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    ATP 500 Doha: Berrettini un leone, ma Draper è ancor più tosto e rimonta l’azzurro

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    Quando si dice “la partita è stata un braccio di ferro…”. Un classico della letteratura sportiva e definizione esatta per descrivere il durissimo, intenso, a tratti affascinante ultimo quarto di finale all’ATP 500 Doha, con un tosto Matteo Berrettini superato in rimonta da ancor più duro e tenace Jack Draper, per il 4-6 6-4 6-3 che qualifica il britannico alla semifinale (vs. il sorprendente Lehecka capace di estromettere Alcaraz). Matteo ha giocato una buona partita, non ha servito male e ha confermato di attraversare un momento eccellente per condizione fisica, qualità di colpi e intensità generale nel suo tennis, ma non è bastato ad arginare, anzi sfondare il vero e proprio “muro” alzato da Draper, che nel corso del match è salito tantissimo per qualità e fisicità, portando spesso l’azzurro allo stremo delle forze in scambi micidiali. Taglia gambe, come si dice in gergo, e di “gamba” in questo torneo Matteo ha dimostrato di averne tantissima, mai così bene fisicamente dal 2021. Berrettini ha chiuso il match con ben 16 Ace e nessun doppio fallo ma… Draper si è imposto perché è riuscito a rispondere tantissimo, troppo, costringendo il romano a lavorare tanto nello scambio e commettere troppi errori cercando di sfondare la resistenza del rivale. I 54 errori complessivi di Matteo sono davvero tanti, molti provocati dalla terribile resistenza del nativo di Sutton, che a sua volta ha mostrato una forza nelle gambe e tenuta formidabili.
    È corretto affermare che Draper si è meritato il successo perché ha alzato il livello nel corso della partita, ha sbagliato di meno, ha vinto la maggior parte dei suoi turni di servizio con discreta sicurezza e soprattutto perché è stato bravissimo a far giocare a Berrettini tantissime palle scomode o situazioni di gioco estemporanee. Draper è davvero un incubo da affrontare quando sta bene ed è centrato nelle esecuzioni, come nella serata di Doha, perché ha un bagaglio tecnico sterminato e regge, lotta, non è mai domo. Al servizio può farti il punto diretto e chiudere in tre colpi, variando continuamente angolo, rotazione, cambiando ritmo all’improvviso; e in risposta… te la rimette sempre o quasi, anche se servi come Berrettini, e quindi difende da campione coprendo il campo senza mai retrocedere troppo e proponendo al rivale traiettorie mancine cariche di spin difficilissime da aggredire. Matteo infatti in tantissimi (troppi!) scambi è stato sbattuto ben dietro dalla potenza, profondità e rotazione del diritto del rivale, e quindi è stato costretto a spingere quasi sempre su palle alte come la sua spalla o più, facendo tanta fatica fisica, troppa alla lunga… E poi quante volte è stato chiamato a rete da smorzate improvvise, o costretto a continue rincorse in contro piede da una serie insistita di lungo linea, a volte rapidi, a volte lenti con palla bassa e “morta”. Un gran problema capire la selezione dei colpi di Draper e trovare la soluzione, la chiave per scardinarlo. Matteo avrebbe dovuto rispondere meglio, sia per qualità che quantità, e riuscire a prendersi prima lo spazio sul campo, sull’uno-due, ma la difesa e contro mosse del britannico sono state superiori agli attacchi e potenza dell’azzurro.
    Matteo era stato perfetto nel primo set, salvando due game molto complessi e prendendosi il break alla prima – unica – incertezza di Draper, tre palle sbagliate che gli sono costate l’unico allungo del nostro campione. Invece Jack ha conquistato complessivamente ben 13 chance di break in risposta, sfruttandone due, e ha vinto il doppio dei punti dell’azzurro in risposta, davvero tanti. Berrettini forse poteva scendere di più a rete, magari insistendo di più con un attacco classico in back sul diritto mancino di Draper, che ha un’apertura discretamente ampia e su palla bassa non va a nozze, ma in generale Jack è stato molto scaltro a insistere sul diritto dell’azzurro, non temendo la sua potenza, e così portandolo a giocare tantissimi scambi sulla forza pura, cosa che alla lunga ha fiaccato le gambe di Berrettini. Bravo comunque Matteo a tenere sino alla fine, tanto da procurarsi anche una chance del contro break sotto 4-2, ma l’Ace del rivale ha cancellato ogni speranza. Alla fine questa partita non è stata poi tanto diversa dalla finale di Stoccarda 2024, unico precedente tra i due, anch’essa vinta dal britannico, che si conferma un avversario tosto per Berrettini come tipo di giocatore. In generale i mancini potenti, che reggono molto bene lo scambio di forza e sono capaci di sporcare tanto la palla danno molto fastidio al romano (vedi Nadal…).
    Svanisce il sogno di poter continuare la strada a Doha, torneo che a questo punto diventa imprevedibile. Con l’uscita di Alcaraz si poteva anche sognare la vittoria e cancellare così lo zero alla voce titoli sul cemento, ma resta una settimana ottima per Berrettini, impreziosita dal successo vs. Djokovic e da una condizione tecnica e fisica molto importante.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Braccio caldo per Draper fin dalle prime palle, ben due Ace e via, 1-0. Ace anche per Berrettini nel suo primo punto alla battuta, per entrambi servire bene sarà decisivo. Falloso il diritto di Matteo in quest’avvio. ne sbaglia 3 nel game incluso uno davvero pessimo (su palla senza peso) gli costa una palla break ai vantaggi. Si salva con una seconda palla terribilmente carica di spin che manda fuori centro la risposta del britannico. Draper trova un jolly col diritto lungo linea, splendido vincente che gli vale la seconda PB. ACE! 4 “assi” nel game, necessari a portarlo a casa, inizio parecchio complicato per Berrettini, ma 1 pari. È difficile per il romano trovare la risposta perché il nativo di Sutton varia continuamente angolo, rotazione, e lo fa con grande qualità. Più comodo il secondo turno di Matteo, lo chiude col quinto Ace, in generale grazie all’efficacia del servizio perché quando si entra in scambio Jack è più aggressivo e preciso. Settimo game, Draper sbaglia un colpo di scambio, poi Berrettini trova un diritto cross stretto e vincente, forse un filo fortunato ma che esecuzione, 0-30. Attenzione: Draper si è distratto, sbaglia lo smash e si ritrova all’improvviso 0-40! Non trova la risposta su due prime palle Berrettini, 30-40, ma sulla terza si scambia, regge di rovescio ed è un fulmine a girarsi sul diritto e tirare una bordata a tutto braccio che sbaraglia il rovescio del rivale. break Berrettini! 4-3 avanti, perfetto nel capitalizzare il primo momento di incertezza di Draper dopo un avvio ottimo. Perfetto l’azzurro al servizio, quasi non si gioca e via, 5-3, anche il diritto ha preso misura. Draper ritrova compattezza, 5-4, Berrettini serve per il set e inizia male. Due diritti errati, uno di scambio e poi il secondo più grave, in attacco, non era necessario puntare la riga. Con grandissima solidità mentale riprova lo stesso schema (ma direzione cross), stavolta ha misura e chiude bene di volo, 15-30. Draper esagera con un diritto d’attacco aggredendo male il back di rovescio dell’italiano, 30 pari, errore grave perché era in controllo. Purtroppo arriva il terzo errore col diritto di Matteo nel game, cercando il contro piede, 30-40 e chance del contro break. Bravo Matteo a restare freddo, correre sulle palle cariche di spin del rivale e accelerare col diritto inside out. Con un diritto lungo linea pesantissimo Berrettini si guadagna il Set Point. Niente, ancora il diritto lo tradisce, tanti errori… qua un po’ di fretta anche. Jack è bravo a giocare carico e poi tagliare all’improvviso, si guadagna un’altra palla break. UFF! Che finta Matteo! Draper avanza e Matteo arriva a sinistra e trova un improvviso passante slice che manda letteralmente per terra Jack, sorpreso dal tocco – ottimo – dell’azzurro. Con un eccellente attacco e volée, c’è il Set Point #2. Non arriva il punto diretto col servizio nel game… e Draper rischia a tutta col diritto. Il quinto diritto errato nel game costa la terza PB a Matteo. La cancella col servizio vincente, finalmente. Un nastro aiuta Draper, gli aggiusta la palla, quarta PB. Diritto vincente, che lotta (già 16 punti nel game)! Finalmente il 18esimo punto è un ACE di Berrettini, gli regala il 6-4. Gran primo set, duro mentalmente a reggere due turni di servizio durissimi e prendersi il break a favore nell’unico passaggio a vuoto del rivale.
    Berrettini va in difficoltà nel suo primo turno di battuta, tocca male una palla morbida e scivola sotto 0-30. Ritrova l’Ace, bella curva esterna nemmeno così rapida ma sulla riga. Si infuria invece Jack dopo un rovescio strappato, troppo difficile per fare il vincente. Scoppia la palla sulla bordata di diritto di Berrettini che lascia immobile Draper, 1 pari. Il secondo set avanza sui turni di battuta, torna a salire il livello della prima dell’azzurro. Sul 3-2 Draper, arriva un game molto duro. Berrettini serve ma si scambia tanto e si corre tanto… Jack risponde e comanda, Matteo è in difficoltà. Senza fiato per il lungo scambio precedente, Matteo sbaglia un colpo e si ritrova sotto 15-40. Il servizio non lo aiuta, ma l’azzurro soffre, lavora lo scambio ed è Draper a perdere misura e sbagliare per primo, 30-40. Esce di un niente la risposta del britannico, è andata bene… Game molto duro, lo porta a casa Berrettini al termine di un’altra battaglia, 3 pari. In questa fase Jack comanda di più, fa meno fatica e sposta tantissimo Matteo, che regge con la sua grandissima condizione fisica, ma consuma tante energie. Per questo è eccellente il turno di battuta vinto a zero, quasi senza correre, che gli vale il 4 pari. Si entra nella fase calda del set. Si complica malamente il turno di battuta Draper, con una smorzata non definitiva e poi una volée alta non precisa. Vantaggi, novità nel set sul servizio del britannico, finora veloce e retto come un treno, ma il servizio lo assiste (5-4). Da 40-15 si complica tantissimo il turno di Matteo (due errori col diritto), con Draper che trova un passante di rovescio clamoroso, colpo più bello del match forse. Non riesce a sfondare Berrettini, anche perché la palla di Draper è potente e carica di spin e rincorre tutto e bene. Jack ai vantaggi chiama a rete l’azzurro e lo punisce con un passante di rovescio potente. Set Point Draper! ACE! Che testa Berrettini, ritrova l’asso per salvare il banco. È un muro Jack in questa fase, fisicamente tostissimo e col rovescio non sbaglia mai. Secondo Set Point… attacca con coraggio Matteo e per fortuna il passante di Draper è lungo. 10 palle break su 10 salvate dal romano nel match. La sofferenza continua perché Jack risponde tanto, troppo, e lo fa con profondità. Arriva il set point #3 per Jack. Bene benissimo il romano, legge la smorzata (non perfetta) e chiude di volo. Che lotta!?! Già 18 punti nel game… Si avverte la fatica di Berrettini, chiamato a lavorare tantissimo con le gambe. Set Point #4. Purtroppo è quello buono: attacca Berrettini ma sbaglia la volée, leggermente in ritardo sul passante potente di rovescio del britannico. Un parziale durissimo, con Jack cresciuto terribilmente sul piano dell’agonismo, capace di rispondere tanto e far lavorare l’azzurro.
    Terzo set. Draper scatta solido al servizio, può fare corsa di testa. Berrettini è evidentemente più lento nell’aggredire la palla e correre lateralmente verso il rovescio. Serve dannatamente l’aiuto della prima palla. Draper rimette tutto, fa lavorare Matteo che ha bisogno di due bordate a tutto braccio per sfornarne la resistenza. 1 pari. Martella come un fabbro Jack, cambia continuamente verso il lungo linea così che lo strappo di Matteo è fatica vera, sempre più. E la smorzata è ormai una costante con Berrettini che non riesce a tirare mai una palla da fermo. (2-1). Quarto game, la risposta di Draper sale in cattedra: da lontanissimo le prende tutte, riguadagna campo e spinge, tanto. 0-30. Bravo Matteo, chiede aiuto al servizio non in termini di Ace ma di precisione e via a comandare. Soffre, è costretto a colpire tante palle e tirare forte, il game va ai vantaggi. Purtroppo Berrettini sbaglia un diritto d’attacco per lui banale (fa scendere un filo la palla), attenzione, c’è palla break. Rischia col diritto inside out dopo il servizio, ma la bordata esce di due dita. BREAK Draper, duro da digerire anche moralmente perché sta tenendo e fa fatica Matteo, ma non basta. Incredibile il vincente di diritto di Draper su di una risposta mal centrata dell’azzurro, tirando da 3 metri oltre il corridoio. Bravo pure Berrettini, vincente lungo linea di rovescio, migliorassimo in questa esecuzione quest’anno. Colpo top, ma non basta ad arginare la prepotenza atletica e tenuta di Draper, che vola avanti 4-1. Matteo è stanco ma in fiducia, e non molla. Il risposta si porta 15-30 e poi 30-40, con chance del contro break grazie ad un diritto cross pesantissimo che gli apre il campo. Torna a palla break, non ne aveva dal primo set. Ace, bravo Draper, sorprende l’azzurro al centro. Jack regge e si porta 5-2, a un passo dal successo. Berrettini resta in scia, ma Draper serve sicuro e chiude 6-3, in sicurezza. Resta un’eccellente settimana per Berrettini, come resta un avversario davvero temibile Jack.

    Matteo Berrettini vs Jack Draper ATP Doha Matteo Berrettini643 Jack Draper [8]466 Vincitore: Draper ServizioSvolgimentoSet 3J. Draper 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-303-5 → 3-6M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace2-5 → 3-5J. Draper 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-402-4 → 2-5M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-301-4 → 2-4J. Draper 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-3 → 1-4M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3J. Draper 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1J. Draper 15-0 30-0 40-0 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A4-5 → 4-6J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-03-4 → 4-4J. Draper 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-3 → 3-3J. Draper 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2J. Draper 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-300-1 → 1-1J. Draper 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace5-4 → 6-4J. Draper 15-0 15-15 df 30-15 40-155-3 → 5-4M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 ace4-3 → 5-3J. Draper 0-15 0-30 0-40 15-40 30-403-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 ace 40-152-3 → 3-3J. Draper 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-2 → 2-2J. Draper 0-15 df 15-15 ace 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 ace A-40 ace0-1 → 1-1J. Draper 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace0-0 → 0-1

    Statistica
    Berrettini 🇮🇹
    Draper 🇬🇧

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    285
    308

    Ace
    16
    8

    Doppi falli
    0
    3

    Prima di servizio
    84/111 (76%)
    59/82 (72%)

    Punti vinti sulla prima
    56/84 (67%)
    45/59 (76%)

    Punti vinti sulla seconda
    14/27 (52%)
    15/23 (65%)

    Palle break salvate
    11/13 (85%)
    3/4 (75%)

    Giochi di servizio giocati
    14
    15

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    90
    111

    Punti vinti sulla prima di servizio
    14/59 (24%)
    28/84 (33%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    8/23 (35%)
    13/27 (48%)

    Palle break convertite
    1/4 (25%)
    2/13 (15%)

    Giochi di risposta giocati
    15
    14

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    70/111 (63%)
    60/82 (73%)

    Punti vinti in risposta
    22/82 (27%)
    41/111 (37%)

    Totale punti vinti
    92/193 (48%)
    101/193 (52%) LEGGI TUTTO

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    Lehecka dopo il trionfo su Alcaraz: “Mai provato sensazioni simili”. Alcaraz dopo la sconfitta “È stato più bravo lui, non ho rimpianti”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Jiri Lehecka si gode il momento più importante della sua carriera dopo la vittoria su Carlos Alcaraz nei quarti di finale dell’ATP 500 di Doha. Il ceco ha rilasciato dichiarazioni cariche di emozione ai microfoni di Tennis TV dopo aver rimontato da 2-4 nel terzo set.
    “Mi sento benissimo dopo una vittoria del genere, non avevo mai provato sensazioni simili”, ha confessato Lehecka. “Il match ha avuto molti alti e bassi fin dall’inizio. Per me, essere riuscito a vincere una partita di questo livello, contro un avversario così forte, significa tantissimo. Ho sempre creduto in me stesso, sapevo di avere questo livello e di poter esprimere questo tennis in queste partite. Mi mancava solo un po’ più di consistenza durante i match.”
    La chiave della vittoria è stata la fiducia nel proprio gioco: “La cosa più importante in una vittoria come quella di oggi è aver mantenuto la fede nel mio tennis in ogni momento, non essermi tirato indietro. Nel primo set ero un po’ perso, ma ho sempre voluto puntare sul mio stile di gioco, rimanendo aggressivo e giocando i colpi in cui sono più forte.”
    Sulla semifinale che lo attende contro il vincente tra Berrettini e Draper, il ceco ha mostrato grande maturità: “In un torneo importante come Doha, sai che il livello del tabellone è altissimo, che ogni giorno avrai di fronte un avversario di alto livello, ma ognuno ti proporrà un esame diverso. Sono fiducioso di poter offrire domani un livello ancora superiore a quello di oggi.”Per il numero 25 del mondo, che virtualmente sarebbe già nella top 10 della Race 2025, questa vittoria rappresenta un punto di svolta: “Ora voglio raggiungere questi risultati con sempre maggiore frequenza, non voglio che sia qualcosa di isolato.”
    Carlos Alcaraz analizza con lucidità la sconfitta contro Jiri Lehecka nei quarti di finale dell’ATP 500 di Doha, riconoscendo i meriti dell’avversario e l’importanza dei dettagli nei momenti chiave.“Ne ho parlato con il mio team e, onestamente, non vedo cosa avrei potuto fare di meglio”, ha dichiarato lo spagnolo. “Forse qualche servizio, alcuni punti che non ho giocato benissimo… Ma è stato soprattutto lui a vincere la partita. Quando era in difficoltà, specialmente nel terzo set, non si è arreso.”Alcaraz ha poi sottolineato come il tennis si decida spesso sui dettagli: “Sul 4-2, palla break, la mia palla ha toccato il nastro per pochi centimetri. Avrebbe potuto cambiare completamente il match. Dal game successivo, ha giocato un tennis incredibile. Sul 4-3 forse avrei potuto fare meglio, ma rispondeva molto bene e non commetteva quasi più errori. È una lezione: la prossima volta che mi troverò in questa situazione, dovrò essere più costante al servizio.”Nonostante l’eliminazione, il numero 3 del mondo lascia Doha con sensazioni positive: “Penso che il mio tennis sia stato piuttosto buono. Parto da qui con molta fiducia e molto contento di quello che ho fatto e di come è andata con il mio team. Ho già voglia di tornare, ma me ne vado a testa alta.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Medvedev svela il motivo del ritiro a Doha: “Intossicazione alimentare”

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    È stato finalmente chiarito il mistero del ritiro di Daniil Medvedev nei quarti di finale dell’ATP 500 di Doha. Il tennista russo ha spiegato attraverso un comunicato ufficiale del torneo le ragioni del suo improvviso abbandono durante il match contro Auger-Aliassime.
    “Purtroppo ho subito un’intossicazione alimentare”, ha dichiarato Medvedev. “Sono molto deluso di dover concludere il mio percorso a Doha in questo modo, soprattutto perché sentivo di star giocando bene. Spero di poter tornare l’anno prossimo.”Il ritiro aveva destato preoccupazione, soprattutto per le modalità inusuali con cui era avvenuto: Medvedev aveva lasciato il campo sul 6-3 per il canadese senza stringere la mano all’avversario, spiegando al giudice di sedia di essere malato.
    Il russo spera ora di potersi riprendere in tempo per il torneo di Dubai della prossima settimana, dove è atteso per proseguire la sua stagione sul cemento mediorientale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Doha e Rio de Janeiro: I risultati completi con il dettaglio del Day 4. In campo Berrettini e Darderi. Rublev sopravvive a De Minaur: servono 8 match point per la semifinale a Doha (LIVE)

    Andrey Rublev nella foto – Foto Getty Images

    Andrey Rublev conquista la semifinale all’ATP 500 di Doha dopo una battaglia intensa contro Alex de Minaur, superato con il punteggio di 6-1 3-6 7-6(8) al termine di un match dalle mille emozioni.Il campione del 2020 ha vissuto un vero e proprio ottovolante emotivo: dopo aver dominato il primo set, ha subito il ritorno dell’australiano nel secondo. Nel set decisivo, Rublev si è portato avanti 5-2 prima di essere raggiunto da un De Minaur mai domo, capace di salvare ben sette match point grazie alle sue proverbiali doti difensive.
    La partita ha mostrato due facce completamente diverse dello stesso match: nel primo set, Rublev ha letteralmente dominato con il suo tennis potente e preciso, lasciando solo un game all’avversario. Nel secondo parziale, tuttavia, De Minaur ha trovato le contromisure giuste, alzando il livello del suo gioco e costringendo il russo a numerosi errori.Il terzo set è stato un susseguirsi di emozioni. Sul 5-2, quando sembrava tutto fatto per Rublev, l’australiano ha iniziato una rimonta incredibile, salvando match point su match point con una difesa straordinaria che ha più volte strappato gli applausi del pubblico. Nel tie-break finale, il dramma sportivo ha raggiunto il suo apice: Rublev ha dovuto annullare un match point all’avversario prima di chiudere l’incontro alla sua ottava opportunità.
    Per il russo si tratta della quarta semifinale in carriera a Doha, un torneo che gli evoca sempre ricordi speciali dopo il trionfo del 2020.Il successo porta il numero 10 del mondo in parità (4-4) negli scontri diretti con De Minaur, in una sfida che sta diventando uno dei duelli più interessanti del circuito. Ora Rublev attende il vincente tra Felix Auger-Aliassime e Daniil Medvedev, in quella che promette di essere un’altra battaglia ad alta intensità.

    🇶🇦

    ATP 500 Doha
    Qatar

    Cemento

    QUARTI DI FINALE

    🌧️ Pioggia leggera22°C/18°C

    Center Court – ore 12:30Andrey Rublev vs Alex de Minaur ATP Doha Andrey Rublev [5]637 Alex de Minaur [2]166 Vincitore: Rublev ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 0-1* 1-1* 2*-1 2*-2 3-2* 4-2* 4*-3 5*-3 5-4* 5-5* 5*-6 6*-6 7-6* ace 7-7* 8*-7 8*-8 9-8*6-6 → 7-6A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 40-306-5 → 6-6A. Rublev 15-0 ace 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-4 → 5-5A. Rublev 0-15 0-30 40-30 40-40 40-A5-3 → 5-4A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-2 → 5-3A. Rublev 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-2 → 5-2A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-1 → 4-2A. Rublev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-1 → 4-1A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-1 → 3-1A. Rublev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace1-0 → 1-1A. Rublev 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 3-6A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-152-5 → 3-5A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-4 → 2-5A. Rublev 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-4 → 2-4A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-3 → 1-4A. Rublev 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-2 → 1-3A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2A. Rublev 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. Rublev 15-0 30-0 ace5-1 → 6-1A. de Minaur 15-0 ace 15-15 15-30 df 30-30 30-404-1 → 5-1A. Rublev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace3-1 → 4-1A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A2-1 → 3-1A. Rublev 15-0 30-0 ace 40-0 ace 40-15 40-30 df1-1 → 2-1A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 df 40-A df 40-40 A-401-0 → 1-1A. Rublev 0-15 15-15 30-30 40-300-0 → 1-0

    Felix Auger-Aliassime vs Daniil Medvedev ATP Doha Felix Auger-Aliassime• 060 Daniil Medvedev [4]030 Vincitore: Auger-Aliassime ServizioSvolgimentoSet 2F. Auger-AliassimeServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 15-405-3 → 6-3F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3D. Medvedev 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 df3-3 → 4-3F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace1-1 → 1-2F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 40-15 ace ace0-1 → 1-1D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1

    Carlos Alcaraz vs Jiri Lehecka (Non prima 15:30)ATP Doha Carlos Alcaraz [1]• 1530 Jiri Lehecka060ServizioSvolgimentoSet 2C. AlcarazServizioSvolgimentoSet 1J. Lehecka 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-403-5 → 3-6C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace2-5 → 3-5J. Lehecka 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-402-4 → 2-5C. Alcaraz 0-15 df 0-30 0-40 15-402-3 → 2-4J. Lehecka 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-1 → 2-2J. Lehecka 15-0 15-15 15-30 15-40 df1-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1J. Lehecka 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1

    Matteo Berrettini vs Jack Draper Il match deve ancora iniziare

    Grandstand 1 – ore 12:30Marcelo Arevalo / Mate Pavic vs Yuki Bhambri / Ivan Dodig ATP Doha Marcelo Arevalo / Mate Pavic [1]638 Yuki Bhambri / Ivan Dodig2610 Vincitore: Bhambri / Dodig ServizioSvolgimentoSet 3Y. Bhambri / Dodig 0-1 1-1 2-1 ace 2-2 2-3 3-3 3-4 3-5 3-6 4-6 5-6 5-7 5-8 6-8 7-8 8-8 9-8ServizioSvolgimentoSet 2Y. Bhambri / Dodig 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-403-5 → 3-6M. Arevalo / Pavic 0-15 0-30 15-30 15-403-4 → 3-5Y. Bhambri / Dodig 0-15 df 15-15 30-15 30-30 df 40-303-3 → 3-4M. Arevalo / Pavic2-3 → 3-3Y. Bhambri / Dodig 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-402-2 → 2-3M. Arevalo / Pavic 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 2-2Y. Bhambri / Dodig 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2M. Arevalo / Pavic 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Y. Bhambri / Dodig 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Arevalo / Pavic 15-0 30-0 40-0 40-155-2 → 6-2Y. Bhambri / Dodig 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df5-1 → 5-2M. Arevalo / Pavic 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-1 → 5-1Y. Bhambri / Dodig 0-15 0-30 df 15-30 15-40 30-403-1 → 4-1M. Arevalo / Pavic 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1Y. Bhambri / Dodig 0-15 0-30 df 0-401-1 → 2-1M. Arevalo / Pavic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1Y. Bhambri / Dodig 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1

    Rohan Bopanna / Nuno Borges vs Julian Cash / Lloyd Glasspool ATP Doha Rohan Bopanna / Nuno Borges477 Julian Cash / Lloyd Glasspool6610 Vincitore: Cash / Glasspool ServizioSvolgimentoSet 3J. Cash / Glasspool 1-0 2-0 df 2-1 2-2 3-2 4-2 5-2 5-3 6-3 6-4 6-5 7-5 8-5 8-6 8-7 9-7ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 2*-1 2*-2 2-3* 3-3* 3*-4 4*-4 5-4* 5-5* 6*-56-6 → 7-6J. Cash / Glasspool 30-0 ace 40-06-5 → 6-6R. Bopanna / Borges 15-0 30-0 40-05-5 → 6-5J. Cash / Glasspool 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 5-5R. Bopanna / Borges 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4J. Cash / Glasspool 0-15 15-15 30-15 ace 40-154-3 → 4-4R. Bopanna / Borges 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-403-3 → 4-3J. Cash / Glasspool 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3R. Bopanna / Borges 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2J. Cash / Glasspool 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-15 40-302-1 → 2-2R. Bopanna / Borges 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1J. Cash / Glasspool 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 1-1R. Bopanna / Borges 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Cash / Glasspool 0-15 15-15 30-15 ace 40-154-5 → 4-6R. Bopanna / Borges 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 4-5J. Cash / Glasspool 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-403-4 → 3-5R. Bopanna / Borges 0-15 15-15 15-30 15-40 30-403-3 → 3-4J. Cash / Glasspool 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace3-2 → 3-3R. Bopanna / Borges 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2J. Cash / Glasspool 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2R. Bopanna / Borges 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1J. Cash / Glasspool 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df0-1 → 1-1R. Bopanna / Borges 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-400-0 → 0-1

    🇧🇷

    ATP 500 Rio de Janeiro
    Brasile

    Terra battuta

    2° TURNO

    ☀️33°C/25°C

    Quadra Guga Kuerten – ore 20:30Jaume Munar vs Jaime Faria Il match deve ancora iniziare
    Francisco Cerundolo vs Luciano Darderi (Non prima 23:00)Il match deve ancora iniziare
    Alexandre Muller vs Tomas Martin Etcheverry Il match deve ancora iniziare

    Quadra 1 – ore 21:00Camilo Ugo Carabelli vs Damir Dzumhur Il match deve ancora iniziare
    Francisco Cabral / Jean-Julien Rojer vs Rafael Matos / Marcelo Melo (Non prima 23:30)Il match deve ancora iniziare
    Sadio Doumbia / Fabien Reboul vs Pedro Martinez / Jaume Munar Il match deve ancora iniziare

    Quadra 2 – ore 20:30Dani Caverzaschi vs Martin De La Puente Il match deve ancora iniziare
    Daniel Rodrigues vs Gustavo Fernandez Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: Entry list Md. Gli italiani in tabellone, sette azzurri già nel main draw, Nardi e Passaro tra gli alternates

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Saranno sette gli italiani direttamente nel tabellone principale del Masters 1000 di Miami. Lorenzo Musetti guida la pattuglia azzurra seguito da Matteo Arnaldi (33), Matteo Berrettini (34) e Lorenzo Sonego (35). A questi si aggiunge Flavio Cobolli, numero 39 del mondo, e Luciano Darderi, che occupa la posizione 60 e Mattia Bellucci al n.70
    Ci sono anche tre italiani nella lista degli alternates abbastanza vicini per entrare nel Md: Luca Nardi, fresco di ottime prestazioni a Doha, è il primo degli alternates in posizione numero 8, mentre Francesco Passaro occupa la dodicesima posizione. Per entrambi ci sono alcune possibilità di entrare nel tabellone principale in caso di forfait.Musetti sarà l’unico italiano sicuro, al momento di beneficiare dello status di testa di serie, che gli garantirà di evitare i big nei primi turni. Per gli altri azzurri il sorteggio sarà decisivo per definire il loro percorso nel torneo.Da segnalare anche la presenza di Fabio Fognini nella lista degli alternates, in posizione numero 18, anche se le sue possibilità di entrare nel main draw appaiono più remote.Ricordiamo l’assenza del n.1 del mondo Jannik Sinner sospeso fino all’inizio di maggio.
    🇺🇸 MIAMI M1000 H 96 48 (Wednesday start)

    (Clicca per vedere l’entry list) Masters 1000 Miami (MD) Inizio torneo: 17/03/2025 | Ultimo agg.: 20/02/2025 15:33Main Draw (cut off: 76 – Data entry list: 19/02/25 – Special Exempts: 0/0)

    Alternates LEGGI TUTTO

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    Carvalho (direttore Rio Open): “Non abbiamo i top che vorremmo e la ATP non ci ascolta. Il tema è la superifice”

    Luiz Carvalho, direttore del Rio Open

    Il Rio Open è una festa, un po’ come tutto nella meravigliosa città brasiliana, ancor più nel pieno dell’estate e con il carnevale alle porte pronto a dare colore e musica come pochi altri eventi al mondo. Tuttavia si mastica un po’ amaro nella città carioca, e non solo perché il prodigio Joao Fonseca è uscito subito di scena, con ancora in testa e nei muscoli la vittoria a Buenos Aires. A Rio c’è voglia di crescere, di investire, di accompagnare la quasi sicura esplosione di Joao verso i vertici della disciplina con un torneo ancor più grande, ricco e attraente. Ma i dirigenti del più importante torneo sudamericano si sentono limitati e non ascoltati dall’ATP. E con loro un intero continente che ha storia, tifosi e pure sponsor pronti ad investire ancor più. Abbiamo già trattato il tema di come il nuovo calendario ATP lasci le briciole al grande tennis in America Latina (solo 3 settimane, due 250 e un 500) e nel 2026 sarà ancora peggio perché la data di Buenos Aires sarà ancora più nefasta… Adesso arrivano le parole del direttore del torneo brasiliano, Luiz Carvalho che mette i puntini sulle i e traccia una situazione che non lo rende per niente soddisfatto, oggi e in prospettiva. Tante la carne al fuoco: scarsa visione dal governo del tennis, poca considerazione, il tema della superficie.
    “Non abbiamo il numero di top player che vorremmo” afferma Carvalho a La Nacion,. “Se guardi al sorteggio di Doha (Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Daniil Medvedev, Alex De Minaur, Matteo Berrettini e Jack Draper tra altri) o quello poco precedente di Rotterdam, che sono ottimi tornei ATP 500, hanno più giocatori di Rio e non perché hanno un budget più grande o fanno un lavoro migliore di noi. No. La questione è sempre la superficie, che ci complica molto la vita”.
    “I tornei dovrebbero svolgersi sulla superficie che ha più senso e non essere confinati su una superficie perché c’è una percentuale di tornei durante l’anno o perché una fetta di giocatori non vuole perdere altri tornei sulla terra battuta nella stagione. È un argomento decisivo. Se così fosse i giocatori starebbero un anno sulla terra e un altro su duro, ma sono quasi sempre gli stessi che arrivano, non c’è rotazione, non è salutare per noi”.
    “In passato Moya e Ferrero giocavano quasi tutto quello che potevano sulla terra battuta e così i tornei sul duro non avrebbero avuto il 1° e il 3° al mondo, cosa che non è neanche salutare. Il circuito dovrebbe avere una serie di tornei sul duro, una su terra battuta e un’altra su erba in modo coerente e facendo sì che le superfici non si mescolino nelle stesse settimane e ci sia parità sportiva. È un argomento complicato. I giocatori non hanno consenso sulla questione”.
    “Il potenziale di Rio è limitato dal fatto di non essere un torneo su campi in duro; se così fosse avremmo quattro o cinque top ten, con un campo centrale da quindicimila persone. Adesso arriva il momento Fonseca e questo accade dopo gli anni Covid-19. I biglietti si esauriscono subito quando li mettiamo in vendita, e con Fonseca tutto verrà amplificato in futuro. Il Sud America è un mercato incredibile. La differenza con l’Argentina è che hanno molti giocatori tra i primi 100; se il Brasile avesse tanti giocatori quanto loro forse non avrebbe bisogno delle stelle, perché il mercato si muoverebbe da solo, ma la nostra volontà è avere i migliore in gara”.
    Qua l’affondo più duro del direttore di Rio al sistema: “Essendo brasiliano e vivendo a Londra, vedo e credo che ci sia una mentalità… quasi discriminatoria nei confronti del Sud America. Come se fossimo i fratelli poveri, non avessimo potenziale e non è così. Tanto meno nello sport. Non c’è più una rappresentanza sudamericana nel consiglio dell’ATP. Recentemente si è verificata una brutta situazione: hanno fatto un’indagine sul mercato mondiale del tennis e l’hanno fatta in otto o nove paesi, ma nessuno di loro veniva dal Sud America. Come si può fare un’analisi di mercato e non utilizzare il Sud America? Usano l’Asia, la Cina e, per favore… vai ai tornei in quelle aree c’è poca gente sugli spalti. In Sud America c’è passione, storia e persone che capiscono il gioco”.
    Anche a Rio non hanno accolto per niente bene la decisione dell’ATP di non elevare il torneo di Buenos Aires a categoria 500, poiché si sarebbe potuta creare una sinergia molto importante: “Abbiamo pianto insieme quando Baires non è stato scelto, perché eravamo elettrizzati dal poter avere due 500 uno dopo l’altro. Sarebbe stato un bene per tutti. Abbiamo un bel rapporto, facciamo accordi insieme ai giocatori che arrivano. Martín (Jaite, il direttore) è venuto qualche anno fa a vedere il torneo, gli abbiamo aperto tutte le porte. Non siamo affatto concorrenza. Lo stesso con Santiago del Cile, mi trovo bene con Cata Fillol. Adesso siamo solo in tre in America Latina, contro tutti gli altri. Il Nord America è molto forte, così come l’Europa. Siamo i più piccoli del gruppo. Abbiamo perso forza politica con la ristrutturazione dell’ATP. Non siamo contro l’Arabia Saudita, che fa i suoi affari. Ciò che vogliamo è avere la stessa opportunità di sviluppare qualcosa di simile. Abbiamo del potenziale, ma è dura. Abbiamo poca voce” conclude Carvalho.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Zverev punta il n.1, “ma Sinner e Alcaraz fanno ancora molte cose meglio di me”

    Zverev in campo a Rio (foto Lance)

    3195 punti, questo il divario che separa attualmente Alexander Zverev da Jannik Sinner, fermo fino al 4 maggio per la nota vicenda della responsabilità oggettiva nel caso Clostebol ma saldamente sul trono del tennis maschile. Il tedesco sta avanzando nel torneo di Rio di Janeiro, ma non è affatto una passeggiata di salute: dopo un primo turno assai sofferto, ieri è arrivata una vittoria con due tiebreak su Shevchenko, accusando anche qualche fastidio al gomito. In caso di titolo in Brasile, Sasha porterebbe a casa 500 punti, un bottino eccellente che lo avvicinerebbe all’azzurro in classifica. Considerando che Jannik scarterà di sicuro i 1000 punti della vittoria a Miami e i 400 della semifinale a Monte Carlo, Zverev potrebbe sognare il sorpasso sull’italiano nel caso in cui riuscisse a vincere titoli importanti, in particolare i Masters 1000 che Sinner salterà (Indian Wells, Miami e Monte Carlo). Tuttavia il tedesco resta piuttosto ancorato alla realtà, affermando di sentirsi ancora dietro a Jannik e Carlos a livello di prestazione e che quindi la sua scalata al vertice del ranking mondiale passerà necessariamente da un suo miglioramento. Così Sasha ha parlato da Rio dopo l’accesso nei quarti di finale, dove domani affronterà Comesana.
    “Sapete già tutti quanto desidero essere un campione di un torneo del Grande Slam e arrivare al numero 1 al mondo” afferma Zverev. “So che per raggiungere questo obiettivo dovrò lottare molto con Alcaraz e Sinner perché oggi ci sono ancora molte cose che fanno meglio di me. Ho bisogno di evolvermi in questi aspetti per realizzare i miei sogni nel mondo del tennis“.
    “Penso che il mio livello stia migliorando, poco a poco. Storicamente ho sempre avuto bisogno di diverse partite per giocare un buon tennis sulla terra battuta, quindi sono soddisfatto dei miei progressi. Ciò che mi preoccupa un po’ è che il mio gomito possa soffrire a causa delle condizioni molto umide che sto trovando qua. La palla è molto pesante, è difficile muoverla e questo non è il massimo per il mio problema”. Zverev in effetti ha mostrato qualche difficoltà a chiudere il punto nei suoi incontri, affidandosi alla potenza del suo servizio e alla regolarità nello scambio. In campo sta giocano con un tape elastico di sostegno, consapevole che quella parte del braccio è tra le più complesse da gestire per un tennista.
    Ovviamente in Brasile non si parla che di Fonseca, sconfitto all’esordio nel torneo di casa ma vincitore la scorsa settimana a Buenos Aires. “Ho parlato con Joao dopo la sconfitta qui contro Muller e gli ho detto che è perfettamente normale perdere all’inizio della settimana dopo il primo titolo” confessa Zverev. “La verità è che mi piace molto, come tennista e come persona. Sono convinto che arriverà nella top-10 e nella top-5 della classifica, ma queste cose richiedono tempo, non c’è bisogno di affrettare la sua progressione. Ha solo 18 anni!”.
    Un’analisi lucida quella di Zverev, consapevole di aver il destino nelle proprie mani ma anche delle difficoltà che troverà da qua ad inizio maggio. I rivali sono agguerriti e lo stesso Alcaraz, seppur più indietro in classifica (7410 punti, con il titolo di Indian Wells 2024 da difendere), certamente cercherà di accumulare il massimo possibile con l’assenza di Sinner per avvicinarlo a sua volta in classifica. Una cosa è certa: lo stop di 3 mesi avvicinerà la concorrenza, Sinner sarà chiamato a performare subito al suo rientro.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Fonseca si “disconnette” dai social: focus solo sul tennis. “Ora sto bene”: Rune spiega il flop di Buenos Aires e punta su Acapulco

    Holger Rune nella foto

    Una decisione matura per un diciottenne. Joao Fonseca, nuovo fenomeno del tennis brasiliano, ha deciso di limitare drasticamente la sua presenza sui social media, mantenendo attivo solo il profilo Instagram che sarà gestito dal suo team.Una scelta significativa che arriva nel momento della sua esplosione mediatica, dopo il trionfo a Buenos Aires e le recenti prestazioni che lo stanno proiettando verso i vertici del tennis mondiale. Il giovane brasiliano ha deciso di concentrarsi esclusivamente sul tennis, evitando le distrazioni che il mondo dei social media può portare.
    La decisione di Fonseca riflette una consapevolezza rara per un atleta così giovane. In un’epoca in cui la presenza digitale sembra quasi obbligatoria per gli sportivi di alto livello, il brasiliano ha scelto una strada controcorrente, privilegiando la concentrazione e la preparazione atletica alla visibilità mediatica. Una scelta che ricorda quella di altri campioni del passato che hanno sempre preferito far parlare il campo piuttosto che i social.Il momento è particolarmente delicato per Fonseca, che dopo la vittoria nel torneo argentino si trova al centro dell’attenzione mediatica del suo paese, con aspettative crescenti sul suo futuro. La gestione professionale del suo profilo Instagram permetterà di mantenere un canale di comunicazione con i tifosi senza che questo interferisca con la sua preparazione e concentrazione.
    Intanto, dal circuito ATP arrivano anche le spiegazioni di Holger Rune sulla sua recente sconfitta a Buenos Aires. Il danese ha rivelato che la sua prestazione è stata condizionata da un’influenza che lo aveva già colpito a Rotterdam. Solo ora, quasi una settimana dopo l’eliminazione nella capitale argentina, Rune ha dichiarato di sentirsi finalmente in piena forma, pronto per tornare in campo all’ATP 500 di Acapulco 2025.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO