More stories

  • in

    Federer in Sudafrica, Kerber sarà di nuovo mamma, Swiatek inarrestabile a Doha. Sorpresa Alexandrova

    Angelique Kerber nella foto – Foto Getty Images

    Federer torna in pubblico per una nobile causaRoger Federer è tornato sotto i riflettori per un’iniziativa benefica della sua Fondazione. L’ex campione svizzero ha visitato il Sudafrica, terra natale di sua madre Lynette, per ispezionare le scuole dove la Roger Federer Foundation lavora per garantire l’istruzione ai bambini. Ad accompagnarlo in questa speciale missione il capitano degli Springboks, Siya Kolisi.

    Thank you @RogerFederer for visiting two of the preschools that are part of our School Readiness Initiative in South Africa! @SiyaKolisi it was great that you could join us! 🇿🇦 pic.twitter.com/T0F1xCL1xX
    — Roger Federer Foundation (@rogerfedererfdn) February 13, 2025

    Kerber annuncia la seconda gravidanzaAngelique Kerber, ritiratasi sette mesi fa, ha annunciato sui social di essere in attesa del secondo figlio. La ex tennista tedesca, 37 anni, ha condiviso una foto emozionante insieme alla primogenita Liana. Per Kerber, che aveva tentato un breve ritorno alle competizioni dopo la prima gravidanza post-Wimbledon 2022, è l’inizio di un nuovo capitolo lontano dal tennis.
    Swiatek inarrestabile a DohaSul fronte agonistico, Iga Swiatek continua il suo dominio a Doha. La polacca ha raggiunto le semifinali battendo Elena Rybakina 6-2 7-5, portando a 15 le vittorie consecutive nel torneo qatariota, dove vanta un impressionante record di 22-1. Affronterà in semifinale Jelena Ostapenko.
    Sorpresa AlexandrovaIl torneo di Doha ha registrato un’altra sorpresa con l’eliminazione di Jessica Pegula per mano di Ekaterina Alexandrova (4-6 6-1 6-1). La russa, che aveva già eliminato la numero 1 Sabalenka, ha confermato il suo ottimo momento. Con questa sconfitta, solo Swiatek e Rybakina rimangono in gara tra le top 10.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Caso Sinner, la WADA chiede almeno 1 anno di squalifica: il 16-17 aprile la decisione del TAS

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Una svolta pesante potrebbe sconvolgere il tennis mondiale il 16 e 17 aprile, quando il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) si riunirà per decidere sul caso doping di Jannik Sinner. La WADA, non soddisfatta dell’assoluzione pronunciata dal tribunale indipendente dell’ITIA, chiederà una squalifica tra uno e due anni per il tennista italiano.
    James Fitzgerald, portavoce della WADA, ha spiegato a La Stampa le ragioni del ricorso: “Riteniamo che il verdetto di ‘nessuna colpa e nessuna negligenza’ sia stato scorretto secondo le leggi attuali. La WADA non chiede l’annullamento di alcun risultato, eccetto quelli già cancellati nella prima sentenza.”
    Sulla questione delle piccole quantità e della contaminazione incrociata, Fitzgerald ha chiarito: “Siamo consapevoli dei problemi generati dalla contaminazione e lottiamo contro di essi. Nel corso degli anni, la soglia minima di varie sostanze è stata aggiustata per garantire giustizia agli atleti che ingeriscono involontariamente una sostanza proibita, proteggendoli al contempo da chi bara. Posso confermare che le regole relative alla contaminazione sono attualmente in fase di revisione.”La WADA ha anche affrontato il tema degli agenti “mascheranti”: “È noto che ci sono varie sostanze che vengono assunte per mascherare l’assunzione di altre sostanze proibite. Pertanto, è necessario che questi agenti mascheranti siano presenti nella lista delle sostanze e metodi proibiti.”
    Fitzgerald ha concluso sottolineando l’importanza delle spiegazioni dettagliate da parte degli atleti: “Se un atleta risultato positivo a una sostanza proibita non dovesse spiegare da dove proviene o come è entrata nel suo sistema, sarebbe troppo facile per i bari sfuggire a sanzioni importanti.”Una decisione che potrebbe avere conseguenze devastanti non solo per Sinner ma per tutto il tennis mondiale, con il TAS chiamato a una delle sentenze più delicate della sua storia.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    “Il tennis è troppo settario”: Moutet chiede una rivoluzione nell’esperienza degli spettatori

    Corentin Moutet nella foto – Foto Getty Images

    Corentin Moutet, tennista francese noto per la sua personalità schietta e la capacità di esprimere senza filtri i propri pensieri sia in campo che fuori, ha lanciato una proposta rivoluzionaria per il futuro del tennis in un’interessante intervista a Canal+ Sport.
    La visione del francese è chiara: il tennis deve evolversi verso un’esperienza più coinvolgente per gli spettatori. “Sono a favore di un tennis più accessibile alla gente, meno complesso, meno settario”, ha dichiarato Moutet. “Mi spingerei fino a dire che bisogna dare accesso a più persone. Credo che dovrebbe essere più uno spettacolo, più una forma di espressione per le persone e, soprattutto, che dovrebbero poterne godere di più.”
    Secondo Moutet, le attuali restrizioni imposte agli spettatori durante le partite sono eccessive e limitano il coinvolgimento del pubblico. La sua proposta è di trasformare l’esperienza tennistica in qualcosa di più simile ad altri sport come il basket, dove l’atmosfera è più vivace e partecipativa: “Credo che il pubblico sia troppo limitato quando guarda le partite di tennis. Sono favorevole a più atmosfera, più cibo negli stadi, più musica. Sono a favore dell’animazione.”
    Una visione che mira a modernizzare uno sport spesso considerato troppo tradizionalista e formale, cercando di abbattere quelle barriere che possono renderlo poco accessibile al grande pubblico. Le parole di Moutet aprono un dibattito interessante sul futuro del tennis e su come bilanciare la tradizione con la necessità di evolversi per attrarre nuovi appassionati ma sarà questa la giusta soluzione?
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Alexander Zverev Sr, l’arte di essere padre e coach: “Il successo nasce dal lavoro onesto”

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Zverev Sr ha dimostrato di essere uno degli allenatori più metodici e di successo del circuito, pur rimanendo spesso lontano dai riflettori. L’ex tennista di origine russa, che raggiunse il numero 175 del ranking nel 1985, ha guidato le carriere di entrambi i figli, Sascha e Misha, con un approccio unico sia come padre che come coach.
    La filosofia del successo“La chiave per il successo, non solo nello sport ma in qualsiasi professione, è un lavoro buono e onesto”, ha spiegato Zverev Sr parlando di Sascha. “Se si allena, non importa se in campo o in palestra, lo fa sempre al 100%. Credo che questa sia la chiave principale per avere successo. Grazie a questo ha la posizione che ha oggi.”
    Una famiglia di tennisIl tennis scorre nelle vene della famiglia Zverev: oltre al padre Alexander Sr, anche la madre Irina è stata una tennista professionista. Questa eredità sportiva ha sicuramente influenzato i percorsi di Sascha e Misha, entrambi cresciuti sui campi da tennis.
    Il rapporto tra i fratelliContrariamente a quanto si potrebbe pensare, tra Sascha e Misha non c’è mai stata rivalità nel tennis. “Si sono aiutati a vicenda, motivandosi l’un l’altro”, rivela il padre. “Quando Sascha era ancora junior, Misha si allenava sempre con lui, dandogli consigli su come affrontare altri giocatori, sui colpi da utilizzare, su come allenarsi.” Un supporto reciproco che si è esteso anche al circuito professionistico, dove hanno conquistato insieme due titoli in doppio, a Montpellier e Acapulco.
    I successi da junior“Entrambi sono stati grandi junior”, ricorda Alexander Sr. “Sascha ha vinto l’Australian Open, Misha ha raggiunto le semifinali degli US Open. Ciò che ricordo con più affetto era vedere quanto amassero questo sport. Il modo in cui si allenavano, il loro desiderio di migliorare. Quello è stato l’aspetto più bello di quei giorni, osservare i miei figli che volevano diventare grandi giocatori.”
    La dedizione di SaschaUn aneddoto particolare rivela la dedizione dell’attuale numero 2 del mondo: “Fin da piccolo, non voleva mai lasciare il campo. Iniziava a piangere perché voleva continuare a giocare. Anche oggi, capita che finisca gli allenamenti alle 23 o a mezzanotte, e chieda agli organizzatori dei tornei di poter palleggiare per altri 30-40 minuti dopo le partite.”
    Il ruolo attualeDopo il ritiro di Misha nel 2023, il ruolo di Alexander Sr nel team di Sascha è cresciuto esponenzialmente, diventando non solo allenatore ma anche agente e compagno di allenamento. Un approccio completo che ha portato a grandi risultati nel 2024, confermando l’efficacia di questo binomio padre-allenatore.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Tennis e pesca: la doppia vita di Colton Smith

