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    Laver Cup: Tim Henman sarà vice capitano a fianco di Noah

    Tim Henman nell’infografica della Laver Cup

    Sarà Tim Henman il vice capitano del team Europe all’edizione 2025 della Laver Cup, prevista dal 19 al 21 settembre a San Francisco. L’inglese, uno degli ultimi giocatori serve and volley prima della rivoluzione delle superfici nei primi anni 2000, affiancherà Yannick Noah alla guida dei giocatori europei, con la conferma di Alexander Zverev e Carlos Alcaraz come punte di diamante. Il capitano della squadra “rossa” del resto del mondo sarà Andre Agassi, affiancato da Patrick Rafter.
    “Sono assolutamente entusiasta di entrare a far parte del Team Europe”, ha affermato Henman. “Avendo seguito la Laver Cup come opinionista e avendo visto in prima persona l’intensità, la qualità del tennis e la passione e l’interazione tra i giocatori in panchina, so quanto sia speciale questo evento. Essere invitato da Yannick a far parte della Laver Cup è un grande onore e non vedo l’ora di lavorare al suo fianco e al team per continuare la tradizione vincente dell’Europa”.

    Tim Henman joins Team Europe as Vice Captain alongside Captain Yannick Noah.
    They follow in the footsteps of Thomas Enqvist and Bjorn Borg as Team Europe enters a new era.#LaverCup pic.twitter.com/dGqisoiJ8N
    — Laver Cup (@LaverCup) March 25, 2025

    Così Noah ha commentato la scelta di Henman come suo vice. “Tim porta con sé una grande esperienza e passione per il gioco, e le sue intuizioni saranno inestimabili per il nostro team. È sempre stato un grande agonistica e leader dentro e fuori dal campo. Sono felice di averlo al mio fianco mentre puntiamo a difendere il nostro titolo a San Francisco il prossimo settembre”.
    Henman ha accettato la sfida con la voglia di portare il team azzurro al successo. “Penso che sia davvero importante cercare di capire ogni individuo”, afferma Tim al sito ufficiale della manifestazione. “Osserverò il modo in cui i giocatori si allenano, il modo in cui si preparano e poi anche il modo in cui giocano in campo. Quando si parla di una partita contro un Team World che sarà molto forte, ci saranno margini ridotti. Si tratta di ottenere il meglio assoluto da ogni singolo giocatore. Quando hai Alcaraz e Zverev come punto di partenza, sai di avere due giocatori fenomenali. È davvero importante assicurarsi che giochino nel modo in cui vogliono giocare, nel modo in cui sono capaci di giocare”.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Raducanu si ritrova a Miami: “La mia vittoria più grande è avere di nuovo fame mentre gioco, sentire lo spirito combattivo”

    Emma Raducanu a Miami

    Era da molto tempo che Emma Raducanu non giocava quel tennis rapido e con angoli improvvisi che la portò a stupire il mondo della racchetta e vincere US Open nel 2021, diventando la più giovane campionessa dello Slam di New York. La britannica si è ritrovata a Miami, con l’ottima vittoria su Anisimova che l’ha portata nei quarti di finale del WTA 1000 della Florida, suo miglior risultato da mesi e mesi, passati tra mille problemi e incertezze. Troppi i suoi errori di gestione con un vortice perverso fatto di cambi di coach, la difficoltà conseguente nel dare struttura al suo tennis ancora acerbo e infortuni gravi, comprese tre operazioni tra polso e caviglie. Un quadro a tinte fosche che l’ha lasciata ai margini del grande tennis, deludendo le (troppe) aspettative dei suoi tantissimi tifosi, ammalati da un gioco interessante e anche dalla sua indubbia bellezza. A Miami afferma che è scattato qualcosa dentro, ha sentito come un “clic” che ha acceso la luce sul suo tennis, tornato a tratti travolgente. Emma parlando alla stampa ha confessato di essere felice per i risultati, ma che la sua vera vittoria è tornare a sentirsi competitiva e affamata di nuovi successi.
    “Sono molto felice di aver vinto questo match contro Amanda, lei è in ottima forma e ha vinto tante partite quest’anno, è tra le prime 20. Sono molto orgogliosa di come sono stata attiva su ogni palla fin dal primo punto, lavorando molto duro in ogni scambio. racconta Raducanu. “Mi sento a mio agio. Sento che adesso nel mio ambiente, con le persone con cui sto, posso essere me stessa, mi posso esprimere apertamente ed essere fedele a quella che sento di essere. Questo è molto importante per me, sentire come stanno le cose fuori dal campo mi aiuta a rendere anche durante la partita. Ho una serenità che riesco a trasferire nel mio tennis.”
    La chiave di questa svolta in positivo parte da sensazioni interne, che hanno dato a Raducanu grande voglia di competere, e vincere. Cosa che i tanti problemi affrontati nel recente passato avevano un po’ sopito. “La cosa di cui sono più orgogliosa è aver ritrovato lo spirito competitivo, essere presente su ogni palla in ogni scambio. Questo è quello che mi è mancato negli ultimi mesi, dire anche negli ultimi anni. La mia vittoria più grande è avere fame, sentirmi competitiva in campo, aver voglia di correre su tutte le palle“.
    “Adesso entro in campo sapendo che sarò lì a lottare su singolo ogni punto, che non lascerò correre via nessuna palla. Finora ha funzionato. Sono molto felice di questa situazione. Penso anche di meno, il che probabilmente è un bene, e cerco di far emergere la mia creatività perché penso che così riesco ad esprimere il mio miglior tennis. Non penso a troppe cose… mi concentro solo sulla palla, sul lottare in ogni scambio e mi lascio trasportare dal mio istinto” conclude Emma. Effettivamente negli ultimi mesi le sue prestazioni denotavano un certo caos tattico, il non saper gestire il momento e lo stesso scambio. Forse il ritrovare un gioco più istintivo e naturale è forse quel che era mancato. Del resto, quando vinse a New York, giocava su di una nuvola, leggera e spensierata. Non può sempre stare così bene, ma forse nella sua dimensione è quello che fa rendere al massimo, di puro istinto e sensazione.
    Una bella dichiarazione quella di Raducanu, di ritrovata serenità dopo i tanti problemi (ultima la brutta vicenda con lo stalker a Dubai) e il suo tennis in partita ne ha subito beneficiato. Tornata anche in buona forma fisica – aveva affermato di aver svolto la miglior preparazione invernale della sua vita – questo WTA 1000 di Miami le ha reso il sorriso. Nei quarti Emma affronterà Pegula, tennista consistente ma non sempre stabile. Se Raducanu confermerà quanto di buono visto in questo torneo, il tennis femminile potrebbe aver ritrovato una grande protagonista e sarebbe davvero una bella notizia per tutti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Bucharest, Houston e Marrakech: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni

    Scritto da pablitoNardi a Bucarest ?Ma se deve fare le quali a Miami non era meglio Houston ?
    Iscriversi ad Houston può essere una scelta vantaggiosa se pensa di arrivare almeno alla seconda settimana a Miami, altrimenti deve stare giorni fermo, se deve giocare le Q a Montecarlo ha più senso trovarsi già in Europa. Se poi dovesse capitare che arriva in finale a Miami 😉 , si ritirerà da questo torneo dove l’anno scorso s’infortunò mentre stava battendo Seyboth e ne risentì il resto della stagione (cosa che certi fenomeni attribuirono all’abbandono di Galimberti). LEGGI TUTTO

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    Masters e WTA 1000 Miami: Il programma completo di Martedì 25 Marzo 2025. In campo Musetti vs Djokovic, Berrettini vs De Minaur e Paolini vs Linette

    USA 3Australia, Italia, Cechia, Francia 2Germania, Serbia, Argentina, Bulgaria, Norvegia 1Questo dato dovrebbe zittire i bevitori di vino, gli esperti da divano sfondato e le comari da operetta che infestano il forum
    Agli ottavi di un 1000 tradizionalmente poco vocato agli italiani ne portiamo due, di atleti, e ci manca il numero uno dietro cui ci sarebbe il vuoto
    Zitti!!!
    Forza ragazzi/e. A sto giro vi seguo sullo score compulsando il cellulare fino a venerdì
    Poi se mi fate il miracolo nel week-end sono tutto per voi. LEGGI TUTTO