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    Ferrer: “La mia idea è schierare Nadal in singolare in Davis Cup. Lui mi ha risposto ‘Sarò pronto’”

    David Ferrer con Rafael Nadal

    Il capitano spagnolo di Davis Cup, David Ferrer, ha le idee chiare: sul match singolo Rafa Nadal resta un tennista difficilissimo da battere, per questo pensa di schierarlo come secondo singolarista dietro ad Alcaraz nella Final 8 di Davis Cup a Malaga. L’ha affermato all’interno della diretta YouTube “Sala de Jugadores”, con altri ex tennisti argentini come Mariano Zabaleta e Juan Monaco.
    “So che Rafa è una persona che non mente mai, e che se entra in campo è perché si sente pronto a dare il 100%” afferma Ferrer. “Conosco le sue capacità quando si tratta di competere, il problema che sta avendo è che fisicamente non riesce a mantenere il livello per molto tempo, Ma in una partita secca può essere ancora imbattibile. Non si può mai considerare spacciato un giocatore come lui. Il fatto che sia così entusiasta di stare con la squadra, perché è stato lui a chiamarmi prima della fase di qualificazione, me lo fa capire. Questo lo rende perfetto per averlo con noi”.
    “Non ho dubbi. Se sta bene e lo vedo allenarsi correttamente, giocherà nel singolare. Quando è uscito il sorteggio gli ho mandato un messaggio dicendogli di prepararsi per giocare contro il Botic Van de Zandschulp. La sua risposta è stata chiara: sarò pronto”.
    Non è ancora chiaro quanto giocherà Nadal da qui alla finale di Malaga. David Ferrer ha detto a proposito: “Giocherà il Six Kings Slam questo mese e mi piacerebbe che gareggiasse in un altro evento prima di venire con la squadra. Gliene parlerò nelle prossime settimane” conclude il capitano.
    Certamente avere Nadal come secondo singolarista potrebbe essere la carta in grado di far saltare il banco alla final 8. Chi ha un secondo giocatore così forte nella competizione, e pure in casa davanti al suo pubblico? Tutte le altre squadre, a partire dal team italiano campione in carica, sono avvertite…
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Ferrer il “cupido” della coppia Nadal-Alcaraz per le Olimpiadi di Parigi

    Rafael Nadal e Carlos Alcaraz nella foto – Foto getty images

    L’appuntamento, atteso da molti, vedrà il 14 volte campione nella capitale francese e il suo ultimo re dalla stessa parte della rete… e oggi è stato Rafa Nadal che, nella sua intervista a L’Equipe, ha rivelato come è nata questa unione. “All’inizio non sapevamo se saremmo stati in grado di competere ai Giochi, non sapevo se sarei stato in grado di giocare.
    David Ferrer mi ha detto: ‘Se ti senti bene, a Carlos piacerebbe giocare il doppio con te. Ti andrebbe?’ Ovviamente mi è piaciuta l’idea: non posso avere un compagno migliore al mio fianco*”, ha dichiarato Rafa, che ha anche chiuso la porta a un possibile doppio con Alcaraz a Bastad a causa della presenza del murciano a Wimbledon.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Rafa, Carlos e altri top 10 al “Godò”, contro i petroldollari

    Il Real Club di Barcellona

    Una presentazione piuttosto “frizzante” quella dell’edizione n.71 del Trofeo Conde de Godó, ATP 500 che andrà in scena a Barcellona dal 13 al 21 aprile, come di consueto subito dopo Monte Carlo. Sul rosso catalano si svolgerà anche la celebrazione dei 125 anni dello storico club che ospita l’evento, uno dei più tradizionali della primavera tennistica in Europa. Ad animare la settimana di gioco le due stelle del tennis nazionale, Alcaraz e Nadal e altri top10, come Rublev, Ruud, De Minaur e Tsitsipas, appena fuori dai migliori dieci e protagonista di grandi battaglie nelle edizioni passate del torneo. Già annunciata la wild card a Kei Nishikori, ma potrebbe esserne assegnata una anche Dominic Thiem, ex campione del torneo. Altre presenze notevoli quelle di Humbert, Jarry, il sorprendente Baez di quest’avvio di 2024 e gli italiani Musetti, Arnaldi e Cobolli.
    “Siamo uno dei pochi eventi che possono vantare un numero così alto di top10” afferma il direttore del torneo David Ferrer, “ma noi vogliamo sempre il massimo”. Parole che lasciano presagire novità, magari lo sbarco a Barcellona di qualche altro big (Rune o Zverev al momento sono iscritti al 250 di Monaco, Sinner ha già annunciato che quella settimana riposerà).
    Assai più fiero e polemico Xavier Pujol, direttore esecutivo del Godó, che nel corso della presentazione ha affermato “ci sono paesi dopati, come l’Arabia Saudita, che oltre al mondo del calcio e del golf ha fatto un’offerta significativa per un Masters 1000 che l’ATP inizierà nei prossimi mesi. I tornei Premium dovranno lottare per continuare ad esserlo e Barcellona avrà bisogno della collaborazione pubblico-privata. Barcellona è una delle opzioni per diventare presto torneo Premium. C’è ancora margine di miglioramento nel rapporto con i tennisti e l’ATP”.
    Un’uscita questa piuttosto forte e singolare, davvero avversa allo strapotere economico del mondo arabo che sta scombussolando equilibri consolidati nella stagione tennista. Parole che forse svelano una delle possibili novità che dovrebbero rivoluzionare il mondo del tennis Pro dal prossimo anno, tra l’eventuale fusione di ATP e WTA sostenuta dai fondi sauditi, o il nuovo tour Premium spinto dagli Slam. Ipotizzare un quarto Masters 1000 su terra, tuttavia, non sembra al momento un’ipotesi credibile, e meno che si pensi un eventuale spostamento del torneo di Madrid (che però lo scorso anno ha rinnovato i suoi diritti per molti anni).
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    David Ferrer sulla decisione di Alcaraz: “Ho molta fiducia nella squadra che abbiamo”. Il brasiliano Joao Fonseca conquista gli US Open junior. Dopo la finale degli US Open, Sabalenka scherza: “Stasera bevo sicuramente”

    Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha annunciato poche ore fa la sua decisione di ritirarsi dalla fase a gironi della Coppa Davis 2023 dopo essere stato sconfitto nelle semifinali degli US Open 2023. Questa è la reazione di David Ferrer, capitano della squadra spagnola: “Sapevamo che Carlos ha avuto una stagione molto impegnativa, con un grande carico fisico e mentale. Al termine della semifinale ho potuto parlare con il suo allenatore, Juan Carlos Ferrero, che mi ha detto che era molto stanco e aveva avuto problemi fisici. È chiaro che l’assenza di un giocatore come Carlos si fa sentire, ma dobbiamo concentrarci sui giocatori che ci sono, che sono molto bravi. Ho molta fiducia nella squadra che abbiamo, con giovani giocatori che faranno il loro debutto e sono molto motivati.”
    Joao Fonseca si guadagna a pieni voti la posizione di prossimo numero 1 nei junior dopo aver conquistato il trofeo degli US Open 2023 nella categoria junior. Il tennista brasiliano di 17 anni, recentemente ingaggiato dal marchio ON, ha realizzato una grande rimonta contro Learner Tien con il punteggio di 4-6, 6-4 6-3 in 1 ora e 59 minuti di finale. Fonseca diventa il secondo tennista brasiliano a raggiungere questo traguardo, una notizia che suscita particolare entusiasmo tra i fan dell’America del Sud.
    Aryna Sabalenka, la nuova numero uno del mondo da lunedì, ha ammesso sabato di essere stata lontana dal giocare il suo miglior tennis durante la finale degli US Open, perdendo contro Coco Gauff. La bielorussa ha commesso 46 errori non forzati, ben più della metà dei punti vinti da Gauff durante la partita.“Porto con me molte cose positive e tutto fa parte del processo. Ho gestito bene il primo set, ho iniziato senza nervosismo, ma poi dal secondo set ho iniziato a pensare troppo ed è lì che le cose sono peggiorate. È stata una battaglia interna. Ho giocato e perso contro me stessa,” ha ammesso la 25enne bielorussa.Sabalenka ha anche scherzato sul modo in cui intende superare la delusione della sconfitta. “Stasera bevo sicuramente,” ha detto sorridendo.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Berdych, Philippoussis e Ferrer parlano di Djokovic e dei giovani

    Mark Philippoussis, finalista a Wimbledon 2003

    Tomas Berdych, Mark Philippoussis e David Ferrer hanno recentemente partecipato ad un torneo senior a Londra. Nell’occasione, il media Sky Sport li ha intervistati chiedendo loro alcuni pareri sui britannici Murray e Raducanu, ma soprattutto su Djokovic e sulla nuova generazione ormai al vertice del tour. Secondo il ceco, Djokovic avrà un 2022 tutt’altro che facile contro Medvedev, Zverev e Tsitsipas, pronti a scalzarlo dalla vetta.
    Per l’australiano Djokovic “Al meglio dei cinque set è un ‘animale’. Per batterlo al meglio dei cinque devi giocare una partita infernale e credo che agli US Open (dove ha perso la finale contro Daniil Medvedev) non si sia mai dato una possibilità perché era troppo nervoso. La cosa bella di questo match per lui drammatico è stata che ha mostrato quanto sia umano. Ha conquistato molti fan quel giorno. Quando smetterà, avrà superato tutti i record in ogni ambito del tennis”.
    Più dubbioso Berdych: “Djokovic avrà sicuramente dei momenti più difficili l’anno prossimo. Non sto dicendo che non abbia alcuna possibilità di vincere uno Slam – ha ottime possibilità – ma penso che dovrà evitare di cadere in partite difficili che lo prosciugheranno in cinque set, sono due settimane, sette partite e devi rimanere fresco. È stato così forte, nulla poteva piegarlo, motivo per cui ha dominato, ma penso che ora stia diventando un po’ più fragile. La prossima stagione sarà interessante. Penso che abbia la possibilità di vincerne almeno un Grande Slam il prossimo anno”.
    Tra i giovani, Tsitsipas è quello che intriga di più i “vecchi” campioni.
    Berdych: “Roger Federer, Rafael Nadal e Djokovic sono in giro da molto, molto tempo e questo dimostra che è stata una grande generazione di tennis. Ora potremmo aspettarci risultati più imprevedibili. Mi piace molto il modo in cui gioca Stefanos Tsitsipas perché in campo è molto aggressivo e creativo. La seconda metà della sua stagione è stata però un po’ piatta”.
    Philippoussis: “Medvedev, Alexander Zverev e Tsitsipas sono i migliori, ci sono anche altri ragazzi, ma non sono consistenti come i tre citati. Sono entusiasta di Tsitsipas soprattutto perché amo il suo gioco a tutto campo. Amo la sua passione, amo il modo in cui dà tutto e mostra quanto significhi per lui in campo. È un ottimo giocatore e non ha paura di venire a rete.”
    Taglia corto David Ferrer: “Stanno migliorando ogni anno, ma non possiamo confrontare questa generazione con Rafa, Roger e Novak perché è impossibile. Sono i tre migliori giocatori della storia”. E avverte che Alcaraz sta arrivando… “Carlos Alcarez ha 18 anni, ma sta migliorando molto ed è lui il futuro. La sua squadra è eccellente con Juan Carlos Ferrero a guidarla, ma la cosa più importante è che lui resta umile e ascolta”.
    Per Philippoussis, Murray resta sempre un spettacolo: “È fantastico vederlo. Mostra la sua passione quando è là fuori, lottando su ogni palla, divertendosi e dando il suo meglio, ama la competizione”.
    Per Ferrer, la chiave per Emma Raducanu sarà la gestione della pressione. “Ha un grande futuro, ma la cosa più importante è gestire la pressione perché non sarà facile quando sei giovane e hai appena vinto un Grande Slam. Vedremo come gestirà la pressione l’anno prossimo. Sarà davvero importante per lei, ma ha un talento straordinario e può vincere [più] Slam nella sua carriera”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Kohlmann e la separazione di Zverev e Ferrer: “È stata una sorpresa ma ho capito la decisione di Ferrer”

    Alexander Zverev e David Ferrer hanno seguito strade diverse all’inizio della stagione, con una delle novità più sorprendenti di questo inizio anno. La fine della partnership è stata molto commentata, e la sorpresa è stata la reazione principale. Questa è esattamente la linea che Michael Kohlmann, capitano della squadra tedesca di Coppa Davis, ha avuto, […] LEGGI TUTTO

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    Finita dopo pochi mesi la collaborazione tra David Ferrer e Alexander Zverev

    Finita dopo pochi mesi la collaborazione tra David Ferrer e Alexander Zverev

    David Ferrer, ex top ten e uno degli ex tennisti più rispettati della sua generazione, ha deciso nelle ultime settimane di terminare la collaborazione con il numero sette del mondo Alexander Zverev.
    Lo spagnolo aveva iniziato ad allenarsi con il 23enne tedesco durante l’estate, prima ancora che riprendesse il circuito, e da quando hanno iniziato la collaborazione i risultati sono stati molto buoni, soprattutto la finale degli US Open e del Masters 1000 di Parigi Bercy e i due titoli conquistati a Colonia.

    “Sono molto grato per l’opportunità che mi è stata data, ma questo non è il momento giusto. Non è successo niente di brutto tra noi e tutto è andato bene. E’ stata una decisione che ho dovuto prendere”, ha confessato l’ex tennista valenciano, citato dal giornalista di Eurosport Fernando Murciego.
    Ferrer è il terzo “super-allenatore” che non dura a lungo al fianco di Sascha Zverev, dopo che anche Juan Carlos Ferrero (2017) e Ivan Lendl (2019) hanno avuto esperienze con il tedesco che non sono finite bene. Quella di Ferrer sembra invece una separazione amichevole. LEGGI TUTTO

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    Alexander Zverev: “Lavorare con Ferrer è fantastico”

    Sasha Zverev ha cambiato vari coach nella sua giovane carriera, incluso Ivan Lendl (capace di dare la svolta decisiva ad Andy Murray alcuni anni fa). Curioso che oggi, sul cemento di New York, Zverev sfiderà il due volte campione di Wimbledon nel Masters 1000 di Cincinnati nel proprio esordio nel torneo, e primo match ufficiale […] LEGGI TUTTO