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    Svitolina operata al piede, stagione finita

    Elina Svitolina col marito Gael Monfils

    Elina Svitolina si è sottoposta ad un intervento chirurgico al piede destro, mettendo la parola fine alla sua stagione 2024. L’operazione si è resa necessaria per cercare di risolvere un fastidio che la perseguita da molto tempo, con la speranza di tornare competitiva dal 2025. Questo il messaggio postato su Instagram che racconta la sua situazione.
    “Sfortunatamente la mia stagione 2024 è ormai nei libri di storia poiché che oggi mi sono operata al piede per correggere un problema di vecchia data che ho cercato di gestire per tutto l’anno. Questo è lo stesso problema che ha concluso la mia stagione nel 2023 e mi ha ostacolato per gran parte del 2024. È diventato più difficile da gestire e ha avuto un impatto sempre maggiore su di me, non solo per quanto riguarda il tennis e l’allenamento, ma anche nella mia vita di tutti i giorni. MA ORA… Sono emozionata per l’opportunità di concentrarmi sulla mia guarigione e tornare ancora più forte di prima. Sono determinata a fare tutto il necessario per tornare in campo e competere al massimo livello. Voglio ringraziare tutti voi per il vostro supporto e incoraggiamento in questo periodo difficile. Il vostro amore e la vostra positività significano il mondo per me e non vedo l’ora di vedervi in campo nel 2025”.

    La 30enne di Odessa è rientrata sul tour WTA dopo la maternità e come miglior risultato nel 2024 ha raggiunto i quarti di finale a Wimbledon. Auguri di pronta guarigione.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Dimitrov sul caso Sinner: “Gestione anomala, possibile doppio standard”. Il bulgaro si unisce alle voci critiche sulla gestione del caso di doping

    Jannik Sinner e Grigor Dimitrov nella foto – Foto Getty Images

    A settimane di distanza dalla notizia del positivo al doping di Jannik Sinner, il caso continua a far discutere il mondo del tennis. Neanche la vittoria dell’italiano agli US Open 2024 è riuscita a placare le polemiche e le domande dei giornalisti. L’ultimo a esprimersi sulla questione è stato Grigor Dimitrov, che non ha usato mezzi termini nel criticare la gestione del caso.
    Il tennista bulgaro, recentemente confermato come sostituto di Rafael Nadal per la Laver Cup 2024, si trova attualmente a Sofia per un’esibizione con Novak Djokovic. In un’intervista alla televisione nazionale, Dimitrov ha affrontato il tema del doping di Sinner, giocatore che ha affrontato più volte in carriera, perdendo recentemente nei quarti del Roland Garros e nella finale del Miami Open.
    Dimitrov ha puntato il dito principalmente sulla procedura seguita nel caso Sinner: “Ciò che mi ha sorpreso di più è stato come sono stati gestiti i processi e i protocolli in questo caso. Ci sono giocatori che hanno sperimentato processi completamente diversi, con procedure differenti, e questo mi ha fatto chiedere se ci sia stato un doppio standard.”
    Il bulgaro ha sottolineato come la notizia del positivo sia stata resa pubblica solo dopo che il tribunale aveva già deciso di scagionare Sinner, con la sospensione provvisoria revocata appena un giorno dopo l’annuncio del test positivo. “Questo lo vediamo anche in altri sport. Non è un segreto. Tuttavia, il modo in cui si è sviluppato questo caso mi è sembrato molto strano, anche per qualcuno che è stato nel circuito ATP per tanti anni,” ha aggiunto Dimitrov.
    Con queste dichiarazioni, Dimitrov si unisce alle voci critiche sulla gestione del processo, sia da parte dell’ATP che dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency) dopo la comunicazione del positivo a Sinner. Tuttavia, negli ultimi giorni, l’italiano ha anche trovato sostenitori che hanno difeso la legittimità del processo e la sua innocenza, tra cui Casper Ruud.
    Riportare le notizie è un nostro compito che cerchiamo di fare nel miglior o peggior (lo decidete voi) modo possibile.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Primo turno nell’Itf Forte Village

    Felix Gill nella foto

    Cade subito una testa di serie. George Loffhagen esce all’esordio nel primo dei sei tornei Itf che si disputeranno sui campi in terra battuta di Santa Margherita di Pula. Per sei settimane, sono in programma altrettanti tornei Combined (maschili e femminili in contemporanea) organizzati dalla Forte Village Sports Academy con il supporto dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna (300mila euro di montepremi complessivo).
    Il britannico si è ritirato sul risultato di un set pari contro Niccolò Catini. Avanti i primi sette del seeding. Tra queste, bene gli italiani: la numero 2 Andrea Picchione (6-2, 6-0 al qualificato Matteo Mura), la 5 Gabriele Pennaforti (6-1, 6-3 alla wild card Maximilian Figl), la 6 Gabriele Piraino (6-2, 6-3 al lucky looser statunitense Kyle Overmyer) e la 7 Federico Iannaccone (7-6, 6-1 su Stefano Reitano).Avanti anche Giuseppe La Vela (6-7, 7-5, 6-2 al qualificato Julian Ocleppo), Carlo Alberto Caniato (6-4, 6-0 al qualificato Christian Capacci), Cosimo Banti (doppio 6-2 a Francesco Mineo Mineo nel derby tra qualificati), Gabriele Vulpitta (7-6, 6-3 a Noah Perfetti) e le wild card Daniele Rapagnetta ( 7-5, 6-2 a Fausto Tabacco) e Nicolò Toffanin (4-6, 6-4, 6-2 al qualificato Gabriele Dolce).Salutano il torneo Leonardo Malgaroli (6-2, 6-4 dallo spagnolo Carlos Sanchez Jover, testa di serie numero 3) e i qualificati Matteo Mesaglio (6-2, 6-0 dal britannico Felix Gill, numero 1 del torneo) e Silvio Mencaglia (6-1, 6-4 dal britannico Toby Martin).E da domani, è già tempo di ottavi di finale.
    Nel tabellone femminile, subito out le prime tre italiane in campo: Jennifer Ruggeri (6-2, 6-1 dalla spagnola Aliona Bolsova, 88esima al mondo nel 2019) e le wild card Melania Delai (7-6, 6-1 dalla polacca Daria Kuczer) e Chiara Girelli (doppio 6-2 dalla polacca Weronika Falkowska).Da segnalare la qualificazione di Giulia Gabba: la 37enne di Casale Monferrato, a dodici anni dall’ultima partita in campo internazionale (con un best ranking di 187 nel 2007), ha superato i due turni del tabellone cadetto e domani sfiderà la terza testa di serie, la spagnola Carlota Martinez Cirez. Qualificate anche Eleonora Alvisi e Camilla Gennaro. LEGGI TUTTO

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    Dubrov (coach Sabalenka): “Aryna ha ancora enormi margini di miglioramento”

    Dubrov con Sabalenka

    Due Slam e la sensazione di esser totalmente ingiocabile in molte partite, eppure per il suo coach ha ancora un enorme potenziale inespresso e il più bello deve ancora venire. Il 2024 di Aryna Sabalenka sta per terminare come la sua miglior stagione in carriera, ma Anton Dubrov, che allena la bielorussa del 2020, è sicuro che quest’annata abbia costruito le basi per successi ancor più importanti e duraturi. Ne ha parlato in un’intervista al media The National, nel quale si è soffermato in particolare sul recente titolo a US Open, un vero capolavoro per il coach.
    “Vincere US Open significa molto perché abbiamo già attraversato momenti piuttosto difficili, soprattutto a luglio quando si è infortunata prima di Wimbledon. Ed è stato il periodo in cui avevamo qualche dubbio su cosa avremmo fatto dopo, perché avevamo anche da superare mentalmente la sconfitta dell’anno scorso e altre sconfitte dure nel torneo”.
    Aryna aveva una sorta di conto aperto con il torneo di New York. Potenzialmente campo rapido e rimbalzo alto erano le condizioni a lei più favorevoli per esplodere la sua enorme potenza, ma ancora non era riuscita a trionfare. Dopo aver perso nelle semifinali a US Open nel 2021 e nel 2022, Sabalenka è uscita sconfitta nella finale del 2023 contro beniamina di casa Coco Gauff, brava a ribaltare un svantaggio, ma con la bielorussa a un certo punto incapace di trovare una reazione credibile. Quest’anno si è ritrovata in finale Pegula, altra tennista statunitense, quindi una situazione non molto diversa. Di fronte a uno stadio pieno di celebrità che per lo più tifavano contro di lei, Sabalenka non ha vacillato come aveva fatto un anno prima. È stata brava a “bloccare il rumore e a giocare un tennis grandioso in alcuni grandi momenti”, parola di Jessica dopo la sconfitta.
    “Aryna è stata grandiosa. Ha rispettato il piano, si è fidata del processo, si è fidata delle cose di cui parlavamo ogni giorno ed è stata abbastanza coraggiosa da farle quando era sotto una pressione enorme”, continua Dubrov. “Giocare di nuovo una finale contro un’americana agli US Open è davvero dura, c’è sempre una pressione così grande in questo stadio. È orgogliosa di se stessa, e tutta la squadra è davvero orgogliosa di lei”.
    Finire l’anno da n.1 non è impossibile, ma per il coach gli obiettivi sono in realtà altri: “L’obiettivo è innanzitutto essere in forma e in salute, perché ci vorrà un po’ di tempo per riprendersi. L’obiettivo principale per noi questa stagione è concludere in bellezza. In questo momento, direi che possiamo parlare del primo posto, è certamente una cosa possibile e obiettivo davvero fantastico. Ma come ho detto, la corsa vincente a New York ha richiesto così tanta energia ed emozioni che dobbiamo vedere cosa ne sarà delle prossime settimane. Prima di tutto dobbiamo anche imparare come possiamo recuperare il più velocemente possibile e stabilire quegli obiettivi”.
    Obiettivo di medio periodo migliorare ancora: “Dove migliorare? Può ancora migliore in tutto! A partire dal movimento sul campo, anche nella parte mentale ci sono cose che può migliorare. E la parte tecnica, dove non ci si ferma mai, c’è sempre spazio per migliorare. E come puoi vedere da tutti i campioni, dalle loro carriere, dal modo in cui erano sempre al top, se guardi come erano a 18 anni e come erano a 35, sono come due persone completamente diverse, quindi c’è sempre qualcosa da migliorare” conclude Dubrov.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Chengdu e Hangzhou: Il programma completo di Mercoledì 18 Settembre 2024. In campo tre azzurri

    Luciano Darderi ITA, 2002.02.14 – Foto Getty Images

    ATP 250 Chengdu 🇨🇳 (Cina) – Il programma di domaniCenter Court – ore 07:00Adam Walton vs Lukas Klein Taro Daniel vs Lorenzo Sonego Giovanni Mpetshi Perricard vs Fajing Sun (Non prima 10:30)
    Court 1 – ore 07:00Terence Atmane vs Yan Bai Shintaro Mochizuki vs Li Tu Toshihide Matsui / Adam Walton vs Yuki Bhambri / Albano Olivetti (Non prima 10:00)
    Court 2 – ore 07:00Alibek Kachmazov vs Jie Cui Beibit Zhukayev vs Federico Agustin Gomez

    ATP 250 Hangzhou 🇨🇳 (Cina) – Il programma di domaniCENTER COURT – ore 06:00Coleman Wong vs Rigele Te Luca Nardi vs Fabian Marozsan (Non prima 08:00)Luciano Darderi vs Mikhail Kukushkin Marin Cilic vs Zachary Svajda (Non prima 13:30)
    COURT 1 – ore 06:00Mitchell Krueger vs Yasutaka Uchiyama Jamie Murray / John Peers vs Yoshihito Nishioka / Kaito Uesugi (Non prima 08:00)Rinky Hijikata / Mackenzie McDonald vs Rithvik Choudary Bollipalli / Arjun Kadhe
    COURT 2 – ore 06:00Marco Trungelliti vs James McCabe Dalibor Svrcina vs Denis Yevseyev LEGGI TUTTO

