More stories

  • in

    Trento, Mosna: “Squadra costruita per vincere. Nello sport arrivare secondi non conta nulla”

    Di Redazione Delusione e rammarico in casa dell’Itas Trentino dopo la sconfitta nella Finale di Champions League contro lo Zaksa di Nikola Grbic. La formazione polacca ha alzato il trofeo più ambito per la prima volta nella storia, mentre Giannelli e compagni si sono dovuti “accontentare” del secondo posto. Un ko che brucia e tanto.. lo stesso Presidente Diego Mosna, nelle dichiarazioni rilasciate al quotidiano L’Adige, ha espresso tutta la propria delusione. «È una sconfitta davvero difficile da digerire perché non nego che ci contavo particolarmente. Certo oggi c’è ben poco altro da aggiungere. Credo che i pensieri debbano sedimentare un po’, raffreddare per metabolizzare questo colpo. Poi penseremo al da farsi per il futuro». Un futuro che vedrà certamente cambiare qualcosa in seno alla squadra. Come diceva anche nei giorni scorsi il general manager Bruno Da Re, la finale di Champions rappresentava uno spartiacque. «Come ho già detto, non è il momento di parlarne – ripete il presidente Mosna -. Di sicuro qualcosa che non va in questa squadra c’è: dire che siamo arrivati secondi e che abbiamo giocato quasi alla pari con gli avversari significa poco: nello sport arrivare secondi conta nulla e questa era una squadra costruita per vincere. Da questo punto di vista è evidente che dovremo tutti affrontare la situazione e fare una serie di considerazioni». Ripensando per un attimo alla partita, Mosna ne analizza la scansione: «In ogni set siamo partiti meglio dello Zaksa ma poi ci siamo sempre sgonfiati, oppure loro sono saliti, non lo so. Quello che si vedeva con chiarezza era però un approccio diverso alla gara, gli occhi dei giocatori polacchi trasmettevano grinta e fame di vittoria. Anche dalla panchina gli incitamenti erano più rabbiosi. Ora, non sto certo dicendo che chi grida di più in panchina vince, ma l’impressione era che ci fosse una diversa cattiveria agonistica. Credo che loro abbiano approcciato meglio la partita e l’abbiano vinta anche tatticamente». A dire la verità, nel quarto set, sul 16-13 sembrava che il ritmo preso dalla squadra trentina fosse quello giusto e che l’epilogo sarebbe stato al tiebreak… «Lo pensavo anch’io. Invece ancora siamo calati. Abbiamo sbagliato tanto e ai vantaggi sono venuti fuori loro. Come dicevo: la grinta, la fame in quelle circostanze fanno la differenza». LEGGI TUTTO

  • in

    Paola Egonu e Aleksander Sliwka gli MVP delle Super Finals

    Di Redazione Premiazione doppia come a Berlino, anche se in un clima ben diverso per via degli spalti “vuoti” (anche se assai lontani dall’annunciata chiusura ermetica): le Super Finals di Champions League si chiudono con la gioia condivisa da A.Carraro Imoco Conegliano e Grupa Azoty Kedzierzyn Kozle, vittoriosi nelle rispettive sfide contro VakifBank Istanbul e Trentino Itas. Foto CEV Quasi obbligata l’assegnazione dei premi di MVP: nella finale femminile il riconoscimento va per l’ennesima volta a Paola Egonu, autrice di 40 punti di cui 10 nel solo tie break decisivo. Nel maschile è invece Aleksander Sliwka, schiacciatore mancino dello Zaksa, ad aggiudicarsi il premio individuale dopo una delle sue migliori prestazioni stagionali. LA FINALE FEMMINILE LA FINALE MASCHILE LEGGI TUTTO

  • in

    L’albo d’oro della Champions League maschile: prima volta per la Polonia

    Di Redazione La vittoria dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle ai danni di Trento nella Super Final di Verona è anche il primo storico trionfo di una squadra polacca nello Champions League maschile. Fino ad oggi due finali perse e ben 4 medaglie di bronzo nella storia della Polonia, che diventa il decimo paese ad esprimere una vincitrice del trofeo, oltre che il primo a spezzare il dominio di Italia e Russia dopo ben 12 edizioni (8 vittorie russe e 4 tricolori). Per l’Itas Trentino è invece la seconda sconfitta su 5 finali disputate, dopo quella del 2016 contro lo Zenit Kazan. Ecco l’albo d’oro aggiornato della manifestazione: COPPA DEI CAMPIONI1959-60 CSKA Mosca1960-61 Rapid Bucarest1961-62 CSKA Mosca1962-63 Rapid Bucarest1963-64 SC Leipzig1964-65 Rapid Bucarest1965-66 Dinamo Bucarest1966-67 Dinamo Bucarest1967-68 Spartak Brno1968-69 CSKA Sofia1969-70 Burevestniek Alma Ata1970-71 Burevestniek Alma Ata1971-72 Spartak Brno1972-73 CSKA Mosca1973-74 CSKA Mosca1974-75 CSKA Mosca1975-76 Dukla Liberec1976-77 CSKA Mosca1977-78 Plomien Milowice1978-79 Stella Rossa Bratislava1979-80 Klippan Torino1980-81 Dinamo Bucarest1981-82 CSKA Mosca1982-83 CSKA Mosca1983-84 Santal Parma1984-85 Santal Parma1985-86 CSKA Mosca1986-87 CSKA Mosca1987-88 CSKA Mosca1988-89 CSKA Mosca1989-90 Philips Modena1990-91 CSKA Mosca1991-92 Il Messaggero Ravenna1992-93 Il Messaggero Ravenna1993-94 Edilcuoghi Ravenna1994-95 Sisley Treviso1995-96 Las Daytona Modena1996-97 Las Daytona Modena1997-98 Casa Modena Unibon1998-99 Sisley Treviso1999-00 Sisley Treviso EUROPEAN CHAMPIONS LEAGUE2000-01 Paris Volley2001-02 Lube Banca Marche Macerata2002-03 Lokomotiv Belgorod2003-04 Lokomotiv Belgorod2004-05 Tours VB2005-06 Sisley Treviso2006-07 VfB Friedrichshafen2007-08 Dinamo-Tattransgaz Kazan CEV CHAMPIONS LEAGUE2008-09 Itas Diatec Trentino2009-10 Trentino BetClic Trento2010-11 Trentino BetClic Trento2011-12 Zenit Kazan2012-13 Lokomotiv Novosibirsk2013-14 Belogorie Belgorod2014-15 Zenit Kazan2015-16 Zenit Kazan2016-17 Zenit Kazan2017-18 Zenit Kazan2018-19 Cucine Lube Civitanova2019-20 non assegnata2020-21 ZAKSA KEDZIERZYN-KOZLE LEGGI TUTTO

  • in

    Perugia, Lube e Trento in Champions League, Monza va in CEV Cup

    Di Redazione Con il passaggio della Sir Safety Conad Perugia in Finale Scudetto sono definite le qualificazioni alle Coppe Europee per la stagione 2021-2022. Le tre squadre che parteciperanno alla Champions League del prossimo anno saranno la stessa Perugia, la Cucine Lube Civitanova e l’Itas Trentino: una tra queste si qualificherà infatti per la vittoria dello Scudetto e le altre due come miglior classificata in regular season e perdente della finale. La qualificazione alla CEV Cup, che spettava di diritto a Civitanova in qualità di vincitrice della Del Monte Coppa Italia, passa alla Vero Volley Monza come quarta classificata in regular season. L’ultimo posto rimasto vacante è quello in Challenge Cup, che sarà assegnato, come noto, alla squadra vincente dei Play Off 5° posto. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Lo Zaksa l’ha fatto ancora: Zenit battuto al Golden Set ed è finale

    Di Redazione Per la prima volta nella sua storia lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle approda alla finale della Champions League maschile, e lo fa nel modo più spettacolare ed emozionante possibile. Sconfitta in casa dallo Zenit Kazan per 2-3, lo stesso punteggio dell’andata (17-25, 25-16, 25-21, 28-30, 18-20), la squadra polacca si dimostra ancora una volta infallibile nel Golden Set, che già l’aveva premiata contro Civitanova: il 15-13 vale la qualificazione alla Super Final del 1° maggio a Verona, dove lo Zaksa – dopo aver eliminato le due finaliste del 2019 – troverà la vincente tra Perugia e Trento. Dopo la sfida thrilling di Kazan, quella che va in scena in terra polacca è un’altra battaglia: lo Zaksa va nettamente sotto in ricezione nel primo set, ma reagisce con un secondo parziale perfetto (25-12) e vince con un buon margine anche il terzo. Nel quarto la squadra di Grbic si porta avanti 21-18 e ha ben cinque occasioni per chiudere, tutte annullate: alla fine la spunta lo Zenit sul 28-30, esattamente come all’andata ma a parti invertite. Si va al tie break: lo Zaksa ha altri due match point (14-13, 15-14), ma non li sfrutta e cede ai vantaggi. L’incredibile rimonta dei russi si ferma però al Golden Set, in cui la squadra polacca si fa riavvicinare dall’11-7 al 12-11, chiudendo però al secondo tentativo dopo quasi 3 ore di lotta. Una prestazione ancora una volta di altissimo livello quella di Toniutti e compagni, che fanno meglio dei rivali al servizio (8 ace) e in ricezione, reggendo il ritmo in attacco e a muro: 21 punti a testa per Semeniuk e Kaczmarek, 13 per il centrale David Smith (9 su 12 in attacco e 2 muri). Allo Zenit non bastano la prova super di Mikhaylov (27 punti con il 68%) e quella più che buona di Ngapeth (22), anche perché Bartosz Bednorz stecca la partita e viene sostituito da Voronkov dopo il terzo set. Quella di Verona sarà dunque la prima finale senza Kazan dal 2015 (anche se lo scorso anno la squadra russa era già stata eliminata prima della sospensione per la pandemia). Grupa Azoty Kedzierzyn Kozle-Zenit Kazan 2-3 (17-25, 25-16, 25-21, 28-30, 18-20) Golden Set 15-13Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: Zatorski (L), Kaczmarek 21, Kochanowski 8, Rejno ne, Toniutti, Staszweski ne, Kluth 1, Sliwka 17, Semeniuk 21, Smith 13, Depowski ne, Prokopczuk, Zawalski ne, Banach (L) ne. All. Grbic.Zenit Kazan: Voronkov 9, Surmachevskiy, Volvich 6, Alekno, Volkov 6, Ngapeth 22, Bednorz 7, Krotkov (L) ne, Butko 2, Kononov ne, Zemchenok 1, Smolyar ne, Golubev (L), Mikhaylov 27. All. Alekno.Arbitri: Kovar e Mezoffy (Ungheria).Note: Incontro disputato a porte chiuse. Zaksa: battute vincenti 8, battute sbagliate 19, attacco 55%, ricezione 45%-22%, muri 5, errori 31. Zenit: battute vincenti 5, battute sbagliate 18, attacco 56%, ricezione 41%-22%, muri 10, errori 31. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

