Berrettini vince l’ATP Award di “Comeback Player of the Year” 2024
L’infografica dell’ATP per il premio di Matteo
Dagli ATP Award arriva un’altra gioia per il tennis italiano. Meritatissima. Matteo Berrettini infatti si aggiudica il premio di “Comeback Player of the Year”, ossia di giocatore tornato a grandissimo livello rientrando da un periodo difficile. Dopo sei mesi di stop dalla seconda parte del 2023 per un grave infortunio alla caviglia e poi un dolore al piede sofferto in Australia in gennaio, il romano è rientrato sul tour ATP a marzo risalendo dal n.154 in classifica fino ai primi 40 del mondo, al termine di un 2024 che gli ha regalato 3 titoli ATP e lo straordinario contributo alla vittoria in Davis Cup, dove a Malaga insieme a Jannik Sinner è stato decisivo.
“Sono davvero felice di aver vinto il premio di Comeback Player of the Year”, ha detto Berrettini in un messaggio ai fan. “Grazie mille per il supporto. È stata una grande stagione, un grande sforzo per me e la mia squadra. Ovviamente sono così felice per i risultati che abbiamo ottenuto e non vedo l’ora di scendere in campo nel 2025 per ottenere più successo. Grazie ancora per il vostro supporto. Senza di voi ragazzi, i fan, non sarebbe possibile.”
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— ATP Tour (@atptour) December 12, 2024
Matteo aveva trascinato l’Italia in Coppa Davis anche nella fase a gironi di Bologna lo scorso settembre: vinse i suoi tre match di singolare, dando un contributo fondamentale alla qualificazione degli azzurri per la Final 8 di Malaga, dove ha vinto in doppio insieme a Sinner contro gli argentini e quindi i suoi due singolari contro Australia e Olanda (Kokkinakis e Van de Zandschulp). Punti pesantissimi, che hanno consentito a Jannik di “completare” l’opera.
E pensare che il 2024 di Berrettini non era partito affatto bene. Fermo dalla brutta storta alla caviglia a US Open, Matteo era volato con il nuovo coach Roig in Australia in gennaio, ma un nuovo problema al piede alla vigilia del torneo di Melbourne l’aveva di nuovo stoppato. Il suo calvario pareva senza fine, e purtroppo era un film già visto e rivisto. Ma la forza morale e voglia di rivalsa di Berrettini è stata più forte di tutto. Si è ripresentato in campo negli Stati Uniti al quotato Challenger di Phoenix, dove è arrivato in finale, quindi rientrato sulla terra battuta si è subito preso il titolo a Marrakech, lottando come un leone e vincendo alcuni match non solo con il suo super servizio ma lavorando tanto in difesa e non arrendendosi mai. Era il segnale inequivocabile di quanto e bene avesse lavorato sul piano fisico, indispensabile per tornare a competere al massimo livello.
Sull’erba di Stoccarda, dove aveva vinto già due titoli, è stato stoppato in finale solo da un Draper in rampa di lancio, e a Wimbledon un sorteggio beffardo gli ha riservato un secondo turno terribile contro Sinner. Partita stellare, solo la classe di Jannik l’ha fermato. Invece non si è fermato più nell’estate sul “rosso” alpino, dove ha conquistato una meravigliosa doppietta a Gstaad e Kitzbuhel, arrivando così a toccare quota 10 tornei ATP vinti in carriera. Meno trionfale la seconda parte dell’anno, ma dopo US Open la testa era sulla Davis, con quella promessa con Sinner “la vinceremo insieme il prossimo anno”. Detto fatto: tre partite e tre vittorie a Bologna, quindi si è preparato a puntino per Malaga, dove è stato il vero grande protagonista del successo italiano, da leader e decisivo con le sue tre vittorie tra singolo e doppio.
Matteo ha chiuso il 2024 con un eccellente record di 32 vittorie e 12 sconfitte, da n.34 del mondo. Soprattutto, Berrettini si è ripreso un po’ di quel tanto che la malasorte gli ha tolto in troppi stop per infortuni. Un premio di “ritorno dell’anno” meritatissimo. Se Sinner ha vissuto un’annata indimenticabile, con Berrettini il nostro tennis ha ritrovato un altro grande Campione.
Marco Mazzoni LEGGI TUTTO