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    Feliciano Lopez (direttore delle Finali di Davis Cup): “Troppi cambiamenti confondono gli appassionati, ma gli incontri casa/trasferta sono l’essenza della competizione”

    Feliciano Lopez

    Feliciano Lopez lo scorso anno ha appeso la racchetta al chiodo e si è dedicato completamente all’organizzazione di eventi tennisti di massimo livello. Dopo esser stato direttore del Masters 1000 di Madrid, è passato alle finali di Davis Cup, esperienza che ripoterà anche quest’anno dopo esser stato al timone del girone di Valencia. Conosce come pochi l’evento, sia per averlo giocato – e vinto – da tennista, che con una certa esperienza a livello di gestione. Per questo l’intervista che ha rilasciato al quotidiano AS sul presente e futuro della Coppa Davis è molto interessante. Parlando col collega Jaime Davila si è praticamente lasciato scappare che di sicuro dal 2025 torneranno almeno in parte gli incontri col formato storico casa/trasferta, che tanto mancano agli appassionati e che, a suo dire, restano l’essenza della competizione. Tuttavia altre modifiche sono sul tavolo, e alcune decisioni verranno prese in questi giorni e comunicate a breve. L’ITF ha ripreso in mano la gestione della Davis Cup in fretta e furia, dopo il clamoroso divorzio con pesanti code legali con la società Kosmos di Pique, quindi fu annunciato per l’anno 2024 non c’erano i tempi tecnici per effettuare cambiamenti. La situazione invece è in piena evoluzione per il prossimo futuro, già dall’edizione 2025, che probabilmente vedrà ancora la final 8 ma forse non a Malaga, si parla di Valencia, della Cina o di un’altra sede in Europa. Per Lopez la Davis meriterebbe più spazio, ma visto quando è affollato il calendario è utopia pensare che si possa trovare una data perfetta, che spinga tutti i migliori a giocare. Riportiamo alcuni passaggi dell’interessante intervista di Lopez.
    “Il bilancio dell’attuale Davis è positivo, ma in futuro si potranno cambiare varie cose, format, dove si giocherà… un po’ cercando di stabilire qualcosa che rimanga nel tempo” afferma Lopez. “Dopo tutto il tempo con l’antico formato, e dopo tutti i cambiamenti recenti, ora stiamo lavorando su questo, per rendere la competizione un progetto duraturo, in modo che la gente capisca com’è veramente il format e soprattutto che non ci sono tanti cambiamenti ulteriori, perché i cambiamenti alla fine disorientano e confondono le persone dall’evento. Stiamo cercando di stabilire un formato che duri nel tempo. La gente è contenta delle finali in sede unica e vedremo le partite in casa e in trasferta (playoff in casa e fuori casa) se si può aggiungere qualcos’altro l’anno prossimo, ci stiamo lavorando. Stiamo esaminando diverse opzioni per vedere quale è la migliore.
    In passato Feliciano ha affermato che non esiste un formato perfetto. Ci si sta avvicinando? “Vediamo… i cambiamenti sono stati molto drastici e poi ce ne sono stati anche tanti. Non solo c’è stato un grande cambiamento quando Kosmos ha iniziato nel 2019, ma ci sono stati diversi cambiamenti in seguito. Ciò genera molta incertezza nelle persone. Alla fine si possono apprezzare i cambiamenti, ma devono avere un po’ di senso e devono essere supportati da qualcosa che funziona. Se ci sono così tanti cambiamenti, alla fine le persone si confondono. Da fan, adoravo il vecchio formato; per me l’essenza della competizione era giocare in casa con la propria gente, scegliere il tipo di superficie e tutto il resto. Per me era bellissimo. Capisco che, nel calendario attuale, giocare quattro turni di qualificazione in questo modo fosse impossibile. Quindi ora siamo in quel processo. Personalmente mi piacciono le finali. Penso che stiano guadagnando importanza, sono le otto migliori nazioni che giocano in pochi giorni in una città. Mi piace, e l’anno prossimo stiamo valutando di aggiungere un po’ più di partite in casa e in trasferta, il vecchio formato, giocando un po’ di più con il vecchio formato fino a raggiungere le finali. Ci sono ancora tante cose nell’aria ed è una delle possibilità che stiamo valutando, ma nulla è ancora deciso”.
    A Valencia si spinge proprio perché la Finale 8 si svolga qui, alla Roig Arena, dal 2025. “Il processo è ancora aperto, ci sono diverse città che si sono candidate” continua Lopez. “Valencia è una di queste e penso che le cose stiano andando bene, c’è molto interesse. Sono venuto alla presentazione della fase a gironi e il sindaco lo ha detto pubblicamente. Anche la Roig Arena sembra essere all’altezza del compito. Ovviamente ci sono tantissime cose da chiudere, sicuramente avranno chiuso concorsi o concerti…. L’ideale sarebbe che prima di Malaga venga annunciata la città che ospiterà le Finali dal 2025”.
    Si parla con insistenza della Cina come candidato preferito dell’ITF, questa la voce che le nostre fonti hanno raccolto. Lopez su questo resta possibilista: “Cina sì, Arabia Saudita, per quanto ne so, no. La Cina infatti ha mostrato un forte interesse, infatti la fase a gironi si è giocata in Cina (a Zhuhai) e penso che siano interessati anche ad ospitare le Finali. L’Arabia Saudita è molto interessata a continuare a collaborare con l’ATP e la WTA. Quest’anno giocheranno lì le WTA Finals, anche la questione del decimo Masters 1.000 è nell’aria e credo che alla fine sarà qualcosa che riusciranno a raggiungere, le NextGen Finals sono ancora lì”.
    La fase a gironi si è svolta anche quest’anno subito dopo US Open. Una settimana a dir poco infelice… Lopez la pensa così: “È difficile, storicamente la Coppa Davis è sempre stata uno sforzo in più che i giocatori devono fare per rappresentare il proprio Paese. La Coppa Davis non cade quasi mai in un periodo dell’anno in cui tutti vogliono giocare. La Davis dovrà essere aggiunta in base al calendario esistente. Questa fase a gironi si gioca dopo gli US Open e abbiamo avuto assenze significative, come il campione degli US Open, Jannik Sinner, abbiamo avuto alcune sconfitte anche da parte degli americani, l’anno scorso qui abbiamo perso Carlos… Ma non possiamo cercare una data nel calendario che porti tutti i migliori a giocare con certezza perché non accadrà. Non succedeva prima con il vecchio formato, quando ho iniziato a giocare, né succederà in futuro. I tornei di tennis ne sono consapevoli, tieni presente che il calendario è quello che è e che i giocatori a volte danno la priorità e decidono di giocare qua o là in base a ciò che ritengono andrà meglio per loro. E così continuerà ad essere nel mondo del tennis, sia in Coppa Davis che in circuito. Ci sono degli obblighi che devi rispettare, ma anche noi a Madrid abbiamo avuto anni in cui non abbiamo avuto Djokovic, non abbiamo avuto Sinner… potrei dirti mille nomi. E questo fa parte della vita del tennis. Trovo difficile trovare una data su cui tutti siano d’accordo”.
    È un intervista molto significativa, che lancia quelle che dovrebbero essere le novità per il 2025, un primo ritorno alle sfide casa-trasferta quasi sicuramente al posto della fasi a gironi di settembre, davvero mal collocata in calendario. Tuttavia Lopez sembra “tombale” nell’affermare che la cara vecchia Davis continuerà a dover rincorrere il calendario e i miseri spazi possibili, senza la possibilità di tornare davvero centrale nella stagione. Parole che confermano come in realtà l’interesse di ATP e giocatori sia sul tour stagionale, e che l’idea di rilanciare per davvero la competizione a squadra sia assai marginale.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Ion Tiriac propone: “Aumentiamo le dimensioni della palla del 50%”. L’ex tennista rumeno suggerisce una soluzione radicale per rallentare il gioco

    Ion Tiriac nella foto

    In un’intervista esclusiva concessa ad un giornale di Bucarest, Ion Tiriac, ex tennista e noto imprenditore rumeno, ha condiviso le sue opinioni sullo stato attuale del tennis, concentrandosi in particolare sulla velocità del gioco che, a suo avviso, ha raggiunto livelli eccessivi.
    Tiriac, figura influente nel mondo del tennis, ha espresso preoccupazione per l’evoluzione del gioco: “Se dobbiamo parlare del gioco, trovo che sia diventato davvero troppo veloce. Questo è legato all’evoluzione dei materiali e alla condizione fisica dei giocatori.”Per affrontare questo problema, l’ex campione ha proposto una soluzione che lui stesso definisce rivoluzionaria: “È per questo che ho proposto di aumentare le dimensioni della palla del 50%. Capisco che possa sembrare un po’ rivoluzionario, ma rallenterebbe il gioco.”
    Questa proposta audace di Tiriac riflette una crescente preoccupazione nel mondo del tennis riguardo all’equilibrio tra potenza e tattica nel gioco moderno. L’aumento delle dimensioni della palla potrebbe infatti portare a scambi più lunghi e a un gioco più strategico, riducendo l’impatto della pura potenza.
    Tuttavia, una modifica così radicale all’attrezzatura di gioco solleva inevitabilmente domande sulla fattibilità e sull’impatto che potrebbe avere sul tennis professionistico. Come reagirebbero i giocatori? Come influenzerebbe le diverse superfici di gioco? E soprattutto, come verrebbe accolta dai fan e dalle organizzazioni che governano lo sport?
    La proposta di Tiriac, per quanto controversa, apre un importante dibattito sul futuro del tennis e su come lo sport possa evolversi per mantenere l’equilibrio tra spettacolo e tecnica. Resta da vedere se questa idea troverà terreno fertile tra gli addetti ai lavori o se rimarrà solo una provocazione di un personaggio sempre pronto a sfidare lo status quo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Dimitrov: “Voglio essere ricordato per chi sono, non solo per il tennis”. Il bulgaro si apre sulla vita fuori dal campo e sulla sua esperienza in Laver Cup

    Grigor DImitrov – Foto Getty Images

    Grigor Dimitrov, ex numero 3 del mondo, si prepara a partecipare alla Laver Cup 2024 a Berlino, prendendo il posto del ritirato Rafael Nadal. Nonostante il doloroso ritiro per infortunio ai quarti di finale degli US Open, il bulgaro sembra essersi ripreso rapidamente e si dice pronto per questo prestigioso evento a squadre.
    In un’intervista rilasciata al sito ufficiale della Laver Cup, Dimitrov ha rivelato aspetti poco conosciuti della sua vita fuori dal campo: “Mi piace creare cose nel mio tempo libero. Se ti raccontassi tutto quello che faccio, mi chiederesti: ‘Giochi davvero a tennis?’”. Il 33enne ha poi aggiunto: “Amo il tennis, ma anche se diventassi il migliore di tutti i tempi, non voglio essere definito solo da questo sport. Sono la mia persona e voglio essere ricordato per chi sono veramente. Sono molto più che tennis”.
    Questa non è la prima esperienza di Dimitrov alla Laver Cup. Il bulgaro ha partecipato all’edizione di Chicago nel 2018, condividendo il campo con leggende come Bjorn Borg, Roger Federer e Novak Djokovic. Ricordando quell’esperienza, Dimitrov ha detto: “Guardi al tuo fianco e vedi solo leggende dello sport. Quel tipo di atmosfera, dare il cinque a Borg, Federer seduto con me in panchina dopo il primo set, o sentire Novak urlare qualcosa in serbo sullo sfondo. È stata un’esperienza incredibile. Tutti i ragazzi mi hanno supportato in modo spettacolare, il sostegno è stato pazzesco”.
    Queste dichiarazioni offrono uno sguardo più profondo su Grigor Dimitrov, rivelando un atleta che, pur amando profondamente il suo sport, desidera essere ricordato per la sua personalità completa, non solo per i suoi successi sul campo. Con la Laver Cup alle porte, i fan avranno l’opportunità di vedere nuovamente in azione questo talentuoso giocatore in un contesto unico, dove lo spirito di squadra si fonde con l’eccellenza individuale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO