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    Challenger Milano e Ibague: I risultati con il dettaglio delle Finali (LIVE)

    Facundo Mena nella foto

    CHALLENGER Milano (Italia) – Finali, terra battuta

    Center Court – ore 12:00Petr Nouza / Patrik Rikl vs Andre Begemann / Jonathan Eysseric Il match deve ancora iniziare
    Federico Agustin Gomez vs Filip Cristian Jianu (Non prima 14:00)Il match deve ancora iniziare

    CHALLENGER Ibague (Colombia) – Finali, terra battuta

    CAMPO CENTRAL – Ora italiana: 20:30 (ora locale: 1:30 pm)1. Leonardo Aboian / Valerio Aboian vs [2] Finn Reynolds / Matias Soto Il match deve ancora iniziare
    2. [5] Facundo Mena vs [4] Alvaro Guillen Meza (non prima ore: 23:00)Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Combined Eastbourne e ATP 250 Maiorca e WTA 500 Bad Homburg: I risultati con il dettaglio delle Finali (LIVE)

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

    WTA 500 e ATP 250 Eastbourne – Finali – erba

    Centre Court – ore 13:30Leylah Fernandez vs (6) Daria Kasatkina Il match deve ancora iniziare
    15:30 Fritz T. 🇺🇸 – Purcell M. 🇦🇺Il match deve ancora iniziare
    (1) Gabriela Dabrowski / (1) Erin Routliffe vs Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Maiorca – Finali – erba

    CENTER COURT – Ora italiana: 15:00 (ora locale: 3:00 pm)1. Sebastian Ofner vs [4] Alejandro Tabilo Il match deve ancora iniziare
    2. Diego Hidalgo / Alejandro Tabilo vs Julian Cash / Robert Galloway Il match deve ancora iniziare

    WTA 500 Bad Homburg – Finali -erba

    Centre Court – ore 11:00(1) Nicole Melichar-Martinez / (1) Ellen Perez vs Hao-Ching Chan / Veronika Kudermetova Il match deve ancora iniziare
    Diana Shnaider vs Donna Vekic Non prima 13:30Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Cocciaretto si ritira da Wimbledon: forfait dell’ultima ora per l’azzurra

    Elisabetta Cocciaretto nella foto – Foto Getty Images

    Un duro colpo per il tennis italiano alla vigilia di Wimbledon: Elisabetta Cocciaretto è stata costretta a ritirarsi dal prestigioso torneo londinese a causa di un’infezione virale. La notizia è giunta a tabellone già compilato, riducendo a quattro il numero delle tenniste italiane in gara.Il ritiro di Cocciaretto rappresenta una perdita significativa per la squadra azzurra, privata di una delle sue giovani promesse proprio all’inizio del torneo più importante della stagione su erba. Al suo posto entrerà nel tabellone principale la lucky loser serba Olga Danilovic.
    Nonostante questa battuta d’arresto, l’Italia mantiene una presenza importante nel singolare femminile di Wimbledon. Jasmine Paolini, testa di serie numero 7, guida la pattuglia azzurra e si trova nella metà bassa del tabellone. Insieme a lei, nella stessa metà, ci sono Sara Errani e Martina Trevisan. Lucia Bronzetti, invece, è stata sorteggiata nella parte alta.
    Ecco gli accoppiamenti delle italiane al primo turno:– Lucia Bronzetti affronterà la testa di serie numero 30, la canadese Leylah Fernandez– Jasmine Paolini (testa di serie n.7) se la vedrà con la spagnola Sara Sorribes Tormo– Sara Errani incontrerà la testa di serie numero 26, la ceca Linda Noskova– Martina Trevisan avrà un compito arduo contro la testa di serie numero 12, l’americana Madison Keys
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: Il Tabellone Principale femminile. Jasmine Paolini è la testa di serie n.7. Altre tre azzurre al via dopo il forfait della Cocciaretto