    Colton Smith USA, 05.03.2003

    Un mix unico di tennis e vita all’aria aperta caratterizza la storia di Colton Smith, nuovo talento del tennis americano che sta emergendo nel circuito Challenger. Il 21enne di Tenino, Washington, cresciuto in una fattoria tra mucche, cavalli e galline, sta portando la sua passione per la pesca e la caccia anche nei tornei professionistici.
    La passione per l’outdoor“È un grande reset per me”, racconta Smith. “Pesco da tutta la vita e ho iniziato a cacciare quando avevo nove anni. Non so cosa ci sia nella caccia o nella pesca, credo sia la possibilità di riconnettermi con la natura. Se sono in viaggio per i tornei e riesco a uscire nella natura, mi sento di nuovo bene. È sempre stato molto importante per me. Finché mantengo questo equilibrio, non avrò problemi nel Tour.”
    I successi nel tennisIl numero 262 del ranking ATP sta brillando sia nel circuito professionistico che nel tennis universitario, dove è il giocatore con più vittorie nella storia dell’Università dell’Arizona. Il suo tennis si è adattato perfettamente al livello Challenger, con un record di 15 vittorie e 6 sconfitte in soli sette tornei, culminato con il recente titolo a Cleveland.
    Le avventure all’aria apertaProprio a Cleveland, pur non potendo pescare per il freddo, ha trovato il tempo di visitare un negozio di pesca: “Avevo un po’ di prize money da spendere”, ha scherzato. Ma il suo ricordo più bello è legato a un’avventura con la sorella Chloe: “Eravamo a pescare a mosca a Coeur d’Alene, Idaho, quando ho visto questo mostro attaccare la mia esca. È stata una delle lotte più belle che abbia mai avuto con un pesce.”
    Le radici nella fattoria“Non potevo immaginare un’infanzia migliore”, racconta della sua vita in fattoria. “Avere molti compiti ti insegna la disciplina, ma anche l’apprezzamento per vivere un po’ della terra. È sempre il momento migliore quando torno a casa. La libertà e il relax che trovo lì non li trovo da nessun’altra parte.”
    Il futuro promettenteAnche durante gli allenamenti in Florida a dicembre, Smith ha mantenuto viva la sua passione pescando con il canadese Liam Draxl, mentre si allenava con campioni come Tommy Paul, che lo ha definito “una bestia assoluta”. La sua dedizione al tennis è evidente nei workout con i migliori giocatori del circuito, ma è il suo equilibrio tra sport e natura a renderlo unico.
    Il suo amore per la via all’aperto è visibile anche nel tatuaggio sul braccio sinistro che raffigura un orso, un alce e il suo cane, simboli di quella connessione con la natura che lo aiuta a mantenere la calma anche nei momenti più intensi dei match.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Scommesse sul tennis? Guida per orientarsi tra le varie giocate disponibili

    Scommesse sul tennis? Guida per orientarsi tra le varie giocate disponibili

    Il tennis è uno degli sport più seguiti a livello mondiale e offre un’ampia gamma di opportunità per chi desidera piazzare una scommessa. La velocità del gioco, la varietà delle superfici e la diversità degli stili di gioco rendono ogni match un evento unico, ricco di possibili sviluppi. Ma quali sono le principali tipologie di scommesse sul tennis e su cosa bisogna prestare attenzione prima di effettuare una giocata?
    Le principali tipologie di scommesse nel tennis
    Le scommesse sul tennis si distinguono per una grande varietà di opzioni, che spaziano dalle puntate più semplici fino a quelle più complesse. Tra le più comuni troviamo:
    * Testa a testa (H2H): si punta sul vincitore dell’incontro, senza tenere conto del numero di set o game disputati.
    * Under/Over game o set: si scommette sul numero complessivo di game o set giocati, prevedendo se sarà superiore o inferiore a una soglia stabilita dal bookmaker.
    * Handicap game o set: vengono applicati degli handicap ai tennisti per equilibrare il confronto e offrire quote più bilanciate.
    * Vincitore del set: prevede l’esito di uno specifico set, indipendentemente dal risultato finale del match.
    * Punteggio esatto: si punta sull’esatto risultato dell’incontro in termini di set vinti.
    * Tie-break nell’incontro: si scommette se durante il match ci sarà o meno un tie-break.
    Queste sono solo alcune delle giocate disponibili, che possono variare a seconda del bookmaker e del torneo di riferimento. Per chi desidera esplorare tutte le opzioni, è possibile consultare le scommesse sul tennis disponibili sulle piattaforme di gioco online.
    Fattori da considerare prima di scommettere
    Per effettuare una puntata consapevole è fondamentale considerare diversi elementi che possono influenzare il risultato dell’incontro:
    * Superficie di gioco: i tennisti hanno preferenze specifiche in base alla superficie (terra rossa, cemento, erba), influenzando il loro rendimento. Approfondimenti sull’importanza della superficie nelle prestazioni dei giocatori sono disponibili su ESPN Tennis.
    * Forma fisica e condizione mentale: gli infortuni e la stanchezza accumulata nei tornei precedenti possono incidere sulle prestazioni di un atleta.
    * Testa a testa tra i giocatori: alcuni tennisti hanno particolari difficoltà contro avversari con uno stile di gioco specifico.
    * Condizioni climatiche: vento, umidità e temperatura possono favorire alcuni tipi di giocatori rispetto ad altri.
    Le scommesse live: un’opportunità dinamicaUno degli aspetti più coinvolgenti delle scommesse sul tennis è la possibilità di giocare in tempo reale. Durante un match, le quote variano costantemente in base all’andamento della partita, offrendo opportunità di puntata strategiche. Ad esempio, se un favorito parte male ma tende a recuperare nei set successivi, le quote potrebbero diventare più vantaggiose.
    Le scommesse live richiedono una grande capacità di analisi e reazione immediata, per questo è consigliabile seguire il match in diretta e sfruttare statistiche aggiornate fornite da piattaforme come Tennis Data Analysis.
    Gestione del bankroll e gioco responsabileUn aspetto cruciale per chiunque voglia avvicinarsi alle scommesse sportive è la gestione del bankroll. Impostare un budget prestabilito e non superarlo è fondamentale per evitare perdite significative. Inoltre, è sempre consigliabile informarsi sulle dinamiche del gioco e non lasciarsi trasportare dall’emotività.
    Il tennis offre numerose opportunità di scommessa, ma affrontarlo con strategia e consapevolezza è essenziale per un’esperienza di gioco equilibrata. Conoscere le regole, analizzare i dati e scegliere le giocate con criterio sono passi fondamentali per chi desidera esplorare questo mondo senza lasciarsi trasportare dal caso. LEGGI TUTTO

  • in

    Medvedev: “Non mi sento così lontano dalla vittoria. Con Simon non siamo riusciti a legare come speravo”

    Daniil Medvedev (foto Getty Images)

    Vincere una manciata di match sarà la medicina per tornare a brillare. Così Daniil Medvedev ha parlato a Marsiglia alla stampa prima del debutto nel torneo, previsto per oggi (ore 18) contro Herbert. Prima testa di serie del 250 francese, ma a secco di titoli da Roma 2023, quando il russo sul rosso del Foro Italico sorprese tutti sbaragliando la concorrenza e alzando il primo alloro in carriera su terra battuta. Quel successo in Italia fu il quinto di quell’anno, a coronare un percorso eccellente (Rotterdam, Doha, Dubai, Miami, Roma) che lo riportò al secondo posto del ranking ATP. Purtroppo per il moscovita è stato anche l’ultimo alloro… 21 mesi senza altri titoli, con un livello di gioco che è scemato per intensità e qualità, fino al pessimo inizio di 2025 con un record assai negativo di 2 vittorie e 2 sconfitte. Proprio da Marsiglia Medvedev cerca di ripartire, esternando una discreta serenità nonostante tutto.
    “Mi sento abbastanza bene. Il che può sembrare sorprendente quando non hai fiducia” afferma Medvedev nella press conference. “Sento che non sono poi così lontano dal giocare meglio e dall’ottenere risultati migliori. La domanda è: sarà qui a Marsiglia, a Doha la prossima settimana, a Dubai o a Indian Wells? Questo ancora non lo so, ma ogni settimana arriva una nuova opportunità per fare bene. Ho avuto una buona preparazione nella off-season, e mi sono allenato bene anche prima di Rotterdam. Quindi è solo questione di vincere più partite”.
    Giocare un torneo vicino a casa può essere di aiuto (Daniil vive in Costa Azzurra tra Nizza e Monte Carlo): “Sicuramente, permette a mia moglie di esserci! Siamo venuti in macchina, è sempre meglio non prendere l’aereo. Per i viaggi e i bagagli è più semplice. Sono arrivato solo lunedì, è un po’ più tardi rispetto a quando c’è l’aereo da prendere perché un volo mi spezza davvero le gambe per qualche giorno. Sono felice di essere qui e cercherò di giocare al massimo. Alloggiamo in un buon posto, sul Porto Vecchio, conosciamo alcuni ristoranti, fare qualche bella cena è sempre bello”. Medvedev ha vinto il torneo di Marsiglia nel 2021. È curioso che tutti i suoi 20 titoli siano unici, finora non si è mai ripetuto in nessun evento.
    Il discorso vira su Gilles Simon, ex pro francese e pure nativo della Costa Azzurra, che da pochi giorni ha lasciato il team del russo. Così Daniil spiega la separazione: “Simon mi ha dato molte cose. Le sue idee e tutto ciò che ha portato erano molto buone. È solo che, alla fine, penso che siamo troppo diversi in alcune aree. Non siamo riusciti a connetterci completamente e questo è molto importante tra un giocatore e un allenatore. Questo è l’unico motivo per cui abbiamo deciso di fermarci. Ma penso che sia una persona che possa davvero aiutare i prossimi giocatori con cui lavorerà”.
    Ricordano a Medvedev che l’ultimo trofeo vinto risale al Masters 1000 di Roma 2023. “In questo momento penso che per me ritrovare la vittoria sia molto importante. È la fiducia, dimostrare a me stesso che sono ancora capace di vincere, anche se so di potercela fare (sorride). Tuttavia, ripensando allo scorso anno, vale di più vincere un torneo 250 o arrivare alla finale in Australia, alla semifinale di Dubai pur non essendo stato bene fisicamente e poi alla finale di Indian Wells e alla semifinale di Miami? Preferirei dire che vale di più la finale Slam… Ma attualmente la cosa più importante per me è vincere tante partite, sentirmi di nuovo meglio con il mio gioco perché nelle partite che ho perso di recente ho sentito di non essere poi così lontano dal farcela. Non sto giocando molto bene e comunque sono vicino alla vittoria, il che è un buon segno. Quando troverò il mio vero livello, forse vincerò più partite, più facilmente e i titoli torneranno”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    ATP 500 Doha e Rio de Janeiro: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni

    Scritto da gisva
    Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.itE ora di reintrodurre i BONUS POINT,basta a falsare le classifiche a Doha potrebbero esserci già al primo turno ties tra top 20 mentre a Rio (come sempre),punti facili è una VERGOGNA questo “SISTEMA” di gestione del ranking.

    I bonus point come c’erano un tempo non mi piacevano. Trovavi il top10 iscritto al 250 per l’ingaggio extra, che perdeva svogliatamente al primo match e facevi un sacco di punti immeritato.Ormai, nel tennis attuale è dato per scontato che sono pochi gli appuntamenti in cui ogni tennista si presenta al top. Conta quanto si vince, non se poi hai tornei in cui sei fuori fase.Se si volessero reintrodurre i bonus point per i tornei minori, potrebbe aver senso dare dei bonus pesati in base al turno. Bonus al 100% per chi batto dalle semi in poi, a scendere progressivamente nei turni precedenti.
    I bonus point sono una sciocchezza, e si capisce da chi continuamente ed ossessivamente li promuove.1 per essere significativi dovrebbero essere numericamente alti, creando quindi una notevole sperequazioni fra tennisti che raggiungono lo stesso risultato;2 diventano un fardello pesante la stagione successiva, se un tennista, pur confermando il risultato, ha un percorso diverso, rischia comunque di perdere molti punti.3 Si basano sul ranking, ma sappiamo benissimo che il ranking non sempre corrisponde al livello effettiva sul tipo di superficie: bisognerebbe creare un ranking diverso a seconda della superficie, un processo estremamente complicato;4 cosi come l’altra fissazione del suddetto, la ELO, si tratta, comunque di due tipologie di classificazione logicamente contraddittorie: entrambe sono consequenziali al confronto fra giocatori di diverso ranking, ma utilizzando un ranking prodotto da una differente metodologia di calcolo, quelle che tiene conto dei risultati assoluti, e non relativi. Quindi incoerente con un sistema relativo e non assoluto. Per funzionare, si dovrebbe, “ab initio” costruire un ranking basato su i risultati incrociati (che esiste nelle classificazioni Fit), che però, si ragiona ovviamente in linea puramente teorica, prevederebbe lo svolgimento di almeno due incontri fra ciascuno di tutti i tennisti, processo che richiederebbe, evidentemente, degli anni. A questo punto, assegnando 1 punti per ogni vittoria e 0 per la sconfitta, si avrebbe una classifica basata su dati relativi. Quindi si potrebbe cominciare a disputare i tornei…dopo circa 10 anni! LEGGI TUTTO