Viro, che annuncia l’acquisto di Andrea Gasparini, proveniente dalla ViviBanca Torino, formazione di A3. Classe ‘96, 200 centimetri di altezza, nato a Como ma cresciuto pallavolisticamente nel varesino, Gasparini ha già giocato in cadetteria per due anni, tra il 2018 e il 2020, a Cantù. Un trampolino di lancio che gli ha permesso di respirare l’aria della categoria e di collezionare presenze e punti, ma evidentemente per spiccare il volo serviva una stagione da protagonista. Quella che Gasparini ha potuto vivere lo scorso anno a Torino, dove si è affermato come uno dei migliori posti quattro del campionato di A3 (ottavo nella classifica di rendimento per ruolo), lasciando il segno anche nel doppio confronto con Porto Viro (13 punti all’andata, 14 al ritorno). La dirigenza del Delta ha annotato il suo nome sul taccuino e, una volta messa nel sacco la promozione, ha deciso di offrirgli un posto in squadra per la prossima avventura in Serie A2 Credem Banca.Una chiamata alle armi che il diretto interessato è stato ben contento di ricevere: “L’anno scorso ci siamo incontrati due volte e ho avuto subito sensazioni positive, sia dalla squadra che dalla società – racconta Gasparini – Si vede che il Delta Volley è un club organizzato, ambizioso, le promozioni degli ultimi anni dimostrano che qui c’è una mentalità vincente ed è un aspetto che mi ha colpito molto”.La stagione in A3 è stata fruttuosa, ma Gasparini voleva assolutamente tornare al piano di sopra: “Ho giocato in entrambi i campionati e posso dire che l’A2 ha un livello molto più alto, ci sono ottimi giocatori e ottime squadre, specie dopo la ‘scrematura’ degli ultimi anni – afferma – Nel biennio a Cantù ho fatto fatica a trovare spazio, quindi ho scelto di scendere in A3 per giocare. A Torino penso di aver fatto un buon campionato e di essere migliorato molto dal punto di vista della capacità di stare in campo, della concentrazione, del ritmo partita, che probabilmente era la cosa che mi mancava di più. Non vedo l’ora di applicare tutto questo in A2, categoria in cui ritengo di poter dire la mia. Per me questa è una grande opportunità: ovviamente c’è ancora tantissimo da lavorare, ho ampi margini di miglioramento, ma darò sempre il 100% di me stesso”.Porto Viro, il posto giusto al momento giusto per un atleta in cerca di consacrazione: “Credo che possiamo fare un bel campionato, in rosa ci sono dei buonissimi giocatori – prosegue Gasparini – Che obiettivi ci dobbiamo porre? Bisogna tenere il profilo basso, partiamo semplicemente per fare il meglio di quello che possiamo fare. Ma è giusto anche essere ambiziosi, il gruppo è competitivo, possiamo davvero giocarcela con tutti”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Rinforzo da novanta per Porto Viro: arriva Filippo Vedovotto

    Di Redazione Rifondazione in posto quattro per il Delta Volley Porto Viro. In uscita tre giocatori – Lazzaretto, Vinti e Dordei a cui la società nerofucsia ha già rivolto il proprio saluto sui canali social –, in entrata dovranno esserci altrettanti arrivi nelle prossime settimane. Intanto ecco il primo, Filippo Vedovotto, schiacciatore classe ’90 che nell’ultima stagione di Serie A2 Credem Banca è stato protagonista prima a Castellana Grotte, poi, da dicembre, a Lagonegro. La linea del Delta Volley in questo mercato sembra chiara: costruire un’ossatura di squadra solida, fatta di giocatori esperti della categoria, e Vedovotto in questo senso è una garanzia. Nato a San Donà di Piave e cresciuto nelle giovanili della Sisley Treviso, ha fatto il suo esordio in Serie A1 quando non era nemmeno ventenne, proprio con la formazione della Marca. Da lì è iniziato un percorso di maturazione serrato e soprattutto costellato di successi. Sulle spalle le maglie di Milano, Padova, Vibo Valentia, Siena, in bacheca ben quattro Coppe Italia di Serie A2, conquistate tutte in serie dal 2014 al 2017, e due promozioni in SuperLega, quest’ultime ottenute a Padova (2014) e Siena (2018). In Toscana Vedovotto ha ritrovato anche il palcoscenico più prestigioso, quello dell’A1, che è tornato a calcare nel 2018/2019, prima di fare ritorno tornare in cadetteria con le già citate esperienze a Castellana Grotte e Lagonegro. “Quando è arrivata la chiamata del Direttore Sportivo Pavan non ho avuto dubbi su quale sarebbe stato il mio prossimo futuro – racconta Vedovotto nelle sue prime ore da nuovo giocatore nerofucsia –. Porto Viro è una realtà ben strutturata e stimata nel mondo del volley quindi ho deciso di sposare questo progetto ambizioso. Peraltro qui ritroverò il mio ex compagno Fabroni, con il quale ho un ottimo rapporto e ho condiviso molte soddisfazioni negli ultimi anni”. Per il Delta Volley la salvezza dovrà essere il vero traguardo in questo primo campionato di A2, ma a Porto Viro, si sa, l’abitudine è quella di pensare più in grande: “Non nascondiamo che la società sta allestendo un’ottima squadra, credo che con il lavoro, l’umiltà e una buona amalgama del gruppo ci possiamo togliere delle belle soddisfazioni – afferma Vedovotto –. L’obiettivo salvezza deve essere il nostro punto di partenza per il primo anno di Serie A2, poi tutto quello che arriverà in più non ce lo lasceremo scappare. Il campionato del prossimo anno sarà molto equilibrato, tutte le società stanno allestendo degli ottimi roster per cui ogni domenica sarà una battaglia”. Il curriculum di Vedovotto è già ricco di trofei e titoli, eppure l’atleta sandonatese non è affatto sazio: “Ho un bel palmarès alle spalle e ne vado molto fiero, ma ogni anno è come se si azzerasse tutto. Il passato è importante ma mai quanto il presente, bisogna sempre trovare nuovi stimoli e dimostrare in campo la fame e la voglia di ambire a qualcosa di importante. In questa nuova esperienza spero di portare quanta più positività e tranquillità possibile alla squadra e all’ambiente. Mi ritengo un giocatore completo nei vari fondamentali e darò il massimo della mia disponibilità al gruppo e all’allenatore”. Sogna di vincere ancora Vedovotto e soprattutto sogna di farlo con la giusta cornice sugli spalti: “Quello che più mi è mancato nell’ultimo periodo, causa pandemia, è la vicinanza dei tifosi – conclude –. Non vedo l’ora di poter conoscere e gioire assieme ai supporter di Porto Viro. Spero che nel prossimo campionato avremo la possibilità di avere il palazzetto pieno, perché, come ho sempre pensato, il pubblico è davvero il nostro uomo in più in campo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Marco Fabroni in cabina di regia per Porto Viro

    Di Redazione Mani di qualità, mani con cui poter costruire una grande stagione. Il Delta Volley Porto Viro piazza il primo colpo di mercato in vista del prossimo campionato di Serie A2 Credem Banca. Salutato il regista delle ultime due stagioni Martin Kindgard, la compagine nerofucsia trova la sua nuova guida in mezzo al campo in Marco Fabroni, palleggiatore classe 1981 che nell’ultima stagione si è diviso tra Lagonegro e, da gennaio in poi, Siena. Basta un dato su tutti per inquadrare il tasso tecnico e di esperienza del nuovo acquisto del Delta Volley: tra A1 e A2, Fabroni gioca ininterrottamente nei campionati di massima serie addirittura dal 2001. Vent’anni esatti in cui l’atleta nato a Castellanza, provincia di Varese, ha girato l’Italia in lungo e in largo vestendo maglie prestigiose come quelle di Perugia, Cagliari, Gioia del Colle, Castellana Grotte, Pineto, Latina, Modena, Segrate, Corigliano, Sora, Reggio Emilia, oltre alla già citate Lagonegro e Siena. Proprio ai colori della Emma Villas sono i legati i successi più recenti della straordinaria carriera di Fabroni, ovvero la promozione in Superlega conquistata nel 2018 e la vittoria della Coppa Italia di A2 l’anno precedente. Due stagioni magiche che lo hanno consacrato come “totem” della formazione toscana, che infatti lo ha richiamato lo scorso gennaio per raddrizzare una stagione fin lì piuttosto deludente. Con l’arrivo di Fabroni, Siena si è rilanciata chiudendo al quarto posto la stagione regolare e poi arrivando fino alle semifinali playoff. Avrebbe certamente voluto centrale un’altra promozione il palleggiatore varesino, ma chissà cosa gli riserverà il suo prossimo futuro in nerofucsia: “Trovo che il Delta sia una società molto ambiziosa, ha sempre fatto bene in questi anni fino a meritarsi la promozione in A2. Nei mesi scorsi ho visto la finale di Coppa Italia contro Bergamo e soprattutto la parte finale dei playoff, Sono bastate un paio di telefonate con il Direttore Sportivo Pavan per trovare un accordo ed entrare a far parte di questa realtà e di questo progetto. Dalle parole che ho scambiato con la dirigenza e con Matteo Sperandio, che è stato mio compagno a Sora, mi aspetto di trovare un ambiente professionale e con tanta voglia di fare bene”, sono le prime parole di Fabroni da nuovo giocatore di Porto Viro. La sfida che attende il Delta Volley sarà impegnativa, perché la A2 ha un altro ritmo rispetto alla A3: “Sarà sicuramente molto più dura rispetto alle ultime due stagioni, c’è un bel divario fisico e tecnico tra le due categorie – prosegue Fabroni –. In A2 devi tenere sempre molto alto il livello di gioco, ogni domenica e soprattutto in settimana, altrimenti rischi di perdere contro chiunque. Non ci sono partite facili”. Ma quale potrebbe essere la griglia di partenza del campionato? “Fare pronostici ai primi di giugno è sempre complicato. Molte squadre stanno ancora lavorando per completare il proprio roster, meglio aspettare qualche settimana per avere un quadro più chiaro di chi saranno le cosiddette ‘favorite’. Dal canto nostro, so che la società di sta muovendo molto bene sul mercato, allestendo una squadra competitiva. Daremo del filo da torcere a tutti”. Mentalità da campione quella di Fabroni, che solletica subito le ambizioni del Delta Volley: “Mi piace sognare in grande, uno ‘sfizio’ che vorrei togliermi è senz’altro poter disputare di nuovo una finale promozione. Nella passata stagione ci sono andato molto vicino, ma purtroppo non è andata come speravo. Chissà, magari con Porto Viro…”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Prisma Taranto, pres. Bongiovanni: “La squadra ha onorato l’impegno”

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    Il giorno dopo l’eliminazione dalla Del Monte Coppa Italia A2/A3, per opera della Delta Group Porto Viro, il Presidente Tonio Bongiovanni, ha commentato la prestazione della sua squadra, scesa in campo per onorare obblighi regolamentari dettati dalle norme delle manifestazioni sportive della Lega Pallavolo.
    «La Prisma Taranto ha sostenuto il match contro Porto Viro, nonostante le difficoltà fisiche e altre cause di forza maggiore non dipese direttamente dalla società: la squadra ha pienamente onorato l’impegno, accettando la sconfitta maturata sul parquet del PalaMazzola – afferma il numero uno del sodalizio rossoblù -. Purtroppo, lo staff tecnico non ha potuto contare sull’intera rosa a disposizione, non per mancanze dirette ma per la situazione attuale che l’intera Italia sta affrontando e che ha colpito anche alcuni dei nostri tesserati. C’è tanto rammarico per non essere riusciti a conquistare il passaggio del turno: la Coppa Italia rimane una manifestazione di prestigio nel corso della stagione ma, questa volta, non ci vedrà protagonisti. Intendo, comunque, congratularmi con la società veneta per aver ottenuto la qualificazione alle semifinali della Del Monte Coppa Italia A2/A3. Ringrazio pubblicamente il Presidente del club portovirese Luigi Veronese per la comunicazione pervenuta, a mezzo mail, per l’ospitalità ricevuta nella Città dei due mari: colgo l’occasione per augurare loro le migliori fortune per il proseguo della stagione. Colgo l’occasione, anche, per ringraziare la famiglia Di Lello per la disponibilità e l’accoglienza riservata alla squadra di Porto Viro presso la prestigiosa location del Monreve Resort».

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    Il cuore non basta: Porto Viro elimina gli ionici dalla Coppa Italia

    Non basta il cuore alla Prisma Taranto per aggiudicarsi il passaggio alle semifinali della Del Monte Coppa Italia A2/A3. La formazione rossoblù cede, nei quarti di finale della competizione, alla Delta Group Rico Carni Porto Viro per 1-3 (26-24, 21-25, 19-25, 24-26), subendo l’eliminazione dalla competizione.
    IL MATCH – Taranto paga caro le assenze dei due palleggiatori, Coscione e Cottarelli, oltre agli infortuni dello schiacciatore Fiore e del libero Goi. La squadra rossoblù, in virtù delle defezioni, entra in campo col centrale Alletti schierato in cabina di regia, Padura Diaz opposto, Cominetti e Gironi di Banda, Presta-Di Martino centrali con Hoffer Libero. Coach Zambonin risponde con Kindgard in palleggio e Cuda opposto, Sperandio e Bargi centrali, Vinti-Lazzaretto schiacciatori e Lamprecht libero.
    Nonostante tutte le problematiche, la Prisma Taranto inizia bene l’incontro: la compagine tarantina, – guidata eccezionalmente da coach Racaniello, vice di Di Pinto – ha un ottimo approccio alla sfida. Dopo un avvio lento dei tarantini (5-8), la Prisma riesce a portarsi sul +5 grazie al contributo di Gironi e Cominetti, autore di due ace consecutivi (19-14). Gli ospiti reagiscono con Lazzaretto che riporta Porto Viro sul -1 (21-20): ai vantaggi, però, la spunta Taranto (26-24).
    Nel secondo set, Porto Viro entra più convinta in campo: la squadra di coach Zambonin mette più intensità in fase difensiva per mettere in difficoltà i padroni di casa. Dopo un break a firma di Sperandio (1-3), Taranto si affida ancora a Gironi e Cominetti per ricucire lo strappo iniziale e ottenere il sorpasso (9-6). I veneti non mollano la presa: Kindgard e Vinti firmano il controsorpasso (11-12). Sperandio porta Porto Viro sul 17-19 e riesce a dare l’allungo ai veneti che pareggiano i conti (21-25).
    Terzo set equilibrato: ancora Sperandio fa male alla difesa pugliese; Padura Diaz prova a suonare la carica e a trascinare la squadra (9-9). Sale in cattedra Lazzaretto che, insieme a Bargi, forza la mano portando gli ospiti sul +2 (14-16). Racaniello prova ad interrompere il break positivo con l’unico time-out a disposizione ma, a muro, Porto Viro riesce a fare la differenza e si porta sull’1-2 (19-25).
    La Prisma prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo nel quarto set: ancora Padura Diaz prende per mano Taranto (8-6); Lazzaretto, negli ospiti, contribuisce al pareggio (13-13). Ultimi attimi di set concitati: Gironi porta sul 20-18 Taranto, Sperandio e Vinti piazzano i punti della parità (23-23). Ai vantaggi, la miglior lucidità di Porto Viro ha la meglio su una Prisma decimata, con i veneti che chiudono il match (24-26), conquistando una storica semifinale di Coppa Italia.
    PRISMA TARANTO – DELTA GROUP PORTO VIRO 1-3 (26-24, 21-25, 19-25, 24-26)
    PRISMA TARANTO: Fiore ne, Alletti 1, Presta 7, Padura Diaz 29, Gironi 16, Goi ne, Persoglia ne, Hoffer (L) 0, Cominetti 13, Cascio 0, Di Martino 2. All.: Racaniello.
    DELTA GROUP PORTO VIRO: Aprile ne, Bargi 4, Caenazzo 1, Bernardi 0, Vinti 16, Lamprecht 0, Kindgard 7, Cuda 8, Bellia 0, Marchesan (L) 0, Sperandio 11, Zorzi ne, Lazzaretto 24. All.: Zambonin.
    ARBITRI: Colucci – Stancati.
    NOTE: Durata set 25’, 26’, 26’, 29’. LEGGI TUTTO

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    Porto Viro si impone tre set, qualche segnale di ripresa per gli universitari

    Porto Viro (Rovigo), 7 febbraio 2021
    La vicecapolista Delta Porto Viro, alla ricerca di un successo scacciacrisi dopo due sconfitte consecutive, riesce ad avere la meglio sull’UniTrento Volley, scesa in provincia di Rovigo con l’obiettivo di mostrare segnali di crescita rispetto alle prestazioni offerte a San Donà e a Bolzano. Gli universitari hanno pagato il differente tasso di esperienza fra le due formazioni, soprattutto in occasione dei numerosi scambi lunghi proposti dal match, ma anche la scarsa produttività dell’attacco, che ha faticato molto anche quando la ricezione ha fatto il proprio dovere, incassando una sconfitta in tre set che comunque fa meno male di molte altre.Francesco Conci ha fatto ruotare i propri giocatori, offrendo parecchie chance ai più giovani, quali Depalma, Bristot, Parolari e Dell’Osso, ma alla fine gli unici in grado di impensierire Porto Viro sono stati Magalini e i centrali Acuti e Simoni. Oltre che con un ko la formazione juniores della Trentino Volley se ne è tornata a casa anche con un piccolo infortunio occorso alla fine del terzo set allo schiacciatore Raul Parolari, che è ricaduto male sulla caviglia sinistra. La quarta giornata del girone di ritorno si chiude, inoltre, con un peggioramento della posizione in classifica dei trentini, scivolati all’undicesimo posto in virtù del successo di Bolzano ai danni di Fano.La cronaca del match. L’UniTrento Volley inizia il match con Pizzini in regia, Cavasin opposto, Pol e Bristot in banda, Acuti e Dell’Osso al centro, Lambrini e Marino liberi in alternanza. Porto Viro risponde con Kindgard al palleggio, Cuda opposto, Lazzaretto e Vinti in banda, Sperandio e Aprile al centro, Lamprecht libero. In avvio gli ospiti soffrono le difficoltà incontrate nel mettere a terra il pallone con l’opposto e gli schiacciatori, tanto che a passare con regolarità è il solo Acuti. Sull’8-5 la situazione è già difficile, poi il divario aumenta quando va al servizio il regista Kindgard e piovono un errore di Acuti e un ace su Lambrini (12-7). Il colpo di grazia sul set lo danno però le battute float di Sperandio, che portano un ace su Pol, poi un errore di Cavasin e l’attacco vincente di Cuda, che frutta il 17-10. In seguito si annotano quasi solo cambiopalla, ad indicare che almeno in quell’aspetto del gioco la squadra trentina inizia a girare a dovere, ma è tardi perché possa pensare di riaprire la frazione e questo è motivo di rimpianto perché i numeri parlano di un’ottima ricezione (76%) e di un buon 50% in attacco. Tutto inutile di fronte al 70% di Porto Viro.Nella seconda frazione, iniziata dagli ospiti con Depalma e Magalini, Pol e Bristot, Acuti e Dell’Osso, la partenza dei rovigotti è tale da compromettere subito le chance di successo dell’UniTrento, che deve attendere una battuta sbagliata di Vinti (7-2) per tornare al servizio dopo aver incassato ben cinque break point, quattro dei quali propiziati dal servizio del numero 7 in maglia viola, che oltre ad un ace e a una ricezione lunga chiusa da Lazzaretto, danno il là anche a un primo tempo e a un contrasto vincente di Cuda. I trentini reagiscono d’impeto con due rabbiosi ace di Magalini, che si carica la squadra sulle spalle, servito con regolarità da Depalma, portandosi fino a -3 (12-9) e dando l’impressione di poter agguantare i veneti, se solo fossero in grado di limitare il numero di errori. Un altro ace di Magalini porta il 14-12, ma ci pensa il turno al servizio di Cuda a ricacciare indietro Acuti e compagni, che offrono due ricostruzioni vincenti a Lazzaretto e Bargi (18-13). Successivamente si va avanti a forza di cambiopalla. Il finale evidenzia in maniera precisa le grandi difficoltà incontrate dalla ricezione ospite in tutta la frazione, visto che i punti numero 24 e 25 di Porto Viro sono altrettanti smash di Lazzaretto e Sperandio su ricezioni lunghe.Il migliore impatto con il terzo set ce l’ha l’UniTrento Volley, in campo con Depalma e Magalini, Parolari e Bonatesta in banda, Simoni e Acuti al centro, che si affida ancora una volta alle battute violente di Magalini per portarsi dal 2-2 al 2-5 (ace, muro di Acuti e attacco di Depalma). L’ennesimo contrasto a rete perduto e un muro di Bargi su Parolari riavvicinano i polesani sul 6-7, mentre il punto dell’aggancio sull’8-8 è opera dell’opposto Cuda. Gli ospiti non si rassegnano e dopo aver tenuto il cambiopalla, sfruttano un pallonetto di Magalini per riportarsi a +2. Vinti pareggia i conti sul 12-12, poi assoluta parità fino al 17-17, quando la serie di servizi di Bargi e il muro di Porto Viro decidono la frazione: la pipe di Lazzaretto vale il 18-17, i block di Sperandio e Vinti su Magalini il 20-17. Sul 22-20 l’UniTrento ha l’ultimo sussulto, imbeccato da due belle battute del proprio opposto (ace e muro di Cavasin), ma dal 22-21 la squadra non realizza più alcun punto. Ci pensa Cuda a chiudere il sipario.“Rispetto alle ultime due deludenti prestazioni abbiamo compiuto qualche passo avanti – afferma Francesco Conci – , tenendo il campo abbastanza bene. Ho cercato di far ruotare tutti i giocatori, in vista della partita di Montecchio, dove avremo qualche chance in più da giocarci, raccogliendo buone indicazioni, in particolare dall’alternanza fra le due diagonali Pizzini–Cavasin e Depalma–Magalini. Porto Viro si è confermata squadra molto esperta, che di fatto non ha mai perso il controllo della situazione”.Il prossimo turno vedrà per l’appunto l’UniTrento Volley impegnata in trasferta a Montecchio Maggiore: si gioca mercoledì 10 febbraio alle ore 20.
    Di seguito il tabellino del match valido per il quarto turno di ritorno del girone Bianco di Serie A3 Credem Banca giocato questa sera a Porto Viro.
    Delta Group Porto Viro–UniTrento Volley 3-0(25-19, 25-18, 25-21)DELTA GROUP PORTO VIRO: Kindgard 3, Vinti 11, Sperandio 8, Cuda 11, Lazzaretto 14, Aprile 2, Dordei (L), Bellia, Lamprecht (L), Bernardi, Bargi 3. N.e. Zorzi, Caenazzo Tiozzo, Marchesan. All. Massimo Zambonin.UNITRENTO VOLLEY: Pizzini, Pol 1, Acuti 9, Cavasin 2, Bristot 2, Dell’Osso 1, Marino (L), Parolari 3, Magalini 17, Coser, Bonatesta 4, Lambrini (L), Depalma 2, Simoni 3. All. Francesco Conci.ARBITRI: Fontini di Aprilia (Latina) e Marotta di Prato (Firenze).DURATA SET: 22′, 24′, 25′; tot: 1h 11′.NOTE: Partita giocata a porte chiuse. Porto Viro: 7 muri, 2 ace, 9 errori in battuta, 3 errori azione, 61% in attacco, 38% (19%) in ricezione. UniTrento: 4 muri, 5 ace, 17 errori in battuta, 4 errori azione, 46% in attacco, 59% (34%) in ricezione.
    UniTrento VolleyUfficio Stampa LEGGI TUTTO