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Getty Images

    Wimbledon – Tabellone Principale (parte alta) – erba(1) I. Swiatek vs S. Kenin F. Jones vs P. Martic Y. Putintseva vs A. Kerber M. Stakusic vs (27) K. Siniakova
    (23) C. Garcia vs A. Blinkova B. Pera vs A. Potapova O. Dodin vs D. Snigur A. Tomljanovic vs (13) J. Ostapenko
    (11) D. Collins vs C. Tauson M. Sherif vs D. Galfi C. Osorio vs L. Davis M. Frech vs (20) B. Haddad Maia
    (31) B. Krejcikova vs V. Kudermetova M. Carle vs K. Volynets C. Bucsa vs A. Bogdan J. Bouzas Maneiro vs (6) M. Vondrousova
    (4) E. Rybakina vs E. Ruse L. Siegemund vs K. Baindl C. Wozniacki vs A. Parks L. Bronzetti vs (30) L. Fernandez
    (17) A. Kalinskaya vs P. Udvardy M. Bouzkova vs J. Riera A. Kalinina vs E. Avanesyan R. Masarova vs (15) L. Samsonova
    (10) O. Jabeur vs M. Uchijima R. Montgomery vs O. Gadecki V. Golubic vs J. Niemeier M. Linette vs (21) E. Svitolina
    (32) K. Boulter vs T. Maria H. Dart vs Z. Bai X. Wang vs V. Tomova A. Krueger vs (5) J. Pegula

    Wimbledon – Tabellone Principale (parte bassa) – erba(8) Q. Zheng vs L. Sun A. Van Uytvanck vs Y. Starodubtseva I. Begu vs L. Zhu T. Townsend vs (25) A. Pavlyuchenkova
    (22) E. Alexandrova vs E. Raducanu N. Hibino vs E. Mertens A. Rus vs Y. Yuan M. Kessler vs (9) M. Sakkari
    (14) D. Kasatkina vs S. Zhang T. Korpatsch vs Y. Miyazaki P. Badosa vs K. Muchova B. Fruhvirtova vs (24) M. Andreeva
    (28) D. Yastremska vs N. Podoroska L. Tsurenko vs V. Gracheva D. Vekic vs X. Wang E. Bektas vs (3) A. Sabalenka
    (7) J. Paolini vs S. Sorribes Tormo G. Minnen vs H. Watson B. Andreescu vs J. Cristian S. Errani vs (26) L. Noskova
    (18) M. Kostyuk vs R. Sramkova D. Saville vs P. Stearns A. Schmiedlova vs Y. Wang M. Trevisan vs (12) M. Keys
    (16) V. Azarenka vs S. Stephens K. Pliskova vs D. Shnaider N. Osaka vs D. Parry Q. Wang vs (19) E. Navarro
    (29) S. Cirstea vs S. Kartal E. Lys vs C. Burel O. Danilovic vs A. Todoni C. Dolehide vs (2) C. Gauff LEGGI TUTTO

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    Trofeo AZIMUT / La dolce Italia di Andrej Martin

    Gianluca Cadenasso nella foto

    Partita dopo partita, l’ex top-100 slovacco sta ritrovando la migliore condizione. Batte Caniato ed è il favorito per il titolo: tra l’altro, in Italia ha già vinto tre Challenger… ed è un fanatico della nostra cucina. Dategli una caprese e sarà felice. Bergamo in finale di doppio con Leonardo Malgaroli
    Potrebbe esserci una finale tutta italiana, ma anche una domenica senza azzurri. Sarebbe la prima volta nella storia del Trofeo AZIMUT di Bergamo (15.000$, terra battuta). Gli incastri del tabellone hanno fatto sì che i due azzurri rimasti in gara, Gianluca Cadenasso e Alessandro Pecci, debbano affrontare altrettanti stranieri. Ma non è un caso che alle battute finali siano arrivati Juan Pablo Paz e Andrej Martin, di gran lunga i giocatori dal passato più importante tra quelli in gara al Tennis Club Città dei Mille. Soprattutto lo slovacco, giocatore dalle frequentazioni decisamente nobili. Sebbene abbia 35 anni, ha mostrato la sua classe e una superiorità abbastanza netta contro Carlo Alberto Caniato. L’azzurro di Ferrara, classe 2005, è in crescita e ha destato un’ottima impressione, tuttavia nulla ha potuto contro un Martin che sta trovando la giusta condizione, giorno dopo giorno. L’impressione è che a inizio torneo fosse più vulnerabile, mentre il 6-3 6-3 con cui ha superato Caniato lo rende favorito per la semifinale contro il 23enne Alessandro Pecci (in campo non prima delle 14, dopo la finale del doppio). Tra l’altro, Martin si trova decisamente a suo agio sulla terra battuta: vi ha giocato l’unica finale ATP in carriera (Umago 2016), e vi ha raggiunto il terzo turno al Roland Garros, sempre nel 2016.
    CAPRESE, CHE PASSIONEIn quello che fu un anno di grazia, giunse anche al terzo turno alle Olimpiadi di Rio de Janeiro (ma si giocavano sul cemento). Tra l’altro possiede un legame speciale con l’Italia: dei 12 Challenger intascati in carriera, ne ha vinti tre nel nostro Paese (San Benedetto del Tronto, Padova e Biella). Inoltre adora la nostra cucina, tant’è che una decina d’anni fa fu protagonista di un simpatico episodio a San Benedetto del Tronto, quando gli portarono una caprese con mozzarella, prosciutto e pomodori direttamente in campo, poiché in un’intervista del giorno prima aveva ripetuto più volte di adorare questo piatto. I cuochi del ristorante del Tennis Club Città dei Mille sono avvisati… Nell’altra semifinale si affronteranno Juan Pablo Paz e il rampante Gianluca Cadenasso: non troppo accreditato alla vigilia, il genovese, sta sfoderando una grande prestazione dopo l’altra e si è infilato nella zona di tabellone lasciata libera dal n.1 Pennaforti. Cadenasso si è imposto con un netto 6-3 6-2 contro Lucio Carnevalle, giustiziere proprio di Pennaforti. La sensazione è che abbia più di una chance contro l’esperto argentino. Intanto Bergamo farà il tifo per la coppia Caniato-Malgarori nella finale del doppio, poiché Leonardo Malgaroli è rimasto l’unico bergamasco in gara. I due si giocheranno il titolo contro l’altra coppia italiana Catini-Perfetti. Insomma, ancora una volta, sarà una giornata tutta da godere al TC Mille. Non capita tutti i giorni di avere uno come Andrej Martin in un torneo ITF… LEGGI TUTTO

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    ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS / Gli azzurri lottano, ma non basta: sarà Gomez-Jianu

    Samuel Vincent Ruggeri ITA, 22-05-2002 – Foto Francesco Peluso

    Il gigante argentino stoppa Samuel Vincent Ruggeri, mentre il rumeno vince una dura battaglia contro Enrico Dalla Valle. Dopo essere stato dominato nel secondo set, nel terzo si è ripreso… bevendo Coca Cola. “È dura se vieni dalla Romania: da noi è un disastro, ma io mi ispiro a Simona Halep. Ha dimostrato che si può diventare forti anche senza un sistema alle spalle”
    Erano le 21.07 quando è svanita la speranza di avere almeno un italiano in finale all’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (74.825€, terra battuta). Dopo l’ultimo smash, quasi liberatorio, l’argentino Federico Agustin Gomez si è inginocchiato sulla terra battuta del Campo Centrale per festeggiare la sua prima finale in un torneo Challenger. Gomez ha scippato l’obiettivo a Samuel Vincent Ruggeri, pure lui a caccia di un traguardo analogo. In un match iniziato molto tardi a causa della lunghezza del precedente, Gomez è partito contratto, teso, quasi sdrucito. Un attento Vincent Ruggeri lo ha stimolato dal lato del rovescio, raccogliendo tantissimi punti. In effetti, l’argentino è un giocatore piuttosto asimmetrico: possiede un dritto potentissimo, mentre il rovescio bimane può andare in difficoltà. Vincent Ruggeri è rapidamente salito sul 4-0, ma a quel punto il gigante di Merlo (è alto 191 cm per ben 95 kg) ha preso le misure alla partita. Non è stato sufficiente per recuperare il primo set, ma il match ha cambiato direzione sin dai primi punti del secondo. Gomez ha confermato di essere in forma strepitosa, affidandosi a un servizio molto potente (che nelle movenze ricorda quello del connazionale Agustin Calleri, ex top-20 ATP) e una mobilità sorprendente per un giocatore della sua stazza. Vincent Ruggeri si è fatto un po’ travolgere dall’ondata, che però avrebbe potuto interrompersi sul 3-1 nel secondo, quando Gomez si è procurato una classica storta alla caviglia destra nel rincorrere una smorzata. Lo spavento è durato qualche decina di secondi, perché poi ha ripreso a giocare alla grande. Nessun calo, anzi, un netto predominio fino al 5-1 al terzo, quando forse è subentrata un po’ di paura di vincere. Il bergamasco ha lottato come ha potuto, si è avvicinato fino al 5-3, ma la distanza era ormai troppa. È finita 3-6 6-3 6-3 e in finale ci sarà il ragazzone argentino, laureato in Sports Administration in Louisiana. Per questa ragione è diventato professionista soltanto nel 2021, a 25 anni. Oggi è numero 284 ATP, ma salirà ancora e può essere ancora più pericoloso sui campi in cemento, frequentati per anni ai tempi del Campionato NCAA. Intanto si gode un risultato inedito (dopo essere partito dalle qualificazioni) e non partirà certo sfavorito contro il Filip Cristian Jianu, che nella prima semifinale aveva bloccato il sogno di Enrico Dalla Valle.
    JIANU, LA COCA COLA PER RINASCEREOvviamente non è il motivo per cui Filip Cristian Jianu ha vinto la semifinale contro Enrico Dalla Valle, però la curiosità – se non suggestione – rimane grande. L’ultima volta che si era visto un giocatore bere Coca Cola durante una partita risaliva agli anni ’80, quando John McEnroe ne ingurgitava parecchia tra una sfuriata e l’altra. Dopo aver perso a zero il secondo set, il rumeno si è fatto portare un paio lattine di Coca Cola e le ha bevute avidamente ai cambi di campo. “Non è la prima volta che lo faccio – racconta – oggi faceva molto caldo, a un certo punto non avevo più forza, avevo quasi le vertigini. La Coca Cola mi fa sentire meglio quando sono a corto di energie. So che non è la bevanda più salutare in assoluto, ma quando giochi in queste condizioni può dare una mano. E in effetti mi ha rinvigorito”. Dopo quasi tre ore di battaglia, il rumeno ha impedito a Dalla Valle di raggiungere la sua prima finale Challenger in carriera, imponendosi col punteggio di 6-3 0-6 7-5. Si è giocato sotto il sole cocente, ed entrambi hanno avuto bisogno dell’assistenza dei fisioterapisti: l’azzurro per un problema muscolare alla coscia sinistra, il rumeno per un generale senso di malessere. In un terzo set pieno di strappi, Dalla Valle può forse recriminare per due palle break sciupate sull’1-1, quando si è trovato sul 15-40 e ha commesso un paio di errori “Dovevo tirarla di qua, l’ho tirata di là” ha recriminato al cambio campo. Nel game successivo è stato Jianu a scappargli via e lui ha orgogliosamente resistito, con tanto di matchpoint annullato sul 4-5. Ma alla fine l’ha spuntata il rumeno. “Credo che alla fine abbia vinto chi è stato più coraggioso – dice Jianu – eravamo entrambi molto nervosi, io lo sono diventato quando mi ha annullato il matchpoint con un gran dritto. Ha vinto chi è stato più stabile mentalmente, senza pensare troppo al punteggio, al fatto che fosse una semifinale, un match così importante. Io l’ho fatto, mentre nell’ultimo game, in effetti, lui ha sbagliato qualche palla facile”. Per Jianu è la seconda finale Challenger in carriera (ha giocato la prima a Oeiras nel 2023). Più in generale, è un po’ in ritardo dopo essere stato numero 5 del mondo tra i junior.
    “IN ROMANIA È UN DISASTRO, PER FORTUNA C’È LA HALEP”Quando gli chiediamo il perché di tante difficoltà nel passaggio tra i professionisti, la sua risposta è quasi uno sfogo. “In Romania è dura. Non è come in Italia, Spagna, Francia… non abbiamo tornei, soldi, sponsor ed è difficile iniziare l’attività perché non arrivano wild card. Quando un giocatore come me esce dalla carriera junior, solitamente riceve tanti inviti nei Challenger e talvolta negli ATP. Basta vincere qualche partita e la classifica sale rapidamente. Per me non è stato così, sono dovuto partire dai tornei ITF da 15.000 dollari, settimana dopo settimana. Ho vinto molto, ma non è facile uscirne perché offrono pochissimi punti. E poi è difficile viaggiare con il coach perché non ho molti soldi. Quando sono arrivato nei Challenger per la prima volta, mi sono spaventato: tutti avevano il coach e una condotta molto professionale, mentre io ero da solo. E il mio livello non era sufficiente perché nei tornei ITF trovavo giocatori meno forti e mi allenavo in cattive condizioni. I giocatori dei Challenger, inoltre, hanno la palla molto più pesante. Insomma, sono stato respinto e mi sono ritrovato di nuovo negli ITF. Ma stavolta sapevo cosa fare, infatti ho ancora vinto molto. Adesso sono tornato nei Challenger e sono un giocatore migliore, ho più fiducia e finalmente sento di potermela giocare con chiunque”. Il modello, naturalmente, si chiama Simona Halep, capace di diventare numero 1 del mondo. “La conosco bene, in Romania siamo pochi tennisti e ci conosciamo tutti. Lei è un modello perché ha fatto tutto da sola, in assenza di un sistema. Non abbiamo coach, fisioterapisti, strutture… è un disastro. Lei ha un talento incredibile ed è molto intelligente perché ha saputo sfruttarlo nel migliore dei modi. Ha aperto il cammino, ha fatto capire ai rumeni che puoi farcela anche da solo, a patto che combatti, sei serio, professionale e paziente. Farcela non è impossibile”. Con la finale a Milano è già certo di ottenere il suo best ranking, poiché entrerà per la prima volta tra i top-250 ATP. Ma ovviamente vuole provare a vincere. “Non sarà facile recuperare in poco tempo dopo un match così duro, ma ho già iniziato la routine. Dopo la partita ho fatto tanta cyclette, poi doccia e massaggi, infine conto di dormire moltissimo, almeno 9-10 ore. Senza dimenticare la corretta idratazione. Niente di speciale, si tratta semplicemente di fare le cose giuste”. Per chi viene dalla Romania, probabilmente, è ancora più facile essere disciplinati. Anche perché – come ha detto il biondissimo Jianu – Simona Halep ha aperto la strada. Il programma dell’ultima giornata scatterà alle 12 con la finale del doppio, dopodiché alle 14 ci sarà il match per il titolo, con la diretta TV su SuperTennis (canale 64 del digitale terrestre). Oltre ai 75 punti ATP in palio e un prize money di 10.200 euro, Gomez giocherà anche per dare all’Argentina il record di Paese più vincente del torneo. Nella storia, infatti, Italia, Spagna e albiceleste sono appaiate con quattro successi. In caso di vittoria, questo piccolo primato andrà all’Argentina. Da parte sua, Jianu proverà a essere il primo rumeno a mettere il proprio nome nell’albo d’oro. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner si confessa alla vigilia di Wimbledon: “Non m’importa essere famoso. A volte mi obbligo ad andare a rete in mezzo a una partita anche se non mi sento pronto”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Alla vigilia di Wimbledon 2024, Jannik Sinner si è aperto in un’intervista rilasciata a L’Equipe, rivelando aspetti della sua personalità e del suo approccio al tennis. Il campione italiano, vincitore degli Australian Open 2024, si prepara ad affrontare il prestigioso torneo londinese con la consueta determinazione e umiltà che lo contraddistinguono.Sulla fama e i social media, Sinner ha dichiarato: “Non m’importa essere famoso. So che avrò sempre le persone che amo veramente, e questo va oltre l’avere milioni di follower o solo un paio. Sarò sempre fedele a queste persone. Cosa c’è di più importante che essere circondato dalla mia famiglia, che è orgogliosa di me, e dai miei amici che mi conoscono da quando ero un ragazzino?”
    Sulla sua identità italiana e le critiche iniziali: “All’inizio non è stato facile. Ero un po’ diverso dagli altri, sia dentro che fuori dal campo. Vengo da un posto dove la gente va a letto presto, mentre il resto degli italiani si comporta in maniera un po’ diversa. Tuttavia, non ho mai cercato di cambiare per compiacere qualcuno. Sono quello che sono: se alla gente piace chi sono, fantastico. Se no, è così che è. Non cambierò perché ci sono sconosciuti che mi criticano.”
    Sul miglioramento del suo gioco mentale: “Quando ho iniziato a capirmi meglio, a capire come funziona la mia testa, mi sono sentito meglio in campo. Ci sono momenti difficili che devi gestire, momenti di rabbia, ma non puoi mai dimenticare una cosa: c’è un avversario che ti sta guardando dall’altra parte del campo. Se gli dai informazioni, questo può aiutarlo ad alzare il suo livello di gioco.”
    Sul suo approccio agli allenamenti: “Quando mi alleno, cerco di generare colpi che producono il suono giusto il più possibile. Alcuni giocatori si concentrano sul controllo della palla; per me, la cosa più importante è il suono. Deve essere pulito, ma la palla deve essere pesante.”
    Sulla sua mentalità in partita: “A volte mi obbligo ad andare a rete in mezzo a una partita anche se non mi sento pronto: la mia mentalità è chiara, è qualcosa che mi aiuterà in futuro. Se lo vedi come qualcosa che ti aiuterà, essere coraggioso è molto più facile. Se guardi solo al risultato, è molto più difficile rischiare.”
    Il tennista altoatesino ha anche espresso la sua diffidenza verso i social network: “I social media non riflettono la vita reale. Domani potrei postare una foto di me sorridente ed essere completamente depresso dentro, ma la gente non lo vedrebbe. Preferisco vivere senza di loro. Non ho bisogno di leggere cosa scrive la gente su di me, non ci penso e vivo la mia vita senza social.”
    Sinner ha anche rivelato un aspetto interessante del suo approccio al gioco: “Quando provo le racchette, mi concentro sul suono della palla quando colpisco. Non guardo nemmeno dove cade. Se ho una buona connessione con il suono, so che è la racchetta giusta.”Infine, parlando dei suoi miglioramenti recenti, ha detto: “Credo che una delle mie maggiori aree di miglioramento consista nella mia capacità di ‘trovare’ la rete, cioè di poter chiudere i punti con la volée più spesso. Cercare di sfruttare ogni opportunità di salire a rete. Questo ha fatto la differenza nel mio gioco e nella mia fiducia.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Tennis Europe All Round Roma: Continua la favola di Mattia Pescosolido

    Mattia Pescosolido – Foto Sportface

    La terza edizione del Tennis Europe All Round Sport & Wellness giunge all’atto conclusivo. Al termine di una semifinale che ha regalato un grande spettacolo agli spettatori presenti sulle tribune dell’All Round Sport & Wellness, il figlio d’arte Mattia Pescosolido ha sconfitto Alessandro Gallo con il punteggio di 6-4 3-6 6-3 conquistando la possibilità di giocarsi il titolo contro il sorprendente Lorenzo Elia, che ha invece avuto la meglio di Luca Cosimi per 6-2 0-6 6-1. Nella finale femminile ad affrontarsi saranno invece Sara Dalle Molle, avanti dopo il forfait di Aurora Gibellieri, e Diana Rolli, vittoriosa per 7-6(2) 3-6 7-6(4) su Alice Iozzi. Il programma dell’ultima giornata dell’evento internazionale under 16 maschile e femminile “Category 2” prenderà il via alle ore 9:30 di sabato 29 giugno. Nel doppio femminile vincono il titolo Sofia Cadar e Crystal Aratari su Alice Iozzi e Bianca Cascia al termine della finale andata in archivio con lo score di 6-3 6-7(4) 10/4.
    Mattia Pescosolido: “Portare questo cognome non è un peso” – Reduce dalla semifinale disputata nell’Under 16 di Crema, Mattia Pescosolido ha conquistato un altro risultato di prestigio al Tennis Europe All Round Sport & Wellness. Figlio e allievo dell’ex numero 42 ATP, Stefano Pescosolido, il classe 2009 in forza allo Sporting Milano 3, ha raggiunto la finale battendo Alessandro Gallo con lo score di 6-4 3-6 6-3. “Dopo una partenza favorevole, il mio avversario ha iniziato a trovare qualche soluzione diversa – le parole di Mattia al termine del match –. Sono rimasto un po’ spiazzato, ma nel terzo set sono stato bravo a tenere il servizio e poi a fare il break nell’ottavo gioco che mi ha permesso di andarla a vincere. Ad inizio settimana ero convinto di poter far bene. Il mio obiettivo era arrivare almeno in semifinale, ho vinto una partita in più e sono contento: domani darò tutto per vincere il titolo”. A dividerlo dal successo finale ci sarà Lorenzo Elia, che ha invece superato Luca Cosimi per 6-2 0-6 6-1: “Ha una palla molto pesante, lo conosco bene e sicuramente sarà una partita difficile, ma sono pronto”. Accompagnato a Roma da papà Stefano, Mattia punta a raggiungere risultati ancora migliori di quelli del padre, sapendo di poter sempre contare sul suo sostegno: “Giocare con questo cognome non è mai stato un peso per me. Io ho sempre seguito mio fratello Andrea: giocava a calcio e io giocavo a calcio, poi ha iniziato con il tennis e io l’ho seguito. Papà mi accompagna quasi in tutti i tornei ed è una cosa che mi fa molto piacere. Quando stiamo insieme ci divertiamo e ci confrontiamo molto. Spero di diventare un po’ più bravo di lui, ma quando ci alleniamo qualche volta mi batte ancora”.
    Rolli vince la maratona con Iozzi – Ad assegnare il titolo femminile all’All Round Sport & Wellness sarà invece la sfida tra Diana Rolli, atleta del CT Montecchio ma romana di nascita e Silivia Dalle Molle, che si allena al CT Verde Roma. Se la seconda ha staccato il pass per l’ultimo atto dopo il forfait di Aurora Gibellieri, costretta al ritiro per un problema al polpaccio in seguito alle fatiche di una settimana iniziata per lei con le qualificazioni, la prima ha dovuto venire a capo di una battaglia di tre ore per battere la beniamina di casa Alice Iozzi con il punteggio di 7-6(2) 3-6 7-6(4).
    Risultati di venerdì 28 giugnoSemifinaliTabellone maschileLorenzo Elia (14, WC) b. Luca Cosimi (4) 6-2 0-6 6-1Mattia Pescosolido (5) b. Alessandro Gallo (16) 6-4 3-6 6-3
    Tabellone femminileSilvia Dalle Molle (6) b. Aurora Gibellieri (Q) walkoverDiana Rolli (WC) b. Alice Iozzi (4) 7-6(2) 3-6 7-6(4)
    Finale doppio femminileCrystal Aratari/Sofia Cadar b. Bianca Cascia/Alice Iozzi 6-3 6-7(4) 10/4 LEGGI TUTTO