  • in

    C’è solo Trento nel primo round: Perugia si arrende in tre set

    Di Redazione A senso unico la gara di andata della semifinale tutta italiana di Champions League maschile: la Trentino Itas ha la meglio sulla Sir Sicoma Monini Perugia per 3-0 alla BLM Group Arena (ancora inviolata in questa stagione), in una partita sempre condotta dalla squadra di casa. Giannelli e compagni, infatti, restano sempre in vantaggio nel primo set, dominano totalmente il secondo e nel terzo fermano sul più bello il tentativo della Sir di rientrare in gara, con un break decisivo dal 15-17 al 19-17. Gran partita per tutta la squadra trentina, ma a brillare è soprattutto l’ex Marko Podrascanin con 11 punti, frutto dell’83% in attacco, di 4 muri e 2 ace; protagonista anche Nimir Abdel-Aziz, 16 punti, 3 servizi vincenti e 2 muri. In casa Trentino Itas ottima anche la prestazione dei posti 4 Lucarelli e Michieletto ed eccellente Giannelli nello smistare ottimamente il gioco su tutto il fronte d’attacco. Tra le file di Perugia spicca soprattutto la serata da incubo di Wilfredo Leon, fermo a 7 punti con il 39% in attacco e il 33% in ricezione, con Thijs Ter Horst (12 punti) unico terminale affidabile per Travica. Mercoledì 24 marzo il ritorno a Perugia: la Sir è chiamata a vincere per 3-0 o 3-1 per accedere al Golden Set. La cronaca:La Trentino Itas scelta da Angelo Lorenzetti per questo importante appuntamento non differisce di una virgola da quella vista quattro giorni prima a Piacenza: Giannelli in regia, Nimir Abdel-Aziz opposto, Lucarelli e Michieletto in posto 4, Lisinac e Podrascanin al centro, Rossini libero. La Sir Sicoma Monini Perugia risponde con Travica al palleggio, Ter Horst opposto, Leon e Plotnyskyi schiacciatori, Russo e Solé centrali, Colaci libero. L’impatto migliore sul match lo hanno i padroni di casa, che partono in maniera molto determinata in fase di break point, guadagnando subito un buon margine (da 3-3 a 6-3) con Michieletto al servizio. Il time out di Heynen chiarisce le idee ai suoi, che alla ripresa trovano in fretta la parità, approfittando delle difficoltà di Nimir a mettere la palla a terra in posto 4 (errore e muro subito dal connazionale Ter Horst). La Trentino Itas non si scompone e riparte con Lucarelli e Michieletto, riguadagnando l’immediato +3 (13-10) e riescono a proteggere il vantaggio nonostante Leon e Ter Horst provino più volte a ricomporre lo strappo (16-14). L’olandese però in seguito realizza l’ace della parità a quota 17. Il finale di parziale è tiratissimo ed appassionante; i gialloblù con Nimir volano sul +2 (21-19) e stavolta difendono bene il margine, chiudendo sul 25-21 anche ad un muro di Podrascanin su Leon. Dopo il cambio di campo la Trentino Itas non molla la presa e riprende immediatamente a giocare la sua pallavolo sciolta ed efficace, esaltata dalle qualità a rete di Podrascanin che fra muri ed attacchi guida i suoi sul 6-3 e poi 8-3. Heynen ha già speso i due time out a disposizione, ma non riesce stavolta a scuotere la sua Perugia anche perché sale in cattedra anche Nimir che a suon di attacchi verso un vantaggio sempre crescente (10-5 e poi 14-5 con Lucarelli al servizio). I padroni di casa dilagano (17-7) con Perugia che alterna gli effettivi per provare ad offrire maggior resistenza ma è tutto inutile; Trento è efficacissima in fase di cambiopalla e corre veloce verso il 2-0, che si materializza già sul 25-16 grazie anche alla continuità di Lucarelli e agli spunti a rete di Lisinac. La Sir Sicoma Monini prova a rialzare la testa in avvio di terzo set, momento in cui Leon affila le armi, spalleggiato da Ter Horst, pungente anche al servizio (5-7 e poi 8-11). Trento rialza subito la testa con Nimir e Michieletto (12-12), ma Perugia scappa di nuovo con Russo (14-16). Un muro di Nimir su Leon, un ace di Podrascanin ed un errore a rete dello stesso martello caraibico consegnano il +2 interno (19-17). E’ lo spunto decisivo; sulle ali dell’entusiasmo i gialloblù volano verso il 3-0 (25-23). Angelo Lorenzetti: “È solo un primo passo, che oggi ci dà soddisfazione, ma conosciamo bene la formula, che è diversa dai Play Off. Oggi abbiamo vinto la battaglia in battuta e in ricezione ma sappiamo che al PalaBarton sarà diverso, Perugia in casa sa esprimere un altro gioco. Dobbiamo fare tutti un salto di qualità, anche l’ambiente, e non dare nulla per scontato: sappiamo tutti cos’è successo nel passato di questa manifestazione. In questi giorni abbiamo ‘pestato’ abbastanza in allenamento, adesso c’è da rilassarsi un attimo, ma non troppo perché poi dobbiamo ributtarci in queste sfide“. Vital Heynen: “Bisogna essere onesti e dire che Trento ha giocato meglio. Chiaramente meglio nel secondo set, negli altri due hanno fatto qualche errore in meno. Noi nel primo e nel terzo set abbiamo avuto delle possibilità che non abbiamo sfruttato. Stasera non siamo mai entrati veramente in partita, solo nel terzo set un po’ meglio. Ci troviamo nella stessa situazione che avevamo vissuto dopo la sconfitta a Modena. Adesso dobbiamo resettare la testa perché ci aspettano domenica contro Milano e mercoledì contro Trento le due partite più importanti dell’anno”. Trentino Itas-Sir Sicoma Monini Perugia 3-0 (25-21, 25-16, 25-23)Trentino Itas: Cortesia ne, Argenta ne, Michieletto 5, Sperotto ne, Rossini (L), Lucarelli 9, Giannelli 2, Kooy 1, Pol (L) ne, Abdel-Aziz 16, Sosa Sierra, Podrascanin 11, Lisinac 7, De Angelis ne. All. Lorenzetti.Sir Sicoma Monini Perugia: Piccinelli ne, Ricci 2, Vernon-Evans, Travica 2, Ter Horst 12, Sossenheimer (L) ne, Leon 7, Zimmermann, Solé 6, Russo 5, Colaci (L), Atanasijevic ne, Muzaj 2, Plotnytskyi 5. All. Heynen.Arbitri: Mokry (Slovacchia) e Nastase (Romania).Note: Incontro disputato a porte chiuse. Trento: battute vincenti 6, battute sbagliate 15, attacco 54%, ricezione 46%-23%, muri 7, errori 19. Perugia: battute vincenti 3, battute sbagliate 13, attacco 49%, ricezione 47%-20%, muri 6, errori 24. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Lo Zaksa fa l’impresa al tie break sul campo dello Zenit Kazan

    Di Redazione Capolavoro dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle nella semifinale di andata di Champions League maschile: la squadra polacca si impone al tie break sul campo dello Zenit Kazan, dopo aver rimontato due set di vantaggio e annullato 5 match point nel terzo parziale. Il set decisivo è a sua volta da brividi: avanti 11-14, la formazione di Grbic si fa raggiungere dai padroni di casa, ma riesce ad avere la meglio ai vantaggi (14-16). Al ritorno, mercoledì 24 marzo in Polonia, lo Zenit dovrà vincere da tre punti per passare, oppure sperare nel Golden Set in caso di vittoria per 3-2. Per lo Zaksa ancora una prova da incorniciare di Kamil Semeniuk, che chiude con 27 punti e il 51% in attacco, e di Jakub Kochanowski, 7 su 10 in attacco e 6 muri-punto; lo Zenit risponde con 23 punti di Maxim Mikhaylov (50%), 17 di Earvin Ngapeth e 4 muri vincenti di Alexander Volkov, in una partita di fatto giocata alla pari in tutti i fondamentali. Certo, la squadra di Alekno avrà da rimuginare sulle occasioni fallite nel terzo set, in cui era avanti 24-22 e poi nuovamente per tre volte ai vantaggi. Zenit Kazan-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 2-3 (25-22, 25-22, 27-29, 22-25, 14-16)Zenit Kazan: Voronkov ne, Surmachevskiy, Volvich 9, Alekno ne, Volkov 11, Ngapeth 17, Bednorz 16, Krotkov (L) ne, Butko 3, Kononov ne, Zemchenok ne, Smolyar ne, Golubev (L), Mikhaylov 23. All. Alekno.Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: Zatorski (L), Kaczmarek 22, Kochanowski 13, Rejno 2, Toniutti 1, Staszewski ne, Kluth, Sliwka 17, Semeniuk 27, Smith 3, Depowski ne, Prokopczuk, Zawalski ne, Banach (L) ne. All. Grbic.Arbitri: Akinci (Turchia) e Ovuka (Bosnia Erzegovina).Note: Spettatori 1900. Zenit: battute vincenti 5, battute sbagliate 19, attacco 51%, ricezione 48%-29%, muri 12, errori 29. Zaksa: battute vincenti 5, battute sbagliate 21, attacco 52%, ricezione 41%-28%, muri 11, errori 34. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

