POOL D – 5. giornataVerva Warszawa Orlen Paliwa – Leo Shoes Modena 3-2 (20-25, 27-25, 22-25, 25-18, 15-10)Verva Warszawa Orlen Paliwa: Kwolek 25, Trinidad De Haro 3, Wrona 8, Nowakowski 13, Grobelny 13, Superlak 11, Wojtaszek (L), Szalpuk 0. N.E. Kowalczyk, Krol, Ziobrowski, Kozlowski, Fornal. All. Anastasi.Leo Shoes Modena: Estrada Mazorra 0, Petric 8, Porro 0, Stankovic 11, Grebennikov (L), Christenson 6, Karlitzek 6, Vettori 10, Buchegger 7, Mazzone 14, Lavia 12. N.E. Iannelli, Sanguinetti, Bossi. All. Giani.ARBITRI: Akinci, Mokry.NOTE – durata set: 24′, 32′, 32′, 23′, 16′; tot: 127′.
MODENA – Modena non coglie l’occasione di chiudere la pratica europea. Per una sera rimette in campo la versione con “black out” e “incertezze” da Superlega e nella lotta punto a punto cade nel “tranello” di nervi imposto da un Varsavia battagliero come nel carattere del suo allenatore. Il bello visto con il Kemerovo sparisce dal campo, i soli Christenson e Gebennikov non possono bastare alla Leo Shoes per superare una squadra più continua a muro e battuta. Modena resta comunque agganciata al treno dei play off. Basta un punto per entrare tra le miglori otto d’Europa. Al Varsavia invece serve la vittoria con il Kemerovo.
PIU’ E MENO – Tra le note positive per la squadra di Modena l’aver permesso il ritorno in campo di Paul Buchegger (7 punti, 58%), un ragazzo che mesi fa era forse più vicino all’idea di lasciare la pallavolo che proseguire, causa i problemi al ginocchio. Modena oggi non picchia, balbetta con i suoi attaccanti. Non si è fatto in tempo ad esaltare la squadra per la sfida al Kemerovo che ecco che nel primo momento chiave un passo indietro. Petric 23% in attacco, Vettori 24% (-4 tra vinte e perse). Si esaltano Grebennikov (leader vero in mezzo al campo) e Christenson (l’azione “foto del match” è il libero francese che alza una difesa direttamente in posto 3 per il regista che chiude senza muro). Il regista esalta i suoi centrali Stankovic e Mazzone che, in due, attaccano 31 palloni (21 e 10) e ne chiudono 22 (14 e 8) senza un muro subito, senza un errore. Non basta il Varsavia vince a muro (10 a 5 con Modena che per tre set non ne prende uno), attacco 52% a 45%, ricezioni similari nel dato percentuale anche se Modena trova più ace (8 a 2) ma a fronte di 25 errori a 15 dai nove metri. A titolo individuale Bartosz Kwolek è top scorer del match con 25 punti (22 attacchi vincenti e 3 muri).
SESTETTI – Modena con la diagonale Christenson-Vettori, centrali Stankovic-Mazzone, in posto 4 Petric e Lavia, Jenia Grebennikov libero. Il Varsavia di Anastas risponde con Trinidad De Haro in regia, Superlak opposto, in banda Grobelny e Kwolek, al centro Nowakowski-Wrona, libero Wojtaskek.
Jenia Grebennikov uno dei migliori di Modena in campo contro Varsavia
LA PARTITA – Primo set equilibrato in avvio, fino al 6-6. Qui Modena con Lava e un muro di Vettori scava il primo break (8-6). Grebennikov è da subito in partita, con il palas vuoto riecheggia chiara la sua presenza in campo, grida e guida i compagni in ogni azione. Varsavia impatta sul 15-15 e 19-19. Qui Modena strappa il parziale con Stankovic a muro su Grobelny e l’azione già raccontata di Grebennikov che alza direttamente una difesa al centro per Christenson che attacca invece di alzare (22-19). Giani azzecca ancora il cambio sui nove metri: entra Karlitzek e firma l’ace del 24-20 (sempre su Grobelny) e poi un mezzo punto con un servizio corto che rimanda la palla nelle man di Mazzone che chiude 25-20.
Tantissimo equilibrio anche nel secondo set anche se è Varsavia che tiene per se l’inerzia del parziale. Il gioco cresce, salgono le percentuali di attacco e ricezione. Polacchi avanti 4-6, po è punto a punto fino al 19-19 con Modena capace di sopperire ad un Petric poco brillante in fase realizzativa (1 si 6) e al muro on pervenuto (0 contro i 3 del primo set) e portarsi al +2 con Lavia (si esalta Grebennikov in difesa) e Karlitzek ancora al servizio (ace del 21-19). Modena arriva per prima a 24 (24-23) con un mani out di Vettori. Dopo il time out di Anastasi Mazzone regala al servizio, lo stesso f Vettori al secondo set ball. E’ il “peccato originale” per l’esito del set: Grobelny si riscatta con un uno-due 25-27 che riapre la partita.
Modena non demorde: il turno di servizio di Christenson vale il 9-7, prima del +3: 11-8. Errori di un altalenante Grobelny e il la battuta di Petric, in questo set determinante, tengono la Leo Shoes sul 19-13. Nonostante un attacco di squadra al 37% (Vettori 22%, Lavia 18%) 2 muri, 2 ace e 2 errori in più dei polacchi fanno la differenza, nonostante il ritorno avversario (12 punti totali per i due posti 4 del Varsavia) fino al 24-22, prima del 25-22 firmato dall’opposto gialloblù.
Cambia atteggiamento Varsavia. Ha un allenatore di carattere e bravo a capire il momento. Fa aumentare il numero dei giri del confronto dialettico sottorete e Modena accusa. Dall’7-7 Varsavia si prende il set e l’inerzia mostrando le fragilità di Modena: L’attacco polacco (che sale al 68%) non trova più resistenze: La Leo Shoes non mura più: Kwolek ne mette a terra 7 su 7 (100%), sottorete vola anche qualche scintilla. Sull’8-12 Vettori lascia spazio a Buchegger che inizia a macinare (4 punti nel set), ma i polacchi allungano: 14-2018-25 con qualche errore di troppo al sevizio per i padroni di casa.
Giani parte con Buchegger e Karlitzek per Vettori e Lavia ma il Varsavia, dopo aver vinto di nervi nel quarto, vince di fioretto il tie break. E’ sempre avanti la squadra di Anastasi, 2-0 e poi via con Modena che insegue il break iniziale senza mai riuscire a trovare occasioni. La squadra polacca non regala nulla in attacco (8 su 12, 0 errori, 0 muri subiti). Di contro Modena da due set non azzecca un muro e regala 7 errori punto. Troppo per evitare il 10-15 finale. LEGGI TUTTO