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    Italiani e Italiane nei tornei ITF: I risultati di Venerdì 10 Gennaio 2025

    Luca Potenza – Foto Adelchi Fioriti

    M15 Antalya 15000 – Quarter-final[8] Stefan Adrian Andreescu d. Samuele Seghetti 6-0 6-4[6] Savva Polukhin d. Maximilian Figl 6-4 6-2

    M15 Monastir 15000 – Quarter-final[2] Andreea Prisacariu d. [6] Lara Pfeifer 6-0[3] Luca Potenza d. Etienne Donnet 6-4 7-5[1] Petr Bar Biryukov d. Pietro Marino 6-3 6-4[2] Florian Broska d. [5] Giuseppe La Vela 6-2 6-0

    W35 Naples 30000 – Semi-final, Quarter-final[4] Elizabeth Mandlik vs Tatiana Pieri ore 16:00Jessica Pieri d. [8] Lia Karatancheva 6-2 7-5

    W35 Nairobi 30000 – Quarter-final[2] Joanna Garland d. Francesca Pace 7-6 6-0 LEGGI TUTTO

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    TAS – Sinner: l’udienza del ricorso della WADA sarà esaminato i prossimi 16 e 17 aprile

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Finalmente c’è una data: 16-17 aprile 2025. Il Tribunale arbitrale dello Sport ha diramato le date per l’udienza della procedura arbitrale del ricorso della WADA contro la sentenza di un tribunale indipendente che lo scorso agosto ha assolto Jannik Sinner dopo esser risultato due volte positivo al Clostebol nel marzo 2024.
    Il procedimento si svolgerà presso la sede del TAS di Losanna e non saranno ammessi cronisti: “Nessuna delle due parti in causa ha richiesto una udienza pubblica, pertanto l’arbitrato sarà condotto a porte chiuse”, si legge nella nota del Tas. Viste le date, Sinner sarà costretto a non partecipare al torneo 500 di Monaco di Baviera al quale si era iscritto.
    Manca ancora l’ufficialità del il terzo arbitro che completerà il collegio giudicante. I primi due sono l’israeliano Ken Lalo, perito scelto dalla WADA nella rosa dei possibili giuristi, e lo statunitense Jeffrey Benz, selezionato dal team legale Sinner. Il terzo arbitro ricordiamo sarà colui che presiederà il collegio e, alla fine, potrebbe risultare decisivo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Wilander esalta Alcaraz: “È come Freddie Mercury. Ma per lui sarebbe meglio non vincere quest’anno gli Australian Open”

    Mats Wilander

    Mats Wilander è elettrizzato dal tennis di Carlos Alcaraz, “quello che tutti vogliono vedere nei prossimi 10 anni”, e lo paragona al mito del rock Freddy Mercury, ma afferma che per lo spagnolo sarebbe meglio non vincere quest’anno gli Australian Open per tenere al massimo le proprie motivazioni. Secondo l’ex campione svedese, se Carlos completasse a soli 21 anni il “Career Grand Slam” trionfando a Melbourne le sue motivazioni potrebbero crollare improvvisamente. Wilander ha parlato di Alcaraz in un’intervista concessa a Relevo prima degli Australian Open, ma anche affermato che il favorito del primo Slam 2025 resta Sinner, n.1 del mondo e campione in carica.
    “Sinner ha chiuso il 2024 in maniera eccezionale: trovo pazzesco che abbia vinto in poche settimane sia le ATP Finals che la Coppa Davis con l’Italia” commenta Wilander. “È chiaramente il favorito della vigilia degli Australian Open anche se non lo definirei il favorito assoluto perché quando in bacheca hai ‘solo’ due titoli Slam non penso che tu abbia acquisito il diritto all’appellativo di assoluto favorito. Jannik è senza ombra di dubbio il numero uno del mondo e per la costanza di rendimento che sta dimostrando penso che potrà restate al vertice per un paio d’anni. Tuttavia se Carlos Alcaraz riuscirà a giocare il proprio miglior tennis sono convinto che potrebbe batterlo”.
    Il discorso si sposta su Alcaraz, tennista che lo svedese ritiene il più interessante da vedere per il suo stile di gioco imprevedibile e la varietà dei suoi colpi. Mats tuttavia lancia un punto di vista assai originale: per la carriera di lungo periodo, meglio se Carlos non vince subito gli Australian Open… “Pensare che Carlitos riesca a completare il Grande Slam personale tra due settimane è incredibilmente emozionante. È senza dubbio il giocatore più entusiasmante che abbiamo oggi. Se c’è un tennista che la gente vuole vedere lassù per i prossimi dieci anni, è Carlitos.”
    “Se riesce a vincere in Australia, significa che è diventato il 21enne più completo che abbiamo mai avuto nel tennis” continua Wilander. “Non dovresti essere in grado di vincere tutti i Major a quell’età; non dovresti essere in grado di giocare così sull’erba, sulla terra battuta e poi pure sul cemento, sui campi più veloci del mondo. Avrà 22 anni il prossimo maggio e non c’è mai stato un giocatore più completo di Carlitos Alcaraz Nemmeno Roger Federer era così completo.”
    “Se penso che sia importante che completi il ​​Grande Slam in carriera adesso? No, non credo. Penso che sarebbe meglio se non lo facesse. Diamo per scontato che debba essere come Federer, Nadal e Djokovic. Pensiamo: ‘Oh, devi essere come loro, e devi pensare che ogni partita e ogni punto sono importanti’. Ma è molto, molto, molto difficile provare quella sensazione ed è più facile che accada se hai ragioni per giocare e per rimanere motivato. Io non ho mai vinto Wimbledon, quindi dovevo andare avanti. Anche quando non giocavo bene, pensavo: ‘Chissà, forse un giorno potrò vincere Wimbledon’. Penso che sarebbe fantastico per lui non vincere gli Australian Open perché darebbe a lui una ragione ovvia per continuare ad allenarsi e andare avanti. Se vincesse a Melbourne, c’è una piccola possibilità che accada quel che è capitato a molti giocatori, ossia che all’improvviso dicano ‘Bene, ce l’ho fatta, ho vinto i quattro tornei del Grande Slam, cosa resta adesso?’“.
    Chiedono a Wilander un paragone tra Carlos e una star della musica, visto che suonare è una delle grandi passioni dello svedese. “Sceglierei i Queen. Perché è opera, è rock & roll… C’è una combinazione di cose per cui quando ascolti i Queen pensi… Wow! Cosa hanno fatto? È davvero strano. Come può Freddie Mercury cantare in quel modo? E per me questo è Carlos, fa le cose diverse in momenti inaspettati. Roger Federer poteva fare di tutto, cose che anche Carlitos può fare. Ma con Federer tutto era più prevedibile. Quando arrivava un punto importante non ti aspettavi un calo da Roger. Con Carlitos invece in un punto importante non hai idea di cosa farà e sono sicuro che alcune delle sue decisioni non saranno le migliori… Ma è proprio per questo che è così emozionante. È imprevedibile. È un genio” conclude lo svedese.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner esordirà all’Australian Open lunedì 13

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Jannik Sinner inizierà la difesa del titolo degli Australian Open lunedì 13, affrontando al primo turno il cileno Nicolas Jarry. Non si conosce ancora l’orario preciso del match dell’italiano (possibile esordio nel prime time serale, al momento una ipotesi), ma la direzione del torneo ha comunicato alcuni degli incontri previsti per la seconda giornata del torneo: Tsitsipas vs Michelsen, Sakkari vs Osorio, Swiatek vs Siniakova, Azarenka vs Bronzetti. Domani sarà diffuso l’ordine di gioco completo, che sicuramente comprenderà anche altri italiani.

    Some of the matches on Monday’s #AusOpen order of play: Sinner vs Jarry, Tsitsipas vs Michelsen, Aiava vs Minnen, Sakkari vs Osorio, Swiatek vs Siniakova, Azarenka vs Bronzetti. Full OOP for January 13 out tomorrow
    — #AusOpen (@AustralianOpen) January 10, 2025

    Per Sinner sarà la terza sfida contro Jarry, 1 pari il bilancio tra i due. Nicolas vinse il primo scontro, datato 2019, sull’erba in Olanda, superficie assai ostica per Jannik all’epoca. Il secondo match è recente, avvenuto al 500 di Pechino lo scorso ottobre: Jarry vinse un bel primo set, poi Sinner salì in cattedra rimontando e portando a casa il successo.
    Nell’esibizione di stamattina a Melbourne vinta da Sinner contro Tsitsipas, le telecamere hanno immortalato un dettaglio curioso: sulle scarpe del n.1 è apparsa una personalizzazione con la volpe rossa.

    Custom shoes for The Fox @janniksin #AO2025 pic.twitter.com/foCrFGh8HU
    — #AusOpen (@AustralianOpen) January 10, 2025

    Oltre a questo dettaglio, l’italiano è parso in buona condizione fisica, esplorando il campo e il suo gioco con varie soluzioni. Jannik è pronto.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Caso Sinner, il presidente ATP Gaudenzi: “Nessun trattamento di favore. Sopravvivremo anche se Sinner verrà squalificato”

    Andrea Gaudenzi nella foto – Presidente dell’ATP dal Gennaio 2020

    Il presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi ha respinto con fermezza le accuse secondo cui Jannik Sinner avrebbe ricevuto un trattamento preferenziale nel suo caso di doping, dichiarandosi fiducioso che il tennis sopravviverà anche se il numero 1 al mondo dovesse ricevere una lunga sospensione.
    In un’intervista esclusiva con AAP, Gaudenzi ha insistito sul fatto che il caso Sinner è stato gestito “secondo le regole” e che, proprio come Novak Djokovic – che si è lamentato della mancanza di trasparenza verso i giocatori – anche lui non era stato informato prima che scoppiasse la controversia.
    Sinner è arrivato a Melbourne per difendere il suo titolo agli Australian Open con il suo futuro avvolto nell’incertezza, dopo che l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha impugnato la decisione per essere risultato positivo due volte a uno steroide anabolizzante lo scorso marzo.
    L’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis (ITIA) ha stabilito che Sinner non aveva colpe, accettando la spiegazione del 23enne secondo cui la sostanza proibita sarebbe entrata nel suo sistema involontariamente attraverso un massaggio del suo fisioterapista, che avrebbe utilizzato uno spray contenente lo steroide per trattare un taglio al dito.
    “Credo sinceramente che ci siano state molte informazioni errate su questa vicenda, il che è spiacevole”, ha dichiarato Gaudenzi prima dell’inizio dell’Australian Open di domenica. “Sono sicuro al 100% che non c’è stato alcun trattamento preferenziale.”Il presidente ATP ha anche sottolineato come il caso sia ancora in corso, con la WADA che ha presentato appello, e Sinner potrebbe ancora ricevere una sospensione fino a due anni se riconosciuto colpevole. “È un peccato per lo sport”, ha ammesso Gaudenzi, “ma sopravvivremo. Il tennis è un prodotto molto forte.”
    Gaudenzi ha concluso invitando tutti ad essere pazienti e ad attendere l’esito del procedimento, ricordando come il tennis abbia sempre superato momenti difficili, compreso il ritiro di grandi campioni come Federer, Nadal e prossimamente Djokovic.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Australian Open: il programma completo di Domenica 12 Gennaio 2025. In campo due azzurri. Gioca anche Aryna Sabalenka

    Luciano Darderi ITA, 2002.02.14 – Foto Patrick Boren

    Rod Laver Arena – Ora italiana: 01:30 (locale: 11:30)(Q) A. Todoni vs (5) Q. Zheng (6) C. Ruud vs J. Munar (Ora italiana: 03:00 (locale: 13:00))
    Rod Laver Arena – Ora italiana: 09:00 (locale: 19:00)(1) A. Sabalenka vs S. Stephens (WC) L. Pouille vs (2) A. Zverev
    Margaret Court Arena – Ora italiana: 01:30 (locale: 11:30)O. Virtanen vs (20) A. Fils D. Parry vs (18) D. Vekic
    Margaret Court Arena – Ora italiana: 09:00 (locale: 19:00)(24) J. Lehecka vs (WC) L. Tu A. Blinkova vs (WC) D. Saville
    John Cain Arena – Ora italiana: 01:00 (locale: 11:00)M. Bouzkova vs (14) M. Andreeva K. Nishikori vs (Q) T. Monteiro
    John Cain Arena – Ora italiana: 07:00 (locale: 17:00)(11) P. Badosa vs X. Wang (14) U. Humbert vs (Q) M. Gigante
    Kia Arena – Ora italiana: 01:00 (locale: 11:00)Y. Starodubtseva vs (30) L. Fernandez (Q) G. Onclin vs R. Opelka D. Dzumhur vs A. Vukic (Ora italiana: 05:30 (locale: 15:30))(Q) N. Hibino vs (17) M. Kostyuk
    1573 Arena – Ora italiana: 01:00 (locale: 11:00)B. Pera vs T. Maria C. Tauson vs (29) L. Noskova S. Nagal vs (26) T. Machac
    Court 3 – Ora italiana: 01:00 (locale: 11:00)H. Gaston vs (WC) O. Jasika A. Walton vs Q. Halys C. Bucsa vs (WC) C. Paquet (27) A. Pavlyuchenkova vs Y. Yuan (Ora italiana: 07:00 (locale: 17:00))
    Court 5 – Ora italiana: 04:00 (locale: 14:00)S. Kartal vs J. Bouzas Maneiro Y. Nishioka vs (Q) A. Dougaz
    Court 6 – Ora italiana: 01:00 (locale: 11:00)(Q) V. Erjavec vs S. Lamens (Q) H. Habib vs Y. Bu J. Shang vs A. Davidovich Fokina
    Court 7 – Ora italiana: 03:00 (locale: 13:00)(Q) J. Faria vs P. Kotov J. Niemeier vs (Q) M. Chwalinska
    Court 13 – Ora italiana: 04:00 (locale: 14:00)(Q) T. Zidansek vs A. Potapova P. Martinez vs L. Darderi LEGGI TUTTO

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    Djokovic oltre il tennis: “Cerco di essere razionale e non seguire le correnti. Io in politica? Prima dovrei formarmi”

    Novak Djokovic (foto social GQ)

    Anticonformista? No, Djokovic non si sente affatto uno che rema “contro”, piuttosto uno che non si adegua al mainstream e pensiero comune poiché cerca di capire il mondo intorno e farsi una idea precisa. Questo e tanto altro Novak ha raccontato in una bella e interessante intervista rilasciata a GQ, nella quale spazia in moltissimi temi della sua vita e carriera. Tralasciando quelli stra-noti agli appassionati e suoi sostenitori, è interessante riportare altri passaggi, dove “Nole” focalizza la sua attenzione sulla politica, sul sociale, oltre alle immancabili domande su Sinner-Alcaraz e Federer-Nadal.
    La lunga intervista inizia con una dichiarazione sorprendente di Novak. Nell’anno che lo vedrà spegnere 38 candeline, con due rivali fortissimi che l’hanno superato nei grandi appuntamenti, il tema del ritiro inizia a farsi pressante. Curioso che la persona che più di ogni alto lo sta spingendo a dire basta sia il padre. «E non so se sarà contento che lo sveli. Comunque lo dirò ugualmente. Tutto inizia da mio padre. Da un po’ di tempo sta cercando di mandarmi in pensione. Sorrido. Davvero! Ma senza essere invadente. Rispetta la mia decisione di continuare. E ovviamente capisce perché non voglio fermarmi, ma è come se dicesse: “Cos’altro vuoi dimostrare? Lui conosce bene la quantità e l’intensità di pressione e tensione presenti nell’ambiente. Senza contare lo stress che si ripercuote sulla salute, sul mio corpo e, di conseguenza, su tutti quelli che mi circondano, compreso lui. Ecco perché mi ha consigliato: “Figlio mio, inizia a pensare a un modo per porre fine a questa storia”.
    In realtà, sul futuro ritiro la pensa così: “Penso più al come che al quando. Sul quando, non ci penso ancora così intensamente. Come… come vorrei chiudere? Immagino che se dovessi iniziare a perdere troppe volte, ad avvertire un divario sempre maggiore con gli avversari e ad avere più difficoltà a superare i veri ostacoli nei tornei di Slam, allora probabilmente la farei finita. Al momento, però, sto bene e continuo ad andare avanti”.
    L’intervista passa alla brutta faccenda dell’Australian Open 2022. Novak rivive quei momenti difficili, e rivela di esser stato avvelenato dal cibo: “Ho avuto dei problemi di salute. E mi sono reso conto che in quell’hotel di Melbourne mi hanno dato del cibo tossico. L’ho scoperto appena sono tornato in Serbia. Non l’ho mai rivelato a nessuno pubblicamente: dalle analisi è venuto fuori che avevo in corpo un livello di metallo pesante davvero alto. C’erano piombo e mercurio” Qualcosa che ha ingerito era contaminato. “È l’unico modo. Ero decisamente malato. Sulle prime sembrava un’influenza, una banale influenza. Tuttavia, nei giorni successivi, quello che pensavo essere un male passeggero mi ha debilitato così tanto”. Racconta di esser stato così male da indurlo a farsi curare a casa da un’équipe medica di emergenza. “Ho avuto diverse ricadute, finché sono stato costretto a sottopormi a una serie di esami tossicologici”.
    Niente vaccino, quindi. “Perché sento di non averne bisogno. Non ritengo di averne la necessità. Sono una persona sana, mi prendo cura di me stesso, sto sempre attento alle mie esigenze di salute e sono un atleta professionista. E proprio perché sono un atleta professionista, sono estremamente cauto su cosa assumo e mi sottopongo regolarmente a esami, analisi del sangue e a qualsiasi altro tipo di controllo. So esattamente cosa sta succedendo. Perciò, non ho sentito il bisogno di farlo. Questo non significa che per me fosse ininfluente sapere di non essere un pericolo per gli altri. Perché non lo ero: avevo gli anticorpi”.
    Interessante un lungo passaggio in cui Djokovic si sofferma su questioni geopolitiche dei Balcani, le sue radici. In merito alla tante ferite aperte tra i popoli dell’ex Yugoslavia, il serbo ha un pensiero molto forte. “Sono sempre stato pacifista nell’approccio e nel modo di comportarmi nei confronti di tutte le persone e le Nazioni della regione», afferma. «Una volta eravamo lo stesso Paese. La famiglia di mia madre è croata. Lei è nata a Belgrado, ma tutti i suoi parenti sono croati. La parte di mio padre? Montenegro e Kosovo. Io sono nato in Serbia. Quindi, mi viene naturale trattare ognuno allo stesso modo. Il mio pensiero parte dal presupposto che eravamo un’unica Nazione, abbiamo tante somiglianze culturali, linguistiche e tradizioni comuni, di conseguenza perché non concentrarsi su quanto ci lega?”.
    Novak ha un approccio pienamente olistico alla sua vita: cerca di essere in uno stato di equilibrio generale, informandosi a fondo su questioni che ritiene importanti. Un apprendimento da autodidatta che lo ha portato all’ossessione per tutti gli aspetti del benessere: nutrizione, fitness e persino medicina. “Che si tratti di guerre, politica, sport o qualsiasi altro ambito, la cosa più facile da fare è arrendersi alla corrente, seguire il mainstream. È la mentalità del gregge, giusto? “Lo fanno tutti, lo farò anch’io”. Non intendo passare per il tipo di persona che va sempre contro corrente: non lo faccio. Cerco solo di essere il più razionale possibile. E quando un ragionamento è sensato, ovviamente lo seguo e lo rispetto. Ma se qualcosa non ha senso, allora mi oppongo“.
    “Credo che la storia di cui siamo a conoscenza sul nostro Paese non sia vera al cento per cento. La storia è scritta dai vincitori” osserva Djokovic. La Serbia ha subito molte sconfitte. “Tanta verità è stata distorta a causa delle guerre. Le biblioteche sono state bruciate. Se bruci una biblioteca, bruci la storia, bruci le radici di quella Nazione. Esiste la storia ufficiale e poi c’è forse, la storia che definirei occulta, un passato probabilmente taciuto… Perciò desidero personalmente andare a fondo e saperne di più. Non lo dico solo a titolo teorico. Così, negli ultimi 20 anni ho imparato non solo dai libri e dalla visita ad alcuni centri teologici, ma anche parlando con persone esperte del settore da decenni”.
    Novak ipotizza una riunione dell’ex Jugoslavia? “Non ne sono sicuro. Probabilmente ne dubito. Ma almeno avvicinerà tutte le persone. E mi piacerebbe vedere relazioni più pacifiche e amichevoli nella regione, una maggiore collaborazione. Perché ora, ogni estate, in occasione delle commemorazioni delle grandi date di guerra, la mente va solo a quello. I media e la politica continuano a insistere su questo tema ogni anno e con maggiore enfasi. Così, ovviamente, non riusciamo ad avvicinarci e ci si allontana sempre di più. Non dico che le persone debbano dimenticare, perché è molto difficile chiedere una cosa del genere. Le vittime vanno essere sempre ricordate. Ma alla fine, vogliamo andare avanti? E come lo faremo?”
    Molti ipotizzano per Djokovic un futuro da politico nel paese. Lui nega, ma ascoltando le sue parole… “Per come la vedo ora: fuori dalla politica. Molte persone mi chiedono se voglio entrare in politica un giorno perché ritengono che dovrei candidarmi alla presidenza della Serbia. Al momento, non sono interessato perché credo che la scena politica nella nostra regione non sia buona. Non voglio usare parole più dure, ma non vedo come potrei essere utile e dare al mio Paese ciò che merita senza essere… come posso dire? Manipolato. C’è così tanta pressione in questo momento che, anche se entri in politica con buone intenzioni… poi voglio sottolinearlo, non ho una formazione politica. Perciò, anche in futuro, se dovessi pensare a una scelta del genere, affronterei prima un periodo di formazione. Al momento, però, non credo che senza istruzione, riuscirei a lanciarmi nell’attività politica e a ottenere i risultati che ritengo giusto raggiungere”.
    Chiedono a Novak di dire la prima parola che gli viene in mente sentendo il nome di un suo grande rivale. Eccole: “Roger Federer: “Eleganza”. Rafael Nadal: “Tenacia”. Carlos Alcaraz: “Carisma”. Jannik Sinner: “Sci”.
    I pensiero di Djokovic sul futuro Alcaraz e Sinner. “È troppo presto. La gente dice che i miei record non saranno mai battuti. Ne dubito. Voglio dire, Carlos potrebbe già essere il prossimo. Anche Jannik. Se si prendono cura del corpo, se fanno le cose nel modo giusto, se si concentrano sulla longevità, se si concentrano sul lungo termine, allora possono farcela. Carlos ha fatto qualcosa che nessuno ha mai fatto nella storia a un’età così giovane. Quindi le probabilità sono a suo favore. Completerà il suo Career Grand Slam molto presto”.
    Un pensiero ai suoi due grandi rivali del passato, Nadal e Federer. “Beh, non li vedo. Non mi capita spesso di incontrarli. Ma la rivalità che c’era tra noi tre credo sia eterna. È qualcosa che ha lasciato un segno e un’eredità incredibile nel mio sport. Un’impronta destinata a durare. Sono molto orgoglioso e felice di avere fatto parte di quel gruppo. Sono stati parte integrante del mio successo e della strada che ho fatto in campo. Le battaglie contro di loro mi hanno fortificato come nessun’altra cosa in carriera. Questo per quanto riguarda il tennis”.
    “Sul piano personale, a dire il vero, la situazione è altalenante. Cerco di essere rispettoso e amichevole con loro fuori dal campo, anche se all’inizio non sono stato accettato, perché entravo in campo troppo sicuro di vincere. Un atteggiamento che non è piaciuto a entrambi nei primi tempi, soprattutto perché la maggior parte dei giocatori li affrontava senza la stessa convinzione. A causa di ciò, probabilmente, si sono allontanati ancora di più da me. E va bene così. L’ho accettato. Ho capito il messaggio: siamo rivali e nient’altro. In tutta onestà, è molto difficile essere amici nel giro. Se sei un grande rivale in continua competizione e sei il numero uno, due e tre del mondo, è difficile aspettarsi di essere vicini, andare insieme a cena o in gita con le famiglie. Tuttavia, ognuno di noi ha intrapreso la propria strada sia privata sia professionale. A mio avviso, con Roger, la collaborazione è stata molto forte. Le ultime volte che l’ho visto, abbiamo parlato di famiglia e di viaggi. In effetti, vorrei entrare più in contatto con loro, a un livello più profondo. Lo voglio davvero. Non so se accadrà o meno, non so neppure se loro condividono lo stesso desiderio o la stessa volontà. Io sì” conclude Nole.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Adelaide: Bolelli-Vavassori in finale dopo aver battuto i numeri uno al mondo

    SImone Bolelli e Andrea Vavassori nella foto – Foto Getty Images

    Bella impresa di Simone Bolelli e Andrea Vavassori che hanno raggiunto la finale del torneo ATP 250 di Adelaide, superando in rimonta la coppia numero uno del mondo formata dal salvadoregno Marcelo Arevalo e dal croato Mate Pavic con il punteggio di 4-6 7-6(3) 10-8 dopo quasi due ore di battaglia.
    Per gli azzurri, teste di serie numero 3 del torneo, si tratta dell’ottava finale ATP insieme. In finale affronteranno i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puez, vincitori delle ultime ATP Finals di Torino, che hanno superato in semifinale Heliovaara/Patten per 7-6(4) 7-5.Il cammino della coppia italiana ad Adelaide è stato impeccabile: dopo il bye al primo turno, hanno superato le wild card locali Fancutt/Romios, poi nei quarti hanno avuto la meglio su Ebden/Vliegen in due tie-break, prima dell’impresa in semifinale contro i numeri uno del ranking.Per il 39enne di Budrio e il 29enne torinese questa finale rappresenta un’ulteriore conferma del loro ottimo momento, con l’obiettivo di fare ancora meglio nel 2025, a partire proprio dall’imminente Australian Open dove dovranno difendere la finale raggiunta lo scorso anno.
    Semifinali ATP 250 Adelaide03:30 Heliovaara H. (🇫🇮)/Patten H. (🇬🇧) – Krawietz K. (🇩🇪)/Puetz T. (🇩🇪)ATP Adelaide Harri Heliovaara / Henry Patten [4]65 Kevin Krawietz / Tim Puetz [2]77 Vincitore: Krawietz / Puetz ServizioSvolgimentoSet 2H. Heliovaara / Patten 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-405-6 → 5-7K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 5-6H. Heliovaara / Patten 15-0 30-0 40-0 40-154-5 → 5-5K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5H. Heliovaara / Patten 15-0 ace 30-0 30-15 40-153-4 → 4-4K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4H. Heliovaara / Patten 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df2-3 → 3-3K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3H. Heliovaara / Patten 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-301-2 → 2-2K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-401-1 → 1-2H. Heliovaara / Patten 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 1*-3 1-4* 1-5* 1*-6 2*-6 3-6* 4-6*6-6 → 6-7K. Krawietz / Puetz 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-406-5 → 6-6H. Heliovaara / Patten 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-305-5 → 6-5K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 5-5H. Heliovaara / Patten 0-15 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4K. Krawietz / Puetz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace4-3 → 4-4H. Heliovaara / Patten 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 df ace3-3 → 4-3K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 3-3H. Heliovaara / Patten 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 ace2-2 → 3-2K. Krawietz / Puetz 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-402-1 → 2-2H. Heliovaara / Patten 0-15 15-15 30-15 ace 40-151-1 → 2-1K. Krawietz / Puetz 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1H. Heliovaara / Patten 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 1-0

    05:00 Arevalo M. (🇸🇻)/Pavic M. (🇭🇷) – Bolelli S. (🇮🇹)/Vavassori A. (🇮🇹)ATP Adelaide Marcelo Arevalo / Mate Pavic [1]668 Simone Bolelli / Andrea Vavassori [3]4710 Vincitore: Bolelli / Vavassori ServizioSvolgimentoSet 3S. Bolelli / VavassoriM. Arevalo / Pavic 0-1 1-2 1-3 1-4 2-4 2-5 2-6 2-7 3-7 4-7 4-8 4-9 5-9 6-9 7-9 8-90-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 0*-4 1-4* 2-4* df 2*-5 2*-6 3-6* ace6-6 → 6-7S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 ace 40-06-5 → 6-6M. Arevalo / Pavic 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5M. Arevalo / Pavic 15-0 30-0 40-0 ace4-4 → 5-4S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-3 → 4-4M. Arevalo / Pavic 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-403-3 → 4-3S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3M. Arevalo / Pavic 15-0 15-15 30-15 ace 40-152-2 → 3-2S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-30 df2-1 → 2-2M. Arevalo / Pavic 0-15 0-30 0-40 15-40 30-402-0 → 2-1S. Bolelli / Vavassori 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 40-401-0 → 2-0M. Arevalo / Pavic 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Bolelli / Vavassori 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-4 → 6-4M. Arevalo / Pavic 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-304-4 → 5-4S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-3 → 4-4M. Arevalo / Pavic 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-403-3 → 4-3S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3M. Arevalo / Pavic 15-0 30-0 30-15 df 40-152-2 → 3-2S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2M. Arevalo / Pavic 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1M. Arevalo / Pavic 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0

    Marco Rossi LEGGI TUTTO