  • in

    Obiettivo centrato per la Trentino Itas: sarà derby con Perugia

    Di Redazione
    Sarà di nuovo derby italiano nelle semifinali di Champions League maschile: la Trentino Itas centra l’obiettivo qualificazione e raggiunge la Sir Sicoma Monini Perugia, che affronterà nel penultimo atto della competizione. La sfida di ritorno dei quarti di finale contro il Berlin Recycling Volleys è tirata per due set, quelli decisivi per la qualificazione: la squadra di Lorenzetti li vince grazie a un attacco praticamente perfetto (61% nel primo parziale, senza errori né murate) e una grande solidità in seconda linea. Definita anche l’altra semifinale: lo Zenit Kazan, che ha eliminato lo Skra Belchatow, affronterà lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle.
    Sono stati Nimir Abdel-Aziz (12 punti col 67%, un altro titolo di mvp) e, più in generale, muro (a segno otto volte) e battuta (7) a trascinare la squadra verso il derby con Perugia che, fra mercoledì 17 (a Trento) e giovedì 24 marzo (in Umbria), assegnerà un posto nella finale di Verona del primo maggio. I primi due set sono stati caratterizzati da un ritmo alto di gioco; Berlino ha tenuto bene il campo ma nei finali ha dovuto fare i conti con la maggiore incisività in fase di break point dei padroni di casa. Nel terzo, invece, l’entusiasmo delle cosiddette seconde linee trentine ha fatto subito la differenza; Michieletto, Sosa Sierra ma anche Argenta hanno trascinato la squadra verso il più rotondo dei risultati.
    La cronaca:La Trentino Itas si ripresenta dopo quasi un mese di assenza sul mondoflex della BLM Group Arena per una gara ufficiale schierando Giannelli in regia, Nimir Abdel-Aziz opposto, Lucarelli e Kooy in posto 4, Lisinac e Podrascanin al centro, Rossini libero. Il Berlin Recycling Volleys risponde con Grankin al palleggio, Patch opposto, Carle e Tuia schiacciatori, Eder e Brehme centrali, Zenger libero.
    L’avvio è nel segno dell’equilibrio e dei cambiopalla, visto che gli unici break point realizzati sino all’8-8 sono un muro di Lucarelli su Patch ed un contrattacco di Brehme. Ci pensa poi Nimir (ace ed attacco) a garantire il +2 (11-9), che dura però solo un attimo, perché sono Tuia al servizio e Carle a rete a ribaltare la situazione (11-12), ma Lisinac con le stesse armi (primo tempo ed altra battuta punto) inverte nuovamente la tendenza (16-15).
    Berlino però ha grandi energie e con Grankin si riporta avanti, addirittura di due (17-19). Dopo il time out di Lorenzetti, la Trentino Itas riparte con un errore di Patch e con la ricostruita vincente di Nimir (21-20); proprio l’opposto olandese firma il punto dell’ulteriore allungo (23-21), che poi lui stesso difende con altri due conclusioni vincenti (24-21 e 25-22).
    Nel secondo set il match riparte sulla lotta punto a punto (3-3, 6-6), prima che Berlino provi ad alzare il ritmo della contesa con muro e battuta (8-11, time out Lorenzetti). I gialloblù ritornano subito sotto con Lucarelli e poi con Nimir trovano la parità già a quota 13. I tedeschi profondono il massimo sforzo per tenere ancora dietro gli avversari (18-19), ma anche in questo caso ci pensa Nimir a togliere le castagne del fuoco, stavolta col servizio (slash di Podrascanin per il 21-20) e poi di nuovo con l’attacco (25-21).
    Senza più la qualificazione in palio, i due allenatori decidono di attuare una ampia rotazione degli effettivi; a fare la voce grossa è subito Michieletto, che con tre ace consecutivi firma il 5-1 per i locali. In seguito si fanno notare anche Sosa Sierra ed il solito Lisinac (unico titolare rimasto in campo e a segno per l’11-7). Berlino lascia velocemente spazio in campo agli avversari, sempre più lanciati ed inarrestabili verso il 3-0 (17-10, 21-12), con Cortesia molto presente a muro. Si chiude già sul 25-14.
    “Nei primi due set siamo stati a bravi a conquistare il cambiopalla con grande fluidità, così come nella fase break – ha spiegato l’allenatore della Trentino Itas Angelo Lorenzetti al termine del match –, soprattutto nel primo parziale quando di opportunità non ce ne hanno concesse molte grazie ad un palleggiatore di qualità come Grankin. Nel secondo abbiamo sprecato un po’ di più, ma alla fine siamo stati bravi a mantenere i nervi saldi. Ritrovarci fra le prime quattro della Champions League è un bel risultato, anche perché non dimentichiamo che se nell’ultimo sorteggio siamo stati abbastanza fortunati, in precedenza abbiamo dovuto eliminare avversari come Dinamo Mosca e Novosibirsk“.
    Trentino Itas-Berlin Recycling Volleys 3-0 (25-22, 25-21, 25-14)Trentino Itas: Cortesia 2, Argenta 3, Michieletto 5, Sperotto, Rossini (L), Lucarelli 8, Giannelli, Kooy 3, Abdel-Aziz 12, Sosa Sierra 4, Podrascanin 5, Lisinac 4, De Angelis (L). All. Lorenzetti.Berlin Recycling Volleys: Kowalski (L) ne, Le Roux, Davy Silva 3, Renan Michelucci 1, Grankin 4, Brehme 2, Carle 3, Zenger (L), Kessel 1, Tuia 7, Patch 8, Kaliberda 2, Eder Carbonera 7, Pujol. All. Enard.Arbitri: Bernstrom (Svezia) e Cambré (Belgio).Note: Incontro disputato a porte chiuse. Trento: battute vincenti 7, battute sbagliate 12, attacco 57%, ricezione 57%-23%, muri 8, errori 19. Berlin: battute vincenti 3, battute sbagliate 23, attacco 45%, ricezione 44%-24%, muri 5, errori 28.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO